BENEVENTO-AVELLINO 2-1 — Baroni respira. Assillato da una classifica che non ammetteva altre battute a vuoto, il suo Benevento non fallisce l´appuntamento con la vittoria e, diciamolo pure, salvando anche la panchina. La squadra che era reduce da tre insuccessi esterni (Cittadella, Brescia e Cesena, intervallati dal pareggio interno contro il Vicenza), aveva messo in allarme tutto l´entourage dei tifosi giallorossi e data qualche preoccupazione in più alla presidenza. L´Avellino, dal canto suo ha interrotto l´imbattibilità nel derby che nella vicina Sannio durava da ben 15 anni (Serie C1, primo dicembre 2002, 1-o con gol di Nocerino). Oggi, la squadra di Novellino, pur disputando una discreta gara, consegna nella mani degli stregoni il 46° derby della storia. Il Benevento per lunghi tratti ha dominato la gara: dovevano recuperare la loro brillantezza, cosa che hanno sapute fare sia nel primo tempo che nella ripresa, segnando due reti di ottima fattura. Anche l´Avellino era assetato di punti, necessari per abbandonare la zona playout, ma la squadra di Novellino non ha saputo imporre la sua solita veemenza venendo meno negli uomini chiave, in particolare Moretti. La gara si sblocca a inizio ripresa con Ceravolo (5´) che riesce a sfruttare di testa un assist di Falco (migliore in campo, assieme al portiere dell´Avellino Radunovic). Sulle ali dell´entusiasmo la squadra di Baroni, sospinta dai circa 9.000 tifosi, raddoppia (20´) con Falco. Gli irpini non ci stanno e ed iniziano a pressare nell´area giallorossa, e con l´ex-Eusepi (25´) accorciano le distanze. Il Benevento potrebbe aggiungere altri gol alla sua gara, ma Puscas, Viola e Chibsah, si fanno ipnotizzare da Radunovic. (Antonio Buratto)
Marcatori Ceravolo(B) al 5´, Falco(B) al 20´, Eusepi(A)
VERONA-VICENZA 3-2 — Pazzo, proprio come ogni derby che si rispetti. Il Verona vince una partita quasi persa, il Vicenza perde una gara che aveva in pugno. Ci pensano Bessa e Romulo a capovolgere una contesa infinita, dopo che Giacomelli aveva avuto sul sinistro il punto del 3-1 dopo essere andato in vantaggio con Esposito. Alla fine l´Hellas stacca il Frosinone di 4 punti (in attesa della gara di stasera), mentre il Vicenza si giocherà metà salvezza nella prossima in casa con la Ternana. Il Verona è quello che t´aspetti, con Siligardi e Luppi vicino a Pazzini. Nel Vicenza resta fuori Ebagua, non al meglio per la pubalgia. Torrente piazza De Luca come finto centravanti, affiancato da Orlando e Giacomelli. L´Hellas prende subito in mano la contesa, sospinto dagli oltre ventimila del Bentegodi e da un Romulo subito padrone della fascia destra. Pecchia piazza Luppi a sinistra e a destra Siligardi con ampia libertà di accentrarsi per sfruttare il suo mancino. Mossa azzeccata, perché al 20´ Siligardi prende palla sulla trequarti, si accentra e, nonostante scivoli sul piede d´appoggio, lascia partire dal limite un sinistro rasoterra che s´infila in diagonale alle spalle di Vigorito sotto la Curva Sud. Il Vicenza accusa il colpo, l´Hellas tiene il possesso il palla e poco concede nella sua metà campo ma al 33´ concede senza troppa opposizione il destro liftato di Bellomo dopo un giro palla cominciato da destra per trovare l´uomo libero sul lato debole. Esulta il Vicenza, si rimette a macinare gioco il Verona che al 42´ sfiora il vantaggio con Bessa, che nella sua serpentina imita Siligardi in tutto e per tutto tranne che nella conclusione: il tiro incoccia il palo e quando Pazzini la butta dentro il suo diventa fuorigioco attivo. Tutti negli spogliatoi dopo 3´ di recupero in cui il Verona mette paura a Vigorito con lo scatenato Romulo. Lo spartito della contesa non cambia nemmeno dopo l´intervallo: il Verona produce subito la conclusione pericolosa di Bessa su cui è bravo Vigorito ma soprattutto (10´) il solito diagonale di sinistro di Siligardi su cui ci mette il piedone Adejo. Esce poco il Vicenza dalla sua metà campo, ma quando lo fa è mortifero. Così al quarto d´ora Esposito sale più in alto di Bruno Zuculini e di testa batte Nicolas, anche la sua partenza è viziata da una spinta evidente su Siligardi. La partita diventa disordinata e spigolosa. Prende coraggio il Vicenza, accusa il colpo l´Hellas ed i 20.848 del Bentegodi in cui ci sono anche 10.650 paganti. Vigorito (29´) è prodigioso sul destro di Bessa, Souprayen provvidenziale nel chiudere una diagonale profonda spegnendo sul nascere la ripartenza successiva del Vicenza. Entrano Ganz ed Ebagua, scaltro il Vicenza a far scendere il ritmo di gara e pungere appena può. Come al 39´, quando Ebagua supera con un pallonetto però sbilenco Nicolas perdendo una grande occasione. Il Verona (40´) risponde con un tiro-cross pericolosissimo di Siligardi. Pecchia manda Romulo a sinistra, Giacomelli (42´) non vede Signori e fallisce un comodo due contro uno tirando alle stelle e facendo imbufalire Torrente. Vigorito è bravissimo (42´) su Bessa e Pazzini, ma nulla può un minuto dopo sul destro eccezionale di Bessa che fa pari. Cinque minuti di recupero. Valoti (46´) di testa non trova la porta, ancor più ghiotta l´occasione (48´) che Ganz spara oltre la traversa dopo la grande sponda di Pazzini, ma la magia è quella che regala Romulo al 50´, piatto destro da brasiliano vero sul cross in teoria senza pretese dalla trequarti. Finita: Pecchia corre sotto la Curva Sud, il Vicenza non la prende benissimo. Ma il campo ha dato ragione al più forte. (Alessandro De Pietro)
Marcatori Siligardi (Ve) al 20´, Bellomo (Vi) al 31´ p.t.; Esposito (Vi) al 14´, Bessa (Ve) al 43´, Romulo (Ve) al 50´ s.t.
SALERNITANA-FROSINONE 1-3 — Il Frosinone sbanca l´Arechi rifilando un 3-1 alla Salernitana che vede allontanarsi la zona play-off. Vittoria meritata per i laziali che regolano i granata in soli 45 minuti. Apre le danze Mazzotta (8´ pt) che solo in area infila il portiere Gomis. La Salernitana risponde senza molta convinzione. È sempre la compagine ospite a dettare i tempi del match. Mazzotta è in serata di grazia e al 17´ propizia il raddoppio. Un suo tiro viene deviato in rete da uno sfortunato Bittante, sterile la risposta dei padroni di casa che nei minuti di recupero del primo tempo perdono Minala espulso dal direttore di gara Pasqua per doppia ammonizione. Pochi secondi dopo il terzo sigillo del Frosinone su rigore, trasformato da Ciofani. Ripresa senza particolari sussulti. Sul finire Vitale lascia in nove la Salernitana per doppia ammonizione e poi il gol di Coda (43´st ) su calcio di rigore.
Marcatori: Mazzotta all´8´, aut. Bittante al 17´, Ciofani al 51´ p.t.; Coda (S) al 43´ s.t.
Fonte: gazzetta.it
L´operazione è stata eseguita a Pittsburgh, negli Stati Uniti, dal dottor Freddie Fu e dal dottor Volker Musahl, che seguiranno la riabilitazione dell´attaccante. Insomma, il mito di Ibra continuerà a calcare i campi di calcio ancora per un po´. Bisognerà solo avere pazienza e aspettare almeno sei mesi prima di rivederlo con il pallone tra i piedi. Se ancora allo United o in Mls, lo scopriremo più avanti.
Fonte: sportmediaset.mediaset.it
Parecchi i pretendenti, ma c´è un diritto di prelazione. Nel contratto con Klitschko c´era infatti la clausola, da esercitare da parte dello sconfitto, per un nuovo incontro: “Io credo vorrà una rivincita, perché un pugile è l´unico a sapere quando smettere -ha dichiarato Joshua-. Ma penso anche che il suo entourage, la sua prossima moglie e suo fratello potrebbero consigliarlo diversamente. Ho il massimo rispetto per lui dentro e fuori dal ring. Non mi dispiacerebbe combattere nuovamente se vuole una rivincita, ma se non se la sentirà di combattere di nuovo nessun problema”.
Così, a pura sensazione, ed in attesa di essere smentiti, una rivincita non ci sarà. Klitschko, pur perdendo, nella notte di Wembley ha dato una immagine talmente elevata di sè che, considerati anche i 41 anni, rischierebbe di ´sporcarla´ se nel replay non si rivelasse all´altezza. Quindi ci sono da considerare altre soluzioni. Una potrebbe essere quella di riunificare le sigle più prestigiose. Il mercato americano, con il colosso Showtime che ha i diritti per i prossimi match di AJ, sarebbe interessatissimo ad un match contro Deontay Wilder, il colosso nero detentore della corona Wbc. Un imbattuto di cui non si conoscono i limiti, che tecnicamente non vale il britannico ma che comunque nel pugno ha la dinamite. Wilder sabato sera era a Wembley, e sia pure con pacatezza e senza pagliacciate, ha lanciato il guanto di sfida. Due le soluzioni: altra folla oceanica a Wembley, oppure Las Vegas o New York, magari in arene di dimensioni minori (MGM Grand o Madison Squadre Garden), ma con un giro di soldi alimentato in maniera illiminata dagli acquisti in pay per view, per capirci quelli che hanno permessio di sistemare i Maywheater, al netto di follie, per una trentina di generazioni.
Il match con Wilder prima o poi si farà, più facile il poi per far salire le aspettative. Prima AJ potrebbe affrontare un match di livello, ma con una percentuale di rischio inferiore. Il neozelandese Joseph Parler ha vinto il titolo Wbo, viene dal rugby e sul quadrato i ko a suo favore si precano. Ma è totalmente o quasi sconosciuto al grande pubblico, il match vivrebbe solo sull´appeal del britannico e per fare i grandissimi affari bisogna essere in due. Stesso discorso per il cubano Ortiz, dal pugno devastante ma di tecnica e velocità ampiamente inferiore al campione.
Resta la possibilità che riempirebbe due Wembley: Tyson Fury. il gitano di origine irlandese, che ha il quartier generale a Manchester, vive di rendita del successo che pose fine al decennale regno di Klitschko. Poi però è stato il peggiore amministratore possibile di se stesso, tra dichiarazioni folli di ogni tipo (alcune maschiliste, altri antisemite, altre senza senso contro tutto il mondo del pugilato), un peso aumentato a dismisura (si parla di oltre 150 kg) e l´assunzione di cocaina. A parte questo, che non è poco, un incontro del genere avrebbe un richiamo enorme, Gi inglesi amano questo tipo di dualismi, e c´è da giurare che un derby di questo tipo, viste anche le personalità totalmente differenti, sarebbe un affare planetario. Queste le possibilità, anche se c´è chi parla perfino di un match in Cina o in lidi in grado di gonfiare il conto il banca fino a farlo scoppiare. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: è il mondo di Joshua.
Fonte: repubblica.it/sport
SPUNTA L´INTER – Nonostante la volontà sia della società capitolina che del giocatore di continuare il sodalizio storico, che vede De Rossi indossare la maglia giallorossa dal suo esordio tra i professionisti – con Fabio Capello nel 2001 – la mancanza di una firma su un nuovo contratto lascia comunque aperte le porte ai corteggiamenti di altri club: tra questi l´Inter, da sempre interessata al centrocampista e che avrebbe – secondo Sky Sport – offerto un biennale se non dovesse trovare un accordo con la Roma.
Fonte: corrieredellosport.it
Fonte: ansa.it
Fonte: tuttosport.com
L´attaccante della Lazio, colpito dal Daspo (un anno) per aver rifilato un pugno in tribuna ad un tifoso dopo Lazio-Chievo, ha insultato su Instagram Francesco Totti. Il tutto nasce dalla pubblicazione di un video sul noto social network, da parte della testata LazioPress, in cui si vede il capitano romanista dare una spinta a Felipe Anderson durante il derby. Tounkara non ha perso occasione di entrare ´a gamba tesa´, commentando con un poco educato «Pezzo di m…. » rivolto al numero 10 della Roma. Ed è subito scoppiata la bufera.
Fonte: corrieredellosport.it
Fonte: fcinternews.it
Fonte: tuttomercatoweb.com