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(ANSA) – “I calciatori insieme ai quali vogliamo far ricordare questa stagione dell’Inter sono quelli attuali. E non quelli che ci porterà la befana o babbo Natale. Sono questi. Non sappiamo cosa accadrà dopo. E mi fido di questi giocatori”. Il tecnico dell’Inter Luciano Spalletti, alla vigilia della partita contro il Genoa, risponde così ad una domanda sull’organico nerazzurro e sulla mancanza di un giocatore in rosa che possa accelerare il gioco.
“Questi calciatori me li sono scelti – continua l’allenatore – sono anche andato a cercarli. Sono stato felice della fine del mercato perché sono terminate le interpretazione della mia rosa.
E’ vero, il primo tempo di Bologna è stato sotto livello, nel secondo abbiamo fatto la partita ma serve un pò di fantasia e di qualità artistica in più”.

 

(ANSA) – Risultati della 6/a giornata del campionato di serie B (domani Cesena-Ascoli alle 17:30; lunedì 25 settembre Palermo-Pro Vercelli alle 20:30): Bari-Ternana 3-0; Brescia-Foggia 2-2; Cremonese-Pescara 0-0; Empoli-Cittadella 0-1; Entella-Carpi 0-0; Novara-Avellino 1-2; Perugia-Frosinone 1-0; Salernitana-Spezia 2-0; Venezia-Parma 0-1.

 

(ANSA) – “Abbiamo avuto tanti sviluppi buoni, dovevamo solo gestire meglio il vantaggio, però è stato importante aver vinto per tenere alto il morale. Siamo stati criticati troppo presto dopo la sconfitta con l’Inter. Stiamo lavorando bene, il gioco sta migliorando e credo che quest’anno ci possiamo divertire”. Così Radja Nainggolan a Premium dopo la terza vittoria di fila della Roma (oggi 3-1 sull’Udinese).
Questa Roma può ambire di più del quarto posto? “E’ presto per parlare di queste cose, la stagione è ancora lunghissima ma quest’anno il campionato sarà ancora più equilibrato perché molte squadre si sono rinforzate sul mercato. Sarà una bella lotta”.

 

 

(ANSA) – Grazie a un buon primo tempo la Roma riesce ad avere la meglio dell’Udinese nel primo anticipo della sesta giornata di serie A. All’Olimpico finisce 3-1 per i giallorossi. Per la squadra di Di Francesco le cose si mettono subito in discesa quando all’11’ Nainggolan vince un rimpallo al limite dell’area e serve Dzeko che di sinistro batte Bizzarri.
Il raddoppio è di El Shaarawy al 30′ su assist di Dzeko. Ed e’ lo stesso ‘Faraone’ a segnare il 3-0 al 45′ approfittando di un errore in retropassaggio di Larsen. Al 54′ Udinese vicina al gol con Larsen, la Roma replica con Dzeko che al 57′ impegna Bizzarri. Al 76′ l’Udinese colpisce una traversa con un colpo di testa di Nuytinck dopo che Alisson era aveva respinto una conclusione ravvicinata di Bajic. All’89’ Perotti spedisce sul palo un calcio di rigore concesso per fallo di Angella sullo stesso argentino e sull’azione successiva Larsen lanciato sul filo del fuorigioco segna il 3-1. Roma quarta con il Milan a 12 punti, Udinese ferma a 3.

 

(ANSA) – L’Atletico Madrid ha battuto 2-0 il Siviglia in un anticipo della sesta giornata del campionato spagnolo e si è portato al secondo posto in classifica con 14 punti a una lunghezza dal Barcellona, impegnato stasera in casa del Girona. I gol dell’Atletico, che in Champions League è inserito nello stesso gruppo della Roma, sono arrivati entrambi nella ripresa: al 1′ ha segnato Ferreira Carrasco mentre il raddoppio è stato opera di Griezmann al 24′.

 

ANSA-Un ”farmaco assunto in buonafede” su indicazione del medico del Benevento: è questa la difesa di Fabio Lucioni, capitano del club campano positivo ad un controllo antidoping. “Nell’attesa che vengano compiuti tutti gli accertamenti del caso – dichiara all’Ansa Lucioni – mi limito a dire di aver esclusivamente seguito le prescrizioni del medico sociale del Benevento e di aver esclusivamente assunto, in totale buona fede, farmaci terapeutici da lui indicati”.

Il difensore ha fallito il test effettuato dalla Nado Italia dopo la gara persa dai campani in casa con il Torino 1-0, domenica 10 settembre: la sostanza rilevata è l’anabolizzante Clostebol. Lucioni, che lunedì compirà 30 anni, ne rischia da uno a quattro di squalifica. La notizia della positività di capitan Lucioni scuote la tifoseria del Benevento. Riguarda uno dei pilastri della squadra, protagonista della storica cavalcata prima dalla Lega Pro e poi in serie A, riconfermato per la sfida – finora rivelatasi piena di difficoltà con tutte sconfitte incassate nelle prime gare di campionato – della massima serie. E naturalmente, al termine della seduta di allenamento di oggi, nell’elenco dei convocati di mister Baroni per la partita di domenica prossima contro il Crotone, in Calabria, risultava tra i difensori proprio lo storico capitano. Lucioni, 30 anni, è a Benevento dal 2014.

“La società ha preso atto del comunicato ed è rimasta sbalordita”: così il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, ha commentato a Sky Sport la positività di Fabio Lucioni. “E’ un ragazzo che sta attento anche se beve un bicchiere d’acqua – ha aggiunto il presidente – siamo rimasti veramente sorpresi. Lucioni ha fatto uno sforzo di memoria ed ha ricordato di aver usato una pomata per cicatrizzare una escoriazione che si era fatto in allenamento. Ho chiesto le controanalisi e soprattutto ho chiesto se sia possibile usare una pomata cicatrizzante e ritrovarsi positivi. In un momento difficile come questo è stato un fulmine a ciel sereno”.

Doping e calcio, da Peruzzi a Davids quanti casi – Pallone e doping, un nuovo caso nel calcio italiano. Si allunga la lista dei giocatori professionisti pescati all’antidoping, il capitano del Benevento Fabio Lucioni è l’ultimo in ordine di tempo. Prima di lui, di recente, era toccato a Lorenzo Di Livio, 20enne centrocampista della Ternana e figlio dell’ex ala Angelo Di Livio, positivo per cannabis a maggio scorso e poi squalificato per cinque mesi. L’elenco dei casi di doping ha nomi illustri. L’ultimo e’ quello di Adrian Mutu, positivo nel 2010 per sibutramina, uno stimolante, dopo essere gia’ incappato in un caso di cocaina. Fu squalificato nove mesi. Stessa sostanza e risonanza ben maggiore per Diego Armando Maradona, che nel ’91 vide infrangere la sua carriera napoletana su un caso di positività poi ripetuto (ma all’efedrina) nel ’94. Per la polvere bianca hanno dovuto smettere di giocare (doppia positivita’) l’ex juventino Jonathan Bachini ed il portiere di Perugia e Crotone Angelo Pagotto. Francesco Flachi era positivo nel 2007, e la recidiva nel 2009 gli e’ costata dodici anni di stop che formalmente sta ancora scontando, avendo appeso gli scarpini da tempo.

Ma se i ‘vizi’ privati si affacciano a volte sul prato verde, il campo di calcio non e’ immune neanche dal doping della forza e della fatica. La ‘madre’ di tutte le positivita’ fu, nel settembre del 1990, quella al Lipopill di Angelo Peruzzi ed Andrea Carnevale nella Roma del presidente Viola. Un anno di squalifica, nonostante il tentativo di convincere i giudici che si trattava di un farmaco dopo una cena troppo abbondante. Numerosi i casi di positivita’ al nandrolone, una vera epidemia a cavallo degli anni ’90 e dei primi del duemila. Christian Bucchi, attuale allenatore del Sassuolo, e Salvatore Monaco, allora al Perugia, nel 2001 si presero 16 mesi di stop, poi dimezzati. Sconto di pena anche per Fernando Couto, portoghese del Parma che nel 2001 ebbe prima dieci mesi, poi ridotti a quattro. Stesso anno, stessa sostanza per lo juventino Edgar Davids, fermato quattro mesi. E ancora il russo Shalimov, ex Foggia, Inter e Napoli, fermato due anni nel ’99, mentre Manuele Blasi (2004) se la cavo’ con sei mesi. Sospesi per la stessa sostanza, e dopo spiegazioni piu’ o meno fantasiose anche Gillet (Bari), Torrisi (Parma), De Rold (Pescara), Caccia e Sacchetti (Piacenza). Famoso il caso di Marco Borriello, sospeso tre mesi per positivita’ a prednisone e prednisolone (metaboliti del cortisone) dopo un Milan-Roma. La corte fu clemente perche’ tenne conto anche della spiegazione fornita dall’allora fidanzata del calciatore, Belen Rodriguez.

 

 

 

 

MEDIASET-Incantato dal gol di Mertens, scaramantico come sempre sullo Scudetto. E infervorato sulla formula della Serie A e sui diritti tv. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è un fiume in piena nell’intervista all’alba italiana su Radio 24: il numero 1 azzurro si trova a Los Angeles per impegni di lavoro ma ha seguito la vittoria sulla Lazio: “Sono rimasto basito dal gol di Dries, non ci credevo, è stato molto bello”

Mai dire Scudetto, anche se il Napoli è in testa. La scaramanzia prima di tutto: “Ho una teca piena di corni a casa. Si dice che non bisogna farli vedere perchè si scaricano, a me piace farli vedere e caricarli dell’indivia altrui”. Di sicuro, Mertens sta facendo cose fuori dal normale. E anche negli States ADL si è goduto la prodezza contro la Lazio: “Non me lo aspettavo. Ho visto che si girava e poi ho visto il pallone entrare nell’angolo destro della porta. Sono rimasto basito, incantanto. Non ci credevo, è stato molto bello. Se gli farò un regalo? Ce lo ha già fatto lui a noi, sarebbe una cafonata dover rispondere al regalo con un altro regalo”.

Ma il presidente si infervora sullo stato del calcio italiano, in particolare sulla formula della Serie A e sui diritti tv: “Il sistema calcio non è in crisi, sono in crisi gli uomini che conducono le danze: c’è una mentalità vecchia di 20-30 anni, e questa non paga più perché l’Europa è cambiata. C’è un divario tra il calcio europeo e quello italiano. Nel 1986 le squadre in serie A erano 16, poi siamo arrivati a 20. Se fossero ancora 16 con un sola retrocessione, sarebbero tutti più felici e più competitivi”.

L’attacco è frontale e diretto per quanto riguarda i diritti tv e la figura di Tavecchio, ma non solo. Nel mirino anche De Siervo, amministratore delegato di Infront: “Gli spagnoli hanno un ad che la vede lunga e in 3 anni ha risanato il loro calcio. La Liga per l’estero prende 700 milioni, noi dobbiamo accontentarci di 300 o 400 milioni. Se De Siervo non è capace di guidare una Ferrari e invece vuol dimostrare di guidare una Fiat, ha sbagliato casa, riesce ad accontentare solo le piccole squadre che hanno paura di non arrivare alla fine del mese”.

“Noi abbiamo squadre come Juventus, Napoli, Milan, Inter, Roma, Lazio, Fiorentina. È chiaro che se dobbiamo pagare lo scotto di squadre che giocano con i giocatori della serie B e quindi perdono 6-0, questo è un problema. L’ho affrontanto varie volte con il presidente Tavecchio, ma lui ci sente e non ci sente perché deve mantenere la sua poltrona e dice ‘siete voi della serie A che dovete imporvi’. Ma scusa, tu che ci stai a fare? Sediamoci intorno ad un tavolo, anche con la Uefa, e scegliamo come rimodulare il calcio”.

 

 

MEDIASET-Tutto facile per il Monaco, che si impone 4-0 sul campo del Lilla di Bielsa. A sbloccare ci pensa l’ex Inter Jovetic, mentre il raddoppio è firmato da Ghezzal. Nella ripresa, il risultato si completa con la doppietta di Falcao. In attesa del Psg, i campioni sono in vetta a quota 18. Non va oltre il 2-2 con l’Angers, invece, il Nizza, che sotto di due gol all’Allianz Riviera rimonta con il rigore di Balotelli e un’autorete.

NIZZA-ANGERS 2-2

La partita si accende dopo soli 2 minuti: il cross di Souquet diventa un tiro che si stampa sulla traversa. Sembra l’inizio di un monologo dei rossoneri, ma a passare il vantaggio è clamorosamente l’Angers: Fulgini batte una punizione e Pavlovic, di testa, insacca. Il Nizza subisce il colpo e rischia subito il raddoppio, per poi reagire con Jallet dopo 15′: dribbling e destro a giro, ma la sfera finisce a lato. Alla mezz’ora, si rivedono gli uomini di Favre: Balotelli serve Plea, che si invola sulla sinistra e conclude, ma l’attaccante è ben contenuto e la palla finisce sul fondo. Al 34′, l’Angers trova il raddoppio: Andreu sfugge a Dante sulla sinistra e mette in mezzo, dove Ekambi, dimenticato dalla difesa, non ha problemi ad insaccare e trovare il 2-0. E’ sempre l’autore del raddoppio a sfiorare il tris, ma il suo diagonale mancino è intercettato da Cardinale. Al 39′, però, il Nizza accorcia le distanze: fallo di mano di Pavlovic e calcio di rigore. Dal dischetto, Balotelli spiazza Letellier e riapre la partita.

Nella ripresa, parte meglio l’Angers: Tait prova subito a trovare il 3-1, ma Cardinale intercetta la sua conclusione. Al 58′, Balotelli scambia in area e conclude con il destro, ma il suo tiro è strozzato. E’ ancora l’ex Milan a sfiorare il 2-2 su punizione, ma Letellier è attento e mette in corner. Dal successivo calcio d’angolo, al 76′, il Nizza pareggia con un’autogol di Traore, che anticipa il suo portiere e lo batte con un colpo di testa. Gli uomini di Favre, allora, si riversano alla ricerca del 3-2 e sfiorano il gol in più occasioni: prima all’88’, con una conclusione in area di Le Marchand dopo un rimpallo su calcio di punizione, poi con il colpo di testa di Dante al 93′, infine un minuto dopo con un destro in area di Plea, su cui si supera Letellier. Con questo pareggio, il Nizza rallenta, salendo a quota 10 e agganciando Marsiglia e Nantes. L’Angers, invece, prolunga a cinque la serie di partite senza vittorie, ma esce dall’Allianz Riviera con un buon punto che lo porta a quota 8.

LILLA-MONACO 0-4

La partita, per il Monaco, si mette in discesa dopo la metà del primo tempo. Al 24′, El Ghazi serve con uno sciagurato retropassaggio Stevan Jovetic, che si gira e piazza il pallone all’angolino, firmando il vantaggio dei suoi e il suo primo gol con i campioni di Francia. Dopo 6 minuti, è già 2-0: Toure sfugge sulla destra e mette in mezzo un pallone che, dopo aver attraversato tutta l’area, viene spinto in rete da Ghezzal, che a porta vuota firma il raddoppio. Poco prima del recupero, l’unica occasione nel primo tempo dei padroni di casa: è Araujo, con un sinistro a giro, a sfiorare il palo e il 2-1.

Nella ripresa, la partita viene subito chiusa dal Monaco: a trovare il 3-0 al 49′ è Falcao, che dopo un tiro di Ronny Lopes deviato da Maignan firma il tris di testa, a porta vuota. I campioni di Francia non si fermano, e nel giro di 2 minuti, tra il 67′ ed il 69′, sfiorano il poker, ma prima Lopes, con un tocco a tentare di scavalcare il portiere, poi Fabinho, con una progressione conclusa con un diagonale vicinissimo al palo, sprecano due grandi occasioni. Il risultato viene ampliato, però, ancora dall’ex Chelsea, che realizza un calcio di rigore procurato da Jorge, atterrato da N’Guessan. Dal dischetto, il colombiano spiazza Maignan, mandando in paradiso il Monaco e all’inferno Bielsa, che dopo il 3-0 con il Nantes all’esordio non ha più vinto, restando fermo a quota 5. In attesa del Psg, invece, gli uomini di Jardim volano in vetta alla classifica con 18 punti.

 

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.