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Conferenza stampa in casa Inter, con la squadra ancora impegnata nella tournée in Cina e Singapore. A parlare è il centrocampista Geoffrey Kondogbia:

“Siamo insieme da pochi giorni, dobbiamo conoscerci ancora meglio, ma dobbiamo ascoltare bene il mister, cercando di fare le cose che lui vuole: ma qualche risultato si vede già. Da questa stagione mi aspetto chiaramente di più sia da me stesso che dai miei compagni, proveremo a farlo tutti insieme, perché qui è un discorso di squadra: una squadra come l´Inter deve per forza giocare da Champions, è vero che c´è concorrenza e ci sono anche squadre forti ma se lavoriamo bene possiamo raggiungere questo obiettivo”.

Parlando di Borja Valero: “E´ un giocatore molto bravo, è facile giocare con lui, sta cercando sempre la palla e aiuta molto i compagni a farsi vedere, è sempre un piacere giocare con uno come lui”.

E conclude: “Penso che abbiamo già giocatori forti, ma come ho detto prima siamo l´Inter, e li abbiamo sempre avuti. Se arrivano altri rinforzi penso sia una cosa in più, per il nostro bisogno di tornare in Champions. Dobbiamo comunque lavorare per iniziare bene la stagione, adesso giochiamo contro il Chelsea, ottima squadra che gioca sempre per grandi competizioni e ha un mister davvero pronto”.

Fonte: tuttomercatoweb.com

Il presidente della Roma attacca duramente il Milan ai microfoni della radio americana SiriusXM. Secondo Pallotta il Milan non ha i fondi per sostenere le spese di questa sessione di mercato e anche in caso di qualificazione in Champions non riuscirà ad affrontare il Fair Play Finanziario. Il presidente è invece felicissimo del nuovo ds Monchi, mentre non risparmia critiche a Sabatini

Pallotta: “Sabatini? Curioso sia con Spalletti. Mia Roma sarà grande” Calciomercato Roma, ufficiale il rinnovo di Nainggolan fino al 2021
Un attacco con delle accuse che sicuramente faranno discutere. James Pallotta attacca la nuova proprietà del Milan e la campagna acquisti milionaria in questa sessione di mercato. Il presidente della Roma nutre forti dubbi sul fatto che i nuovi proprietari dispongano dei fondi necessari per sostenere le spese compiute, queste le sue parole alla radio americana SiriusXM: “Non ho idea di cosa stia succedendo. Non ha senso. Non hanno i soldi in primo luogo per comprare la squadra, visto che hanno preso 300 milioni in prestito da persone che conosco a Londra, a un interesse piuttosto alto. Stanno spendendo, o almeno facendo importanti anticipi, per giocatori e pagheranno le conseguenze a un certo punto. Loro dicono – continua il presidente – che puntano a qualificarsi alla Champions League, ma non sarà abbastanza. Quando gli stipendi saranno uguali ai ricavi, non so che diavolo succederà. Forse loro hanno un grande piano che un giorno scopriremo, ma il resto delle squadre di A sono in qualche modo razionali. Se potete spiegarmi il Milan, perché io non lo capisco”.

Monchi un dono dal cielo
Pallotta ha parlato anche del rapporto con il nuovo ds Monchi: “Il cambiamento che pensavo andasse fatto realmente perché dopo due anni avevo perso molta fiducia nel mio direttore sportivo Sabatini. Non solo per il tipo di giocatori che stavamo comprando, ma anche per altre cose. I primi due anni sono stati ottimi, ma avremmo dovuto costruire su quelli e invece lui continuava semplicemente a fare scambi. Quindi ad agosto, parlando con Franco Baldini, ho detto che avremmo dovuto prendere un altro direttore sportivo. Ho chiesto di Monchi, Baldini mi ha detto che non sarebbe andato da nessuna parte, ma che gli avrebbe fatto una telefonata. Uscì fuori che Monchi voleva parlarmi. Voleva andare via, abbiamo avuto delle riunioni segrete e ci siamo trovati bene da subito. Siamo stati fortunati a prenderlo perché qualcun altro lo voleva per molti più soldi. In due mesi è stato un dono del cielo”.

Sul rinnovo di Nainggolan
“Ho parlato con lui, gli ho detto ovviamente di volerlo tenere e che lo staff e Monchi voleva altrettanto. Dal mio punto di vista, lui è uno dei più importanti sul campo. Non si ferma mai, è completo. C´è stato un periodo lo scorso anno in cui è stato molto importante per prendere punti, visto che ci siamo qualificati per la Champions League finendo un solo punto avanti al Napoli. C´è stato un periodo di sei partite di fila in cui le persone non si sono rese conto che Radja stava giocando con problemi muscolari, ma non ha lasciato il campo. È molto importante per noi”.

Fonte: sport.sky.it

La Fiorentina non cambia obiettivo: è Matteo Politano il prescelto per il post Bernardeschi. Oggi il club viola ha intensificato i contatti con gli agenti dell´attaccante esterno del Sassuolo, valutato dai neroverdi circa 15 milioni di euro. Forte dell´assenso dell´ex giallorosso, il dg Corvino presenterà nei prossimi giorni l´offerta al suo collega, Guido Angelozzi. Intanto, la società emiliana ha concluso l´operazione Goldaniga: l´ex rosanero, pagato 4 milioni di euro, ha effettuato le visite mediche. Spera di sostenere presto i controlli anche Dalbert, terzino del Nizza prenotato da ormai mesi dall´Inter. Dopo un lungo pressing, i transalpini dovrebbero accettare la proposta da 20 milioni di euro di Sabatini.

Obiettivo ´francese´ pure per il Milan, a colloquio con l´agente Jorge Mendes per El Ghazi (Lille). L´ex Ajax è una vecchia conoscenza delle società italiane: era stato a lungo corteggiato dalla Lazio e dalla Roma. Nella scuderia del noto procuratore c´è anche Renato Sanches, per il quale i meneghini hanno presentato un´offerta al Bayern da 7 milioni per il prestito oneroso più alto riscatto: il totale è di 40 milioni. Il centrocampista portoghese, seguito pure dallo United, è alla ricerca di maggiore spazio, che Montella dovrebbe garantirgli. Sta invece per terminare la pazienza di Mourinho. Il tecnico dei ´Red Devils´ ha sondato Emil Forsberg (Lipsia) per pressare l´Inter sul fronte Perisic.

Fonte: sport.ilmessaggero.it

Capitolo Keita, si entra nel vivo. Anche se, per la Juventus, decisamente la trattativa non sarà una passeggiata di salute e l´esito delle contrattazioni – così come il prezzo – si annuncia tutt´altro che… scontato. Si riparte dal fondamentale passo fatto da Beppe Marotta mercoledì scorso a Milano: prima di presenziare ai sorteggi dei calendari presso gli studi di Sky, l´amministratore delegato bianconero ha infatti incontrato il numero uno laziale Claudio Lotito e ha avanzato una proposta per l´attaccante spagnolo-senegalese. Si tratta di un passo fondamentale perché fino a quel momento il patron biancoceleste aveva sempre lamentato assenza di trasparenza, accusando Marotta di scavalcare il club capitolino rivolgendosi direttamente all´entourage del suo tesserato. Il faccia a faccia, dunque, evidentemente, ha avuto un primo imprescindibile risvolto diplomatico tutt´altro che trascurabile.

Dal punto di vista delle cifre, però, la distanza resta massiccia: la Juventus non è disposta ad avvicinarsi, neanche grossolanamente, ai 30 milioni di euro che chiede Lotito. Anche e soprattutto in considerazione del fatto che Keita ha contratto in scadenza nel giugno 2018 e dunque tra 11 mesi andrà in regime di svincolo gratuito. Peraltro sa bene, Marotta, che il giocatore non ha alcuna intenzione di rinnovare l´intesa e guarda con grande interesse all´opportunità di sposare il progetto bianconero. Lotito, invece, da parte sua, fa leva sul fatto che è forte anche il pressing dell´Inter. Ragion per cui si sente nelle possibilità di continuare a tirare la corda sul prezzo. E´ imminente un incontro con i vertici dell´Inter, che domenica rientranno dalla Cina. La Juve attende e valuta le prossime mosse. La sensazione, però, è che una svolta fors´anche risolutiva possa esserci ad inizio della prossima settimana. Allegri attende fiducioso. In caso di fumata bianca, verrebbe sacrificato Juan Cuadrado, nel mirino del Milan e dell´Inter.

Fonte: tuttosport.com

Il Sassuolo ha pareggiato 1-1 in un´amichevole giocata ieri pomeriggio a Bressanone (Bolzano) contro i tedeschi dell´Eintracht di Francoforte. Si è trattato dell´ultimo test del ritiro, che ha dato la possibilità a Bucchi di vedere all´opera un ipotetico undici titolare, ma soprattutto di concedere i primi minuti stagionale a Berardi, ultimo arrivato nel ritiro e apparso già in buona condizione.
Primo tempo chiuso con il vantaggio dei tedeschi grazie alla rete di Gacinovic al 32´. Nella ripresa il pareggio del Sassuolo con Matri al 25´ dopo un assist di Berardi.
Il Sassuolo ha schierato nel primo tempo, con il modulo 4-3-3: Consigli, Lirola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Biondini, Magnanelli, Duncan; Politano, Falcinelli, Ragusa.

Fonte: ansa.it

Aurelio De Laurentiis dichiarò che sarebbe stato possibile arrivare ad un Mister X sul mercato. Secondo il Corriere dello Sport, questo Mister X dovrebbe essere Federico Chiesa, attaccante della Fiorentina che piace al Napoli. La sua valutazione è di circa 40 milioni di euro e la Viola ha già rifiutato un´offerta più bassa da parte del Napoli. De Laurentiis però potrebbe rilanciare in futuro, perché è un suo pupillo e stravede per lui.

Il Napoli, tra l´altro, potrebbe giocare anche la carta Duvan Zapata per arrivare al classe ´97. Alla Fiorentina, infatti, interessa l´attaccante colombiano, in caso di partenza di Nikola Kalinic, e facendone gli azzurri una valutazione da 25 milioni di euro la cifra potrebbe scendere. Chiaramente servirebbe un ricco conguaglio in favore dei viola, oltre la contropartita tecnica.

Fonte: tuttonapoli.net

Una intervista a cuore aperto, per raccontare all´amico ed ex collega Pico Monaco quello che non sempre ha voglia di rivelare ai giornalisti. Rafa Nadal si è concesso una chiacchierata con l´ex top ten argentino, a cui lo lega un´amicizia di lunga data, spiegando che contrariamente agli altri quattro dei Big Five, ovvero Federer, Murray, Djokovic e Wawrinka, a farsi una famiglia tutta sua ci pensa, eccome, ma solo quando avrà smesso di alzare coppe e demolire avversari. «Mi piacerebbe avere tanti figli, maschi e femmine», sostiene Rafa, fidanzato da anni con Maria Francisca Perellò e che proviene da una famiglia numerosissima, con decine di nipoti e cugini. «Ma gli anni passano e io vorrei iniziare a pensarci quando la mia vita sportiva sarà finita. Credo che sia perché la preoccupazione maggiore è avere cura dei bambini. Non so se viaggiare tutto l´anno con la famiglia sia la soluzione ideale».

Il sistema Federer, insomma, con spostamenti continui di una famiglia carovana che comprende moglie, quattro gemelli, nonni e governanti, non si addice insomma al più tradizionalista Nadal. Per ora l´obiettivo rimane il campo, compresa la battaglia per riprendersi il n.1 del ranking che lo vede protagonista insieme al rivale di sempre Roger Federer. Una gara che potrebbe risolversi a fine anno al Masters di Londra. «Io faccio la mia strada», dice Rafa. «E´ vero che io e Roger siamo più abituati a giocarci traguardi importanti a fine anno, ma bisogna anche vedere cosa riusciremo a combinare da qui al termine della stagione. Chi riuscirà a mantenere alto il livello più a lungo si prenderà il n.1. Ma ci sono altri candidati, non siamo solo noi due».

Fonte: lastampa.it

Il grande caos. Tra contestazioni, comunicati e perquisizioni della Guardia di Finanza, il Palermo sta attraversando un momento di grande difficoltà. A scuotere ulteriormente il mondo rosanero ci hanno pensato le Fiamme Gialle che ieri mattina – intorno alle 9 – sono nuovamente tornate nella sede del club di viale del Fante, nell´ambito dell´indagine in cui si ipotizzano i reati di falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio.
Il 7 luglio scorso le Fiamme Gialle avevano eseguito una serie di perquisizioni nella sede della sociètà sportiva. Al momento trapela poco sulla nuova perquisizione, anche perché nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma appare comunque un controllo di routine.
A scuotere sempre il mondo rosanero c´è la polemica – infinita – tra tifosi e Maurizio Zamparini; ieri la contestazione degli ultras rosanero a Boccadifalco, poi il successivo comunicato del presidente del Palermo, oggi invece la replica della curva nord 12: “M.Z. la tua strategia ormai la conosciamo bene: travisare la realtà, dire menzogne, prendere tempo, dare sempre la colpa agli altri, metterci tutti contro, fare la vittima”, si legge nella nota degli ultras rosanero, che non lesinano accuse pesanti al patron rosanero. “Non siamo 7, non siamo 50, non siamo 200 o 300, siamo molti di più e ogni volta che apri bocca ci moltiplichiamo. Quando lo capirai forse comincerai a trattare con rispetto questa tifoseria che si è sempre distinta per il suo comportamento”.
Nei prossimi giorni non si escludono nuove manifestazioni di protesta. Intanto il Palermo prosegue la preparazione a Boccadifalco in attesa di conoscere il primo avversario stagionale, ovvero per la gara di Tim Cup del 6 agosto al Barbera.
E intanto ieri è stato presentato alla stampa il neo centrocampista rosanero Radoslaw Murawski, queste le sue prime parole: “Siamo consapevoli della delusione dei tifosi, ed è normale. Però abbiamo tanto bisogno di loro e del loro supporto. Io spero che la squadra riesca a tornare presto in Serie A. Non mi era mai capitata una situazione del genere, ho sempre giocato in squadra che non hanno mai vissuto la delusione della retrocessione. Certo, ho vissuto momenti di debolezza anche in altre squadra ma siamo sempre riusciti ad andare avanti. Ieri nonostante le contestazioni ci siamo concentrati solo sul campo e abbiamo pensato solo al calcio. Ci siamo comportati tutti in maniera molto naturale”.

Fonte: palermo.gds.it

Vittoria di prestigio per l´Inter di Luciano Spalletti che al National Stadium di Singapore batte 2-0 i campioni di Germania del Bayern Monaco. Parte forte la formazione nerazzurra che nell´11 iniziale schiera Handanovic tra i pali, D´Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo Borja Valero, Kondogbia, Candreva, Joao Mario, Perisic ed Eder.

Dopo una grande parata di Handanovic su Ribery, al 9´ l´Inter passa in vantaggio grazie a una galoppata sulla destra di Candreva che mette al centro per Eder, l´attaccante è puntuale per lo stacco di testa che beffa Ulreich. La reazione dei bavaresi è sterile e al 29´ i nerazzurri raddoppiano, questa volta è Perisic a crossare per Eder pronto alla deviazione aerea.

“Abbiamo vinto contro il Bayern Monaco ma c´è ancora molto da crescere, per fare prestazioni importanti bisogna mettere in campo tante qualità. Abbiamo fatto bene, siamo stati molto bravi nel tenere le distanze tra i reparti e nella nostra capacità di aggredire -prosegue l´allenatore toscano al termine dell´incontro amichevole disputato a Singapore-. Nel secondo tempo, a voler essere pignoli, siamo stati forse meno bravi nel palleggio. L´Inter deve avere voglia di giocare contro avversari di questo livello”.

“Contro squadre come il Bayern o metti tutte le componenti che servono oppure diventa difficile pensare di fare risultato. Vincere le partite ti fa stare meglio, aiuta a sorridere: nel calcio serve anche questo per fare bene -precisa Spalletti-. Essere sicuro del proprio lavoro aiuta a fare sempre meglio la volta successiva”. E sulla prestazione di Perisic conclude, “lo conosco bene, tutti lo conoscono. Per me il discorso è sempre lo stesso nei suoi confronti: è forte, è un nostro giocatore e lo vorrei tenere con me, poi bisognerà considerare anche il parere della società e del giocatore”.

Fonte: adnkronos.com

Il Milan nuovo è un Milan sorprendente: niente fuochi d´artificio come col Bayern, tanta solidità da squadra italiana. Fuori confine, meglio farci riconoscere. Montella ha vinto 1-0 l´andata del preliminare di Europa League contro il Csu Craiova: gol di Ricardo Rodriguez su punizione, che nel Milan degli ultimi anni non era un´abitudine. La partita è stata più complicata del previsto ma il risultato qui contava e quello basta per mettere un piede al playoff. Donnarumma, al rientro dopo un´estate di prime pagine, ha salvato lo 0-0 su un tiro di Mitrita. Kessie, forse il più atteso, è stato tra i migliori assieme a Musacchio: fisico e faccia cattiva. Cutrone, il centravanti Under 20, ha colpito un palo.

ATMOSFERA — Tutto è sembrato da scoprire, curioso, inedito. La squadra, ma anche il contesto. Un po´ calcio di provincia, un po´ festa popolare. Qualche casa a Drobeta Turnu Severin affaccia sullo stadio e più di un signore si è messo alla finestra per guardare il traffico: 18mila persone qui si vedono raramente e il Milan è come la cometa di Halley, passa una volta nella vita. Il Csu ha distribuito bandierine biancoblù e scelto la musica da discoteca, poi sono arrivate le squadre, è partito l´inno e la gente ha festeggiato. Nel settore ospiti tanti rossoneri, uno striscione della Curva Sud e un tifoso arrivato da Cuba. Questa è strana, quasi più dell´atterraggio di un club da sette Champions in uno stadiolo sul Danubio, quasi disabitato dopo il fallimento del club locale.

BRIVIDI E GOL — La partita, per coerenza, è stata diversa da quella attesa. Mangia ha provato a sorprendere togliendo un attaccante centrale, Roman, per passare a un 4-1-4-1 con Baluta attaccante e l´ex Pescara Mitrita a metà campo. Buona idea. Il Csu fino al gol di Rodriguez ha messo in difficoltà il Milan giocando con grande intensità e attenzione: si è difeso con due linee – cinque difensori più quattro centrocampisti – e ha evitato che Kessie, Montolivo e Bonaventura costruissero. Il Milan così ha spesso girato palla lentamente, arrivando raramente da Borini, Cutrone e Niang. Classico per una squadra a inizio preparazione. Il Csu ha avuto addirittura la prima occasione con Mitrita e anche questo probabilmente faceva parte del piano: Baluta unica punta rapida, con i due esterni pronti a inserirsi. Dopo 22 minuti, è successo: Mitrita è scappato a mezzo Milan e ha calciato, ma Donnarumma ha detto no in allungo come nei giorni buoni. Parata non banale, l´ideale per tirare una riga sull´Europeo Under 21, le polemiche sul rinnovo, la rottura coi tifosi. Cinque minuti dopo, Patrick Cutrone ha preso il palo col destro e lì Montella ha sperato che il Milan crescesse. Un po´ è successo e a 44´, quando tutto sembrava pronto per l´intervallo, Rodriguez ha messo in porta col mancino una punizione da destra: grande traffico in area, nessuno devia e Calancea non arriva.

LA DIFESA A TRE — Montella dopo 20 minuti del secondo tempo è passato al 3-4-1-2, con André Silva in campo al posto di Borini, e anche questo è stato interessante: Bonaventura da 10 più due punte. Certo, la partita è stata comunque complicata. Il Csu ha continuato a dare fastidio con i suoi attaccanti rapidi e Mitrita quasi ha pareggiato dopo un´ora di partita: punizione da destra, respinta in uscita di Bonaventura e tiro a giro con Gigio ancora lontano dai pali. Fuori, non di molto. Montella ha capito che la serata sarebbe stata scivolosa fino alla fine e in effetti Donnarumma ha dovuto usare i guanti anche a cinque minuti dalla fine. Prima, Cutrone era andato a una spanna dal raddoppio con un colpo di testa. Abbastanza per dargli fiducia, non per togliere senso al ritorno. I tifosi, che continuano a comprare biglietti, avrebbero evitato: a San Siro 47mila seggiolini sono già occupati.
Fonte: gazzetta.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.