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a61dc6fd53e57e346d95777a79d35160(ANSA) – Frank De Boer e’ in arrivo a Milano. L’allenatore dell’Inter in pectore (manca l’ufficialita’) raggiungera’ la sua nuova citta’ nel tardo pomeriggio. Fra stasera e domattina le firme, poi la presentazione. Un tweet di Aldo Serena immortala De Boer al momento dell’imbarco all’aeroporto di Amsterdam.

Il Napoli demolisce il Monaco e prova ad alleviare la tempesta di critiche che negli ultimi giorni si è abbattuta contro la società. L’amichevole del San Paolo finisce 5-0 con lo straordinario poker firmato da Manolo Gabbiadini: con De Laurentiis a caccia dell’erede di Higuain, il bomber lombardo dimostra di poter essere lui la prima punta della squadra di Sarri. L’ultimo gol lo mette a segno Allan, buon esordio per Zielinski e Milik.

E adesso come la mettiamo? Da giorni sembra il prescelto da sacrificare per arrivare ad un bomber che sostituisca Higuain. Eppure Gabbiadini i gol li sa fare e ne dà l’ennesima dimostrazione in uno degli ultimi test del precampionato del Napoli (chiuso 5 vittorie, 25 gol fatti e 0 subiti): a farne le spese il malcapitato Monaco, che se si presenterà con questo approccio mentale al preliminare di Champions avrà vita davvero dura col Villarreal. Impiega appena 3 minuti infatti Gabbiani per iniziare il suo show personale: non sbaglia a tu per tu col portiere sul filtrante di Ghoulam.

Al 16’ il raddoppio: Manolo si inserisce perfettamente sull’assist di Hamsik e fa 2-0, risultato che regge fino all’intervallo. Ad inizio ripresa però, al 47’, il Napoli inserisce di nuovo il turbo: gran lancio di Hamsik per Callejon, che viene travolto in area e dal dischetto Gabbiadini non sbaglia. Minuto 63: cross dalla sinistra di Insigne e inserimento vincente del bomber bergamasco. Che, non contento, 120 secondi più tardi si ricicla anche assistman, appoggiando ad Allan la palla del definitivo 5-0. Nel finale anche Milik va vicino al gol, ma stasera è solo il “Gabbiadini show”.

Antonio Conte sorride nel pensare alla valutazione da record di Pogba. Così nell’intervista al Sun: “Quando ero piccolo giocavo per il club di mio padre Cosimino, la Juventina Lecce, lui era il proprietario, l’allenatore, il magazziniere, faceva tutto. A 13 anni, il Lecce mi ha comprato, insieme a uno dei miei compagni di squadra. Siamo stati pagati con otto palloni, tre perfino sgonfi. Ma erano costosi e hanno aggiunto anche 200mila lire”.

Per poi aggiungere: “Devo ringraziare soprattutto mio padre perché era molto duro, soprattutto con me. Spesso mi urlava contro, mentre con gli altri bambini no. Gli chiedevo perché, ma oggi ho capito”.

(ANSA) – Per la Juventus la conquista del sesto Scudetto di fila sembra cosa già fatta. Almeno secondo le quote Snai che valuta il record 1,40. Seguono Napoli e Roma, appaiate a 4, l’Inter a 6 e il Milan a 10. Proprio perché, sulla carta, i giochi appaiono chiusi per la vittoria in campionato i quotisti hanno elaborato una variegata serie di scommesse su possibili record bianconeri. Per esempio, quante vittorie metteranno in fila gli uomini di Allegri? L’anno scorso furono 29, un obiettivo che vale 4,25. Stessa quota fino a 33 vittorie, poi si cambia registro: una Juve in grado di superare le 33 vittorie in campionato paga 75 volte la scommessa. In lavagna anche la scommessa sul filotto di successi: l’ipotesi ottimistica è di oltre dodici vittorie di seguito ed è in elenco a 15. L’ipotesi pessimistica, cinque vittorie o meno, paga 50 volte la scommessa. Lo scorso anno Buffon ha stabilito il record di imbattibilità, dieci partite senza subire reti.

E’ colorata d’azzurro la seconda notte olimpica dell’Italia ai Giochi di Rio con la festa dell’orgoglio italiano che va in scena a Casa Italia celebrando le sue cinque medaglie di una storica giornata.

Il “po-po-po” che accompagnò la cavalcata della nazionale di calcio ai Mondiali 2006 ha accolto nella serata di Rio, quando in Italia era già notte, gli atleti azzurri medagliati nella seconda giornata dei Giochi olimpici. Un coro che si è poi trasformato in, “Siete voi, i campioni dell’Olimpo siete voi” per le due medaglie d’oro, Fabio Basile e Daniele Garozzo.

Grande festa, abbracci e sorrisi nella splendida cornice del Costa Brava Clube anche per l’argento di Odette Giuffrida e per il bronzo nel ciclismo di Elisa Longo Borghini, ai quali si e’ unito anche il bronzo dei 400 stile di Emanuele Detti, raccolto nella prima giornata.

La notte olimpica che chiude la seconda giornata di gare regala la 19/a medaglia d’oro ai Giochi per Michael Phelps, primo con la staffetta Usa nella 4×100 stile, e tre record del mondo in vasca, a cominciare da quello della statunitense Kathleen Ledecky, prossima avversaria della Pellegrini sui 200 stile: nei 400 la nuotatrice di Washington vince l’oro migliorando il suo record di quasi due secondi (3’56”46). Prima di lei, primati del mondo anche per il britannico Adam Peaty che si aggiudica la finale dei 100 rana in 57”13, superando il suo precedente di 79 centesimi, e per svedese Sarah Sjostrom oro nei 100 farfalla in 55”48, migliorando il suo precedente di 16 centesimi.

Doveva essere la partita del riscatto per la selecao, dopo lo 0-0 al debutto contro il Sudafrica, è invece la nazionale brasiliana è stata fermata sul pareggio senza gol anche dall’Iraq, uscendo dal campo sommersa dai fischi. Cadono i grandi del tennis.

Nel singolare maschile il numero uno del tennis mondiale Novak Djokovic esce al primo turno per mano dell’argentino Juan Martin Del Potro, mentre nel doppio femminile le sorelle Venus e Serena Williams, tre volte campionesse olimpiche in coppia, escono di scena per mano di Lucie Safarova e Barbara Strycova per due set a zero (6-3, 6-4), mentre avanza la coppia azzurra Errani e Vinci, tornate insieme per il sogno olimpico.

Si vince e si perde insieme in questa tavola a due piazze, in questa vita fatta di avvitamenti in simbiosi, sempre sospese a metà tra acqua e cielo. Quattro anni fa si erano morse le labbra per trattenere le lacrime davanti a quei decimi che le avevano separate da una storica medaglia olimpica, l’unico tabù al femminile nell’Italia dei tuffi. Stavolta no, le lacrime ci sono ancora, ma sono di gioia: Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, 31 e 30 anni, la rivincita se la prendono a Rio, dove dove pensavano di non arrivare vista l’età. E invece per loro e’ un argento che sa di storia, perché alle Olimpiadi mai prima i tuffi in rosa erano entrati nel medagliere. E per Tania, ultima partecipazione ai Giochi, questo argento è il coronamento di una carriera da collezionista di podi, ori a valanga agli europei e poi quei bronzi mondiali che l’hanno sempre messa, nell’individuale, lei unica europea alle spalle delle cinesi.

“Questa sera mi sono tolto un peso, d’ora in poi mi tuffero’ piu’ leggera”. Sono le prime parole di Tania Cagnotto, subito dopo aver vinto la sua prima medaglia – prima in assoluto anche per i tuffi donne – in coppia con Francesco Dallape’ nel sincro trampolino tre metri. “Avevo un magone dentro e ora non c’e’ piu’, ma ne valeva la pena..”.

Però il cruccio di lasciare senza aver messo il salto giusto a cinque cerchi c’era; di li’ la voglia di spingersi fino all’altra parte del mondo, in Brasile per dire addio tra le grandi. “Voglio chiudere in bellezza” aveva ripetuto in questi mesi fatti ancora di sali e scendi e asciugamani bagnati, con la testa alla tavola e i cuore spinto verso il matrimonio. Nella piscina scoperta del centro Maria Lenk, sotto un cielo plumbeo e la pioggia a tratti, il vento che aveva spazzato tutto il giorno il parco olimpico di Barra, le due signore dei tuffi sono state sempre attaccate alle imprendibili, il duo Shi Tingmao e Wu Minxia, volato verso l’oro senza pero’ mai possibilità di essere raggiunte: 345.60 il punteggio delle asiatiche in costume rosso, 313.83 quello delle azzurre, e poi le australiane (Keeney-Smith). Stavolta l’amaro del quarto posto tocca alle canadesi. Le due amiche per la pelle – Francesca sarà testimone di nozze di Tania il 24 settembre, quando la bolzanina dirà sì all’Elba al suo Stefano – hanno tenuto al largo le rivali. Subito seconde con i due salti obbligatori (indietro a carpiato) hanno staccato il Canada di dieci punti, quella stessa Abel che quattro anni fa beffò le italiane prendendosi il bronzo.

Nel terzo tuffo qualche sbavatura, il doppio e mezzo avanti con avvitamento non esce pulitissimo e nella testa torna l’incubo di quattro anni fa. Ma la classifica tiene, le cinesi del pianeta Marte sempre avanti. Nemmeno il quarto salto, il triplo e mezzo avanti è da incorniciare (66.03 il punteggio). Anzi. Poco sincronizzate e con un ingresso un po’ largo soprattutto di Tania. Ma non basta per guastare la festa che esplode nel quinto e ultimo salto, un doppio e mezzo rovesciato carpiato, da 74.70 punti. L’abbraccio delle due signore del trampolino, quella stretta attesa da anni fatti di lacrime e caviglie doloranti, di gioia e podi condivisi. Da otto anni sempre insieme: sette titoli europei vinti (da Torino a Londra qualche mese fa) e poi un bronzo e un argento mondiale. Ora un argento che vale tutta una vita. Francesca e Tania si stringono, si abbracciano, piangono e ridono: perché da quel trampolino per due, da quei tre metri, anche l’ultimo tabù è stato infranto.

(ANSA) -Dopo quello con il Sudafrica, per il Brasile del calcio a Rio 2016 arriva un altro pareggio senza gol, stavolta contro l’Iraq. Al termine, il pubblico di Brasilia ha sottolineato con un uragano di fischi la prestazione di Neymar e compagni. E nel finale del match c’è stato anche il tentativo d’invasione di campo di un tifoso, bloccato dagli uomini della sicurezza.
La squadra di casa del presunto trio delle meraviglie Gabriel Jesùs-Gabigol-Neymar ha di nuovo evidenziato problemi di gioco cui il ct Rogerio Micale ha tentato di sopperire inserendo ad inizio ripresa il quarto attaccante Luan, al posto del laziale Felipe Anderson, ma la mossa, così come con il Sudafrica, non ha dato i risultati sperati. Incredibile l’occasione sprecata da Renato Augusto, fischiato per tutta la partita, che al 92′ (l’arbitro aveva concesso ben 7 minuti di recupero) ha calciato alto a porta vuota.
La Seleçao tornerà in campo mercoledì a Salvador contro la Danimarca che ha battuto il Sudafrica 1-0 e guida il girone con 4 punti.

Roberto Mancini non è più l’allenatore dell’Inter. Lo strappo era ormai scontato, con la squadra in campo ad Appiano senza il Mancio: l’ufficialità del divorzio tra il club nerazzurro e il tecnico di Jesi è stata resa nota con un comunicato, che parla di “accordo per la risoluzione consensuale del contratto”. Al suo posto in panchina arriva Frank De Boer: per il tecnico olandese pronto un triennale da 1,5-2 milioni a stagione.

La frattura durata un’estate, in primis con il presidente Thohir, non è stata risanata e le rispettive strade si sono separate nel peggiore dei modi. Dopo l’1-6 con il Tottenham la situazione è degenerata e la proprietà cinese avrebbe ceduto alla pressione dell’indonesiano per il cambio tecnico. Alla base del definitivo strappo tra tecnico e società la tanto agognata proposta di rinnovo: contratto fino al 2019 ma con un paio di clausole ‘pesanti’, ossia niente voce in capitolo sulle scelte di mercato e la presenza di penali già prestabilite in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi (qualificazione alla prossima Champions). Voci che Mancini non ha ovviamente gradito. Da qui la decisione di Thohir, con il via libera di Suning, di accelerare per De Boer: da qui la missione di Ausilio sabato a Londra per incontrare l’olandese e ieri la trattativa con il suo agente per definire la parte economica.

LA GIORNATA IN TEMPO REALE

16:30 SERENA: ECCO LA FOTO DI DE BOER IN PARTENZA

Frank De Boer è all’aeroporto di Amsterdam pronto per partire verso Milano. Lo ha rivelato Aldo Serena che ha fatto scalo ad Amsterdam verso Trondheim, in Norvegia, dove domani sera commenterà per Premium Sport la finale di Supercoppa europea fra Real Madrid e Siviglia. E’ la foto che precede l’arrivo di De Boer a Milano previsto per le 18,40 a Linate.

15:10 THOHIR: DE BOER? SPERO PRESTO

Interpellato da Gol Indonesia, attraverso il profilo twitter, Erick Thohir a domanda se è De Boer il candidato alla panchina dell’Inter ha risposto: “Spero di confermarlo presto”.

14:40 DE BOER VOLEVA STARE FERMO…

Il quotidiano olandese Voetbal International scrive che il sì di Frank De Boer arriverà entro 24 ore.E svela un retroscena: dopo l’addio all’Ajax lo scorso maggio, De Boer voleva stare fermo anno prima di ripartire. Poi è arrivata questa “urgenza” dell’Inter e ha rinunciato ai suoi propositi.

13:10 MANCINI: “ADDIO IN TOTALE SERENITA'”

“Oggi termina il mio impegno professionale con l’Inter, soluzione condivisa con il club in totale serenità”: lo dice l’ormai ex allenatore nerazzurro Roberto Mancini che ringrazia tutti, dai tifosi alla dirigenza, augurando all’Inter un “futuro pieno di traguardi importanti sportivi. Desidero ringraziare i tifosi nerazzurri che, con passione e fedeltà, mi hanno sempre sostenuto, e i giocatori che in questi 20 mesi sono stati splendidi e impeccabili professionisti. Un ringraziamento anche a tutte le persone che hanno lavorato con me ad Appiano, alla proprietà del Club e ai suoi dirigenti. Auguro all’Inter e ai tifosi un futuro pieno di soddisfazioni e importanti traguardi sportivi”.

12:00 VERTICE ALLA PINETINA

Alla Pinetina sono riuniti gli alti dirigenti dell’Inter: il vicepresidente Zanetti, il csa Gardini, il ds Ausilio e il ceo Bolingbroke. In collegamento col presidente Thohir, si stanno mettendo a punto i dettagli per definire il contratto di Frank De Boer che, secondo le ultime notizie, dovrebbe arrivare a Milano in serata per presentarsi domani alla Pinetina.

11:36 COMUNICATO INTER: RISOLUZIONE CONSENSUALE CON MANCINI

“F.C. Internazionale Milano comunica di aver trovato l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’allenatore Roberto Mancini. La società desidera ringraziare Roberto per il lavoro svolto da quando ha accettato l’incarico nel novembre 2014. Nella scorsa stagione la squadra è stata in testa alla Serie A fino alla sosta invernale, terminando il campionato al quarto posto e qualificandosi direttamente alla fase a gironi della Uefa Europa League. Desideriamo ringraziare Roberto per l’impegno e la professionalità dimostrate nei confronti del Club negli ultimi 20 mesi di lavoro”.

11:00 SQUADRA IN CAMPO SENZA MANCINI

L’Inter è in campo ad Appiano per preparare l’amichevole di mercoledì ad Ancona contro il Borussia Moenchengladbach. A guidare l’allenamento non c’è Roberto Mancini, che di fatto non è più il tecnico nerazzurro, ma il suo staff.

10:20 ANNULLATA CONFERENZA ANSALDI

E’ stata annullata la conferenza stampa di presentazione del nuovo acquisto nerazzurro Ansaldi, inizialmente programmata per le 13.30.

09:40 PREPARATORE ATLETICO CARMINATI AD APPIANO

Alla Pinetina è arrivato il preparatore atletico Carminati. Con Mancini dovrebbe andare via anche tutto il suo staff. L’allenamento è in programma alle 10. C’è anche il ds Piero Ausilio ad Appiano.

ANSA E MEDIASET

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.