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Nella volata scudetto la Juventus riceve la spinta dei tifosi, presenti a Vinovo con striscioni e fumogeni in un momento decisivo della stagione. I sostenitori bianconeri rinnovano l´invito: “Fuori gli attributi”. A Castelvolturno ressa di tifosi per incitare la squadra di Sarri: saranno 10mila i napoletani in trasferta a Firenze.

 

Resta in coma, con gravi danni al cervello, il 53enne aggredito fuori dalla stadio prima di Liverpool-Roma. Arrestati e accusati di tentato omicidio due ultras romanisti. La Uefa annuncia provvedimenti pesanti: difficile però l´eslcusione dalle Coppe dei giallorossi, si va verso una multa salata e partite a porte chiuse. E per il ritorno è allerta massima. Intanto dopo Anfield si bloccano Strootman e Perotti.

 

Il Real Madrid ipoteca la finale di Champions: espugnata ancora l´Allianz Arena. Il Bayern fa la partita, passa in vantaggio con Kimmich ma spreca troppo. In chiusura di primo tempo, Marcelo colpisce alla prima occasione, a inizio ripresa Asensio, appena entrato, fissa l´1-2. “Sappiamo essere cinici, ma non è finita”, dice Zidane. Martedì il ritorno al Bernabeu.

 

Futuro sempre più incerto per il diesse del Milan Mirabelli. La proprietà cinese sta pensando ad alcune alternative che passano da Walter Sabatini a Giuntoli per la sostituzione. Secca la replica del diretto interessato: “Non difendo la poltrona, lavoro solo per il bene del Milan”, le parole di Mirabelli che aggiunge: “Sapevo già dall´inizio di avere tanti nemici, che adesso vengono fuori”.

 

L´Inter prepara la volata Champions con Icardi pronto a trascinare i nerazzurri. “Sono convinto che torneremo dove meritiamo di stare” dice l´argentino che però guarda solo al presente: “Qui mi sento a casa, ma non posso conoscere il mio futuro”. Intanto sui social Brozovic carica i compagni: “Solo una grande squadra motivata può fare imprese epiche”.

 

Ultimi atti nel volley con i playoff scudetto. Al femminile Conegliano batte 3-0 Novara e avvicina il titolo portando la serie sul 2-1. Al maschile, invece, la Lube rimonta da 0-2 a 3-2 Perugia e riporta in parità il confronto. Nel basket sorride Venezia che nella finale di andata di Fiba Europe Cup supera Avellino in Irpinia per 77-69. In Nba Houston chiude la serie con Minnesota e vola ai quarti, vincono Toronto, Cleveland e Oklahoma City.

 

Passata la sbornia della vittoria dello scontro diretto dell’Allianz Stadium di Torino contro la Juventus, il Napoli, ora a -1 dalla vetta, ieri è tornato a lavorare a Castel Volturno agli ordini di Maurizio Sarri. Niente giorno di riposo per il Napoli di Maurizio Sarri che, in occasione del 25 aprile, raddoppia. Squadra al lavoro a Castelvolturno per una doppia seduta in vista della delicata sfida con la Fiorentina. Attivazione a secco e circuito di forza in mattinata, prima di una seduta tecnico tattica per i difensori e di una sessione di tiro per centrocampisti e attaccanti. Una seduta svolta sotto gli occhi di un ospite speciale: Edy Reja, ex tecnico dei partenopei, che si è intrattenuto con Sarri e ha seguito attentamente l’allenamento. Nel pomeriggio, lavoro tecnico e tattico con partitine a tema. E’ stata l’occasione per il tecnico di Figline Valdarno di riunire la squadra per fare il punto della situazione in chiave Scudetto; ecco il messaggio rivolto ai calciatori svelato da Il Mattino: “Non era impossibile prima, ma questo non significa che adesso è tutto divenuto possibile e facile. Con la Juventus abbiamo fatto una gara difensiva straordinaria, ma non va perso di vista l’obiettivo: dobbiamo restare concentrati perché è ancora durissima”.

Il padre di Maurizio che è alla guida dei partenopei dal 2015, ha parlato al QS – La Nazione in merito all’obiettivo del figlio che passa anche dalla prossima partita sul campo della Fiorentina, squadra per cui fa il tifo: “Sono tifoso della Fiorentina e domenica la viola giocherà una gara molto difficile. Il cuore mi dice Fiorentina, ma nel Napoli c’è Maurizio. Il nostro è un tifo particolare che coinvolge sia mia nuora Marina che mio nipote Nicole. E’ una partita importante, speriamo bene. Per Maurizio sarebbe un successo importante. Guardi gli scherzi che fa il destino: Maurizio da bambino, essendo nato a Napoli, tifava per il Napoli. Mi attaccò sul baule della macchina una grossa bandiera degli azzurri, di quel Napoli a cui ora mio figlio sta cercando di regalare lo scudetto”.

Un punto in più in classifica è sempre un bel vantaggio che ha la Juve sul Napoli per la corsa scudetto. Uno svantaggio che il Napoli proverà ad annullare proprio in queste ultime quattro giornate, approfittando anche di un calendario favorevole, diversamente da quello della Juventus. Qualcosa potrebbe accadere anche in questo fine settimana, con i bianconeri in trasferta per affrontare l’Inter, mentre il Napoli giocherà a Firenze: entrambe le partite sono complicate, ma a Castel Volturno sono convinti che il sorpasso potrà avvenire già domenica sera. Sarri e i suoi avranno il vantaggio di conoscere già il risultato dei rivali che giocheranno il posticipo di sabato. Per le ultime due partite di campionato però la Lega ha deciso che si giocheranno in contemporanea.

Saranno almeno diecimila i tifosi del Napoli domenica pomeriggio all’Artemio Franchi per la sfida di Insigne e compagni alla Fiorentina. I posti nel settore ospiti, oltre 2.500, si sono volatilizzati, ma i tifosi del Napoli da tutto il nord Italia stanno acquistando i biglietti per altri settori per sostenere la squadra di Sarri. Per questo la partita è considerata ora anche a rischio per l’ordine pubblico.

 

A Radio Crc è intervenuto Ciccio Colonnese, ex calciatore: “Il Napoli è spettacolare e la difesa è il top e non deve cambiare nulla per non rischiare di sbagliare. A Torino contro la Juventus ha giocato la partita perfetta perché ha giocato per vincere e nel calcio si gioca per vincere. La Juve ha giocato per pareggiare ed ha perso mentre il Napoli doveva riaprire il campionato e l’unica cosa da fare era vincere e l’ha fatto. Adesso, bisogna avere la testa alta e vincerle tutte poi se il Napoli perderà il campionato per un punto faremo l’applauso alla Juventus, ma gli azzurri devono provarci fino alla fine. L’Inter sarà assatanata sabato contro la Juventus perché si gioca la Champions e sono soldi fondamentali per la società. Napoli è una piazza fantastica, la gioia dello scudetto è incredibile per chi vive di calcio ed è difficile trovare piazze così attaccante ai propri calciatori. Ci sono piazze passionali che però nei momenti difficili si distaccano dalla squadra, ma a Napoli no perché adesso è tutto bello, ma il pubblico è vicino sempre, anche nei momenti di difficoltà”.

Andrea Agostinelli, allenatore: “I numeri del Napoli sono importantissimi, anche se ora conta molto l’aspetto morale. Gli azzurri erano a -9 durante Napoli-Udinese e invece ora sono a -1, questo è il calcio. Credo che la percentuale scudetto uguale per il Napoli e la Juventus, questo punticino in più dei bianconeri fa pari con il calendario difficile che ha. Credo che nella Juventus ci sia voglia di riscatto ma a livello fisico non sta benissimo. Se il Napoli fa il suo dovere e la Juve le vincerà tutte andremo in 200.000 a Capodichino, perché più di così non avrebbe potuto fare. Quando allenavo il Napoli in Serie B vincemmo una partita a Treviso, tornammo a Napoli e c’erano 1000 tifosi ad attenderci. Altro che pressioni, queste cose danno forza. Il giocatore vive tutto ciò in modo positivo”

Massimo Paganin, ex calciatore: “Inter-Juve è una di quelle partite belle per chi le gioca. L’Inter si gioca l’accesso alla Champions League, la Juventus lo scudetto per cui si tratta di un match decisivo. La vittoria sulla Juve ha dato una carica in più al Napoli e in questi momenti la stanchezza si dimentica e anzi si ha uno stimolo ulteriore. Oltretutto, non mi è apparsa affatto una squadra stanca quella vista a Torino e a -1 dalla Juve non si può mollare”.

Cristian Recalcati, telecronista fazioso Inter: “L’Inter vuole raggiungere il quarto posto e per farlo deve assolutamente battere la Juve che facendo la partita perfetta, farebbe anche un bel regalino al Napoli. Mi auguro che faccia una partita diversa rispetto a quella dell’andata in cui ha toccato poco il pallone. Non meritavamo il pari e spero che Spalletti cambi mentalità. La Juve mentalmente ha ceduto dopo l’eliminazione in Champions e da quel momento non è più tornata. Moralmente, il Napoli è davanti e anche come calendario quindi deve crederci fino alla fine”.

Maurizio De Giovanni, scrittore: “Il Napoli deve sperare che l’Inter vinca anche per tenere viva anche la forza della Roma che poi dovrà affrontare la Juventus. Credo che sabato sera verrà fuori una bella partita perché l’Inter dovrà vincere per la Champions e la Juventus per ovvi motivi dovrà far sua la partita. I napoletani sono maturi ed il tempo di pulcinella è finito, Napoli è colta e sempre sanguigna, ma meno incline alle delusioni. Contro la Fiorentina sarà difficilissimo vincere perchp Sarri non ha mai vinto a Firenze, ma non aveva neppure mai vinto a Torino e lo ha fatto. Fossi nel tecnico, continuerei a tenere Milik e Zielinski in panchina anche perché subentrando, riescono ad essere decisivi”.

Ciro Venerato, giornalista: “La contestazione dei tifosi della Juve è anche ingenerosa, ma la verità è chi i bianconeri non si sono mai innamorati di Allegri e se ci fosse stato Conte in panchina sono convinto che ciò che stiamo vedendo non lo avremmo visto. Hysaj? Quando c’è una clausola, per un ragazzo che sta facendo benissimo da 3 anni, ci sta che il suo procuratore possa essere contattato d club e fare delle verifiche. Oltre a Hysaj e Koulibaly, il terzo nome che la Premier punta a soffiarci è Jorginho. Il Napoli non li venderà tutti e credo ci sia anche la volontà dei calciatori magari di proseguire con Sarri. Leno? E’ vero che l’Atletico Madrid ha Oblak, ma ove mai se ne dovesse privare, Leno piacerebbe a Simeone. In più, so per certo che l’entourage di Oblak ha incontrato il Psg”.

Matteo Fittavolini, match analyst: “Il Napoli ha cercato e meritato la vittoria mentre la Juventus ha adottato una strategia studiata a tavolino ed ha cercato di limitare il Napoli ed in parte ci è riuscita. Non c’è stata una svolta tattica che ha deciso la partita, dal punto di vista difensivo però, il Napoli ha giocato una gara migliore rispetto all’andata. La Fiorentina? Veretout si sta finalmente imponendo, è prezioso in entrambe le fasi ed è forte come Chiesa che sarà molto chiacchierato in chiave di calciomercato. La Fiorentina è giovane, ha entusiasmo e si è compattata dopo la disgrazia della morte di Astori. Dal punto di vista tattico non può creare grandi difficoltà al Napoli, che però dovrà essere pronto a fare una battaglia”.

 

Il Bayern crea molto e spreca altrettanto, il Real invece va sotto ma sa anche soffrire e vince, avvicinandosi alla terza finale di Champions League consecutiva. Seppure con un Ronaldo in serata di scarsa vena, il Madrid passa 2-1 in rimonta a Monaco di Baviera e ‘vede’ Kiev. Decide Asensio, dopo il botta e risposta Kimmich-Marcelo nel finale del primo tempo Zidane sorprende perché rinuncia sia a Bale che Benzema, puntando su Lucas Vazquez e Isco a sostegno di Ronaldo, mentre il Bayern se la gioca con l’ex James Rodriguez nei quattro dietro Lewandowski. Il polacco, dopo un errore di Carvajal, mette Muller nelle condizioni di portare il Bayern avanti dopo una ventina di secondi, ma il tedesco spreca. La panchina di Thiago Alcantara dura appena 8 minuti, perché Robben è costretto ad arrendersi ai suoi muscoli di cristallo. Nel frattempo il Real, con Kroos, ha fatto scattare l’allarme dalle parti di Ulreich, ancora titolare visto l’infortunio di Neuer. Keylor Navas e Ulreich disinnescano due tentativi promettenti, ma centrali, di Rafinha e Carvajal. Sembra il miglior momento del Real, ma passa il Bayern: sul lancio di Rodriguez, Kimmich (che aveva iniziato l’azione nella sua area) batte un colpevole Keylor Navas. E’ il 28’.

Ma Heynckes ha poco tempo per esultare, perché perde anche Boateng (inguine, tocca a Sule) e perché Ribery sbaglia il controllo decisivo a tu per tu con Navas. Anche Hummels sfiora il raddoppio, con il Real a tremare anche sull’incursione di Muller. Eppure, cosa succede poco prima dell’intervallo. Che Marcelo tira fuori dal cilindro il terzo gol in questa Champions con un diagonale mancino che non lascia scampo a Ulreich. Zidane va negli spogliatoi con un 1-1 insperato, anche perché Lewandowski e Muller avrebbero sulla sirena la chance di riportare avanti il Bayern. Asensio per Isco (sottotono l’ex Malaga) la mossa di Zidane al rientro. Sarà decisiva. Perché dopo l’ennesima occasione mancata dal Bayern (bravo Varane su Muller), il Real si trova addirittura in vantaggio: erroraccio di Rafinha, che innesca il contropiede Asensio-Lucas Vazquez concluso dal primo con il sinistro del sorpasso al 57’. Allianz Arena incredula, anche perché Navas si riscatta murando due volte Ribery e Ramos in qualche modo salva su Muller a mezzo metro dalla porta. L’ingresso di Benzema (per l’acciaccato Carvajal, ubriacato da Ribery, retrocede Vazquez) ridà nuova linfa al Real che proprio col francese va a un passo dal tris: ci mette il piede Ulreich. Lewandowski manca il 2-2 nel finale e così il Bayern sarà costretto alla complicatissima rimonta al Bernabeu, mentre Zidane – con sacrificio, umiltà e un pizzico di fortuna – fa un passo deciso verso Kiev.

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.