ROMA – «Con Calciopoli si è fatta della pulizia, ma non basta. Il sistema lo fanno quelli che stanno dentro, e sarebbe importante per questo cambiare chi rovina il sistema. Diversi anni fa feci delle denunce e non mi fu vicino nessuno». Zdenek Zeman torna a parlare degli scandali nel calcio al seminario “I giovani per la legalità nello sport” che si è tenuto all´Università D´Annunzio di Chieti. «Io penso – ha detto l´allenatore del Pescara – che le scommesse sulle partite si possano fare. Usare le scommesse nel calcio per aggiustare i risultati sono invece cosa ben diversa. Se io voglio giocarmi un euro sulla vittoria della Juventus nella Coppa dei Campioni, perché non posso farlo? Per me la scommessa è legale. L´imbroglio è invece mettersi d´accordo sui risultati, così come utilizzare le scommesse per altri scopi».
VALORI – Poi, ha spiegato agli studenti presenti il motivo per cui decise di denunciare delle cose che secondo lui nel mondo del calcio non andavano: «L´ho fatto in una conferenza stampa. Mi fu chiesto cosa non andasse e dissi che se comandavano le farmacie non andava bene. Dissi, e ripeto oggi, che bisogna difendere i valori sani del calcio. Siamo noi però che dobbiamo dare l´esempio per primi in campo». Al convegno presenti anche i due calciatori del Pescara Guglielmo Stendardo e Simone Pepe.
Fonte: corrieredellosport.it
Fonte: sportmediaset.mediaset.it
Fonte: calciomercato.com
Nella testa di Marek, però, uno degli obiettivi più importanti è il record di gol assoluto nella storia del club, ad un passo dal primo posto di diego Maradona. «Spero di superare Diego quanto prima, quando avverrà sarà bellissimo per me. Sono un centrocampista, il record di gol è una meta importante. Poi magari sarà superato in futuro ma voglio togliermi questo sfizio. Il gol più bello? Quelli contro la Juve, soprattutto quello in finale».
L´altro obiettivo, invece, si chiama scudetto: «Se lo vinco me lo tatuo sulla pelle. Ho abbastanza spazio sulla schiena, spero di occuparlo. Per il momento i tatuaggi a cui tengo di più sono quelli che ho fatto per i miei figli».
Un contratto fino al 2020, ma cosa farà Marek dopo aver appeso le scarpette al chiodo? «Tornerò a casa, senza dubbio. Sono lontano dalla mia città da quando ho 14 anni, vorrei tornare dalla mia famiglia».
Fonte: sport.ilmattino.it
SALUTI A GIGI — Da ultimo, un pensiero al passato recente: “La Juventus? Sono contento se vincerà la Champions e mi farà piacere sfidarla per la Supercoppa… sono felice di vederla in finale a Cardiff. Un saluto a Gigi Buffon!”.
Fonte: gazzetta.it
L´Ajax stringe gli spazi? Il Manchester allora difende e si getta nello spazio, con poca qualità perché si fa ingolosire. Finirebbe 0 a 0, in questo scenario, il primo tempo di un match che i due strateghi hanno impostato per togliere all´altro più che per aggiungere a sè stessi. Il gol non può che venire da un tema calcistico che è dominante in questa prima parte: cercare di costringere all´errore i difensori. L´errore lo commette però anche Klaassen che non si aspetta il pallone perduto sulla linea terzina. Azione rugbistica quella dello United, trasmissione rapida, due passaggi, per Pogba che gode della necessaria libertà per caricare il sinistro. Tiro toccato dal ginocchio di Sanchez e palla impazzita che spiazza Onana. La reazione biancorossa è tardiva, ma soprattutto priva completamente di profondità, certo Traorè impegna severamente Darmian, ma il terzino ha sempre la meglio e l´ala non tira mai.
“Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso”. Lo diceva Flaiano. Stasera il genio olandese Bosz vede ogni sua mossa anticipata. La fase difensiva dello United è pressocché perfetta per tutta la ripresa dopo che – in avvio – è arrivato il gol che sigilla il risultato (palla inattiva, sponda di Fellaini e zampata da scorpione di Mkhitaryan, degna del miglior Ibrahimovic sotto misura), la vittoria è messa in ghiaccio. Va più vicina al terzo gol la squadra di Mou che l´Ajax al gol che riduce le distanze. Non c´è partita. La sola nota stonata è un brutto fallo di Mata su De Ligt, il più giovane finalista della storia.
Ajax: Onana 6; Veltman 5,5, Sanchez 6, De Ligt 6, Riedewald 5 (37´ st de Jong sv.); Klaassen 5, Schone 5,5 (25´ st van de Beek 5,5), Ziyech 6; Traoré 6, Dolberg 4,5 (17´ st Neres 5,5), Younes 6. All.: Bosz
Manchester United: Romero 6; Valencia 7, Smalling 7, Blind 7, Darmian 7; Herrera 7.5, Pogba 7; Mkhitaryan 7 (29´ st Lingard 5,5), Fellaini 7,5, Mata 5,5 (45´ st Rooney sv); Rashford 7 (40´ st Martial sv.). All.: Mourinho
Arbitro: Skomina 6,5 (Slovenia)
RETI: 18´ Pogba, 3´ st Mkhitaryan
NOTE: Ammoniti: Veltman, Younes, Riedewald, Mkhitaryan, Fellaini, Mata. Recupero 1´ e 4´. Osservato un minuto di silenzio per le vittime dell´attentato di Manchester
Fonte: repubblica.it/sport