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Soccer: Serie A, Milan-Napoli33e8154734fb0ba241f20fffbbbfe347-71751-03d276bbf3483d49c628943546200fdbIl mercato in casa Juventus sembra indissolubilmente legato a quello inglese. Dal futuro incerto di Allegri ,che in molti vorebbero all´Arsenal, al futuro portiere che, se non dovesse andare in porto l´affare Donnarumma, potrebbe arrivare proprio dalla Premier League. Secondo The Sun, gli interessi della Juve verterebbero su David de Gea, portiere del Manchester United.
AFFARE DONNARUMMA – Il giovane portiere del Milan ha un contratto con scadenza nel 2018, ma l´ideale, per la Juve, sarebbe trovare al più presto un degno rimpiazzo a Buffon in modo che il nuovo subentri immediatamente al ´vecchio´. Il closing che tarda a realizzarsi e le decisioni da prendere in comune sull´asse Fininvest-Sino Europe Sports hanno tardato il rinnovo del contratto a Donnarumma. Nel frattempo, Mino Raiola, agente del 18enne, cerca di concludere l´affare migliore e non ne esclude la partenza da Milano.PIANO B – Nel caso in cui, però, il piano Donnarumma dovesse fallire, Marotta e i suoi avrebbero già messo gli occhi sul portiere del Manchester United, David De Gea. Non solo Juve, però, a sottrarre De Gea alla corte di Mourinho ci sta pensando anche il Real Madrid che vorrebbe assicurarsi di riportarlo in patria.
Fonte: corrieredellosport.it
Non è dato sapere se Stefano Pioli riproporrà presto o mai più la difesa a tre. Quello che però è rimasto impresso dopo la partita di domenica allo Juventus Stadium è che l´Inter si ritrova in casa un ottimo “libero”. Gary Medel, infatti, ha interpretato il ruolo quasi alla perfezione ricordando agli italiani che lui con il Cile gioca quasi esclusivamente difensore. Che poi sia a tre o a quattro (in nazionale al fianco di Gonzalo Jara), poco importa. Ciò che domenica sera Gary ha fatto è stato un lavoro di copertura ulteriore alle spalle di Jeison Murillo e Joao Miranda e di sostegno alla manovra quando l´Inter era in possesso palla.LA MUTAZIONE — Pioli considera Medel un difensore. Lo ha prima spiegato al diretto interessato, quindi alla stampa e persino a chi cura il sito internet ufficiale sistemandolo nella stessa fascia di Murillo e Miranda. Domenica sera ci sarebbero diversi fotogrammi che andrebbero mostrati per far vedere il lavoro svolto dal cileno. Gary si è sistemato spesso alle spalle dei compagni di reparto per fornire un supporto supplementare. E si è anche aggiunto a Gagliardini e Brozovic quando si è trattato di impostare.
RECUPERI — Tra i dati raccolti da Opta durante la gara dello Stadium, c´è un numero che spicca: il 9. Sono i palloni recuperati da Medel contro i bianconeri. La sua media da difensore centrale – nelle altre occasioni nella linea 4 – è prossima all´8. Un sostanzioso passo avanti rispetto a quando gioca in mezzo al campo (7) dove i suoi compiti non sono soltanto difensivi ma anche costruttivi. Medel, insomma, ha dimostrato contro la Juventus che è un ottimo difensore. Elias Figueroa, uno dei migliori giocatori cileni di sempre, non ha mai nascosto la predilezione per lo spostamento di Gary sulla linea difensiva. Pur sottolineando un aspetto. “Credo sia importante lasciarlo in quel ruolo perché è un giocatore straordinario – aveva detto a Radio ADN -. Però in difesa mancano un po´ di centimetri; non voglio togliere meriti a Gary ma lì servono anche giocatori alti, perché gli attaccanti sono tutti almeno un metro e 85. E soprattutto in gare internazionali l´altezza conta. Gary è straordinario ma nel suo ruolo ci vogliono elementi con più altezza”. Domenica sera, parole di Massimiliano Allegri, Juventus-Inter è stata giocata come una semifinale di Champions. Livello altissimo insomma. I centimetri sarebbero serviti a Gary, è innegabile, ma lui sopperisce con una lettura dell´azione esemplare. Dote mostrata fin dal principio, appena arrivato a Milano, e che lo ha fatto apprezzare al popolo nerazzurro per grinta e convinzione. LA CONFERMA — La prestazione di domenica contro la Juventus è la “bolla” sul fatto che Medel possa diventare un ottimo difensore per il campionato italiano. Contro il Milan, prima di infortunarsi, aveva fornito il primo segnale. Con la Juventus, ecco la conferma. Contro, guarda caso, una squadra usa spessissimo la difesa a tre e che ha in Leonardo Bonucci uno che di mestiere fa quello. Difende, copre, raddoppia, marca e imposta. Medel e Bonucci sono due giocatori diversi, ma entrambi svolgono quel lavoro.
Fonte: gazzetta.it
TORINO – In società, dunque, sul futuro di Allegri non si sbilancia nessuno. E fin quando non si terrà il summit fra le parti, non ha un gran senso privilegiare un nome o l´altro, perché la sintonia fra club e allenatore è pressoché totale. Detto questo, in corso Galileo Ferraris non intendono rischiare un “Conte bis”. Ciò che accadde nell´estate 2014 resterà un´eccezione.I NOMI – E´ più giusto, dunque, parlare di generici gradimenti per determinati allenatori, ma non di contatti già avviati e senza dar corda a ipotesi (Sarri) catalogabili alla voce “sciocchezze”. Non è una novità che il nome di Paulo Sousa risulti essere particolarmente apprezzato, di certo la “juventinità che fu” del portoghese è solo un dettaglio. Dell´allenatore giramondo segnalato da settimane in partenza da Firenze a fine stagione è valutata positivamente la bellezza di un calcio da alcuni denigrato perché ritenuto futilmente armonioso, ma privo di sbocchi. Bel gioco, però senza risultati a lunga scadenza: per esser chiari. Un altro nome che potrebbe tornare utile è quello di Luciano Spalletti, già in lizza la scorsa stagione quando Allegri pareva sulla graticola per l´avvio choc precedente alla superba rimonta scudetto. Il terzo tecnico, che peraltro ha sempre avuto buoni riscontri nelle segrete stanze della sede juventina, è Diego Simeone: prima promesso sposo dell´Inter, poi confermato a Madrid sponda Atletico, infine di nuovo sul mercato secondo il trend dei gossip di mercato. Del Cholo piace non solo il carattere grintoso con cui tiene sul pezzo la squadra, ma soprattutto l´esperienza internazionale: vero, ha perso due finali di Champions in tre anni, ma l´argentino sa gestire uno spogliatoio di ricco di campioni. Ecco perché si farebbero alcuni tentativi per averlo, con la pista Sousa più agevole da percorrere. Adesso, però, c´è Allegri al comando e non esiste alcuna ragione per considerarlo già un ex. Anzi…
Fonte: tuttosport.com
Ha rotto gli indugi Diego Armando Maradona e ha scelto il suo profilo Facebook per annunciare, dopo anni di polemiche con i vertici della Fifa, la sua collaborazione con il massimo organo del calcio mondiale. «Adesso sì, è ufficiale. Finalmente posso realizzare uno dei sogni della mia vita: lavorare per una FIFA pulita e trasparente, insieme a persone che amano davvero il calcio. Grazie a tutti coloro che mi hanno incoraggiato ad affrontare questa nuova sfida!». Con queste parole l´ex Pibe de Oro da il via alla sua collaborazione con la federcalcio mondiale ora presieduta da Gianni Infantino.
Fonte: lastampa.it
Chiavari – Spal non è soltanto una sfida di alta classifica, ma anche la resa dei conti tra grandi bomber. La nuova coppia del gol biancoceleste formata da Francesco Caputo e da Andrea Catellani contro i biancazzurri Mirko Antenucci e Sergio Floccari: un match all´interno del match, quello che si prospetta nel tardo pomeriggio di domani al Comunale. «Venite e vi divertirete – annuncia tra il serio e lo scherzoso Ciccio Caputo – ma alla fine spero che a gioire saremo noi».Le coppie gol di Entella e Spal sono indiscutibilmente tra le migliori della categoria. «Antenucci e Floccari sono un gran duo d´attacco – spiega il numero 9 della formazione chiavarese – e non hanno bisogno di molte presentazioni. Floccari ha giocato per anni in serie A e Antenucci i gol li ha sempre fatti con grande costanza. La Spal è una squadra che segna molto e ha indubbiamente uno dei tandem d´attacco più forti di questa categoria».Giudizio insindacabile, ma anche l´Entella non è messa troppo male, anche se il mercato ha smembrato la storica coppia Caputo-Masucci per dare alla luce la formula C&C, Caputo-Catellani. «Abbiamo giocato appena due partite insieme – continua il ventinovenne attaccante pugliese – ma l´intesa sta crescendo e non possiamo che migliorare. Andrea è un giocatore di grandi qualità tecniche ed è facile trovare la sintonia sul campo con lui. Stiamo migliorando, qualcosa di buono s´è già visto sia con l´Avellino, sia sabato scorso a Pisa. Ci completiamo, possiamo fare bene insieme e il tempo ci aiuterà ad affinare un´intesa che è nata decisamente bene». Caputo e Catellani da una parte, Antenucci e Floccari dall´altra, ma domani alle ore 18 al Comunale sarà soprattutto Entella-Spal, una gara che ritorna a distanza di tanti anni dalle infuocate sfide degli anni settanta spesso fatali ai ferraresi sul rettangolo di gioco dei chiavaresi. «La Spal non si può definire più una rivelazione, ma una grande realtà della serie B. E´ una squadra organizzata, completa – la fotografia scattata dall´attaccante chiavarese, vice capocannoniere della serie B con 13 gol – e che gioca molto bene al calcio. Il compito è duro, ma anche loro non si divertiranno. Giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico e vogliamo tirare fuori una prestazione di livello, una di quelle da Comunale tanto per intenderci». L´Entella formato casalingo, insomma, quella che sul prato in sintetico di via Gastaldi s´è portata a casa scalpi eccellenti, l´ultimo in ordine di tempo quello del Frosinone altra squadra che lotta per andare in serie A come i ferraresi. «Dobbiamo fare una grande partita, pressarli e attaccarli alti, cercando di concedergli davvero il minimo perché hanno uomini che possono farti male in qualsiasi momento della partita. Bisogna regalare poco o niente ed essere bravi a sfruttare tutto quello che ci lasceranno nel corso dei novanta minuti. La Spal è una squadra che gioca, ma lascia anche degli spazi. La partita la stiamo preparando nel modo giusto con tutta la voglia di dare continuità a un momento che reputo buono, anche se tra Avellino e Pisa avremmo potuto portare a casa qualche punto in più».
Fonte: ilsecoloxix.it
ST. MORITZ – Una eccellente Sofia Goggia – con una gara molto coraggiosa e tutta all´attacco prendendosi inevitabilmente anche dei rischi come sul penultimo salto dove stava andando in rotazione – è al comando in 1´16´´90 dopo la prova di discesa della combinata mondiale di St. Moritz. Alle spalle dell´azzurra la slovena Ilka Stuhec (1´17´´02), dominatrice stagionale in discesa, e la svizzera Lara Gut (1´17´´33). Sesta la statunitense Lindsey Vonn (1´17´´75). Per l´Italia vi sono poi Elena Curtoni 9/a in 1´18´´22, Federica Brignone 15/a in 1´18´´51 e più indietro Marta Bassino in 1´19´´92. La discesa è stata disputata sulla parte più bassa della pista Engiadina destinata alla gara di superG. La partenza è stata abbassata a quella della superG a causa di nuvole e di una leggera nevicata in quota con conseguenti problemi di visibilità.La decisiva prova di slalom – i cui tempi si sommano a quelli della discesa per assegnare le medaglie – è in programma alle ore 13. L´unica combinata disputata sinora in coppa del mondo è stata vinta in Val d´Isere da Stuhec. Sofia Goggia, che pur non essendo slalomista aveva fatto una ottima prova, era arrivata terza. L´azzurra alle ore 13 dovrà così cercare di fare ancora una volta uno slalom ad altissimo livello, guardandosi soprattutto dalle quotate svizzere Michele Gisin, Gut e Wendy Holdener. “L´unica possibilità per andare a medaglia oggi è quella di attaccare a tutta in slalom. La gara è infatti ancora cosa tutta da fare -ha spiegato- perché le slalomiste più forti sono molto avanti e con poco distacco”.
Fonte: repubblica.it/sport
La 24esima giornata di Serie A si apre questa sera al San Paolo con il match Napoli-Genoa. La squadra di Maurizio Sarri, orfana degli squalificati Callejon e Hysaj, deve concentrarsi solo sul Grifone e non può permettersi di pensare all´incontro di mercoledì al Bernabeu con il Real Madrid. Gli azzurri sono terzi in classifica a -9 dalla Juve e -2 dalla Roma. Un passo falso pregiudicherebbe forse definitivamente la rincorsa Scudetto.”Se non si parla di Napoli-Genoa mi alzo e vado via. Dobbiamo estraniarci da tutto e preparare questa partita”. E´ lo stesso tecnico Maurizio Sarri, intervenuto ieri in conferenza stampa, a chiedere ai suoi e all´intero ambiente la massima concentrazione in vista della gara con i rossoblù. Il 7-1 al Dall´Ara col Bologna ha ridato fiducia al gruppo dopo il pareggio (1-1) casalingo col Palermo dal sapore amarissimo. E per non ripetere la prestazione con i rosanero, il Napoli vuole imporre fin da subito il proprio gioco ma deve fare attenzione ad un Genoa in crisi e a caccia di punti preziosi. I rossoblù di Juric non vincono in campionato dal 15 dicembre (1-0 in casa con la Fiorentina) mentre lontano da Marassi l´ultimo successo risale addirittura al 2 ottobre a Bologna. La classifica è decisamente negativa con il quintultimo posto a quota 25, 11 punti in più sulla zona retrocessione. Al San Paolo il Genoa non si impone dal lontano 2009 con uno 0-1 firmato Jankovic. Nei successivi 15 scontri diretti sono solo 2 le affermazioni del Grifone (entrambe a Marassi) contro le 9 del Napoli con quattro pareggi.I riflettori saranno puntati tutti su Leonardo Pavoletti che si gioca una maglia da titolare con Giaccherini per sostituire lo squalificato Callejon. L´attaccante livornese, grande ex dell´incontro, ha siglato 23 gol in 44 partite con la maglia del Genoa. Ritorna al San Paolo anche Arkadiusz Milik, già presente in panchina al Dall´Ara dopo il lungo infortunio per la rottura del legamento crociato anteriore.
Fonte: sportmediaset.mediaset.it
“La vita non può essere solamente girare in cerchio a bordo di una macchina da corsa, dalla mattina alla sera. La vita è altro e adesso ho intenzione di scoprirlo”. Così, nella sua prima intervista dopo il clamoroso ritiro a novembre, il campione del mondo della Formula 1, Nico Rosberg, racconta sulle pagine di ´La Repubblica´ la sua nuova esistenza, lontano dalle gare e dallo stress del circus. “A tre mesi di distanza da quella decisione sono ancora più convinto di prima di aver fatto la mossa giusta – spiega il 31enne pilota tedesco, laureatosi nel 2016 iridato con la Mercedes – Non voglio continuare a girare in cerchio come un criceto”. Rosberg ne approfitta anche per svelare i segreti del successo dello scorso anno: lo studio dei classici della filosofia e il lavoro su se stesso con il mental coach. “Così ho capito che per battere Lewis Hamilton non potevo accettare la sfida sul piano del talento puro, ma dovevo per forza portarla fuori dalla macchina”, ha aggiunto Rosberg, che ora avrà più tempo per le sue autentiche passioni, la famiglia e la chitarra.
Fonte: italpress.com
La 26^ tripla doppia stagionale di Russell Westbrook trascina i Thunder al successo 118-109 contro i Cleveland Cavaliers, scesi in campo con James, Irving e Love nonostante le parole di coach Lue dopo la gara contro Indiana. E adesso OKC attende Golden StateI Big Three non sarebbero dovuti esserci, stando a quello che coach Tyronn Lue aveva dichiarato ieri al termine del match contro Indiana. Una partita in back-to-back, dopo il viaggio fino a Oklahoma City sembrava l´occasione migliore per far tirare il fiato a James, Irving e Love dopo la volata di queste ultime settimane. Alla fine però a giocarsi la gara contro i Thunder c´erano anche loro: “Nulla è cambiato – ha commentato Lue pochi minuti prima della partita -, io volevo soltanto vedere come stavano i ragazzi e loro stanno discretamente bene. Stiamo giocando un buon basket e loro non vogliono far altro che proseguire lungo questo solco. Tutti e tre mi hanno detto di non essere affaticati, perciò perché non dovrei schierarli?”. Parole che hanno fatto sorgere qualche dubbio, suonate alle orecchie di molti come una giustificazione del fatto che James e compagni abbiano imposto la loro presenza in campo al coach. Peccato per loro e per Lue però che questo non sia bastato ai fini del risultato.26^ tripla doppia di Westbrook – A vincere la partita infatti ci ha pensato il solito Russell Westbrook, che contro i Pacers a differenza dei Cavaliers aveva perso l´ultimo match giocato, disputato però tre giorni fa. Il tempo di tirare il fiato e riposarsi per una volta c´è stato e la dinamo umana che corre lungo tutto il parquet con il numero zero sulle spalle è riuscita così a confezionare la sua 26^ tripla doppia stagionale: 29 punti, 12 rimbalzi, 11 rimbalzi e 4 rubate, il tutto condito con la solita montagna di errori e forzature. Tutto fa brodo però nel regalare a OKC il primo successo contro una squadra della Top-3 NBA (Warriors, Spurs e Cavaliers) dopo quattro sconfitte sibote in questa prima metà abbondante di regular season. La prossima gara sarà alla Chesapeake Energy Arena contro Golden State: siamo certi che Westbrook (e non solo) farà davvero di tutto per bissare il successo. Esordio per Derrick Williams – Cleveland fino a quando non si è accesa la spia della benzina è rimasta in partita, riuscendo anche a recuperare nella seconda frazione ben 12 punti di svantaggio, accumulati nel primo quarto d´ora e rimontati in poco più di cinque minuti. Il secondo tempo sembrava quindi il preludio a una cavalcata trionfale dei campioni NBA che però non hanno avuto la forza di battagliare fino alla sirena finale. I 28 punti di Irving, i 18 di James e la doppia doppia da 15+12 di Love non portano in dote la quinta vittoria consecutiva, ma la prima sconfitta del mese di febbraio. Di positivo c´è l´esordio di Derrick Williams, tagliato da Miami lo scorso 25 gennaio e volato direttamente a Oklahoma City dopo che Cleveland ha deciso di offrirgli un contratto di 10 giorni. Il numero 22 degli Heat (diventato 99 ai Cavs) aveva realizzato meno di sei punti e tre rimbalzi di media nelle 25 partite giocate con la squadra della Florida. Contro i Thunder i punti sono stati 12 in 22 minuti di gioco. Tanti, maledetti e subito (possibilmente senza troppi errori): questa è di certo per lui la strada giusta per essere riconfermato settimana prossima. In fondo un giocatore di riserva in più in uscita dalla panchina può sempre tornare utile, anche se non è un playmaker.
Fonte: sport.sky.it
TORINO – Radja Nainggolan “parla male” della Juventus? Beh, c´era un tempo, neppure troppo lontano, che vestire il bianconero era il suo sogno. Tanto che a maggio 2012 su La Dernière Heure uscì una sua intervista dove spiegava – magari frainteso – di aver messo anche l´autografo per il trasferimento. Un principio di intesa. «C´è un accordo. Diciamo che lunedì il mio agente mi ha mostrato un contratto che poi ho firmato con la Juve. È tutto fatto, ma ci sono due cose che possono impedire il trasferimento: l´interesse di altri club e il prezzo richiesto dal Cagliari. Lo Zenit? E´ tutto vero, ma io non firmerò fino alla fine di agosto, per attendere le sirene italiane. Se vado in Russia guadagno più soldi, ma il denaro non è tutto. Ho 24 anni e questo è il momento per fare un salto di qualità nella mia carriera. Il futuro sarà in Italia. In linea di principio sì. Se si manifestasse l´interesse dell´Inter le cose potrebbero cambiare. Il Milan sta cambiando molto a centrocampo, ha perso tre mediani e forse anche Flamini, e anche il Napoli è un grande club. Ma la Juventus è il top». Salvo poi smentire, anzi chiarire su Twitter: mai raggiunto un accordo con il club bianconero. «Ho soltanto detto che è un onore essere seguito da grandi squadre». «C´è stato un problema con il giornalista, un´incomprensione con il fiammingo che è una lingua particolare. Radja ha parlato di una firma vicina con la Juve, è vero ma si riferiva a gennaio, non all´attualità», l´intervento dell´agente. In sintesi: Naiggolan voleva venire a Torino, ma Cellino allora presidente del Cagliari non concluse mai con Marotta. E il Ninja prese la strada di Roma, più avanti. Dove – sempre per ricordare le sue parole – «è meglio vincere uno scudetto in giallorosso che dieci con la Juventus». Inutile aggiungere che dal 2011 il club bianconero è campione d´Italia ininterrottamente
Fonte: tuttosport.com
«Pensavo di rientrare prima, ma adesso sono guarito: è stata dura star fuori». Intervistato da Torino Channel, Leandro Castan fa chiarezza sulla sua condizione fisica che l´ha costretto a giocare col contagocce – a causa di problemi muscolari – nelle ultime sette giornate. Il centrale brasiliano punta il Pescara per ritrovare il sorriso e aiutare il Toro a sigillare una difesa che senza di lui in totale ha subito 18 gol su un totale di 33. «Domenica vogliamo i 3 punti ed uno stadio pieno per tirarci fuori da questo brutto momento», la carica dell´ex giallorosso pronto a riprendersi il posto a scapito di Moretti. Per Mihajlovic però i problemi della retroguardia non sono ancora finiti, visto che dovrà sempre fare a meno di Rossettini e Carlao, che se va bene si rivedranno in campo la settimana prossima.Intanto è stato selezionato Fabio Maresca quale arbitro della sfida con il Pescara. Il 35enne fischietto di Napoli è appena alla seconda direzione con i granata, che ha già incontrato in questa stagione in occasione dell´ultima vittoria del Torino in campionato, l´1-0 al Genoa di fine dicembre scorso. Sarà coadiuvato dagli assistenti Tolfo e Rocca, mentre gli addizionali di porta saranno Gavillucci e Pasqua, con Vuoto che farà il quarto ufficiale di gara.
Fonte: lastampa.it
Juve-Inter non finisce mai. Dopo le polemiche sul campo e quelle video, l´ad bianconero Beppe Marotta ieri aveva chiamato in causa “imbarazzo” e “cultura della sconfitta” nel pre Crotone – Juventus, sulla stessa linea anche John Elkann, presidente Exor, holding proprietaria della Juventus. “È stupefacente la capacità dell´Inter di non saper perdere, nonostante dovrebbe averne l´abitudine. Io ero allo Stadium, è stata una bella partita, positiva anche da parte nerazzurra. Mi spiace che poi si debbano creare polemiche dopo una bella sfida che la Juve ha meritato di vincere giocando bene. La cosa importante è comprendere bene quello che succede in campo e riconoscere la sportività che la Juve ha sempre dimostrato di avere”, le parole di John Elkann all´inaugurazione della mostra per i 150 anni del quotidiano “La Stampa” .SUL CAMPIONATO — “È ancora aperto. Ci sono ancora tantissime partite e bisogna rimanere molto concentrati”. Ultima battuta sulle indagini per le infiltrazioni della criminalità organizzata in curva bianconera. “C´è assoluta collaborazione e non siamo preoccupati sulle allegazioni fatte a Juventus e ai suoi dirigenti. Vogliamo fare chiarezza assoluta su questi temi, vedremo come andrà avanti la cosa”.
Fonte: gazzetta.it
Intervistato in esclusiva da SkySport, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato della prossima sfida di Champions League, che vedrà gli azzurri opposti al grande Real Madrid negli ottavi di finale.Ecco una breve anticipazione: “La partita contro il Real sarà una sfida infernale. Maradona sarà presente. Allo scudetto ci credo sempre, La Juventus ha però più cattiveria di noi. Sarri? Io sono monogamo, ma sul rinnovo deve dire anche la sua”.
Fonte: tuttonapoli.net
MILANO – Non si è fatto attendere il comunicato dell´Inter. Il club nerazzurro ha risposto così alle dichiarazioni di John Elkann. “In risposta alle recenti dichiarazioni apparse sui media, il Club non comprende il motivo per cui Juventus Fc continui a riferirsi all´Inter, mentre la nostra attenzione non è mai stata su di loro. Il fatto che ci sia sempre così grande attenzione attorno all´Inter è evidentemente la conferma dell´importanza del Club. Abbiamo, nei toni corretti e nelle sedi appropriate, cercato un confronto con quelle che riteniamo decisioni arbitrali discutibili in una partita importante per noi e per la Serie A. Il nostro pensiero oggi va però solo al futuro, consapevoli di aver fatto una buona gara a Torino nonostante la sconfitta. Ognuno ha la propria storia, noi abbiamo la nostra e ne siamo orgogliosi”.
Fonte: tuttosport.com

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.