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eder11A tutto Bernardeschi. Il dieci viola si procura e trasforma un rigore al 93´ portando la Fiorentina ai quarti di finale e regalando ai viola il Napoli, al San Paolo. Paulo Sousa dimostra ancora una volta la totale fiducia che ripone in Kalinic inserendolo al centro dell´attacco nonostante le molte voci di mercato. Zarate, Bernardeschi e Chiesa sono i trequartisti. Nel Chievo Maran inserisce De Guzman dietro a Floro Flores ed Inglese. Dopo due minuti, viola vicini al vantaggio con Zarate che, su assist di Kalinic, prova a piazzare sul secondo palo. Palla fuori di poco. Al 9´ sono gli ospiti a mangiarsi il vantaggio. Floro Flores è abile ad approfittare di un errore di Sanchez, ma spara altissimo tutto solo davanti a Tatarusanu. Ancora Chievo pochi minuti dopo ed ancora grande occasione. Tatarusanu non è sicuro, Tomovic pasticcia ed Inglese può battere tutto solo a pochi metri dalla porta con il pallone che termina però a lato. La Fiorentina va piano, Zarate fatica ad entrare in gara e dietro senza Gonzalo Rodriguez ed Astori i viola soffrono.

CHIEVO IN 10 — Al 27´ un tiro sporco di Vecino si trasforma in un assist per Bernardeschi che a centro area manca il controllo. Partita piuttosto brutta e freddo pungente. Ci prova anche Chiesa con un sinistro a girare da posizione molto defilata con Sorrentino che blocca senza problemi. Prima del riposo, nel secondo minuto di recupero, sciocchezza di Radovanovic che, già ammonito, stende Tomovic da dietro. Secondo giallo e logica espulsione. Sulla punizione seguente clamoroso incrocio dei pali colto da Bernardeschi a Sorrentino battuto.
ASSEDIO VIOLA — Maran è costretto a togliere Floro Flores inserendo Gamberini per aumentare la densità difensiva. I viola, come ovvio che sia, partono all´attacco provandoci da fuori con Vecino, Sorrentino devia in angolo. Il portiere si ripete un minuto dopo su botta dal limite di Bernardeschi. Ancora viola in avanti con Chiesa, il cui tiro-cross viene deviato da Sorrentino sul palo. Poi Kalinic spreca incredibilmente calciando altissimo. AL 67´ ci prova anche il Chievo con un tiro secco di Bastien terminato di poco a lato.

ROSSO A ZARATE, LAMPO BERNA — Lo stesso Bastien, fra i migliori del Chievo, viene steso da Zarate a centrocampo. Fallo da dietro che Celi valuta nel modo più grave tirando fuori il rosso diretto. La Fiorentina protesta, ma si torna in parità numerica. Al 75´ Castro di testa si mangia il gol del vantaggio con Tatarusanu che mostra comunque un buon riflesso. Sousa cambia: dentro Cristoforo, Ilicic e BorjaValero al posto di Badelj, Maxi Olivera e Chiesa. Nel Chievo Meggiorini per Inglese e Birsa per Castro. Al 91´ Un azione confusa in area porta al contatto tra Gobbi e Bernardeschi. Celi concede il rigore con tutti i giocatori del Chievo che protestano furiosamente. Lo stesso Bernardeschi trasforma con freddezza portando i viola ai quarti di finale. Contro il Napoli al San Paolo, quindi, toccherà alla Fiorentina.

Fonte: gazzetta.it

La Juventus si è qualificata per i quarti di finale di Coppa Italia. Qualche patema allo Stadium per i bianconeri che hanno superato l´Atalanta di Gasperini 3-2. Dominio bianconero nel primo tempo con un supergol di Dybala al 22´, raddoppiato da Mandzukic al 34´ sempre su assist dell´argentino. Nella ripresa Pjanic (75´) risponde su rigore a Konko (72´), ma nel finale Latte Lath, classe 1999, spaventa i ragazzi di Allegri.

IL TABELLINO
JUVENTUS-ATALANTA 3-2
Juventus (4-3-1-2): Neto; Lichtsteiner, Barzagli, Rugani, Asamoah; Rincon, Hernanes, Marchisio (1´ st Sturaro); Pjanic (37´ st Bonucci); Dybala (17´ st Pjaca), Mandzukic. A disp.: Audero, Del Favero, Semprini, Khedira, Cuadrado, Higuain. All. Allegri.
Atalanta (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Grassi (15´ st Latte), Freuler, Spinazzola; Kurtic (1´ st Konko), Petagna, D´Alessandro (37´ st Gomez). A disp.: Sportiello, Bassi, Gatti, Raimondi, Migliaccio, Melegoni, Capone, PešićAll. Gasperini.
Arbitro: Giacomelli
Marcatori: 22´ Dybala (J), 34´ Mandzukic (J), 27´ st Konko (A), 30´ st rig. Pjanic (J), 36´ st Latte (A)
Ammoniti: Grassi, Toloi, Latte (A)
Espulsi: nessuno

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

“Icardi in Nazionale? Meglio un ex giocatore”. Ennesima stoccata di Diego Armando Maradona al centravanti dell´Inter sulla mancata convocazione del capitano nerazzurro nell´Albiceleste. “Prima di Mauro chiamerei l”Indio´ Bazan Vera”, il 43enne ex attaccante dell´Almirante Brown, recordman di gol in una stagione nella B Nacional, la seconda divisione argentina.

RAPPORTO AL VELENO – Non è la prima volta che l´ex Pibe de Oro punge Icardi. Tra i due non c´è alcun feeling, a Maradona infatti non è mai andato giù il tradimento dell´interista nei confronti di Maxi Lopez, ex marito di Wanda Nara, ora moglie di Icardi. “Mi piace molto Pratto, preferisco tenere Mauro lontano dalla nazionale”, aggiunge Diego ai microfoni di “Radio Rivadavia”. Decisamente migliore invece il rapporto con il ct argentino Bauza: “Ho un ottimo rapporto con lui da Italia ´90, era il primo ad allenarsi e a sacrificarsi”.

“CON INFANTINO RISANEREMO AFA” – Maradona racconta poi del suo riavvicinamento alla Fifa: “Vogliamo dare una ripulita all´Afa (la Federcalcio argentina). Se dovrò passare sulla testa di qualcuno, lo farò, non perdonerò nessuno. Come ho detto a Infantino, come vogliamo una Fifa trasparente, lo stesso vale per l´Afa. E Gianni vuole che sia io a dare l´ultimo colpo di martello. In Federazione voglio gente onesta e che non abbia rubato, abbiamo bisogno di un uomo nobile, con dignità, che non voglia arricchirsi col calcio. E bisogna sistemare i tornei: non si può andare avanti con un campionato noioso a 30 squadre”. El Diez conclude specificando che al momento il suo ruolo nella Fifa è quello di “ambasciatore nel mondo, soprattutto in Sudamerica e Centroamerica”.

INFANTINO: “DIEGO UN GRANDISSIMO” – Lo scambio di elogi è reciproco con il presidente della Fifa: “Maradona non è un grande, è un grandissimo. E´ un´idolo delle folle e del calcio, quello che ha fatto lui per far innamorare del calcio la gente non lo potrà fare mai alcun dirigente e lo potranno fare pochi giocatori”. Così Gianni Infantino sull´ex numero 10 del Napoli. “Sono contentissimo che faccia parte della nostra squadra, siamo tutti assieme e vogliamo fare qualcosa per il calcio – prosegue ai microfoni di Rai RadioUno -. Avere delle leggende come Maradona che partecipano anche dopo la loro carriera di giocatori allo sviluppo del calcio penso sia bellissimo”. Ultima battuta sul premio a Claudio Ranieri come miglior allenatore del 2016: “Complimenti di cuore, è un signore e un grande allenatore. Zidane e Santos avrebbero meritato anche loro questo premio, è stato difficile scegliere ma Ranieri ha compiuto il miracolo del 2016 con la vittoria della Premier con il Leicester”.

Fonte: repubblica.it/sport

Sembra proprio essere calato il grande gelo nei rapporti tra Leo Messi e il Barcellona. Il tema è sempre il solito, o almeno quello che toglie il sonno ai tifosi catalani ormai da mesi: il rinnovo di Leo Messi che con il Barça ha un contratto in scadenza il 30 giugno 2018. La Pulce è rimasto l´unico fuoriclasse dell´attacco stellare del Barcellona a non aver ancora rinnovato. Hanno firmato sia Neymar che Suarez. E, in realtà, la strada verso un accordo sembra essere ancora lontana. A confermarlo, indirettamente, è stato in giornata l´a.d. del Barcellona, Oscar Grau, ragionando con i giornalisti sul futuro di Messi a margine del Forum Europa. “Il Barcellona ha l´obbligo di analizzare la situazione a mente fredda e con buon senso: noi vogliamo tenere i migliori giocatori, ma la società non può impiegare più del 70% del suo budget per i salari. Dobbiamo far quadrare i conti”.

IL RETROSCENA — Ma a cosa o a quali cifre si sta riferendo Grau? Non lo dice espressamente, ma ormai da mesi non è più un mistero che il rinnovo di Messi sia diventato un caso aperto nel cuore del Barcellona. Da tempo sulle sue tracce ci sono sia il Paris Saint Germain sia il Manchester City, pronti a sfilarlo al Barça anche a costo di follie. Ultimamente, la stampa spagnola ha fatto filtrare delle cifre stellari: in questa prima fase di trattativa – al tavolo Messi è rappresentato dal padre – la famiglia Messi avrebbe chiesto al Barcellona un rinnovo pluriennale da 50 milioni lordi a stagione, forse forte anche delle proposte già ricevute da Manchester e da Parigi. Una richiesta nettamente più alta dell´ingaggio attuale, intorno ai 20 netti.

SOCI NON TRANQUILLIZZATI — Le parole di oggi di Grau sembrano essere la conseguenza di questa indiscrezioni. “Forse dobbiamo dare delle priorità – ha sottolineato l´a.d. del Barcellona, Oscar Grau -. Dobbiamo far quadrare i numeri e analizzare la vicenda con la mente fredda e il buon senso. Un´opzione potrebbe essere quella di incrementare i ricavi, ed effettivamente è quello che rientra nel nostro piano strategico. Il desiderio del club è che il più forte giocatore del mondo e della storia resti. Mi piacerebbe poter tranquillizzare tutti i soci sotto questo punto di vista. Ma tutto va sempre fatto con buon senso”.

Fonte: gazzetta.it

“Per andare in Europa ci sono tante strade e una di queste è la Coppa Italia. Si tratta di una competizione importante, dove non basta solo fare bella figura”.
L´allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, presenta così la sfida contro il Milan, valida per gli ottavi di finale del torneo. “Nelle partite secche sinora abbiamo dimostrato di potercela giocare contro tutti e quindi andiamo a San Siro fiduciosi, cercando di passare il turno – sottolinea l´allenatore granata ai microfoni del Tg3 Piemonte -. Sappiamo che non sarà facile, ma anche che non è impossibile: noi dobbiamo solo pensare a fare bene la nostra partita. La formazione? Cambierò il meno possibile”.

Fonte: ansa.it

“Arek è guarito. Può tornare ad allenarsi con il gruppo. Bentornato”. Lo annuncia su Twitter il Napoli. Milik ha ricevuto il via libera per tornare ad allenarsi con i compagni dal professor Mariani che lo ha visitato stamattina a Roma.

Coraz blizej, coraz blizej powrotu!
Ogni giorno piu vicino di rientrare in campo! pic.twitter.com/PNbDe2gH52

— Arkadiusz Milik (@arekmilik9) 12 gennaio 2017
Si! Posso allenarmi con la squadra. Sono contentissimo, non vedo l’ora di tornare in campo”. Lo scrive sul suo profilo Twitter Arek Milik, commentando il via libera ricevuto dai medici per il ritorno ali allenamenti con i compagni. Milik potrà tornare ad allenarsi in gruppo già da domani, riprendendo il ritmo partita dopo un lungo stop. Il professor Mariani, che lo ha operato al legamento crociato del ginocchio a ottobre, ha constatato che la guarigione ha seguito i tempi previsti e dopo la terza visita di controllo mensile ha dato il via libera al calciatore per tornare ad allenarsi normalmente, sotto il controllo dello staff medico azzurro. Milik si era infortunato l’8 ottobre scorso durante Polonia-Danimarca, match valido per le qualificazioni ai Mondiali.

Rientrato in Italia si è subito sottoposto all’intervento chirurgico a Roma che ha dato esito positivo. Il suo cammino verso il rientro in campo sarà però graduale: Milik potrebbe essere convocato per la sfida al Palermo del 29 gennaio. Ma i tifosi del Napoli sognano di averlo nuovamente protagonista per la doppia sfida al Real Madrid, magari già dalla partita di andata in programma il 15 febbraio. Prima di infortunarsi, Milik aveva avuto un ottimo impatto sull’attacco azzurro, segnando 7 gol nelle sue prime 9 partite giocate con il Napoli.

fonte:ansa

(ANSA) – FIRENZE, 12 GEN – Il campionato “non è chiuso”, ma “la Juventus ha dimostrato in questo momento di avere una marcia in più”. E’ l’opinione dell’ex capitano bianconero Alessandro Del Piero che oggi a Pitti Uomo ha presentato il suo brand AirDp. “Sta dimostrando qualità – ha detto – sta ottenendo vittorie, ha sempre abituato bene i suoi tifosi e confermarlo anche oggi è una nota di merito”. Secondo Del Piero “Roma e Napoli sono sicuramente le squadre che si avvicinano di più e che possono insidiare la Juventus”. Ma la prima di ritorno propone lo scontro con la Fiorentina, che evoca dolci ricordi a Pinturicchio “a partire dal gol forse più bello e significativo e più bello della mia carriera. Anzi, il più bello indubbiamente”, ovvero la rete decisiva del 3-2 del dicembre 1994, “e poi la tripletta che mi ha consentito di superare il record di Boniperti. C’è sempre stato fascino intorno a questa partita, molto forte, molto tesa in alcuni momenti. Lo considero come un derby”.

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.