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gomez_gettyNAPOLI – «Il Napoli è una squadra con un fortissimo allenatore, che sa leggere le partite. Credo che quando tornerà anche Milik e con il mercato invernale completiamo l´opera è possiamo avere risultati inaspettati». Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis a margine della presentazione a Napoli del suo nuovo film. «Il Napoli ha un gioco unico, diverso, forse questo può dare un po´ fastidio al Real Madrid questa squadra che ha natura ´sarriana´ ma ha dei contatti con il gioco del Barcellona. Forse per questo ci temevano, perché per loro può essere una sorta di ulteriore derby e questo è stancante sul piano psicologico. Noi vogliamo sfiancarli». Aurelio De Laurentiis manda un messaggio chiaro ai tifosi: «Abbiamo già fatto partite importanti in passato – ha aggiunto – vorrei ricordarvi come siamo usciti l´ultima volta dalla Champions League. Abbiamo sempre incontrato squadre di grandissimo livello, il fatto che siamo in Europa da 7 anni denota l´importanza di questa squadra, di questa città e di questa società che devono viaggiare a braccetto. L´unica cosa che ci manca è uno stadio all´altezza, ma quello non dipende da me ma dal Comune. Allora se il Comune lo metterà a posto, ma non credo che farà in tempo per la sfida al Real Madrid, quindi ci copriremo la testa di cenere e chiederemo scusa agli ospiti».

LE BATTUTE – «L´addio di Higuain? Non si può mai puntare su un solo giocatore. Non si vince lo scudetto con un unico calciatore, è complicato». Aurelio De Laurentiis si è scatenato sull´argomento Pipita. «E´ anche comprensibile – ha aggiunto il patron azzurro, commentando la crescita del club senza il Pipita – che un giocatore così importante possa condizionare la squadra. Questo limita la crescita di altri singoli calciatori che invece hanno fatto un balzo in avanti enorme». De Laurentiis ha anche chiuso le porte del mercato di gennaio all´arrivo di altri difensori, nonostante la partenza di Ghoulam e Koulibaly per la Coppa D´Africa: «Siamo coperti in difesa – ha detto – sia al centro che a sinistra, e non possiamo comprare calciatori per coprire pochissime partite. Rog sta cominciando a giocare soltanto adesso. Abbiamo i difensori, è arrivato Maksimovic. A noi manca soltanto una prima punta vera e tradizionale». Ultimo passaggio sulla clausola da cento milioni imposta dal Torino nel contratto di Belotti: «Ammiro Cairo, impara presto e rapidamente», ha commentato De Laurentiis. «Milik? Dal 15 gennaio giocherà, come Rog. Per febbraio potrebbe essere pronto, non siamo così stupidi da bruciare un giocatore. Anche per l´attaccante, dobbiamo prendere una prima punta per poi tenerla in panchina?», ha aggiunto De Laurentiis parlando del mercato di gennaio. «Del resto abbiamo un punto in meno rispetto allo scorso anno e quattro gol in più. Il Napoli sta crescendo e crescerà ancora». «Wanda Nara nel cast di Natale a Londra? E´ vero, le ho offerto tale possibilità. Era un´evenienza qualora fosse arrivato Icardi». Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis a Radio Marte durante la presentazione del suo nuovo film. La voce su una possibile partecipazione della moglie di Icardi al prossimo film del produttore cinematografico era girata con insistenza tra gli argomenti che De Laurentiis aveva usato in estate per convincere Icardi, assistito come manager proprio dalla moglie, a lasciare l´Inter per sostituire Higuain al Napoli.

Fonte: corrieredellosport.it

E´ la Roma la rivale più accreditata della Juventus nella corsa al tricolore. In attesa del big match in programma a Torino la formazione di Spalletti si aggiudica il cruciale scontro diretto contro un Milan coriaceo che esce dall´Olimpico sconfitto ma non ridimensionato. A decidere il match due episodi chiave. Il rigore fallito da Niang nel primo tempo per i rossoneri e la perla con cui Nainggolan regala i tre punti ai suoi.

áLa Roma parte forte e dopo soli due minuti Donnarumma è chiamato alla respinta in angolo su diagonale di Dzeko. I giallorossi cercano il predominio soprattutto sulle fasce laterali ma la loro spinta propulsiva si esaurisce presto. Il Milan mantiene la calma e risponde al 17´ con un filtrante di Suso per Lapadula. Il centravanti non arriva alla deviazione a due passi da Szczesny per pochi centimetri. Il film si ripete dieci minuti dopo. Nuovo suggerimento illuminante dello spagnolo per Lapadula che entra in area e viene abbattuto nettamente dal portiere giallorosso in uscita. L´estremo difensore polacco però si fa perdonare parando il successivo rigore di Niang per l´entusiasmo dell´Olimpico. Anche dopo la colossale occasione fallita i rossoneri continuano comunque a mantenere il pallino del gioco anche se, sull´unico svarione difensivo, rischiano grosso con Dzeko che brucia i centrali milanisti su lancio dalle retrovie. Il destro del bosniaco sfiora il palo. Poco dopo la Roma perde Bruno Peres per infortunio. Al suo posto Spalletti opta per il grande ex El Shaarawy. Il ´Faraone´ ci prova subito su suggerimento di Dzeko ma Donnarumma lo anticipa.

In un inizio di secondo tempo bloccato come la prima frazione è lo spunto del singolo ad accendere la miccia. Il ´fuochista´ è Radja Nainggolan. Al 17´ il belga esplode un sinistro dal limite che non lascia scampo a Donnarumma. Per il centrocampista di Spalletti è la seconda rete di fila dopo quella siglata nel derby. Questa volta il Milan patisce il colpo e la Roma diventa con il passare dei minuti padrona del gioco. Per invertire la tendenza Montella cambia in pochi minuti il deludente Bertolacci ed il generoso Lapadula con Mati Fernandez e Luiz Adriano. I risultati sono scarsi. I giallorossi hanno una buona occasione su punizione alla mezzora con De Rossi ma la conclusione del centrocampista da buona posizione si infrange sulla barriera. A dire di no pochi minuti dopo a Dzeko, abile a sfruttare un errore di Paletta, c´è invece Donnarumma. Il Milan si gioca anche la carta Honda ma per i rossoneri non c´è più storia. Le ultime speranze terminano nelle braccia di Szczesny insieme alla conclusione debole scoccata da Mati Fernandez mentre l´Olimpico festeggia e pensa già alla Juve.

Fonte: lapresse.it

Adesso è arrivata anche l´ufficialità: Cristiano Ronaldo ha vinto il suo quarto Pallone d´oro e riduce le distanze da Leo Messi, che è a quota 5.
DOMINIO ASSOLUTO — Cristiano e Leo. Dal 2008 hanno vinto solo loro e solo in un´occasione, il 2010, non hanno occupato entrambi i gradini più alti del podio. Per Ronaldo è il terzo Pallone d´Oro degli ultimi 4 anni e arriva sulle ali delle vittorie in Champions League, la Undécima del Madrid, e all´Europeo, il primo del Portogallo.

VECCHIA FORMULA — I detrattori del portoghese dicono che il suo non è stato un anno spettacolare ma i due trofei e i 51 gol in 55 partite tra club e nazionale sono un argomento piuttosto forte a favore di CR7. Il premio è tornato nelle sole mani di France Football dopo che nel 2010 la rivista francese aveva venduto alla Fifa nome e titolo, e quindi si è anche tornati al solo voto dei giornalisti senza le preferenze di allenatori e capitani della nazionale che invece voteranno per The Best, il premio della Fifa.

LEO E ANTOINE SUL PODIO — Il Pallone d´Oro ´classico´ ha quasi sempre premiato gli esiti nelle grandi competizioni dell´anno e per questo Ronaldo ha avuto maggiori argomenti rispetto a Messi (58 reti in 61 partite, successi in Liga e Copa del Rey ma dolorosissima sconfitta nella finale di Copa America ed eliminazione nei quarti di Champions) e Antoine Griezmann (finali perse tanto con l´Atletico che con la Francia, sempre contro le squadre di Ronaldo), arrivati rispettivamente secondi e terzi.

BUFFON NELLA TOP TEN — A completare la top five gli altri due assi del Barcellona, con Luis Suarez che ha chiuso quarto e Neymar quinto. Nella top ten c´è anche tanto spazio per il Leicester dei miracoli (Mahrez settimo, alle sue spalle Jamie Vardy, ottavo) e per Gianluigi Buffon, che si piazza nono dopo una stagione esaltante. Appaiati al quattordicesimo posto anche due ex bianconeri: Arturo Vidal e Paul Pogba. Ma a festeggiare è ancora Cristiano Ronaldo, che adesso punta nel mirino Lionel Messi: “E´ una grande gioia, voglio rivincerlo anche nel 2017”.

Fonte: gazzetta.it

L´Inter e i suoi problemi irrisolti. Dal 2-0 al Genoa qualche sorriso, ci mancherebbe. Con Pioli, 7 punti in 4 gare di campionato avendo affrontato Milan, Fiorentina, Napoli e Genoa, ovvero alta, medio-alta e media classifica. Il bilancio non è male. Le certezze di gruppo sono ancora, in buona parte, latitanti, ma oggi occorre racimolare punti per sentirsi al riparo da cicloni. Mentre un mistero, da 80 giorni, rimane intatto. E riguarda Gabigol.

Di lui ha parlato domenica sera Pioli: “Gabigol è uno del gruppo. Sta lavorando, ma io faccio giocare chi mi dà le migliori garanzie. Quando Gabigol mi darà garanzie più degli altri, deciderò di conseguenza”. Più o meno, è quello che per due mesi ha detto Frank De Boer. Di Gabigol ha parlato anche il diesse Ausilio: “Sta lavorando e sta crescendo”. A memoria, non rammentiamo un “caso” di un nazionale, perdipiù brasiliano, così ai margini di un progetto.

C´è poi il mercato, con una somma di ipotesi cui fare cenno. Si è parlato di Pescara, Bologna, Empoli, ma stando a quel che scrive GloboEsporte.com, chi cura le faccende di Gabigol e lui stesso non hanno in mente di accettare proposte di prestito in squadre che lottano per non retrocedere.
Ci sono ipotesi genovesi, Genoa e Sampdoria, squadre di metà classifica: qui se ne può parlare, al pari dell´idea Las Palmas, che avrebbe avanzato una proposta per averlo in prestito. Ma quel che piacerebbe a Gabigol, sempre secondo GloboEsporte, sarebbe il rientro in Brasile, a titolo di prestito, crediamo. E si sta parlando del mercato di gennaio, durata del prestito sei mesi.
L´AGENTE: “STUFO DI QUESTA SITUAZIONE”
Ai microfoni di ESPN, Wagner Ribeiro, agente di Gabigol, non ha nascosto il malumore del suo assistito. “Il mese prossimo sarò a Milano – ha detto il procuratore brasiliano – e avrò un confronto con la dirigenza. La situazione è complicata. Il ragazzo è stufo di questa situazione e ha ragione. In tre mesi ha avuto 16 minuti in campo. L´Inter lo ha pagato 30 milioni e adesso lo tratta in questo modo. Serve un confronto con la società”.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Milan, Bruno Peres è stato sottoposto ad accertamenti strumentali che hanno escluso la presenza di fratture ossee alla caviglia sinistra.
Le indagini condotte hanno comunque evidenziato i postumi di un trauma distrattivo/distorsivo e pertanto l´ atleta sarà sottoposto nelle prossime 24/48 h ad ulteriori controlli per definire prognosi ed approccio terapeutico adatti.

Fonte: asroma.com

Seconda vittoria di fila per la Fiorentina che supera in casa 2-1 il Sassuolo nel primo dei due posticipi della dodicesima giornata di Serie A, disputato allo stadio ´Artemio Franchi´. I viola ringraziano la doppietta di Kalinic a segno al 10´ e al 39´ del primo tempo; di Acerbi al 31´ della ripresa il gol della bandiera per gli ospiti. La squadra di Sousa sale così al settimo posto in classifica con 26 punti, scavalcando il Torino e riportandosi in piena zona Europa League. I neroverdi restano invece fermi a quota 17 in 15esima posizione insieme al Bologna.

La Fiorentina parte subito forte e dopo tre minuti Ilicic sfiora il gol con una punizione a giro che termina a lato di un soffio. Al 10´ arriva il vantaggio viola con Kalinic. Incredibile errore della linea difensiva del Sassuolo che si alza lasciando completamente solo il croato che, servito con una palla a campanile in area da Badelj, batte Consigli e firma l´1-0.

Dopo pochi minuti il Sassuolo va vicino al pari con Defrel che riceve al limite dell´area salta Astori e conclude di poco a lato. Al 18´ Tatarasanu salva i suoi con un grande intervento su Acerbi. Gli emiliani premono e alla mezz´ora costruiscono un´altra opportunità con Sensi che, su assist di Ragusa, manda di poco a lato.

Al 39´ arriva però il raddoppio della squadra di Sousa ancora con Kalinic. Il numero 9 va a segno con uno splendido colpo di tacco su assist di Chiesa. Prima del riposo i neroverdi hanno l´occasione di accorciare le distanze ma Tatarusanu compie un´altra prodezza su Ricci. La ripresa vede gli uomini di Di Francesco fare la partita con la viola pronta a ripartire.

Al quarto d´ora brutto infortunio alla schiena per Gazzola che ha la peggio in un contrasto con Olivera e deve uscire sostenuto a spalle dai medici. Al suo posto entra Lirola. Poco prima della mezz´ora Tello, appena entrato al posto di Ilicic, si divora il tris. Dopo una galoppata di 40 metri in campo arriva davanti a Consigli ma sbaglia la mira e spedisce fuori.

Al 31´ il Sassuolo riesce ad accorciare le distanze con Acerbi che va a segno con un preciso sinistro rasoterra dopo una serie di batti e ribatti in area. Nel finale però è la Fiorentina ad andare vicina al tris con Salcedo che, ben servito da una sponda di Kalinic, spreca una grande occasione tirando addosso al portiere neroverde in uscita.

Fonte: adnkronos.com/sport

Se non bastava l´espulsione per proteste di Luke Walton, tecnico dei Los Angeles Lakers, nel corso del derby californiano vinto dai Sacramento Kings 116-92 (match controverso con sette falli tecnici), l´argomento arbitri si è preso le luci della ribalta nelle ultime ore anche per un´altra ragione. La NBA, infatti, è intenzionata a sperimentare un nuovo format per la squadra dei direttori di gara, passando da tre fischietti a quattro se non addirittura cinque.

Esperimento a Long Island
Se il trio arbitrale ha fatto scuola – visto che venne introdotto nel 1988 dalla NBA per essere esteso successivamente al resto del Mondo – ora la Lega pensa ad un´ulteriore modifica. Un allargamento della squadra dei direttori di gara sulla scia del calcio, arrivato a sei elementi con arbitro, guardalinee, quarto uomo e gli addizionali. L´idea verrà sperimentata nella D-League, la Lega di sviluppo che non è utile soltanto per garantire ai giocatori di secondo piano la possibilità di mettersi in mostra di fronte agli osservatori delle 30 squadre NBA, ma anche per novità regolamentari come l´idea del supplementare più corto (da tre a cinque minuti) oppure del challenge per un allenatore, che può chiedere di rivedere l´esito di una chiamata arbitrale all´Instant Replay.

E così a partire dal 26 dicembre nove gare dei Long Island Nets, squadra affiliata a Brooklyn e che gioca al Barclays Center, vedranno la presenza di quattro e cinque direttori di gara. Al termine della sperimentazione, la Lega farà le proprie valutazioni sull´influenza sul gioco della squadra dei fischietti allargata.

Problemi di… traffico
L´idea ha fatto scalpore, visto che in un terreno di gioco di dimensioni tutto sommato limitate – soprattutto considerando che le azioni si sviluppano con tutti e 10 i giocatori in una metà campo – l´aggiunta di una o due persone potrebbe quasi causare problemi di traffico. Nel caso della configurazione con cinque arbitri, però, due fischietti resterebbero in posizione quasi statica, sulle due linee di fondo campo. L´idea potrebbe essere un semplice esperimento, senza generare modifiche, ma l´idea di fondo è chiara, come ha spiegato Bob Delaney, vice presidente delle operazioni arbitrali della NBA e direttore degli arbitri. «Il sistema con tre direttori di gara funziona, ma pensiamo sempre a come poter migliorare il gioco. L´idea è classificabile come “ricerca”´».

La novità non è piaciuta a tutti, e tra gli scettici c´è Erik Spoelstra, coach dei Miami Heat: «Vengo da quella scuola di pensiero secondo cui meno gente decide, e più c´è chiarezza». Scott Brooks, tecnico di Washington, ha scherzato: «Almeno avrei due persone in più contro cui urlare…».

Al momento il progetto non sembra poter portare a modifiche imminenti, ma è sufficiente per illustrare il dinamismo di una Lega che non dorme sugli allori.

Fonte: lastampa.it

La lunga volata per il campionato, la Champions che si fa seria e anche la Coppa Italia. Sarà un inizio di 2017 pieno per la Juve, che non vuole lasciare niente al caso. Sarà una squadra diversa da quella di oggi: già da gennaio gli innesti saranno di un certo spessore. Partendo da Witsel. Se lo Zenit dimostrerà coerenza, sarà il nazionale belga l´innesto chiave. Per dare maggiore qualità al centrocampo e in parte ovviare alla partenza di Asamoah e Lemina (destinati alla Coppa d´Africa). Marotta ci lavora e intanto pensa anche all´ivoriano Franck Kessie. Il 19enne centrocampista potrebbe lasciare l´Atalanta a gennaio, considerato che la Juventus intende prelevarlo assieme al difensore Matteo Caldara per una sorta di “pacchetto prenatalizio” da 30 milioni più bonus.
GLI ALTRI OBIETTIVI – Restano sotto osservazione Steven N´Zonzi, Corentin Tolisso e Mahmoud Dahoud. Ci sono poi gli esuberi di top club o presunti tali in Premier: tipo Chelsea e Manchester United. A partire daI serbo Nemanja Matic: classe ´88, il problema è che una roccia come lui è blindata da Conte. Oscar, invece, è un altro discorso. Il contratto del brasiliano ha lo stesso anno di scadenza (2019), però rispetto a Matic il sudamericano figura nella lista dei cedibili. Anche il 20enne Riechedly Bazoer è elemento appetibile: può giocare in Champions, ma occorrerebbe trattare con l´Ajax.

Fonte: tuttosport.com

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.