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sanpaoloansaChiellini stringe i denti e ridimensiona l´allarme dopo la sostituzione durante la gara con l´Udinese. “Martedì faccio gli esami, ma sto benino – ha spiegato -. Non è niente di grave, ogni tanto ho qualche acciacco delle battaglie passate. Ora vediamo in qualche giorno di recuperare”. “E´ una cosa che non andrà per le lunghe, ma non so se ce la farò per la gara contro il Milan – ha aggiunto -. Tra martedì e mercoledì valuteremo”.
Poi una battuta sul pareggio contro l´Udinese: “Bisogna essere anche lucidi e analizzare la partita. Non si può essere sempre al 100% e ieri sicuramente non abbiamo fatto una grandissima partita. Quindi è un buon punto”. “Sarebbe stato meglio vincere, d´altronde sapevano che non si poteva vincere sempre, ma abbiamo dato comunque una prova di maturità in una partita importante – ha proseguito -. In una giornata storta riuscire a raccogliere un punto è già un segnale positivo”. Quanto a Juve-Milan, Chiellini fatica a voltare pagina dopo il ko di Doha. “Sinceramente l´andata non mi brucia per niente o molto poco – ha spiegato -. Brucia un pochino di più Doha che con tutti i complimenti che vanno a loro, penso che sia stata tanto demerito nostro. Nel senso che abbiamo perso un´occasione importante per portare a casa un altro trofeo”.

“Il Milan è in un momento di ricostruzione, sta facendo un ottimo campionato e sta mettendo in mostra tanti giovani che saranno il fiore all´occhiello della nazionale italiana per tanti anni e nel futuro”, ha proseguito il difensore bianconero. “Quello che conta adesso è solo questa partita, per poi arrivare a fine campionato in testa davanti a tutti – ha continuato -. Sarà una partita difficile. Loro hanno qualità e soprattutto velocità nel contropiede. Bisognerà stare attenti soprattutto a quello”.

Poi qualche battuta sui gol segnati ai rossoneri: “Ho fatto gol al Milan nel 2013 sulla punizione di Pirlo che ha preso la traversa. Io vado spesso ad allungare la barriera e in quel caso sono stato il più lesto in scivolata di destro e ho fatto gol. Poi ho fatto gol nel 2008/2009 di testa ancora allo stadio Olimpico. Ho segnato in Supercoppa, quindi sarebbe buono esserci perché è una squadra che mi porta fortuna, vedremo nei prossimi giorni. Ma l´importante è che segniamo un gol in più di loro e vinciamo la partita. Può segnare anche Buffon che va bene uguale”.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

ROMA – Il calcio italiano sceglie la continuità. Carlo Tavecchio è stato rieletto alla presidenza della Figc: nell´assemblea elettiva tenutasi oggi all´Hotel Hilton di Fiumicino, il presidente uscente ha ottenuto 275,17 voti, pari al 54,03%, contro i 234,08 voti (45,97%) dello sfidante Andrea Abodi, che vede dunque infrangersi il suo sogno alla terza votazione, dove non serviva più un quorum. Alla prima tornata (quando serviva il 75% dei consensi) Tavecchio aveva ottenuto il 56,49% e poi il 53,7% al secondo turno (servivano i due terzi) contro il 42,91% e il 45,41% del presidente dimissionario della Lega di serie B. Classe 1943, il numero uno della Figc, nato a Ponte Lambro, in provincia di Como, era stato eletto per la prima volta l´11 agosto 2014, dopo le dimissioni di Giancarlo Abete, sempre al terzo scrutinio, con il 63,63% delle preferenze, all´epoca lo sfidante fu Demetrio Albertini. Sposato con due figli, il numero uno della Figc ha guidato la Lega nazionale dilettanti (Lnd) per 15 anni, prima di approdare alla presidenza Figc. Tavecchio resterà alla guida della Federcalcio per il prossimo quadriennio, fino al 2021.

TAVECCHIO: “ORA UNIRSI CON STESSA FORZA DELLE DIVISIONI” – “Normalmente in questi casi ci si divide, ma con la stessa forza con cui ci si divide ora bisogna trovare la forza per unire”. Sono le prime parole di Carlo Tavecchio nel discorso seguito alla sua rielezione alla presidenza della Figc. “Voglio dare atto ad Abodi della sua correttezza”, ha detto riferendosi al suo sfidante sconfitto. Tavecchio, visibilmente provato dall´influenza che lo ha colpito proprio in questi giorni, si è poi commosso al momento dei ringraziamenti. “Non sono nelle condizioni di proseguire molto. Ringrazio chi mi ha votato, gli amici, e anche coloro che non lo hanno fatto. Una considerazione va alla mia famiglia, ma soprattutto a mio fratello che sta soffrendo”, ha concluso con la voce rotta dal pianto. “Sono emozionato, come è normale che sia. Vittoria risicata a livello percentuale? Se a voi sembra risicata…Sono sicuro di aver fatto il mio dovere, ho detto quello che potevo fare, gli impegni che possono mantenere, niente di più. Da oggi una federazione ancora più unita? Lo spero”, ha poi aggiunto Tavecchio lasciando la sala dell´assemblea federale.

ABODI: “FUTURO? ORA COMINCIA UN´ALTRA VITA” – “Il mio futuro? Domani (oggi ndr) è il mio compleanno, poi lo capirò: mi sono dimesso e ho sempre rispettato i miei impegni. Gran parte del futuro è nelle mie mani, un altro pezzo è in quelle di chi deve valutare la mia competenza, magari non in questo sistema ma in un altro contesto”. Queste le parole di Andrea Abodi, uscito sconfitto dalla sfida con Carlo Tavecchio per la presidenza della Federcalcio. “Adesso inizia un´altra vita, auguro a Carlo e alla federazione di fare tesoro anche di questo confronto – ha aggiunto – Arbitri decisivi? C´è amarezza, perché quel 2% per me era sacro e rimane tale. Nei numeri si vede che quel dato almeno psicologicamente ha inciso. Ancor più mortificante per me è stato non sentir mai nominare, da parte di Nicchi, la Lega di B e tutto il lavoro, il rispetto e la collaborazione data al corpo arbitrale in sei anni e mezzo”, ha spiegato Abodi commentando la scelta fatta dagli arbitri di votare per Carlo Tavecchio, diversamente da quanto accaduto due anni e mezzo fa.

Fonte: repubblica.it/sport

A parole, dopo averlo fatto anche sulla carta del contratto, Urbano Cairo blinda Belotti. «Penso che Andrea si trovi benissimo con noi. La clausola di 100 milioni vale solo per l´estero e non per l´Italia», gongola, a margine dell´assemblea elettiva della Figc, il presidente granata. «Inoltre la clausola – spiega Cairo – è esercitabile solo con la volontà del calciatore. Belotti è un ragazzo affezionato al Toro e io ho voglia di investire. Il mio obiettivo, infatti, è di non vendere nessuno e eventualmente mettere a posto le cose che non sono andate bene. Ci serve qualche alternativa in più per fare un Toro ancora più grande, specialmente se Belotti resterà con noi».

L´eventualita di una partenza del “Gallo”, a sentire il patron granata, non è nei programmi futuri. «Ora come ora, Belotti rimane a Torino. Non ho ricevuto offerte da 100 milioni e lui mi ha detto di non volerle accettare. Dobbiamo appoggiarlo perché faccia sempre più gol. La clausola c´è, ma non rende automatica la cessione del calciatore. Vale solo per l´estero, ma può anche succedere Belotti abbia voglia di non muoversi dal Toro».

Fonte: lastampa.it

Davide Mazzanti sarà il prossimo ct della nazionale femminile di pallavolo. Ad anticiparlo è il neo presidente della Federvolley, Bruno Cattaneo, intervistato da Premium Sport. “Penso proprio di sì – risponde – Dobbiamo solo definire alcuni aspetti ma direi che se lo merita per quello che ha fatto, per la persona che è e per la preparazione che ha.
Direi che è la scelta giusta. Noi abbiamo due realtà diverse nelle Nazionali: quella maschile che è fortissima e su cui abbiamo grandi ambizioni per il Mondiale 2018 e poi quella femminile che è una nazionale molto giovane e che deve trovare una guida per esprimere il grande potenzialità che ha. E credo che Mazzanti sia una scelta molto giusta”. Blengini sarà confermato? “Dal mio punto di vista si merita una riconferma – risponde il n.1 Fipav – per quello che ha fatto. La qualificazione alle Olimpiadi che è stata un´impresa notevole e poi la meravigliosa medaglia d´argento di Rio. E´ la nostra scelta, bisognerà vedere se sarà d´accordo anche lui”.

Fonte: ansa.it

Altra rottura per Alessandro Gentile. Dopo l´addio a Milano, l´ex capitano dell´Olimpia sembra aver già concluso dopo solo due mesi e mezzo anche la sua avventura al Panathinaikos, dove era arrivato in prestito fino alla fine della stagione. Finito ai margini del progetto dei Greens, in Grecia Gentile non ha mai ingranato e ora il club gli ha consigliato di cercarsi un´altra squadra. Un duro colpo per l´ex stella dell´EA7, che ora dovrà cercare una nuova sistemazione.
Non c´è pace, dunque, per Gentile. Dopo il burrascoso divorzio con l´Olimpia, la storia rischia di ripetersi a pochi mesi di distanza. Arrivato al Panathinaikos a Natale per trovare nuovi stimoli e dimostrare il suo valore, l´ex capitano di Milano non è mai riuscito a convincere tifosi e società, finendo rapidamente fuori dalle rotazioni fino all´esclusione nella sfida di campionato contro l´Aris. Una bocciatura in piena regola, che ora rischia anche di complicare il futuro stagionale di Gentile. Per regolamento, infatti, l´ex capitano dell´Olimpia non potrà tornare né in Italia (se non in A2) né andare in una squadra che gioca l´Eurolega.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Il Frosinone pareggia in casa con il Cittadella 1-1 (1-0) nel posticipo dell´ottava giornata di ritorno e si riporta da solo in vetta alla classifica, con un punto di vantaggio sulla coppia formata da Spal e Verona. I
LA PARTITA — I ciociari si sono portati in vantaggio al 33´ del primo tempo grazie ad un colpo di testa di Daniel Ciofani. Prima della marcatura e dopo, lo stesso attaccante ha sciupato delle ottime opportunità. Nel secondo tempo al 7´ il Frosinone con Dionisi ha colpito la traversa e al 13´ Kragl ha sfiorato da fuori area il raddoppio. Il pareggio dei veneti è arrivato al minuto 17´ della ripresa: Vido, un 97´ del Milan molto interessante, appena subentrato a Litteri, ha tirato in porta trovando Bardi nella respinta. Il difensore di casa Krajnc invece di scaraventare la sfera in angolo ha provato a rinviarla centrando l´accorrente Bartolomei, che ha realizzato su rimpallo un autentico gol beffa. Il Frosinone le ha provate tutte ma è stato il Cittadella a sfiorare il raddoppio.

Fonte: gazzetta.it

LONDRA (Inghilterra) – Un calcio alla pressione e due gol al West Ham. Il Chelsea si aggiudica l´ennesimo derby londinese e vola di nuovo a +10 sul Tottenham, aspettando il Manchester City, a -11, ma con il derby da recuperare. Conte espugna dunque il London Stadium (1-2) con una partita di sostanza. Primo tempo attendista, con i Blues pronti a partire in contropiede. E da una magistrale ripartenza di Kante, infatti, nasce l´azione che porta Hazard e Pedrito alla triangolazione vincente, con il belga che supera sullo slancio Randolph e deposita in rete per l´1-0 al 26´. L´esultanza del fuoriclasse, però, fa imbestialire i tifosi degli Hammers: un paio di loro si riversano anche in campo e per poco non ci scappa la rissa.
Poi, tanta solidità difensiva e il raddoppio a inizio ripresa (50´), sugli sviluppi di un corner, grazie a una ginocchiata di Diego Costa (17 in Premier). Il West Ham ha uno scatto d´orgoglio, ma Moses (salvataggio sulla linea) e la fortuna (colpo di testa di Snodgrass fuori di un soffio) tengono a galla la squadra di Conte (62´) fino al 93´, quando Fabregas perde un brutto pallone a centrocampo e fa partire un contropiede finalizzato da Lanzini. Troppo tardi per gli Hammers: vince Conte 2-1.

Fonte: corrieredellosport.it

TORINO – Anche nel cuore del centrocampo si preannunciano più duelli gustosi tra Juventus e Inter. E non è banalmente una questione di intrecci legati alle classiche mosse perfette per infastidire l´avversario: no, qui ballano nomi tecnicamente ed “economicamente” importanti. Due su tutti: Corentin Tolisso e Seko Fofana, un mediano già fatto e un altro in fase di esplosione. Bianconeri e nerazzurri si contendono, ad ogni modo, il futuro. E la battaglia promette di essere senza esclusione di colpi, fra offerte e rilanci, controofferte concrete e magari qualche bluff per depistare il nemico. […]

Fisico, assist e reti Tolisso ha segnato 10 gol e servito 5 assist decisivi in 34 partite stagionali per complessivi 2799 minuti. Sostenere che il centrocampista non sia blindato in riva al Rodano, malgrado i numeri di cui sopra, pare una bestemmia, eppure è così. «A fine stagione ci saranno cessioni eccellenti», ha ammesso il presidente Jean-Michel Aulas, padre padrone di una bottega tradizionalmente cara ma ricca unicamente di pezzi vendibili purché siano correttamente prezzati. […]

Lunghe leve Paratici, da esperto ds, ha fatto mosse intelligenti non solo sobbarcandosi più viaggi a Lione anche di persona, ma facendo seguire pure Fofana. Il centrocampista dell´Udinese, prima di farsi male proprio al cospetto della sua potenziale squadra del prossimo futuro (tutta colpa di uno scontro fortuito con Alex Sandro, pochi secondi prima del gol di Duvan Zapata), era già piaciuto agli scout bianconeri e nerazzurri che in lui hanno rivisto tracce di Pogba e Yaya Touré. Ventuno anni, doppia nazionalità franco-ivoriana, gambe lunghe e testa giusta, rapido nei movimenti sia nell´offesa che nell´interdizione, i friulani l´hanno pagato 4 milioni nemmeno un anno fa e nonostante il perone fratturato il suo valore di mercato è schizzato oltre i 12 milioni. Il Manchester City l´ha quasi svenduto, l´Udinese l´ha blindato fino al 2021. E in tema di duelli sui centrocampisti, Juventus e Inter si daranno battaglia anche per Marco Verratti qualora il Paris Saint-Germain lo mettesse in… esposizione con il prezzo giusto in allegato.

Fonte: tuttosport.com

L´ex attaccante del Napoli, Antonio Careca, questa sera sarà al San Paolo per commentare la gara tra la squadra di Sarri e il Real Madrid per Premium Sport. Il brasiliano ha concesso un´intervista a Il Mattino; queste le sue parole: “Qualificarsi sarebbe una grande impresa e io spero che dopo l´1-2 che ho indovinato per Roma-Napoli indovini anche il 2-0 che serve per eliminare il Real. E´ più difficile di sabato, gli spagnoli hanno qualità, forza fisica, ma io ci credo. Le mie due grandi occasioni? Purtroppo trovai un grande portiere di fronte, Buyo. Segnammo subito con Francini, avremmo meritato altre reti e invece il gol del Buitre ci punì oltremodo in contropiede. Che peccato aver giocato così poco in coppa dei Campioni, quel Napoli così forte avrebbe meritato di più”.

Fonte: itasportpress.it

CANTU´ – Recalcati festeggia alla grande il ritorno sulla panchina di Cantù trascinando, dopo 27 anni, i brianzoli alla vittoria sulla favorita Reggio Emilia (98-83). Un successo fondamentale per i lombardi che rialzano la testa dopo 3 sconfitte e si portano a +2 sulla zona salvezza. Il secondo ko di fila, invece, costa caro alla squadra di Menetti che da stasera scivola al 7° posto e mette sempre più a repentaglio il proprio piazzamento in zona playoff.

REGGIO DURA DUE TEMPI – L´ex ct azzurro dà fiducia a tutta la squadra: dalla panchina Parrillo, Quaglia e Acker danno un contributo fondamentale. Grande intensità sin dai primi minuti con squadre in parità e tanta aggressività in difesa. Cantù si affida alla mano calda di Johnson le cui due triple portano al sorpasso interno 9-10 al 5′. Reggio tiene il campo affidandosi all´esperienza dell´ex canturino Kaukenas che infila una serie di contropiedi. Reggio fa un balzo in avanti e si porta a +9 (32-41 al 15′). Cantù soffre ma resta in gioco con le triple di Cournooh (35-43 al 16′) e poi di Callahan (38-44 al 17′). I brianzoli non si scoraggiano, ragionano sui passaggi. Johnson porta la sua squadra al -4 (40-44 al 18′).

CANTU´, UNA RIPRESA SUPER – In avvio di terza frazione Cournooh opera il sorpasso con una tripla (50-48 al 21´) e tutta Cantù va in transagonistica, approfittando del blocco psicologico di Reggio. Nonostante Johnson in panchina con 4 falli, i brianzoli trovano fiducia e approfittano dell´empasse avversaria. Al 28′ il tabellone segna +10 (68-58) che si trasforma in +13 al 29′ grazie a una tripla di Parrillo. Gli ospiti patiscono la difesa a zona e non trovano la via del canestro. Stesso copione nell´ultimo quarto con Reggio in rincorsa che tenta la rimonta con Della Valle e Polonara dalla massima distanza. A 3´ dalla fine Reggio è a -8 (89-81). Ma Pilepic, con una tripla, e Johnson spengono definitivamente le speranze degli emiliani.

CANTU´-REGGIO EMILIA 98-83 (26-24, 47-48; 73-62)
Cantù: Acker 11, Cournooh 22, Baparapè ne, Parrillo 7, Pilepic 9, Calathes 2, Callahan 7, Darden ne, Dowdell 7, Quaglia 5, Johnson 28. Allenatore: Bolshakov.
Reggio Emilia: Aradori 9, Needham 5, Polonara 20, Reynolds 4, Della Valle 21, De Nicolao 6, Kaukenas 8, Cervi 6, Williams 4, Strautins ne. Allenatore: Menetti.
Arbitri: Begnis, Weidmann, Grigioni.
Note – Tiri liberi: Cantu´ 18/23, Reggio Emilia 14/18. Usciti per 5 falli: nessuno.

Fonte: repubblica.it/sport

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.