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newsportsNAPOLI – È finita (almeno per ora) questa settantadue ore assordante, avvolta nei fischi, nei cori, nell´ansia di un´accoglienza astiosa, infarcita anche dall´invasione d´un «falco» che indisturbato s´è fatto cinquanta metri di campo per andare a gettare in faccia al Pipita la sciarpa del passato. Il passaggio da re a reietto avviene in due notti, ma era annunciato, solo che stavolta ha finito per sconfinare in un dialogo «diretto» che Higuain ha deciso di avviare attraverso cenni, gesti, risposte e allusioni che hanno spinto ad interpretarlo, mai a giustificarlo, perché la frattura resta ed è per sempre. E il monologo è divenuto dibattito, nel quale c´è una convergenza astiosa d´una Napoli ferita sino all´indignazione.

LA CAUSA – Ci saranno nuove puntate, altrove, in Tribunale perché Higuain reclama settecentomila euro dal Napoli, il riconoscimento del cosiddetto «contributo di solidarietà», che l´argentino rivuole indietro da un club con il quale, ormai, non c´è possibilità di dialogo: deciderà un arbitrato, entro un paio di mesi, su un contenzioso extracalcistico che l´avvocato Mattia Grassani, il legale del Napoli, comincia ad affrontare su Radio Marte. «Higuain chiede al Napoli il rimborso di una somma che a suo modo di vedere gli spetterebbe e che invece il Napoli ha versato agli enti fiscali dello Stato come contributo. Per rispetto del collegio arbitrale, saranno i giudici a decidere, ma il Napoli ritiene di non dover neanche un euro al signor Higuain. Si tratta di una somma già versata allo Stato per conto del calciatore. Il collegio non è ancora costituito, il procedimento, una volta avviato, sarà veloce». Mica era finita….

Fonte: tuttosport.com

Ognuno è fatto a modo suo e sente a modo suo la partita. Io cerco di non interferire nei momenti pre partita con i compagni. Tutti abbiamo dei doveri, dobbiamo sempre crescere: in allenamento non devono esserci atteggiamenti sbagliati, altrimenti si portano in partita. Qualcuno sente poco le partite, qualcuno di più”. Il portiere dell´Inter Samir Handanovic si racconta a Inter Channel. Un leader silenzioso che vuole continuare a giocare a lungo: “In futuro non mi piacerebbe fare il preparatore, preferirei il ruolo di allenatore. Ma è una cosa a cui ancora non penso, l´obiettivo è giocare fino a 40 anni”.

Fonte: ansa.it

Deulofeu torna a casa: ecco il primo colpo del prossimo mercato del Barcellona. Lo scrive Il Mundo Deportivo, quotidiano sportivo catalano: Gerard, cresciuto nella cantera blaugrana, ha convinto tutti dopo il suo sbarco in Italia a suon di buone prestazioni con la maglia del Milan e ora la dirigenza spagnola ha deciso di esercitare il diritto di recompra con l´Everton (club proprietario del cartellino del giocatore) versando i 12 milioni pattuiti.
Pochi dubbi sull´operazione che anche a livello speculativo – sostiene il quotidiano spagnolo – ha la sua chiara convenienza. Deulofeu, legato all´Everton sino al giugno 2018, fu venduto agli inglesi per 6 milioni di euro: ora, per quanto la recompra sia fissata a 12 mln, il valore del giocatore – grazie al Milan – si è accresciuto ed è di gran lunga superiore. Se anche Gerard non dovesse così entrare nei piani del prossimo tecnico del Barcellona (così come non lo è stato in quelli di Luis Enrique) una sua rivendita genererebbe sicuramente un netto guadagno.
Ma, al di là di questa considerazione, la volontà attuale è quella di tenersi il giocatore che anche con la recente convocazione in Nazionale ha mostrato una maturità che ha bene impressionato il blocco blaugrana della Spagna. Quindi, chiude il Mundo Deportivo, che sia per restare o per essere eventualmente rivenduto, una cosa è certa: Il Barcellona si riprende Deulofeu.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Valentino, domenica in Argentina saranno 350 gare da quell´esordio in Malesia, era il 31 maggio del 1996. Rossi ha corso il 39,4% di tutti i gran premi (888) mai disputati dal 1949 ad oggi. Il passato, il presente e il futuro – ufficialmente ha ancora un anno di contratto con Yamaha – del motomondiale. “Tante gare significano che è passato tanto tempo. Sono orgoglioso, però più che sul numero dei gran premi io mi concentrerei sulla qualità. Le vittorie, i podi”, sorride il pesarese. Facile: 114 successi, 222 volte fra i primi 3. “E allora ci proviamo di nuovo”, promette alla vigilia della seconda gara della stagione.

Rossi: “Vinales è il favorito”. In conferenza stampa stringe la mano a Marc Marquez. La loro sfida sciagurata di due anni fa era cominciata proprio su questa pista, con uno straordinario sorpasso di vale e la caduta del catalano, che a tutti i costi voleva stargli davanti e non gli perdonò l´affronto. Oggi il clima sembra più sereno. E il Dottore ha ritrovato il sorriso, dopo un inverno tribolato. “E´ successo dopo la prima giornata di prove in Qatar. Eravamo disperati, poi all´improvviso è arrivata la soluzione”. Rossi non riusciva ad adattarsi alla nuova M1, a differenza del sorprendente compagno in Yamaha, Maverick Viñales. “Poche storie, era solo colpa mia: ho impiegato più tempo a capire”. Problemi nella gestione della ruota anteriore, poca sensibilità con la nuova gomma Michelin. “All´inizio ero solo io, a lamentarmi. Poi altri mi hanno seguito”. L´azienda francese ha portato a Termas una nuova gomma. “Però la potremo solo provare per qualche giro, fare esperimenti. Per il momento non potrà essere utilizzata in gara. Ma se continuiamo sulla strada imboccata a Doha, va bene lo stesso: siamo da podio. I favoriti? Viñales e Marquez, ma Maverick ha qualcosa di più”.

Dovizioso: “Mi sento carico”. Valentino, come tutti gli altri, teme le fisiologiche incertezze di questa gara. La pista sporca che comincia ad essere in ordine solo il sabato pomeriggio. L´imprevedibile meteo, con il Rio Hondo – a qualche centinaio di metri dal circuito – che è straripato nei giorni corsi e dicono che se pioverà ancora saranno guai per tutti. “E la concorrenza incredibile: quest´anno ci sono almeno 10 piloti che possono vincere un gran premio. Stare davanti nelle prove. Ecco: l´importante sarà partire domenica nei primi 5”. Un altro che punta diretto al podio è Andrea Dovizioso, secondo in Qatar all´esordio 2017. “La moto mi piace, su questa pista la Ducati è sempre andata forte”. Lo scorso anno però finì malissimo, buttato giù dal compagno di squadra Andrea Iannone (ora alla Suzuki) proprio poco prima del traguardo e di un altro secondo posto. “Si sicuro l´approccio dell´altro ducatista attuale – Jorge Lorenzo – è diverso da quello di Iannone”, confessa sorridendo. Scommette su di una bella gara. “Ma molto dipenderà da lavoro di questi giorni. Mi sento carico, determinato, consapevole di fare bene”. Viñales sembra già una macchina: “La moto va, il circuito mi piace, sono fiducioso. Però la vittoria in Qatar l´ho già scordata: si parte da zero”. E Marquez? “In Qatar è andata meno peggio del previsto: un quarto posto, in quelle condizioni, sono tutti punti guadagnati. Qui sono sempre stato veloce, ho vinto due volte su tre: ma quest´anno sarà più difficile che in passato”.

Fonte: repubblica.it/sport

Sarà Paolo Lorenzi oggi alle 14 a scendere in campo contro Steve Darcis nel primo dei singolari del quarto di finale di Coppa Davis che a Charleroi mette di fronte Belgio e Italia. A seguire Andreas Seppi tenterà l´impresa contro il n.1 belga, e n.14 del mondo David Goffin. Dopo il forfait di Fabio Fognini, bloccato dalla fascite al piede e da un indolenzimento al polso e sostituito dal n.122 Alessandro Giannessi, il compito per gli azzurri di capitan Barazzutti è diventato decisamente difficile, ma la Davis, si sa, ha regole tutte sue. Si gioca sul cemento indoor dello Spiroudrome, lo stesso impianto che nel 2006 ospitò la prima vittoria in Fed Cup dell´Italia e questo è di buon augurio. I precedenti dicono 5-3 per l´Italia, il Belgio però nel 2000 a Mestre ci condannò alla prima retrocessione della nostra storia; da allora le due squadre non si sono mai incontrate.

Il pronostico stavolta è decisamente a favore dei belgi, finalisti dell´edizione 2015. Darcis, n.53 del mondo, è ricordato soprattutto per lo sgambetto a Rafa Nadal nel primo turno di Wimbledon 2013. Un avversario rognoso, anche se Paolo Lotrenzi ha vinto nell´unico precedente disputato a Metz due anni fa, fra l´altro sulla stessa superficie dello Spiroudrome. Ancora più tosto l´impegno per Seppi, oggi n.76, che nel 2015 ha ceduto in entrambi i precedenti contro Goffin. Sabato (alle 15) è in programma il doppio, le formazioni annunciate sono Bemelmans/De Loore-Bolelli/Giannessi (ma sono più che probabili cambi di formazione all´ultimo minuto), domenica gli eventuali singolari incrociati.

Gli altri quarti di finale vedono opposti Serbia e Spagna a Belgrado, con in campo Djokovic al rientro dopo l´infortunio al gomito ma non Rafa Nadal, Australia e Usa a Brisbane e Francia e Gran Bretagna (priva di Any Murray, anche lui dolorante al gomito) a Rouen.

In tv: Belgio-Italia e Serbia-Spagna saranno seguiti in diretta da SuperTennis (Canale 64 del dt e 224 di Sky) con la seguente programmazione:
– venerdì 7 aprile: dalle ore 14.00 Belgio-Italia primo e secondo singolare; Serbia-Spagna primo e secondo singolare.
– sabato 8 aprile: dalle ore 15.00 Belgio-Italia doppio; Serbia-Spagna doppio.
– domenica 9 aprile: dalle ore 14.30 Belgio-Italia terzo e quarto singolare; Serbia-Spagna terzo e quarto singolare.

Fonte: lastampa.it

Il video sta ormai facendo il giro del web scatenando le reazioni dei tifosi della Lazio. In occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia si è verificato un piccolo attrito tra Francesco Totti e Wallace. Il capitano della Roma, poco prima di entrare in campo, ha finto di tirare il pallone addosso al rivale che si apprestava a battere una rimessa laterale salvo poi farlo realmente. I sostenitori biancocelesti non hanno apprezzato il gesto manifestando tutto il loro disappunto sui profili social.

Fonte: corrieredellosport.it

Obbligo ripartenza per scacciare i fantasmi sull´antica discontinuità e restare agganciata al treno europeo. Reduce dall´harakiri interno contro la Samp, l´Inter di Stefano Pioli riparte da Crotone, con vista su derby, Fiorentina e Napoli, il trittico da brividi che attende Icardi e compagni nel mese di aprile.

SOGNO SVANITO — Tutto d´un fiato, il tecnico di Parma inquadra così il momento della squadra: “La nostra frenata è frutto soltanto di un secondo tempo contro la Samp non interpretato con la giusta intensità. Ci siamo rimasti male, ma dobbiamo trasformare questa delusione nel giusto modo per arrivare il più in alto possibile. Che messaggio ho trasmesso ai miei per non perdere l´Europa? La Champions era un sogno, qualcosa di difficilissimo, anche se la matematica non ci condanna ancora. Ma ai miei ho sottolineato che in questi mesi abbiamo gettato fondamenta importanti, non possiamo farci venire dei dubbi come dopo le sconfitte di inizio cammino contro Hapoel e Napoli”.

JOAO MARIO E BROZOVIC — ” Joao Mario gioca poco? Lui può coprire tutti i ruoli di centrocampo, ma anche altri vedono meno il campo ed è perché gli altri stanno facendo molto bene – spiega poi Pioli soffermandosi sul reparto di mezzo -. Brozovic? Devo ancora decidere chi giocherà, in settimana ho studiato bene gli sguardi dei miei durante l´allenamento. Marcelo sul rigore ha fatto un errore gravissimo, ma prima aveva corso e fatto più passaggi rispetto a tutti gli altri. Deve solo ritrovare l´equilibrio mentale migliore. Nelle ultime gare stiamo subendo tanti gol? Credo dipenda dal tenere male le distanze”.

ORGOGLIO — Nessun cartello motivazionale, ma una lunga chiacchierata con i giocatori per il tecnico interista. “Come motivarli in vista di Crotone e prima del derby? Non voglio nemmeno pensare che dopo una brutta sconfitta non abbiano la tensione giusta. In fondo, complice anche la pausa, non vinciamo da quasi un mese – spiega Pioli -.. Ma non voglio sentir dire che il Crotone ha più motivazioni di noi perché si gioca la salvezza. Medel per la prima volta a centrocampo malgrado sia diffidato come Murillo? Al momento sono aperto a tutto, deciderò domani. Inter sopravvalutata? La nostra forza la dimostrano i risultati prima delle ultime due uscite. Non siamo perfetti, ma siamo forti. Il futuro? Ce lo giochiamo tutti, anche i giocatori. Questo è il momento di far vedere che abbiamo il carattere e la testa per reagire”.

Fonte: gazzetta.it

Prima il Chievo, poi testa al Barcellona in Champions: “Contro i clivensi dobbiamo solo vincere perché abbiamo finito i bonus – ha commentato Allegri -. Poi penseremo alla Champions, ma solo dopo la partita. Andando avanti il margine di errore diventa sempre più sottile”. Qualche grattacapo la Juventus ce l´ha in attacco: “Mandzukic non ci sarà, Higuain dovrebbe giocare ma magari metto Dybala centravanti. L´obiettivo primario è lo scudetto”.

LE PAROLE IN CONFERENZA
“Dovremo affrontare il Chievo molto seriamente perché porta tanti rischi e abbiamo finito i bonus. Veniamo da due partite difficili e non ci deve essere alcun calo di tensione. Mandzukic non sarà a disposizione, ma magari faccio giocare Dybala centrocampo”.

Non è rischioso far giocare Dybala in vista del Barcellona?
“Ha bisogno di giocare, è un giocatore che corre molto. Più gioca e più migliora, ha una condizione accettabile ma non ottimale. Non dobbiamo fare calcoli, battiamo il Chievo e poi penseremo al Barcellona. In questo periodo di stagione non posso fare calcoli, ancora meno con i problemi che abbiamo in attacco”

Ha già fatto la tabella scudetto?
Non ne faccio, basta affidarsi alla matematica. Dobbiamo fare 93 punti perché la Roma al massimo può farne 92. Pensiamo a prenderne tre col Chievo e ci servirà l´aiuto dei tifosi

Ci saranno cambi a centrocampo?
Valuterò oggi chi sta più o meno bene. Marchisio può tornare titolare, ma le scelte sono condizionate da chi giocherà davanti

Ha lavorato più sulla testa o sulla tattica in vista del Chievo?
Sulla tattica no perché abbiamo un solo allenamento prima della partita. Andando avanti abbiamo meno possibilità di sbagliare e i ragazzi lo sanno. Bisogna vincere e non abbiamo scelta

Rivedremo dottor Chiellini in campo? Che differenze rispetto all´andata?
Il Chievo è molto ben preparata tatticamente ed esperta. Chiellini vediamo se avrà recuperato, anche dalle fatiche universitarie. Dovremo avere molte più motivazioni di loro

E´ possibile non pensare al Barcellona? Vi fa paura?
Non bisogna pensare al Barça, sono partite che si preparano da sole. Rispettiamo i catalani, è un quarto di finale di Champions. Loro, con il Bayern e il Real come noi, sono in un´ottima condizione fisica e mentale

Qual è il confine tra una stagione straordinaria e una normale?
Andiamo un passo alla volta. Una finale l´abbiamo raggiunta, merito dei ragazzi che stanno facendo cose straordinarie per le grandi qualità morali che hanno che portano ai risultati anceh nei momenti di difficoltà. Noi vogliamo vincere tutte e tre le competizioni, ma non è facile. Viviamo questo momento con grande entusiasmo, alziamo l´asticella perché possiamo arrivare fino in fondo ovunque. Pensare di poterlo fare, farà la differenza

Ci saranno altri esperimenti sugli esterni?
Devo vedere come sta la squadra. Mandzukic non credo di averlo, Pjaca è out e Kean non sarà a disposizione

Sarà il prossimo allenatore della Juventus?
E´ un problema che non esiste, ho un contratto. Il mio futuro dev´essere l´ultimo dei pensieri in questo momento. Dobbiamo restare concentrati perché non abbiamo vinto ancora nulla. Io sono contento di stare alla Juventus, quando ci incontreremo parleremo di quello che sarà

La negatività è stata allontanata dopo la semifinale col Napoli?
Ho parlato di negatività dopo il pari di Napoli in campionato, ma io avevo visto la partita come un´ottima fase difensiva. Ci sono tanti modi per arrivare a un obiettivo e l´importante è arrivarci alla fine

Dani Alves quanto è migliorato tatticamente?
Ho due giocatori importanti sulla destra. Ha avuto difficoltà iniziali perché non è facile cambiare campionato e calcio, poi si è fatto male. E´ importante per noi

In caso di Triplete potrebbe andare via ugualmente?
L´obiettivo principale è vincere il campionato per entrare nella leggenda. La Champions è una competizione a sé, ma lì il nostro obiettivo era arrivare nelle prime otto.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Mohamed Salah ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24.

Come si riparte dopo il derby?
“Non è facile perché vogliamo vincere qualcosa con la Roma. Abbiamo perso contro la Lazio ma è il calcio, dobbiamo fare meglio”.

Cos´è mancato nelle gare decisive?
“Nulla, abbiamo vinto tante gare. Siamo stati un po´ stanchi, abbiamo perso contro il Lione in trasferta ma vinto in casa, così come contro la Lazio. Dobbiamo fare meglio”.

Ora la gara di Bologna. Credete alla rimonta alla Juventus?
“Non è una partita facile ma dobbiamo vincere. Abbiamo sei punti di distacco, dobbiamo vincere”.

100 in 46 gare. Potete mettere pressione all Juventus con questo attacco?
“Sì, abbiamo fatto bene, tanti gol, ma dobbiamo fare meglio come squadra. Ora abbiamo sei punti di differenza e dobbiamo fare meglio”.

Non avete più le coppe mentre la Juventus sì. I bianconeri potrebbero pagare questo sforzo supplementare?
“Loro hanno una buona squadra, tanti giocatori e contro il Napoli hanno cambiato 7 giocatori ma dobbiamo rimanere concentrati solo sulla nostra squadra”.

Dzeko-Salah migliore coppia del campionato?
“Abbiamo fatto tanti gol ma dobbiamo migliorare squadra. Siamo secondi ma dobbiamo vincere le altre partite che rimangono”.

Spalletti cosa ti ha insegnato?
“Abbiamo giocato meglio da quando è arrivato. Quest´anno abbiamo fatto bene ma abbiamo perso due partite perché avevamo giocato molte gare ed eravamo stanchi”.

Fonte: vocegiallorossa.it

Il tecnico del Chievo Rolando Maran ha parlato in conferenza stampa in vista della gara contro la Juve: “I risultati lo dimostrano, la partite con la Juve sono sempre ad alto rischio. In casa vince quasi sempre, questo aumenta le difficoltà. Abbiamo l´ambizione di tornare a far bene, veniamo da due passi falsi che vogliamo cancellare anche se sappiamo di dover fare tutto alla perfezione. Il Barcellona? Di partita in partita si vede che non sono distratti da niente, sono micidiali in ogni gara. Per questo mi aspetto la solita Juve. Avremo degli accorgimenti, ma continueremo a percorrere la nostra filosofia di gioco. Per fare l´impresa dovremo essere bravi a mettere in campo i nostri principi base. Il pari dello scorso anno? Siamo andati vicini a vincere, ci è rimasto l´amaro in bocca. Ora vogliamo andare lì e fare una grande prestazione, servirà coraggio e spirito di sacrificio. Il cambio di modulo per l´andata? Noi proviamo sempre altre soluzioni che ci possono servire. Indisponibili? Bastien, Rigoni, Gamberini e Sardo. Come mettere in difficoltà la Juve? E´ una squadra che non va mai in difficoltà, detto questo servirà grande compattezza, non dovremo allungarci altrimenti loro diventano devastanti”.

Fonte: tuttomercatoweb.com

Il solito imprendibile Vinales, miglior tempo nella prima sessione di prove libere in Argentina, seconda tappa del motomondiale. E il solito Valentino in difficoltà, a un secondo dal compagno di squadra in sella alla stessa M1, addirittura sedicesimo: il pesarese continua a litigare con la ruota anteriore, chissà se riuscirà ancora una volta – come in Qatar, 2 settimane fa – a metterci una pezza giusto alla vigilia della gara. A regalare un sorriso italiano in questo primo atto del gran premio di Termas de Rio Hondo ci pensa Danilo Petrucci con la Ducati Gp17 in versione Pramac: chiude le Fp1 a 2 decimi dall´attuale leader della classifica, 12 millesimi meglio di un Johann Zarco che con la Yamaha dello scorso anno si conferma in sorprendente forma.

Il Dottore è il peggiore della Yamaha – Le moto di Iwata in edizione Tech3 vanno comunque forte – povero Dottore -, se è vero che Folger firma il quarto crono a 3 decimi dall´attuale numero uno Yamaha, Maverick. C´è un´altra Rossa, ma non è quella di Dovizioso e tantomeno Lorenzo: il ceco Karel Abraham (Aspar) precede Andrea Iannone con la Suzuki e finalmente ecco Andrea Dovizioso, settimo, che accusa un ritardo di 360 millesimi dal migliore. Il forlivese, come gli altri piloti, temeva la pista sporca e in cattive condizioni: una tradizione che gli argentini hanno cercato di cambiare facendo correre nei giorni scorsi 120 piloti per “gommare” l´asfalto, e si vede che un poco ha funzionato perché il primo tempo di questa edizione 2017 non è poi così lontano (circa un secondo) dalla pole dello scorso anno.

Deludono anche Marquez e Lorenzo – Deludono molti dei favoriti. La prima sorpresa negativa è quella di Marquez, coinvolto in una

caduta senza conseguenze e undicesimo. La Honda ufficiale evidentemente continua a stentare, perché Pedrosa è addirittura diciannovesimo. Dopo il campione del mondo in carica c´è l´Aprilia di Aleix Espargaro, che continua a progredire e sta davanti alla Ducati Gp16 di redding e ad un´altra Honda, quella di Crutchlow. Per Lorenzo, che continua a soffrire, il quindicesimo tempo e comunque meglio di Valentino, lontanissimo e con una brutta smorfia sotto il casco.

Fonte: sport.repubblica.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.