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Parole dure, schiette da parte del presidente Aurelio De Laurentiis. Cosi, dopo l’election-day della Figc che ha portato ad un nulla di fatto, il patron del Napoli ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Stampa:

Il nostro pallone ha toccato il suo punto più basso. Non trova?Sì, ma non mi strappo i capelli…”.

Commissariamento immediato, calcio sotto tutela per chissà quanto tempo. Nessuna amarezza? “Dico solo che in questa lunga giornata, qua a Fiumicino, abbiamo perso soltanto del tempo: il calcio va demolito e, poi, ricostruito daccapo”.

Con gli stessi protagonisti? “Con idee e programmi, nuovi e realizzabili. Quando arrivi sul fondo, non puoi che ricominciare. Non c’è alternativa”.

Lei non sembra preoccupato… “Assolutamente no”.

Come mai? “Quando, fra di noi in Lega, riusciamo a fare una riflessione di gruppo, capita di guardare ad altre realtà. Quella inglese ci piace”.

A chi assegnerebbe l’Oscar di giornata? “Ce ne sarebbero tanti in lizza. Ma andiamo avanti”.

Teme un lungo commissariamento? “Non temo nulla. Facciano quello che devono o possono”.

C’è stato un momento in cui potevate ricucire gli strappi fra le varie posizioni in campo? “Da ricucire c’è l’intero movimento. Prima il Mondiale perso, ora questo spettacolo impensabile: se non cambiamo le cose adesso, addio”.

Quanto tempo, secondo lei, servirà al calcio italiano per cancellare queste ferite, molto profonde? “Dobbiamo darci un lasso di tempo di due, tre anni. Ma soprattutto, ribadisco,, ripartire da zero altrimenti mettiamo solo delle pezze e ci ricaschiamo di nuovo…”.

Malagò, numero uno del Coni, vi aveva dato l’avviso: sulle elezioni c’è il rischio stallo meglio fare un passo indietro. “Il passo indietro, adesso, l’abbiamo fatto tutti. A me non importa che non ci sia stata la fumata bianca per la presidenza federale. Importa che questa lezione ci serva da scossa: la seria A può andare avanti, e vivere, anche da sola”.

 

Nuovo capitolo nella trattativa tra il Napoli e il Sassuolo per Politano. Ieri notte infatti, il giocatore ha raggiunto un’ intesa contrattuale col Napoli. Il club di De Laurentiis è però sempre fermo ai 20 milioni offerti ieri, mentre il Sassuolo – che avrebbe chiesto 25 milioni – sta provando a sbloccare insieme all’Atalanta l’operazione che porterebbe D’Alessandro dal Benevento in neroverde come eventuale sostituto di Politano. Nel pomeriggio o al massimo stasera ci sarà un incontro decisivo tra Carnevali, in arrivo a Milano, e Giuntoli per cercare di sbloccare definitivamente la trattativa. Dal canto suo, il giocatore freme e spinge per poter essere presto a disposizione di Sarri. Forse siamo davvero giunti al capitolo decisivo nella trattativa per Politano.

 

Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale della Juventus: “Oggi il giocatore Juan Cuadrado, alla presenza del dottor Claudio Rigo, è stato sottoposto ad intervento chirurgico per la sintomatologia pubalgica di cui soffriva da tempo, ad opera della Dott.ssa Ulrike Muschaweck a Monaco di Baviera.

 

Al rientro in Italia il giocatore inizierà subito la riabilitazione. È attualmente prevedibile un periodo di circa 30 giorni per la ripresa della preparazione atletica”.

 

Fumata nera che più nera non si può. Il calcio italiano non riesce ad esprimere un nuovo presidente e così dopo tre votazioni in cui nessuno dei tre candidati Gravina, Sibilia e Tommasi è riuscito ad ottenere i voti necessari per l´elezione, la scelta della Lega dilettanti e dell´Assocalciatori di votare scheda bianca al ballotaggio ha di fatto prodotto il commissariamento della Federcalcio. E adesso è tutta un´altra storia da scrivere.

 

Stasera a Bergamo il primo atto della sfida tra Atalanta e Juventus. Allegri si affida al 4-3-3 con il ritorno di Buffon in porta. Davanti probabile spazio a Bernardeschi con Higuain e Mandzukic, ma la vigilia ha portato con sé la brutta notizia che riguarda Cuadrado: il colombiano dovrà operarsi, previsto uno stop di almeno due mesi. In casa nerazzurra Gasperini rilancia Ilicic e Gomez in attacco e dice “Per noi questa è una chance incredibile”.

 

Domani l´andata dell´altra semifinale, con Milan e Lazio di nuovo contro a 3 giorni dalla gara di campionato vinta dai rossoneri. “Senza gli errori arbitrali saremmo primi” sostiene Lotito, mentre Inzaghi dovrebbe riavere a disposizione Ciro Immobile. Gattuso invece rischia di perdere Cutrone, per il quale è stata richiesta la prova tv a seguito del gol segnato con il braccio. “E´ stato un gesto involontario” l´autodifesa dell´attaccante.

 

L´Inter sta facendo il possibile per regalare Pastore a Spalletti. Nella serata di ieri sono proseguiti i contatti tra i dirigenti nerazzurri e il PSG, l´Inter punta sulla volontà del giocatore che spinge per lasciare Parigi e approdare a Milano, ma Ausilio sta sulla difensiva: “Al momento non ci sono le condizioni”. Fa discutere il post su Instagram di Icardi: “Dire addio è crescere”.

 

Come previsto l´esterno brasiliano alla fine è volato a Londra per rinforzare la fascia sinistra del Chelsea dove si giocherà il posto da titolare con l´ex viola Alonso: ieri pomeriggio l´accordo con la Roma a cui vanno 20 milioni di euro più sei di bonus. E altrettanto annunciata è la permanenza di Dzeko in maglia giallorossa: il centravanti bosniaco non si muoverà dalla capitale almeno fino al termine della stagione.

 

Va alla squadra di Caja il posticipo della Lega A basket. Milano, infine, viene sconfitta 76-72. “Un successo che ci dà ossigeno” esulta il tecnico di Varese. “Inaccettabile come abbiamo difeso” la rabbia di Pianigiani. In testa al campionato, dunque, resta la sola Brescia. In Nba, nella notte, successo per Atlanta con Minnesota: 8 punti per Belinelli. In MotoGp, terzo giorno di test a Sepang: in testa, al momento, c´è Lorenzo.

 

Gianluigi Buffon ha le idee chiare: vuole continuare a giocare. Secondo TuttoSport, infatti, il portiere e capitano della Juventus ha ribadito le sue intenzioni anche in occasione della festa tra amici stretti e parenti per i suoi 40 anni: “Io mi sento di giocare ancora una stagione, forse addirittura due. Vorrei proprio scendere ancora in campo nella prossima stagione”.

A radio Crc è intervenuto Mario De Rossi, intermediario sportivo e agente Fifa che ha assistito Nicola Innocentin nell’affare Younes: “Younes al San Paolo, non solo da tifoso. E’ andato tutto bene finora, i tempi si sono allungati per via della burocrazia. La trattativa si sarebbe potuta anche sbloccare prima del 25 gennaio, ma non è stato semplicissimo. Con gli olandesi non è facile trattare, ma il trasferimento di Younes è un grande colpo di Giuntoli. Parliamo di un ragazzo onesto, religioso, è un professionista serio e basti pensare che ha sentito anche il ct della Germania prima di accettare Napoli perché voleva capire se la sua scelta potesse condizionarlo. Presto dovrebbe essere ufficializzato Younes perché il ragazzo da 2 settimane è completamente focalizzato sull’ambiente napoletano ed ha chiesto anche varie informazioni. Ha sentito Milik e permettetemi una parentesi perché mi arrabbio parecchio quando parlano male del popolo napoletano che vive di calcio. Credo che Younes sia molto funzionale al gioco di Sarri e tramite Giuntoli so che l’avallo del tecnico c’è stato. Younes non avrà problemi ad integrarsi in città perché il calore dei napoletani fa parte della sua cultura. Ho sentito ieri il ragazzo, si è emozionato nel vivere la partita al San Paolo. Mentre vedeva giocare gli azzurri, immaginava di essere lì in campo ed ha avuto i brividi ancor prima di mettere piede sul terreno di gioco”.

Dal possibile ritorno al calcio giocato ai 40 anni di Gianluigi Buffon, passando per lo scudetto. Antonio Cassano ha trattavo questi argomenti a Tiki Taka, programma in onda ogni lunedì in seconda serata su Italia 1; ecco un estratto di quanto dichiarato da Fantantonio:

RITORNO – “Aspetto un’occasione, ma devo scegliere io. Vorrei restare in Italia, non mi interessa andare in Cina o in Brasile. Devo trovare un allenatore che si fida al 100% di me ed una società che voglia accettare questa scommessa. Non gioco per i soldi, lo faccio solo per passione. Bari? No, voglio stare vicino alla mia famiglia”.

BUFFON – “Fenomeno di portiere, di persona e leader in campo e nello spogliatoio. All’esordio in Nazionale mi voleva seduto accanto a lui a tavola. Se avesse fatto il sesto mondiale si sarebbe ritirato di sicuro. Lui non è convinto di lasciare, si diverte ancora ed è giusto che continui, Federer insegna. Già mi hanno tolto Totti, se mi togliete pure Buffon mi do all’ippica”.

SCUDETTO – “Napoli e Juventus se la giocheranno fino alla fine, ma secondo me è già un film scritto, come successo negli ultimi sei anni”.

 

Massimo Ferrero fa il punto sulla situazione legata al nostro calcio che ieri ha dovuto assistere al commissariamento della FIGC; ecco quanto dichiarato dal presidente della Sampdoria in un’intervista ai taccuini de La Repubblica: “E’ stata una buffonata. Malagò lo ha detto più volte che l’unica soluzione era che i tre si ritirassero, vorrei capire cosa siamo andati a fare lì? Solo una brutta figura. Dall’inizio bisognava trovare una condivisione e una partecipazione perché il calcio ci guarda. Non sta a me dire chi avrebbe dovuto o potuto fare un passo indietro,ma c’è stato un mese per trovare un accordo: se non lo trovi devi rinviare il voto. Ora siamo tutti commissariati, la Federcalcio e la Lega. Dove siamo venti presidenti e non riusciamo a metterci d’accordo per scegliere un presidente e un amministratore delegato. Qualcosa non va, sono stanco di andare in questa direzione. Dobbiamo chiederci cosa ci sta accadendo. Abbiamo passato un mese a parlare di seconde squadre, programmi, a dirci che la Spagna è meglio di noi, che gli inglesi sono più forti. E poi ci presentiamo in tre per cercare di vincere e alla fine dire ‘scusate ci siamo sbagliati’. Sprecando una montagna di soldi: la giornata elettiva è costata cinquecentomila euro. Vi sembra normale? La gente non arriva a fine mese, noi club facciamo pagare i biglietti anche duecento euro. Si è persa la misura. Da dove ripartire? Abbiamo dimenticato che il centro deve essere il pallone. Dobbiamo renderne conto ai nostri figli che vanno alla scuola calcio, che guardano le partite, che si appassionano allo sport. L’avete visto l’Olimpico vuoto, domenica sera? Quattro anni fa io correvo a casa per vedere l’Italia ai Mondiali, si fermava la città. Mi ricordo che quando giravamo il film ‘Ultrà’ durante i Mondiali del ’90 ho dovuto garantire alla troupe che ci saremmo fermati per le riprese. Quella di ieri è stata una giornata di lavoro sprecata per tutti. Ma secondo voi, vi chiedo, è normale che un Senatore della Repubblica come Sibilia inviti i suoi delegati a votare scheda bianca? Io da qualcuno mi sarei aspettato un passo indietro. Per il bene del calcio, non delle poltrone”.

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.