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c7bc7fc7d27a86ba65d81a4ae3624c7bPaolo Tramezzani parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Il Napoli sta confermando il suo processo di crescita: ieri ha disputato una partita sensazionale aggiungendo pure coraggio e personalità. Secondo me è una squadra che può crescere ancora tanto in prospettiva e farà ancora meglio. Hysaj? L’ho visto bene, è in crescita anche dal punto di vista fisico. Non sbaglia mai le partite importanti e l’ha dimostrato. Diawara in questo momento è il giocatore che colpisce di più, ha una personalità da veterano e lo dimostra pure nei big match. Rog? Ha debuttato e ora dovrà ancora crescere per guadagnare spazio”.

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Per la prima volta nella sua storia il Napoli si qualifica agli ottavi finale vincendo il proprio Girone di Champions League. Gli azzurri hanno conquistato 11 punti, frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta. Non si tratta di record di punteggio perchè nella stagione 2013/14 il Napoli chiuse il Girone di Champions a 12 punti, non riuscendo però a qualificarsi agli ottavi per differenza reti. Lunedì si terrà il sorteggio degli ottavi di finale a Nyon. Il Napoli è inserito nella fascia A, ovvero tra le squadre prime classificate nei gironi, e potrebbe affrontare le seguenti seconde classificate: Bayer Leverkusen, Bayern Monaco, Manchester City, Paris Saint Germain, Real Madrid, Siviglia e Porto.

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Dopo il successo di Lisbona e il passaggio agli ottavi di finale di Champions League, il Napoli ha ripreso oggi gli allenamenti a Castel Volturno, in vista di Cagliari. La rosa si è divisa in due gruppi. Gli undici che hanno giocato la gara vittoriosa contro il Benfica hanno fatto attivazione con ostacoli bassi e partitina di calcetto 5 contro 5. Gli altri uomini della rosa hanno svolto attivazione, allenamento tecnico e partitina 8 contro 8. Milik prosegue nella sua tabella personalizzata ed ha lavorato sul campo col pallone. Domani allenamento pomeridiano.

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Triste, solitario e finale. Il percorso in Europa League dell´Inter si chiude con una vittoria sullo Sparta Praga (2-1), ma non basta a cancellare l´amarezza. In un San Siro freddo e svuotato dalla Curva Nord, rimasta fuori per protestare contro la squadra, i nerazzurri chiudono il girone battendo i cechi, già certi del primo posto, al termine di un match che non passerà certo alla storia. Successo ininfluente per la formazione di Pioli, già eliminata dai giochi, ma che se non altro rappresenta un piccolo pieno di fiducia in vista del campionato. A decidere, al 90, è una rete di Eder già autore del vantaggio nel primo tempo, prima del provvisorio pareggio firmato da Marecek. Eroe della serata anche Carrizo, capace di respingere il rigore di Dockal.

Pioli lascia a riposo molti titolari e si affida a giovani e seconde linee. In difesa torna Andreolli, a centrocampo spazio a Biabiany, Melo e Miangue mentre nel tridente d´attacco il talentuoso Pinamonti affianca Palacio ed Eder. Partenza aggressiva dei nerazzurri e subito in evidenza Eder con un bolide dalla distanza con palla che sorvola la traversa. Al 22´ Inter in vantaggio: Miangue crossa in area, bravo Pinamonti nell´appoggio verso Eder che vede la prima conclusione respinta da Koubek e poi insacca sulla respinta. I cechi provano ad alzare il baricentro ma non riescono ad imbastire una reazione efficace.

Nella ripresa meglio lo Sparta, che trova il pareggio con il colpo di testa vincente di Marecek sul cross di Dockal, Ansaldi non impeccabile nell´occasione (9´) e potrebbe completare la rimonta al 20´: Andreolli interviene fallosamente su Lafata, Vertenten indica il dischetto. Bravissimo Carrizo ad ipnotizzare Dockal e respingere. Gli ospiti protestano poi per un presunto tocco di mano di Andreolli in area, stavolta l´arbitro lascia correre. Lo Sparta alza il ritmo, i padroni di casa tengono. Ci prova poi Biabiany, la cui conclusione dal limite non trova lo specchio. All´ultimo respiro Eder trova il gol-vittoria: l´ex Sampdoria guadagna palla dal limite, si gira e batte Koubek. E´ la seconda vittoria del girone, ma i tifosi si aspettavano ben altro.

Fonte: lapresse.it

Questo il comunicato di ieri sul sito del Sassuolo: “La partita Sassuolo-Genk di UEFA Europa League è stata rinviata alle ore 12.30 di Venerdì 9 Dicembre a causa della fitta nebbia che ha avvolto questa sera il Mapei Stadium”.

Fonte: sassuolocalcio.it

Roma ed Astra Giurgiu si sono qualificate ai sedicesimi di finale di Europa League rispettivamente con 12 e 8 punti, lo 0 a 0 alla National Arena di Bucarest e il 3 a 2 del Viktoria Plzen all´Austria Vienna ha permesso ai rumeni di andare avanti nella competizione europea nonostante i pronostici non fossero dalla loro parte. Una partita, quella a Bucarest, che poteva essere un trampolino di lancio per i giocatori che in questa prima parte della stagione non hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra. Iturbe, Seck e Gerson hanno affrontato l´Astra Giurgiu con la voglia di dare una svolta alla loro stagione, ma i risultati non sono stati quelli sperati: tra i tre la sorpresa (annunciata) è stata quella dell´esterno senegalese. Seck senza strafare ha iniziato come esterno basso a sinistra, poi Spalletti è passato alla difesa per tre spostandolo esterno tra i quattro di centrocampo e ancora nel secondo tempo è ritornato in difesa ma questa volta posizionata a tre. Il tutto alternandolo con Emerson Palmieri, protagonista di un´ingenuità su Alibec che gli ruba palla commentando fallo e segnando (rete annullata). Insieme con Seck l´altro migliore in campo è stato Alisson, impiegato in una doppia parata nel primo tempo (anche se la seconda in fuorigioco) e nella ripresa con un paio di tiri da fuori insidiosi. A venti minuti dalla fine Spalletti mette in campo Nainggolan tirando fuori Strootman, Totti ha giocato 90´ solo due tiri in porta del numero 10, mentre con l´entrata di Dzeko al posto di El Shaarawy il tecnico ripassa al 4-2-3-1.

SCONTRI SUGLI SPALTI
Al 25´ nel settore dei tifosi romanisti sono iniziati degli scontri con steward e forze dell´ordine perché un supporter dell´Astra Giurgiu ha scavalcato le barriere divisorie per rubare una bandiera ai giallorossi. La polizia lo ha fermato e la bandiera è stata restituita, ma i tifosi della Roma sono caduti nella provocazione smontando e lanciando dei seggiolini. Il tutto è durato pochi minuti perché tra gli stessi tifosi qualcuno ha provato a mediare riportando la calma sugli spalti.

Fonte: sport.ilmessaggero.it

La Fiorentina dei giovani non stecca nell´ultima giornata della fase a gironi dell´Europa League. I viola, infatti, vincono in trasferta per 2-1 sul Qarabag e centrano la qualificazione ai sedicesimi di finale come leader del raggruppamento. Gol tutti nella ripresa: Vecino sigla il vantaggio al 15´, Reynaldo pareggia per gli azeri al 28´, Chiesa, nel finale espulso per doppia ammonizione, sigla il 2-1 al 31´. A Baku il meteo è inclemente: freddo polare e terreno pesante per i viola, non certo l´habitat naturale dove poter imporre la maggior padronanza nei fondamentali. Sousa, che punta al massimo anche per rinsaldare una panchina sempre traballante e che lascerà a fine stagione, schiera un undici giovane, con Chiesa, Cristoforo e Bernardeschi alle spalle della punta unica Babacar, reduce dal gol-partita con il Palermo. Il match entra nel vivo dopo 8´ con un´incornata di Astori fuori di poco, il gioco è vivace ma le due squadre non trovano sbocchi sulle fasce. Intasando un po´ la zona centrale. La gara si infiamma alla mezzora, dopo una punizione velenosa ma fuori target di Vecino. È il Qarabag a sfiorare seriamente il vantaggio al 32´ con Ndlovu, il cui sinistro, sporcato da Tatarusanu, sbatte sul palo. Passano 4 minuti e i toscani replicano: Olivera si incunea in area e serve Bernardeschi, l´azzurro controlla e conclude con il mancino, pareggiando il conto dei legni. Ne nasce una ´mischia´ conclusa con una botta di Cristoforo di poco a lato.

Prima dell´intervallo, al 40´, padroni di casa ancora minacciosi: Agolli crossa dalla sinistra, stacco debole di Amirguliyev e per Tatarusanu non ci sono problemi. Nella ripresa il leit-motiv non muta, Sousa dopo un po´ toglie un abulico Babacar per Kalinic, gli azeri al 12´ non sfruttano un errore dei viola e Ndlovu si impappina al momento topico. Al 15´, però, è la Fiorentina a passare in vantaggio con la prima rete stagionale di Vecino che, servito da Kalenic, tira da fuori e supera Sehic con la deviazione di Sadiqov. I viola sembrano controllare agevolmente la situazione, le notizie sul successo del Paok smorzano gli entusiasmi dei locali, che però non ci stanno ad arrendersi in anticipo. E, al 28´, pareggiano con il brasiliano Reynaldo che, entrato da poco, scappa sul filo dell´off-side e deposita in rete.Tre minuti dopo, però, è il baby Chiesa a rimettere la giusta distanza: Sehic para su Kalinic, il pallone si alza e diventa un comodo assist per il figlio d´arte, che a porta sguarnita segna di testa il sul primo gol tra i professionisti, alla prima da titolare. Nel finale, il talento viola si becca il secondo giallo, lasciando i suoi in dieci. Il Qarabag però non ha più molte energie e, al novantesimo, Tatarusanu dice no al tentativo da fuori di Almeida. Nel recupero, infine, salvataggio sulla linea di Olivera su stacco di Madatov: il 2-1 è in cassaforte, la Fiorentina, almeno in Europa, è tra le numero uno.

Fonte: lastampa.it

Weekend carico di partite interessanti, quello che inizia oggi. In Premier League, dove c´è traffico in vetta, ma anche in Germania e Francia. Le squadre in vetta a Bundesliga e Ligue 1 fin qui hanno sorpreso anche i più scettici ma dopo il Leicester campione d´Inghilterra… ormai tutti credono che tutto sia possibile.

NIENTE COPPE, SIAMO INGLESI — Sia chiaro: il Chelsea è primo in Inghilterra per meriti evidenti, non solo perché in settimana si riposa. Ma Antonio Conte, uno che ha gestito club col calendario intasato e una Nazionale chiamata a giocare tante partite in pochi giorni, conosce il vantaggio di poter lavorare con calma. Il cambio di sistema di gioco dei Blues, e soprattutto quello di mentalità, richiedevano tempo, oltre che disponibilità da parte dei protagonisti. Domenica alle 13 si pranza coi Blues: il West Bromwich arriva a Stamford Bridge e i londinesi già sapranno se dovranno staccare nuovamente l´Arsenal (in campo sabato con lo Stoke City) o potranno incrementare il vantaggio.

PARIGI VAL BENE UN CAMPIONATO — Ci siamo. Se c´è una partita che può dirci se il Nizza abbia davvero chance di vincere la Ligue 1, è quella di Parigi. Il Psg di Unai Emery, finora, ha mostrato grande discontinuità di rendimento, ma resta il club più potente, più forte tecnicamente, più imponente dal punto di vista economico. E allora forza, Mario: regalaci una notte da vero Balotelli (domenica, ore 20.45).
FAVOLE E INCUBI — Entrambe iniziano per “L”, entrambe hanno l´etichetta di “favola” appiccicata addosso da un bel po´ di tempo. Il Leicester viveva di magia calcistica nella scorsa stagione, ora la Premier delle Foxes sembra un film dell´orrore: e pensare che la sfida col Manchester City (sabato, ore 18.30) pochi mesi fa valeva il titolo. Il Lipsia è una favola ben diversa, perché dietro c´è la potenza di fuoco della Red Bull, che a Leicester si possono sognare. Di certo, però, essere davanti al Bayern al via del 14° turno era impronosticabile. Sabato alle 15.30 la capolista è attesa dal testa-coda di Ingolstadt.
LIGA, CI SEI ANCORA? — Negli ultimi anni, il Real Madrid (che sabato alle 20.45 riceve il Deportivo) si è rivelato squadra più adatta alle coppe rispetto al campionato. In questa stagione, le cose vanno diversamente: qualche distrazione di troppo in Champions, ma tanto carattere nella Liga. Sfruttando i passi falsi del Barça e dell´Atletico, i blancos sono a +6 sui blaugrana, a +7 sul Siviglia e a +9 su Simeone. Mancano 24 giornate alla fine, un´enormità, ma occhio: se il divario si dilata ancora, diventa complicato rincorrere CR7…

DERBY ETERNO — Benfica e Sporting, domenica alle 19, arrivano al derby di Lisbona con stati d´animo differenti. I padroni di casa del Da Luz hanno strappato la qualificazione agli ottavi di Champions in qualche modo, mentre i biancoverdi sono riusciti a farsi eliminare da tutto, perdendo a Varsavia. Prima contro seconda: il Benfica comanda con 29 punti, a +2 sullo Sporting e a +4 sul Porto. E´ una rivalità con 109 anni di storia, il Benfica è leggermente in vantaggio nei confronti diretti. O Clássico dos Clássicos promette tensione e, forse, anche spettacolo.

Fonte: gazzetta.it

In Champions Allegri ha dovuto “sperimentare” per l´assenza di un terzino destro, ma nel derby ci sarà Lichtsteiner e dunque la Juventus può riproporre il 4-3-1-2 che aveva piegato l´Atalanta. L´alternativa è il 3-5-2 classico, ma sembra probabile che il tecnico livornese decida di confermare l´assetto con la mediana a tre (Khedira, Marchisio e Sturaro) e con Pjanic alle spalle di Higuain e Mandzukic.

Fonte: tuttosport.com

MILANO – Dominatrice in campionato, dove è a punteggio pieno dopo dieci giornate, balbettante invece in Eurolega. Prosegue la stagione a due facce dell´EA7 Milano, costretta a incassare la settima sconfitta in undici partite sul palcoscenico continentale, la quarta di fila: al Mediolanum Forum di Assago sono i campioni in carica del Cska Mosca a imporsi per 79-64. Dopo un primo tempo incoraggiante, chiuso sul 38-36, l´Olimpia incappa nell´ennesima ripresa sotto tono del torneo e sparisce letteralmente dal campo appena calano Hickman (10 punti) e McLean (10 e 6 rimbalzi), con un terzo periodo al limite della decenza dove i russi piazzano un parziale di 30-16 e ribaltano la gara. Inutile il tentativo di rimonta nell´ultimo periodo, col Cska che anzi aumenta il vantaggio.

L´OLIMPIA ESCE TRA I FISCHI DEL FORUM – Il Forum sfolla quando sul cronometro mancano ancora 4′ perché se la sconfitta contro chi domina in Europa da tempo immemore è accettabile, non lo è il modo e l´atteggiamento con cui questa arriva. Chi resta rumoreggia e alla fine accompagna la squadra di Repesa negli spogliatoi con diversi fischi. Un tipo di suono che da queste parti non si ascoltava da un bel po´. Jackson (14 punti, 5 assist e 5 rimbalzi)e Dimitry Kulagin (14) banchettano in una difesa impotente, senza dimenticare gli 11 per Higgins, mentre l´attacco che ad inizio stagione ammaliava ora va solo a strappi. Macvan esce per un problema alla spalla sinistra, Alessandro Gentile pianterà presto bandiera al lido di una diretta concorrente e le sconfitte in fila diventano quattro. Serve a poco insomma veder andare in doppia cifra Raduljica, ancora in odor di taglio.

REPESA: “DIFFICILE SPIEGARE COSA E´ SUCCESSO NEL 2° TEMPO” – Le emozioni che si respirano in casa Olimpia sono quelle del rammarico e del rimpianto, con il gm Portaluppi che osserva la fase finale della gara con le mani sulla testa: il rammarico per aver saputo reggere testa a una corazzata prima di un cedimento inspiegabile; il rimpianto per non aver sfruttato a dovere le importanti defezioni avversarie: i russi devono infatti fare a meno sia di Teodosic che di De Colo, mente e braccio armato di coach Itoudis. Con un bilancio di 4 vittorie e 7 sconfitte, le prime otto posizioni sembrano un miraggio. “È difficile spiegare quello che è successo nella ripresa – commenta un desolato coach Repesa -, non so se l´addio traumatico di Gentile abbia influito su questa prova. Noi siamo una squadra da Eurolega, ma dobbiamo capire se i nostri obiettivi siano realistici. Provare a essere eroi non paga, gli eroi sono tutti sotto terra e risolvere da solo i problemi è impossibile”. Milano proverà a interrompere questa striscia negativa venerdì prossimo, nella difficile trasferta di Istanbul contro il Galatasaray.

Fonte: repubblica.it/sport

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.