Poteva essere il giovedì della qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League per Milan e Atalanta ma nei match delle 19 sono arrivati solo due pareggi, molto diversi tra loro, che rimandando ogni verdetto al prossimo turno.
Ad Atene i rossoneri hanno nuovamente deluso le attese: con di nuovo Bonucci al centro della difesa, la squadra del sempre traballante Montella ha badato prima di tutto a non prenderle, contro un Aek per la verità mai realmente pericoloso. Andrè Silva e Cutrone, prima di lasciare il posto a Suso e Kalinic, non sono mai riusciti ad impensierire il portiere avversario e l’unica vera occasione l’ha avuta Montolivo, che ha colpito in pieno il palo. Il Milan comunque è rimasto al comando della classifica a quota 8 punti, a +2 sui rivali di giornata e a +4 sull’Austria Vienna, capace di imporsi 4-1 sul campo del Rijeka.
Più sfortunata l’Atalanta, che per quasi un’ora è stata matematicamente qualificata: in casa dell’Apollon Limassol, la Dea di Gasperini è passata in vantaggio grazie ad un rigore generoso concesso per fallo su Ilicic, freddissimo dal dischetto. I nerazzurri hanno poi gestito il risultato, salvo farsi beffare in pieno recupero, quando Zelaya ha fimato il clamoroso 1-1. L’Atalanta ora si trova appaiata in vetta al suo girone al Lione, che ha travolto 3-0 un Everton già fuori dai giochi. Il margine di 5 sui ciprioti è comunque rassicurante.
SPORTAL | 02-11-2017 20:30
