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immobile_macedonia_italia_gettyÈ Claudio Ranieri il miglior allenatore del 2016 per la Fifa. La proclamazione del tecnico del Leicester City è avvenuta a Zurigo, nel corso della premiazione dei premi “The Best” 2016. Così, anche la massima organizzazione mondiale del calcio rende omaggio al “miracolo Leicester”, capace di vincere il suo prmo, storico e inaspettato scudetto nel 2016. ” Sono pazzo di felicità, in Inghilterra è successo qualcosa di incredibile – ha commentato Ranieri, premiato da Maradona -. Il Dio del calcio ha deciso che l´anno scorso dovevamo vincere noi”. L´allenatore del Leicester ha superato la concorrenza del francese e del c.t. del Portogallo, Fernando Santos. Tra i calciatori, il premio è andato a Cristiano Ronaldo, che ha battuto Messi e Griezmann. “Il 2016 è stato il miglior anno della mia carriera”, ha detto a caldo il portoghese.

GLI ALTRI PREMI — Durante il galà di Zurigo sono stati assegnati anche i premi per la miglior allenatrice femminile (andata alla c.t. tedesca Silvia Neid), per il miglior gesto di fair play (all´Atletico Nacional di Medellin), per il miglior giocatore di futsal (conquistato da Alessandro Rosa Vieira “Falcao”), per il miglior gol (vinto da Mohd Faiz Subri, del club malese del Penang) e per la miglior calciatrice femminile (successo per Carli Lloyd, dello Houston Dash) ed è stata composta l´undici ideale dell´anno: Neuer; Dani Alves, Piqué, Sergio Ramos, Marcelo; Kross, Modric, Iniesta; Messi, Suarez, Cristiano Ronaldo.

POLEMICA BARÇA-FIFA — La cerimonia è stata preceduta da un caso diplomatico tra la Fifa e il Barcellona. I quattro calciatori blaugrana invitati (Messi, Iniesta, Pique e Suarez), non si sono presentati, ufficialmente per preparare senza distrazioni la sfida con l´Athletic Bilbao di mercoledì. La massima organizzazione calcistica mondiale, però, non ha nascosto la propria irritazione.

Fonte: gazzetta.it

TORINO – Juve saldamente a +4 sulla Roma (con una partita da recuperare per la squadra di Allegri) ma per Kwadwo Asamoah il campionato è tutt´altro che finito. “La Juve è sempre forte ma questo campionato – dice al canale Jtv il ghanese, con il Bologna schierato terzino sinistro – è diverso dal solito, perché ci sono molte squadre che stanno facendo bene, come la Roma, il Napoli e il Milan”. Asamoah ha rinunciato alla Coppa d´Africa: “È stato difficile – spiega – l´allenatore e il presidente della Federazione mi hanno chiamato molte volte e gli ho spiegato quanto mi avrebbe fatto piacere andare, ma in questi due anni ho avuto diverse difficoltà (infortuni, ndr) e ora ho bisogno di lavorare e giocare il più possibile”.

OBIETTIVO COPPA – Mercoledì si giocherà Juve-Atalanta per gli ottavi di Coppa Italia: “Il nostro obiettivo – sottolinea Asamoah – è arrivare in finale anche quest´anno e affronteremo l´Atalanta con la massima concentrazione”.

Fonte: tuttosport.com

Il Collegio di garanzia del Coni ha respinto il ricorso del Sassuolo contro la vittoria per 0-3 a tavolino assegnata al Pescara dal giudice sportivo dopo l´incontro di campionato del 28 agosto scorso. Il Sassuolo era stato sanzionato “per la non osservanza di quanto previsto dalla normativa federale che impone, ai fini della utilizzabilita´ di un calciatore, l´inserimento dello stesso nell´ambito della cosiddetta “lista dei 25″, da comunicarsi alla Lega entro le ore 12 del giorno precedente la gara”. Questo non sarebbe avvenuto con il giocatore Antonino Ragusa, entrato al posto di Politano al 20´ della ripresa della gara, finita 2-1 per gli emiliani. Il Sassuolo, dopo la decisione del giudice sportivo, aveva fatto ricorso alla Corte sportiva d´appello della Figc, senza successo e quindi al Collegio di Garanzia, con lo stesso risultato negativo.

Fonte: ansa.it

Ancora un colpo di scena in casa Palermo. Roberto De Zerbi ha detto no a Zamparini, troppe divergenze tra i due, il rapporto è ormai pieno di crepe e allora l´ex Foggia ha deciso di non accettare la nuova proposta del presidente rosanero.
L´idea era quella di riportare Roberto De Zerbi al timone della squadra ma l´allenatore ha detto ´no´ ad un eventuale ritorno sulla panchina rosanero e la riposta sarebbe negativa anche in caso di chiamata formale dal patron.
Zamparini adesso deve decidere se puntare ancora su Corini oppure esonerarlo, puntando poi su Ballardini o su un profilo da scegliere nelle prossime ore. Situazione in evoluzione, il Palermo è in crisi, Zamparini riflette e al momento non vuole rilasciare dichiarazioni. In tutto questo c´è una preparazione da iniziare in vista del match contro il Sassuolo.

Fonte: palermo.gds.it

E´ ormai fatta per il passaggio di Stevan Jovetic al Siviglia. Il montenegrino, che nei giorni scorsi si era sfogato per la sua situazione all´Inter (“Non ho mai avuto chance”), è pronto per volare in Spagna. L´Inter e il club iberico hanno infatti raggiunto l´accordo. La formula è quella del prestito con diritto di riscatto già fissato a quota 14 milioni. Dopo un anno e mezzo si chiude così l´avventura dell´attaccante montenegrino a Milano.
In mattinata il ds del Siviglia, Monchi, aveva confermato la trattativa per Jovetic, rivelando però alcuni intoppi: “Ha un problema con il suo club attuale – le parole di Monchi -. L´Inter chiede un´operazione che non possiamo soddisfare. Vogliamo arrivare a un accordo e stiamo lavorando per questo. Siamo ottimisti perché contiamo sulla volontà del giocatore, ma non è semplice”. L´affare si è invece sbloccato nelle ultimissime ore e il montenegrino è ormai pronto per volare a Siviglia.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Monchi non vuole parlare in pubblico del suo futuro, ma secondo quanto riportano in Spagna, avrebbe già comunicato al Siviglia la sua decisione di andare alla Roma. Lo scrive El Correo de Andalucia, secondo cui Monchi avrebbe detto al presidente José Castro che la sua decisione è irremovibile e che si trasferirà in Italia subito dopo la fine del mercato di gennaio. La Roma pagherebbe la clausola rescissoria di 5 milioni di euro, come vuole Castro. Il presidente del Siviglia avrebbe chiesto a Monchi di rimanere almeno fino a Pasqua, per pianificare la stagione 2017/2018. La clausola rescissoria, a partire da luglio si dimezza, passando a 2,5 milioni. Per questo la Roma potrebbe anche aspettare.

Fonte: corrieredellosport.it

Dopo le ipotesi delle ultime ore è arrivato il verdetto finale: Pescara-Fiorentina verrà recuperata il primo febbraio alle 20 e 45. In casa viola, dopo il rinvio della sfida contro gli abruzzesi, si pensa alle prossime gare contro Chievo e Juventus, ma anche al mercato. L´offensiva cinese per Nikola Kalinic, iniziata all´alba del 2016, non si placa e la società gigliata tentenna. Il Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro punta con decisione il croato ed èdisposto a pagare la clausola da 50 milioni presente nel contratto dell´ex Dnipro: adesso c´è da convincere il giocatore. Con un progetto tecnico valido? Macché, a suon di milioni, per l´esattezza quasi 15 a stagione. Un´offerta sulla quale il bomber sta riflettendo, perché nonostante la sua voglia di restare nel calcio che conta, un ingaggio del genere farebbe gola a chiunque.

LE ALTERNATIVE – Una Chinese Super League pigliatutto insomma. Dopo Oscar e Tevez (oltre ai vari Hulk, Jackson Martinez, Gervinho e Alex Teixeira), Kalinic potrebbe essere un altro rinforzo che andrebbe ad innalzare ulteriormente il prestigio del campionato. Ma se il bomber dovesse davvero lasciare Firenze chi potrebbe prendere il suo posto? I nomi sono sostanzialmente tre: Simone Zaza, Luis Muriel e Jonathan Calleri. Tutti profili che alla dirigenza toscana piacciono, specie quello dell´ex Sassuolo, per il quale Pantaleo Corvino ha già preso informazioni con l´entourage del ragazzo e la Juventus, che ne detiene il cartellino.

CAPITOLO ZAZA – Scaricato dal West Ham, che avrebbe dovuto riscattarlo al termine della stagione, per Zaza è da escludere un ritorno in bianconero, perché la Vecchia Signora ha intenzione di cederlo. Il club dei Della Valle, in caso di partenza di Kalinic, avrebbe la forza economica per rappresentare una valida destinazione, anche se i viola in prima battuta puntano al prestito. Il club piemontese chiede non meno di 20 milioni per lasciarlo andare a titolo definitivo. Sull´attaccante, oltre alla Fiorentina, c´è da tempo l´interesse del Valencia, che tuttavia sta vivendo un momento di transizione. Dopo le dimissioni di Cesare Prandelli, sono arrivate infatti quelle del direttore sportivo Pitarch, che hanno messo in discussione l´affare che sembrava ben avviato.

SOGNO MURIEL, OCCASIONE CALLERI – Il nuovo ds degli spagnoli Alexanco, tuttavia, pare coler continuare sulla strada tracciata dal suo predecessore. Questo complicherebbe e non di poco lo scenario per Zaza. La Fiorentina guarda così in casa Sampdoria per Muriel, anche se il colombiano difficilmente sarà ceduto dai blucerchiati prima dell´estate. Sfumato invece definitivamente Gabbiadini: il classe ´91, nonostante i due gol consecutivi, è in uscita dal Napoli, ma come raccontato dal suo agente si trasferirà all´estero. E dall´estero potrebbe arrivare la soluzione low cost per i viola. Si tratta di Calleri, ormai ai margini, come Zaza, nel West Ham, che lo girerebbe in prestito gratuito.

Fonte: quotidiano.net

Nella giornata che ha chiuso il girone di andata (all´appello manca solo il derby Cantù-Milano in programma stasera alle 20,45) e che ha definito la griglia della Final Eight di coppa Italia di metà febbraio a Rimini, la sorpresa è arrivata dal fondo della classifica dove Cremona sbancando Reggio Emilia ha vinto la seconda partita consecutiva (cosa che non gli era mai riuscita finora) e ha agganciato Varese lasciando alla squadra di Caja (con cui al momento ha lo scontro diretto a favore) l´ultimo posto in classifica.
La stagione della Vanoli ha subito una scossa poco meno di un mese: via dopo tre anni Pancotto e squadra affidata a Paolo Lepore, classe 1977, una vita da assistente, al primo incarico da capo allenatore in serie A. Il più giovane coach del campionato.

Coach Lepore, Cremona non aveva mai vinto due partite in fila in questa stagione. C´è riuscita passando a Reggio Emilia, campo dove finora tutti ci avevano lasciato le penne.
“Era importante, dopo il successo con Varese, dare un ulteriore segnale, far capire a tutti che questa squadra è viva ed ha voglia di lottare. Essere riusciti a vincere su un campo difficile come quello di Reggio credo sia qualcosa di importante. Non credo che la nostra vittoria vada sminuita, la Reggio Emilia di ieri è la stessa che poche settimane fa ha battuto Milano. Bravi noi a giocare una grande partita”.
Fino a qualche settimane fa lei era ´soltanto´ lo storico assistente della Vanoli, nove stagioni a Cremona e poco spazio sotto i riflettori. Nel giro di un mese è diventato il più giovane allenatore della serie A e ha rimesso in piedi una stagione che non ne voleva sapere di svoltare.
“In queste settimane si sono mescolate tante emozioni. Da un lato il dispiacere per quanto successo a Pancotto, con cui ho condiviso tre anni e mezzo di lavoro e soddisfazioni, dall´altro la voglia di aiutare quella che per me è più di una semplice società. Sono qui da nove anni, e sento la responsabilità essendo cresciuto professionalmente in questa società. Con una buona dose di incoscienza ho accettato un incarico in una situazione difficile contando sul fatto che questa è una squadra formata da ragazzi che hanno voglia di allenarsi e di raggiungere un obiettivo, la salvezza, che dobbiamo al presidente Vanoli”.

Dove inizia la sua storia di allenatore?
“Da Avellino, dove sono nato e dove giocava mio zio (Gigetto Valentino, storica bandiera del club irpino, ndr). Mi è sempre piaciuto allenare, da giocatore davo l´anima ma non avevo fisico e talento per continuare. Però volevo rimanere in questo ambiente che mi piaceva troppo. Ho iniziato nella società del mio paese, Ombriano, un club piccolo ma strutturato, con un buon settore giovanile. In quel periodo lavoravo in una carrozzeria, come perito meccanico facevo le revisione alle auto. Alle 17 staccavo e fino a mezzanotte ero in palestra ad allenare i ragazzini e a fare il vice in serie D. E´ stata una scuola di vita, ho avuto la possibilità di sbagliare senza la pressione del risultato”.
Quando è arrivata la chiamata di Cremona si è trovato davanti una scelta non facile.
“Ho deciso di lasciare un lavoro sicuro, un contratto a tempo indeterminato, per inseguire un sogno. In testa avevo solo la pallacanestro e non volevo avere rimpianti. Sono stato fortunato, quando la Vanoli mi ha chiamato in A2 siamo stati subito promossi in serie A, ormai la mia vita di professionista era iniziata”.
Lei crede al destino?
“Se devo pensare a quanto successo in queste settimane assolutamente sì. La prima partita da capo allenatore in serie A l´ho giocata contro Avellino, alla terza ho sfidato Caja con cui avevo lavorato nella Sperimentale. Diciamo che ho avuto il mio bel da fare per gestire tutte queste emozioni”.
A quali allenatori si ispira?
“Per Ettore Messina ho una sorta di adorazione, è sempre stato un punto di riferimento. Adesso mi piace molto Trinchieri e come fa giocare il Bamberg”.
La sua promozione è solo l´ultimo caso di quella che sta diventando una tendenza: puntare sulla soluzione interna quando c´è da cambiare. Prima di Cremona lo hanno fatto, con ottimi risultati, Capo d´Orlando e Venezia.
“La scelta di Cremona è stata sicuramente audace, perché non è da tutti affidare la panchina di una squadra di serie A ad un debuttante. Secondo me il ragionamento che fanno i club è semplice: chi è all´interno dello staff conosce già le dinamiche, si è già fatta un´idea delle problematiche da affrontare. Nel mio caso è stato anche più semplice perché sono qui da tanto e conosco un po´ tutti. La mia fortuna è quella di avere un grande staff, da Andrea Zanchi che ha scelto di farmi da vice, al preparatore atletico passando per i miei assistenti”.
Peccato fermarsi proprio ora.
“Forse sarebbe stato meglio cavalcare l´onda ma credo che ai ragazzi faccia bene un po´ di riposo. Mi piace pensare a questa sosta come ad una opportunità e non a qualcosa che può spezzarci il ritmo. Il campionato è uno sprint non una maratona e io sono convinto che i giorni di riposo siano importanti quanto quelli di allenamento´´.
Finisse oggi il campionato Cremona sarebbe salva.
“Ma io al mio presidente non chiederei nulla, lo ringrazierei dell´opportunità e lascerei a lui la scelta di tenermi o meno. So benissimo che questo lavoro è fatto soprattutto di vittorie, che in una settimana può cambiare tutto. Io non sono il più bravo, il più furbo, non ho più esperienza degli altri, sono il più giovane ma di sicuro ci metto tanta passione. Ho la fortuna di restare con i piedi per terra, è il mio mantra quotidiano”.

Fonte: repubblica.it/sport

Sono nove i tennisti italiani in gara nelle qualificazioni maschili – al via mercoledì – degli Australian Open, primo Slam del 2017, in programma dal 16 al 29 gennaio sui campi in cemento di Melbourne Park nella metropoli australiana.
Si tratta di Alessandro Giannessi, Thomas Fabbiano, Luca Vanni, Stefano Napolitano, Federico Gaio, Marco Cecchinato, Matteo Donati, Lorenzo Giustino e Riccardo Bellotti, mentre nelle qualificazioni femminili è entrata Jasmine Paolini.

Fonte: ansa.it

Si passa da 32 a 48 squadre. Non da Russia 2018 e nemmeno da Qatar 2022, ma soltanto dal Mondiale (non ancora assegnato) del 2026. Lo ha ratificato oggi la Fifa che si è riunita in consiglio. Sedici i gironi, ciascuno da tre squadre.
Un tweet della federcalcio mondiale a darne l´annuncio, ulteriori dettagli verranno forniti in giornata. Durante la fase a gironi, sostiene l´Associated Press, saranno vietati i pareggi. In caso di parità, infatti, si andrà direttamente ai calci di rigore. Passeranno le prime due di ogni raggruppamento, che andranno direttamente ai 32esimi di finale.

Fonte: corrieredellosport.it

12.16 – È terminata la conferenza stampa di Massimiliano Allegri
ATALANTA – “Ci sono grandi meriti da parte della società e ovviamente dell´allenatore, Gasperini ha lavorato tanto nel settore giovanile e sa come far crescere i giovani. Soprattutto la grande struttura societaria, un ottimo settore giovanile e stanno raccogliendo i frutti. Si possono fare solo i complimenti all´Atalanta”
DANI ALVES – “Oggi ha i controlli, in base all´esito delle visite valuteremo come sarà il processo di recupero.”
MONDIALE – “48 squadre sono tante, vedremo come si organizzerà la formula. Il calcio sta cambiando, si cercano delle formule per aumentare gli introiti, ormai il calcio è show e business. Da allenatore sono troppe, magari da ct sarei felice”
ATTACCO – “Higuain non era arrabbiato quando è uscito, però chi sta in panchina è arrabbiato, chi esce si arrabbia, io ne posso far giocare solo undici. Mandzukic è entrato bene con il Bologna, sia lui che Higuain possono fare molto bene”
ASAMOAH – “Ha fatto una bella partita, il problema è il suo ginocchio. Domani dovrebbe giocare nuovamente lui, da giovedì rientrerà Alex Sandro e ci saranno sia lui che Bonucci a Firenze”
MODULO – “Si può giocare con Cuadrado nel tridente o con il trequartista, domani gioca Lichtsteiner perché è squalificato in campionato. Dovremo comunque esser bravi a vincere presto la partita”
PROFESSIONISTA – “Al Pisa ho giocato, ha ragione Spalletti. Noi siamo professionisti, l´importante è che quando si lavora in un posto si abbia il rispetto di tutti, dai tifosi alla stampa. Ora sono alla Juve, al resto non penso”
PJACA – “Può giocare da esterno o da trequartista. È un giocatore forte, è arrivato da un europeo e dalle qualificazioni Champions con la Dinamo, la frattura è stata negativa ma da un lato lo ha aiutato. Vedendolo dall´allenamento sta facendo molto bene, è bello vederlo giocare ed ha potenzialità straordinarie, può essere l´acquisto del 2017. Domani sarà l´inizio”
MERCATO – “Non mi aspetto nulla anche perché non ho chiesto nulla, qui devono arrivare giocatori che possono innalzare il tasso tecnico. La società lo ha fatto e lo ha sempre fatto, non serve far numero, preferisco portar su ragazzi della Primavera”
COPPA ITALIA – “Entriamo domani nella competizione e non sarà facile, perché affrontiamo subito l´Atalanta che è in gran forma. Se non affrontiamo la partita nel modo giusto rischiamo l´eliminazione, sarà importante risparmiare energie ed evitare i supplementari, ma non sarà facile. La formula è strana, con quattro partite si vince il torneo, però è anche vero che non c´è spazio nel calendario, con un campionato a 18 squadre ci sarebbe la possibilità di giocare quattro partite in più.”
RINCON – “Domani può giocare, per il centrocampo c´è da valutare le condizioni di Sturaro che ieri non era al meglio”
EVRA – “La situazione non è cambiata, con lui ho parlato recentemente e sono stato molto chiaro con lui, così come Patrice è stato molto chiaro con tutti noi. Si è preso del tempo per decidere se andar via o rimanere, è giusto che gli venga dato il tempo di cui ha bisogno, tanto il mercato si chiude a fine gennaio. ”
TURNOVER – Domani andrà in campo la miglior formazione, non ci sarà grandissimo turnover perché siamo contati. Chiellini è squalificato, valuteremo domani Bonucci per la panchina. A centrocampo qualcuno riposerà, davanti valuterò, Dybala ha bisogno di giocare e Pjaca sicuro farà uno spezzone di partita
12.03 – È iniziata la conferenza stampa di Massimiliano Allegri
11.35 – A mezzogiorno prenderà la parola Massimiliano Allegri dal Media Center di Vinovo

Fonte: juvenews.eu

Incontro in Campidoglio tra la sindaca Virginia Raggi, il vicesindaco Luca Bergamo, il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni e l´imprenditore Luca Parnasi. “Si sta accelerando. I tecnici sono al lavoro per valutare i miglioramenti al progetto nel rispetto dei tempi previsti dalla conferenza dei servizi”, spiegano fonti del Campidoglio. Ieri sera si è tenuta una riunione di maggioranza con Raggi in cui si è parlato anche dello stadio.

Fonte: ansa.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.