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logocalcio2Parte bene l’avventura della Croazia ad Euro 2016. Al Parco dei Principi di Parigi, la nazionale di Mandzukic ha sconfitto per 1-0 la Turchia con un gran destro al volo da fuori area segnato da Lucas Modric. Siparietto curioso dopo il gol realizzato dal centrocampista del Real Madrid, che è andato ad esultare sotto la bandierina del calcio d’angolo: ad abbracciarlo infatti non solo alcuni compagni di squadra ma anche un tifoso croato con la maglia tradizionale della Croazia.
Nel secondo tempo la Croazia ha sfiorato il raddoppio in più occasioni, colpendo due traverse con Srna e Perisic. In casa turca da segnalare l’esordio del più giovane calciatore turca in un Europeo: il 18 enne Emre Mor, acquistato dal Borussia Dortmund pochi giorni fa.

Una prodezza di Arkadiusz Milik a inizio ripresa scardina il robusto fortino dell’esordiente Irlanda del Nord e regala tre punti incoraggianti alla Polonia.
E proprio il ventiduenne attaccante dell’Ajax, nel mirino di mezza Europa e anche di alcune squadre italiane, conferma le sue ottime doti e risulta in migliore in campo. La Polonia merita la vittoria per il sapiente assemblaggio tra i suoi reparti: difesa imperniata sul solido Glik e l’estroso portiere della Roma Szczesny, centrocampo robusto ed esperto, attacco dalle potenzialita’ infinite.

La Germania comincia bene Euro 2016 e batte l’Ucraina per 2-0 nel suo match d’esordio nel gruppo C. Le reti sono state segnate da Mustafi al 19′ pt, con un bel colpo di testa, e da Schweinsteiger, entrato da due minuti, al 47′ st, su assist di Ozil. Per il numero 7 dei campioni del mondo è il quarto Europeo, primato che condivide, fra gli altri, con il connazionale Lothar Matthaeus. Decisive anche un paio di parate di Neuer, su colpo di testa di Khacheridi e punizione di Konoplyanka. La Germania guida ora il girone con 3 punti assieme alla Polonia, che affronterà giovedì 16 allo Stade de France di Parigi/St.Denis.

Il Pisa è in serie B. Allo Zaccheria i toscani hanno pareggiato (1-1) con il Foggia nella partita di ritorno dei play off. All’andata era finita 4-2 per il Pisa. I pugliesi sono andati a rete all’87’: fallo di Di Tacchio su Floriano, per l’arbitro è rigore. Dal dischetto Iemmello spiazza Bindi e segna il gol che riaccende per qualche minuto le speranze rossonere. In un’azione di rimessa, però, al quinto ed ultimo minuto di recupero, i toscani sono riusciti a pareggiare con Eusebi. La partita, purtroppo, è stata costellata da episodi di intransigenza dei tifosi culminati con un lancio di oggetti in campo: una bottiglietta di acqua ha colpito alla testa l’allenatore del Pisa, Rino Gattuso, e l’incontro è stato sospeso per alcuni minuti. Ne è seguito un diverbio tra i due tecnici, Gattuso e De Zerbi, entrambi espulsi. Subito dopo una ventina di tifosi del Foggia ha invaso il campo dopo essere riuscito ad aprire uno dei cancelli. Le Forze dell’ordine, in assetto antisommossa, hanno evitato il peggio.

Gigi Buffon condanna gli hooligans per la violenza di Marsiglia e di Lille, e punta il dito contro la mancanza di rispetto per il clima di paura che ha preceduto l’Europeo. ”Sono fatti deprecabili – ha detto il capitano azzurro, alla vigilia di Italia-Belgio – e lo sono ancora di piu’ visto il clima non proprio sereno in tema di sicurezza attorno a questi Europei. In questa situazione, che la gente non si goda la libertà di tifare e godersi il bello del calcio lo trovo davvero grave”.

Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto il gran premio del Canada, settima prova del mondiale di formula 1. Secondo posto per la Ferrari di Sebastian Vettel. Terzo Valtteri Bottas (Williams). Quarto posto per l’olandese Max Verstappen (Red Bull) davanti alla Mercedes di Nico Rosberg.
Sesto l’altro Ferrarista, Kimi Raikkonen. Illude la Ferrari con Vettel che alla partenza brucia tutti e con un sorpasso sull’esterno si porta in testa. Ma la strategia dei gara della casa del Cavallino non paga: approfittando della Virtual Safety Car per l’uscita di Button doppia sosta di Vettel e Raikkonen, gomme supersoft per poi montare le gomme soft a metà gara. Una decisione che però non paga perché Vettel a metà gara al pit stop rientra al secondo posto alle spalle di Hamilton con il campione del mondo che una volta presa la testa non la milla più conquistando la vittoria.

L’Italia entra nel vivo dell’Europeo e si alza il livello di protezione della polizia francese: alla squadra di agenti speciali presenti nel ritiro di Montpellier dall’arrivo degli azzurri si e’ unita’ a Lione un’altra unita’ di rinforzo, una macchina di agenti ‘ordinari’ per la scorta del pullman usato per gli spostamenti da e verso lo stadio.
La nazionale azzurra non e’ tra le tre squadre a maggior rischio sicurezza di Euro 2016, ma per ogni nazionale il dispositivo prevede step successivi in avvicinamento agli incontri, e secondo le situazioni. Cosi’ quando il bus azzurro ha fatto il suo ingresso al ‘Parque Olympique lyonnaise’, le auto con sirene e agenti in borghese che precedono e seguono il mezzo sono state notate da tutti i presenti nell’impianto.

“Il Belgio e’ tra le favorite assoluto del torneo, ha pochi punti deboli: non e’ vero che la difesa ha difficoltà”: lo ha detto il ct dell’Italia, Antonio Conte, parlando dell’avversario di domani nella prima partita di Euro 2016. “Quando ci siamo incontrati in amichevole e’ stata una partita aperta, divertente, al di là dell’1-3 finale. Hanno tutto, i centrocampisti, gli attaccanti, e anche i difensori: guardate in che club giocano, e capirete…”.

“Non so dove arriveremo ma sono convinto che faremo bene, di sicuro noi giochiamo per vincere sempre poi accetteremo il risultato del campo”: così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, a ‘Premium’ alla vigilia dell’incontro degli azzurri contro il Belgio. “C’è la giusta tensione – aggiunge – il gruppo è unito e Conte domina tutto con il solito stile e la consueta capacità. I ragazzi sono concentrati ma nei momenti di svago si divertono giocando a biliardo e ping pong, sono affiatati da due anni di frequentazione e dal lavoro di Conte che punta molto su questo aspetto”.

Tavecchio ha poi risposto sulla vicenda che chiama in causa ct Marcello Lippi e sul possibile conflitto di interessi nella sua nuova veste di dt azzurro a causa dell’attività di agente di calciatori svolta dal figlio Davide, con la Corte Figc che si riunirà il 22 per esprimere un parere giuridico: “La Corte Federale – ha risposto – è un organismo super partes, deciderà con competenza e indipendenza di giudizio, aspettiamo il parere”

ECUADOR-HAITI 4-0

11′ E. Valencia, 20′ Ayoví, 57′ Noboa, 78′ L. Valencia

Nessun problema per l’Ecuador contro Haiti, e qualificazione intascata con la tranquillità di poter guardare senza interessi di classifica Brasile-Perù. La Tricolor giocherà i quarti della Copa América Centenario contro gli Stati Uniti.

Per tornare a questa fase del torneo dopo 19 anni serviva una vittoria con due gol di scarto contro la nazionale che ne aveva presi sette del Brasile. Il compito dell’Ecuador era già svolto dopo appena venti minuti, grazie a Enner Valencia e Jaime Ayoví.
Dopo il brivido di una traversa di Jerome Mechack che avrebbe rimesso in discussione la situazione, l’Ecuador è tornato in avanti sfiorando il 3-0 con un’altra traversa, di Frickson Erazo. Poi, nel secondo tempo, le reti che hanno chiuso i conti firmate da Christian Noboa e Antonio Valencia.
La squadra del Ct Quinteros non ha affondato alla caccia di altri gol, anche perchè con una differenza reti molto ampia avrebbe potuto vincere il girone, trovando così la Colombia ai quarti. La rivale sarà invece meno dura da affrontare dal punto di vista tecnico, ma più difficile da quello ambientale. La Tricolor infatti adesso sfiderà i padroni di casa.

Brasile fuori dalla Coppa America. Il Centenario regala l’ennesima sorpresa, di sicuro quella più rumorosa e inattesa, con la Selecao che perde 1-0 con il Perù, primo nel girone B che qualifica anche l’Ecuador. Ma sull’esito della gara pesa la decisione contestata dai brasiliani dell’arbitro uruguaiano Cunha che convalida la rete del successo della Bicolor, forse da annullare, a 15′ minuti dalla fine: Ruidiaz ribadisce in porta con un tocco di mano un cross dalla destra e il direttore di gara convalida dopo vari minuti di consultazioni con i collaboratori, tra le proteste della Selecao, che fallisce una clamorosa occasione per il pari con Elias, in pieno recupero. Per un risultato che cambia la storia di questa edizione della Coppa America e un’altra pagina nera per il calcio brasiliano, dopo la figuraccia del Mineirazo di due anni fa ai Mondiali casalinghi (1-7) contro la Germania. Non ha pagato l’atteggiamento tattico troppo prudente voluto da Dunga nella ripresa, con la Selecao che arretrava per difendere il pareggio, risultato che avrebbe garantito i quarti, incoraggiando gli attacchi peruviani. I verdeoro finiscono terzi nel girone con quattro punti. Ora spazio alle polemiche, sulla mancata convocazione di Neymar e di veterani di talento, Thiago Silva e Marcelo su tutti. Per il Perù nei quarti di finale c’è la Colombia.

GABIGOL CI PROVA, MURO PERU’ – Verdeoro al Gillette Stadium (Foxborough, Massachusetts), la casa dei New England Patriots, Nfl, con Miranda, con Gabriel, Gabigol per i media nazionali, in avanti per Jonas, dopo la rete a Haiti. Peruviani aggrappati invece a Pablo Guerrero e alle giocate di Cueva, una delle sorprese del Centenario. Si parte subito forte, i difensori della Bicolor fanno sentire i tacchetti a Gabigol, il ritmo è alto, il Brasile palleggia cercando tra le linee Coutinho (24 anni oggi). Ma la prima occasione arriva al 26′ proprio con Gabigol, che si volta in un fazzoletto d’erba, tiro parato dal portiere peruviano Gallese. Poi è Willian a spedire alto dopo un cross dalla sinistra di Felipe Luis. I Verdeoro ci provano ancora con Gabigol (fermato di nuovo da Gallese), anche se basta un pari per i quarti di finale contro i Cafeteros (miglior differenza reti rispetto alla Bicolor), mentre il Perù si difende e costruisce poco. Ma si lamenta, a ragione, per un rigore non concesso a fine primo tempo, fallo di Renato Augusto su Cueva.

RUIDIAZ GOL DI MANO, SELECAO FUORI – Il Perù alza il baricentro nella seconda parte di gara, con lanci lunghi su Guerrero, gestito a fatica da Miranda. Invece il Brasile arretra, comincia a guardare l’orologio, un rischio considerando la qualità offensiva del Perù che può trovare la giocata decisiva in qualsiasi momento. Al 30′ il giallo che cambia l’inerzia della partita: rete peruviana con il nuovo entrato Ruidiaz sottomisura con un tocco di braccio, l’arbitro pare convalidare, poi si ferma, consulta i collaboratori, è indeciso e circondato dai calciatori delle due squadre, prima della decisione finale: rete valida e Brasile nei guai. Dieci minuti per evitare l’eliminazione. Comincia l’assalto brasiliano, grande chance per Elias, nel secondo dei sei minuti di recupero concessi dal discusso arbitro, con il brasiliano che non riesce a spedire in porta un cross dalla trequarti. Game over: il Perù sogna, il Brasile piange.

BRASILE – PERU’ 0-1 (0-0)
Brasile (4-2-3-1) Alisson, D.Alves, Gil, J.Miranda, F.Luis, Willian, R.Augusto, Elias, P.Coutinho, L.Lima, Gabriel (25’st Hulk). (12 D.Alves, 7 Ganso, 9 Jonas, 12 Marquinhos, 14 R.Caio, 15 Fabinho, 16 D.Santos, 17 Walace, 20 L.Moura, 22 M.Grohe). All. C.Dunga.
Perù (4-2-3-1) P.Gallese, A.Rodriguez, A.Corzo, C.Ramos, M.Trauco, A.Balbin (1’st Y.Yotun), O.Vilchez, C.Cueva (45’st R.Tapia), P.Guerrero, A.Polo, E. Flores (17′ st R.Ruidiaz). (7 L.Da Silva, 12 D.Penny, 14 A.Alfageme, 17 L.Abram, 18 C.Benavente, 22 J.Cespedes, 23 C.Caceda, 4 R.Revoredo, 21 A.Hohberg).

All. R.Gareca.
Arbitro: A.Cunha (Uruguay).
Reti: nel st al 30′ R.Ruidiaz.
Ammoniti: nel st al 25′ L.Lima, al 43′ R.Augusto, al 45′ Y.Yotun.

Risultati e classifica finale girone B: Ecuador – Haiti 4-0, Brasile – Perù 0-1.
Perù 7 punti (3 partite giocate), Ecuador 5 punti (3 partite giocate), Brasile 4 punti (3 partite giocate), Haiti 0 punti (3 partite giocate).

FONTI:ANSA-Sky e Repubblica.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.