SPORT-NEWS

tifosinapoliStefano Esposito parlamentare Pd e membro della commissione Antimafia è intervenuto oggi in esclusiva ai microfoni di Radio Sportiva per parlare del caso Juve in merito ai presunti contatti tra la dirigenza bianconera e la malavita infiltrata nella curva.

-Sulle possibili conseguenze del processo Esposito chiarisce
“Qualcuno parla di multe qualcun altro parla di sospensioni come tesserati della Federazione italiana gioco calcio per un periodo che può andare dai 3 mesi ai 6 anni, però onestamente a me la condanna, se ci sarà, interessa poco qualunque essa sia va bene”.

-Sui presunti contatti con la criminalità organizzata
L´importante è che la Juventus venga condannata per un reato che ha commesso e non venga invece utilizzato Rocco Dominello e l´indagine della procura di Torino per infangare. L´accusa di avere collusioni con la ´ndrangheta è un´accusa molto grave, in particolare se fatta dal Procuratore Federale sulla base di un´intercettazione falsa, inesistente e arriva a valle della decisione del tribunale di Torino, che non ha coinvolto nel processo per mafia la Juventus, lascia un po´ l´amaro in bocca una giustizia sportiva e un procuratore federale che sulla base di interpretazioni e proprie valutazioni fa quello che la procura della repubblica non ha fatto.

-Sulle dichiarazioni di Pecoraro
A me interessava che ieri ci fosse chiarezza sul tema di Andrea Agnelli consapevole o meno dei rapporti con la ´ndrangheta e questo l´ho chiarito. Il povero procuratore Pecoraro ha cercato una toppa che si è rivelata peggiore del buco perché è stato pure smentito dalla procura di Torino. Su tutto il resto mi pare che i fatti siano chiari, la Juventus ha ceduto a una serie di gruppi ultras presenti in curva Scirea dei biglietti, lo ha fatto violando le regole, questi gruppi hanno rivenduto a prezzi molto più alti facendo un guadagno illecito sui biglietti e per questo verrà condannata. Questi sono i fatti poi le opinioni e le interpretazioni di chiunque sono legittime, quelle di Pecoraro secondo me lo sono meno perché credo che nessuno di noi vorrebbe essere accusato da chiunque, dalla giustizia ordinaria o da quella sportiva sulla base di qualcosa che non è vero. Nel caso voglio essere accusato sulla base di prove o di fatti, non sulla base di interpretazioni o di sospetti.

-Sui biglietti
Davvero qualcuno si sorprende a scoprire che la Juventus destinava quote di biglietti, che in questo caso sono a pagamento , in altre situazioni quando apriremo il fronte di altre società sono anche gratuiti, per gruppi ultras per garantirsi la tranquillità nelle curve?
“C´è un mercato irregolare di rivendita dei biglietti?” Assolutamente sì. Il meccanismo è semplice, quello della Juventus è semplice, lo vendevano al prezzo previsto e quei gruppi che ne beneficiavano li rivendevano facendo addirittura, secondo alcuni calcoli 30-40 mila euro di utile a partita. Quindi stiamo parlando di un vero mercato e su questo la Juventus è rea confessa. Ha sbagliato e pagherà.

-Sulla responsabilità oggettiva
Vogliamo guardare le ragioni di questo rapporto? Le ragioni sono molto semplici siccome esiste una responsabilità oggettiva in capo alle società, le stesse molto spesso preferiscono questo tipo di pratica piuttosto che pagare tutte le domeniche magari 70-80-100 mila euro di multe per cori razzisti, insulti, lancio di petardi. Vogliamo dare una mano a togliere il potere di ricatto a questi gruppi? Iniziamo a togliere la responsabilità oggettiva, due iniziamo ad approvare una legge che cacci questi gruppi e questi soggetti che in molti casi hanno anche un curriculum criminale che fa spavento e li cacciamo dalle curve. Se qualcuno pensa che in Italia basti il Daspo, vuol dire che non è interessato ad affrontare la sicurezza degli stadi. Su 38-40 mila biglietti stiamo parlando di circa 400-500 qualcuno dice 700 biglietti a partita ceduti ai gruppi ultras. Lo ripeto però su questo la Juventus è rea confessa”.

Fonte: Radio Sportiva

Che 800! Una bellezza a Riccione, uno show. Per 600 metri Gabriele Detti spinge come un dannato, ad ogni virata sotto il record europeo di Gregorio Paltrnieri che inseguiva rassegnato dopo 400 metri. Poi nelle ultime 4 vasche il livornese comincia ad accusare la fatica e tocca in 7´41″64 a meno di un secondo dal limite del gemello di 7´40″81. Gregorio invece, al 60% della forma, tocca in 7´48″89 e dunque timbra la qualificazione per i Mondiali, il minimo per le ambizioni dell´olimpionico che gli 800 a Kazan li nuotò d´argento dietro Sun Yang. Terzo è Acerenza in 7´59″52. Per Gabriele e Gregorio si tratta dei migliori due crono mondiali stagionali e anche del sesto e settimo crono mondiale all- time. Non male, no?

RESTIVO RECORD! — Così la sorpresa la regala nei 200 dorso il fiorentino del 1994 Matteo Restivo, che in 1´56″55 cancella il record italiano di Damiano Lestingi di 1´56″91 del 2009 sempre a Riccione, e ovviamente si qualifica per i Mondiali. Battuti Mencarini (1´57″81) e Ciccarese (1´58″55).

CODIA DA APPLAUSI — Piero Codia festeggia la qualificazione mondiale dei 100 delfino col secondo tempo 2017 prendendosi pure la distanza non olimpica. Nei 50 di cui è primatista italiano in 23″21 tocca d´esperienza in 23″67, tre centesimi meno di Andrea Vergani che sale sul podio con un Matteo Rivolta in ripresa e autore di 23″85, venti centesimi essenziali per lasciare quarto il ligure Alberto Razzetti.

PER UN CENTESIMO — Ilaria Bianchi per un centesimo non timbra il tempo limite: nuota in 57″90 e progredisce di 7 centesimi dal mattino ma pure lei stessa avrebbe voluto limare di più al suo crono che le consentirà comunque di essere convocata per i Mondiali con la staffetta mista. Iaia batte Silvia Di Pietro da 58″07 ed Elena Di Liddo da 58″28. La tensione si è sentita per tutte. Nei 200 dorso Margherita Panziera impegnata a nuotare il 2´09″09 si ferma a 2´10″88.
PIROZZI — Gran gara quella dei 400 misti femminili vinti da Stefania Pirozzi autrice di 4´37″29 su Sara Franceschi da 4´40″18 e Ilaria Cusinato da 4´4″70. Il tempo limite però era 4´37″29.
4X100 — La 4×100 sl uomini e´ delle Fiamme Oro (3´17″02) con Alessandro Miressi (48″11) in ultima e Marco Orsi in prima (49″05, per Zazzeri 48″96); secondo posto per le Fiamme Gialle 3´17″70 (Bori in quarta 48″95), terzo posto per l´Esercito con Detti in terza frazione da 49″67 e Izzo in quarta da 48″91, tempo necessario per lasciare sotto il podio l´Aniene di Magnini (48″37).

RISULTATI — (terza giornata, 50 m).
Finali.
Uomini
800 sl: 1. Detti 7´41″64 (55″25, 1´52″79, 2´51″06, 3´49″24, 4´47″56, 5´45″70, 6´44″16, 7´13″34), Paltrinieri 7´48″89 (3´51″29), 3. Acerenza 7´59″52, 4. Vanelli 8´00″14, 5. Ciampi 8´02″45.
50 farfalla: 1. Codia 23″67, 2. Vergani 23″70, 3. Rivolta 23″85, 4. Razzetti 23″90, 5. D´Angelo 24″03, 16. Ceccon 24″56 (b. 24″50 rec. ital. ragazzi, prec. 23″55 del 3-3).
200 dorso: 1. Restivo 1´56″55 (rec. ital., prec. 1´56″91 Lestingi del 5-3-2009 a Riccione, pas. 27″53, 56″91, 1´26″89), 2. Mencarini 1´57″81, 3. Ciccarese 1´58″35, 4. Bietti 1´58″61, 5. Malerba 1´58″91.
4×100 sl: 1. Fiamme Oro 3´17″02 (Orsi 49″05, Spadaro 50″62, Leonardi 49″24, Miressi 48″11), 2. Fiamme Gialle 3´17″70 84a f. Borzi 48″95), 3. Esercito (3 f. Detti 49″67, 4a f. Izzo 48″91), 4. Aniene (4a f. Magnini 48″37).
Donne
200 dorso: 1. Panziera 2´10″88, 2. Paruscio 2´14″21, 3. Ramatelli 2´14″49, 4. Cristetti 2´14″61, 5. Circi 2´15″11.
100 farfalla: 1. Bianchi 57″90, 2. Di Pietro 58″07, 3. Di Liddo 58″28, 4. Tarzia 58″84, 5. Petronio 59″46.
400 mx: 1. Pirozzi 4´38″40 (1´02″65, 2´13″33, 3´34″98); 2. Franceschi 4´40″18, 3. Cusinato 4´40″70, 4. Toni 4´42″38, 5. Trombetti 4´45″54.
4×200 sl: 1. Aniene 8´01″21 (Ceracchi 2´01″23, Panziera 2´02″87, Quadarella 1´59″91, Pellegrini 1´57″60), 2. Fiamme Oro 8´06″42, 3. Carabinieri 8´10″83.

Fonte: gazzetta.it

Josè Mourinho ha messo gli occhi su Alexis Sanchez che non rinnoverà il contratto con l´Arsenal. Lo scrive oggi il Daily Mail che rilancia quanto riportato da una tv cilena secondo cui lo ´Special One´ sarebbe in pressing sul 28enne attaccante dei Gunners e gli avrebbe anche telefonato per invogliarlo a trasferirsi all´Old Trafford questa estate. Anche Pep Guardiola, oggi boss del Manchester City, sarebbe sulle tracce di Sanchez che il tecnico catalano ha già allenato ai tempi del Barcellona, così come il Psg che punterebbe ad affiancarlo a Edinson Cavani e Angel di Maria.

Sanchez ha ancora un anno di contratto con l´Arsenal e avrebbe respinto un rinnovo a 180.000 sterline a settimana. L´attaccante cileno, intervistato in patria la scorsa settimana per le gare di qualificazioni mondiali, si è detto disposto a rimanere a Londra “ma per una squadra con una mentalità vincente. Sono felice a Londra e spero di finire il mio contratto con l´Arsenal. Speriamo che l´Arsenal possa puntare a vincere grandi titoli”, ha detto a ´El Grafico´. Alexis è da tempo anche nel mirino della Juventus.

Fonte: tuttosport.com

“Ora la palla sta al Campidoglio, che deve approvare il nuovo progetto. Noi siamo disponibili a verificare il nuovo progetto non terminando l´attuale procedura, in una nuova Cds che potrà far tesoro dell´esperienza già fatta. La prima pietra? Vedremo in base ai tempi che il Comune di Roma si darà”. Cosi l´assessore all´Urbanistica della Regione Lazio, Michele Civita, a margine di una iniziativa a Sezze (Latina), all´indomani dello stop della Conferenza dei servizi sullo Stadio della Roma. “L´esito negativo della Conferenza dei servizi, bisogna dire la verità, non avvicina la prima pietra dello stadio. Ora bisognerà aspettare la procedura del vincolo Mibact e soprattutto attendere che la delibera di indirizzo che il Campidoglio ha approvato per cambiare il progetto diventi una realtà”.

Fonte: ansa.it

Saranno Paolo Lorenzi e Steve Darcis ad aprire venerdì, alle ore 14 (in esclusiva live su SuperTennis), la sfida di quarti di finale di Coppa Davis tra Belgio e Italia, in programma sul veloce indoor dello Spiroudome di Charleroi, impianto polivalente con una capienza di oltre 6mila posti. A seguire scenderanno in campo Andreas Seppi e David Goffin. Sabato (dalle ore 15 italiane) il doppio tra le coppie Simone Bolelli/Alessandro Giannessi e Ruben Bemelmans/Joris De Loore. Domenica (dalle ore 14.30) gli ultimi due singolari: Lorenzi-Goffin e Seppi-Darcis.
E´ questo l´esito del sorteggio svoltosi giovedì proprio allo Spiroudome di Charleroi, primo atto ufficiale del confronto. Una curiosità: l´impianto è lo stesso nel quale l´Italia femminile di Fed Cup conquistò nel 2006 il primo dei suoi quattro titoli mondiali.
Sarà il nono confronto tra le due nazioni che non si incontrano da 17 anni (a settembre 2000, negli spareggi/playoff i fratelli Rochus condannarono l´Italdavis alla retrocessione) e nel bilancio dei precedenti l´Italia è avanti per 5-3.

LE SQUADRE – Per la sfida il capitano belga Johan Van Herck ha scelto di affidarsi a David Goffin (n. 14 Atp), Steve Darcis (n. 53 Atp), Ruben Bemelmans (n. 137 Atp) e Joris De Loore (n. 199 Atp). Il capitano azzurro Corrado Barazzutti ha invece convocato Paolo Lorenzi (n. 38 Atp), Andreas Seppi (n. 76 Atp), Simone Bolelli (n. 525 Atp) e Alessandro Giannessi (n.122 Atp): il 26enne ligure, alla prima chiamata in azzurro (nella trasferta in Argentina era il quinto uomo), ha preso il posto di Fabio Fognini (n.28 Atp), fermo per infortunio (non ha recuperato dai problemi al polso sinistro e al piede sinistro, una fascite plantare, che si erano riacutizzati a Miami dove ha raggiunto le semifinali).

Fonte: federtennis.it

Che tra Toni Rüdiger e la Lazio ci fossero rapporti tesi è storia nota, da martedì sera lo sono un po´ di più, visto che il difensore romanista, prima di lasciare l´Olimpico dopo il derby di Coppa Italia che ha regalato la finale alla Lazio, ha avuto uno scambio di battute piuttosto acceso con il direttore sportivo dei biancocelesti, Tare. Cosa si siano detti in tedesco non si sa, visto che i presenti (alcuni steward, qualche finanziere e i romanisti Bruno Peres, Emerson e Gerson) non sono riusciti a capirlo, ma si sa soltanto che ad un certo punto da più persone è stato sentito Rüdiger pronunciare la parola “ladro”, in italiano. A quel punto Tare, racconta Il Tempo, ha risposto e il difensore della Roma è sceso dall´auto dove nel frattempo era salito per continuare la discussione in modo più acceso, ma nel giro di pochi secondi è stata riportata la calma e i giocatori giallorossi sono andati via da una parte, mentre Tare, qualche minuto dopo, dall´altra. “Sono cavolate, non è vero niente”, smentisce, però, il d.s. biancoceleste.

I PRECEDENTI — Rüdiger era già stato al centro di episodi spiacevoli nei derby passati: “buu” razzisti ad ogni tocco di palla (cosa successa anche martedì sera), poi le infelici frasi di Lulic sul suo presunto passato come “venditore di cinture e calzini a Stoccarda”, e infine la replica proprio di Tare che aveva definito quelle del suo calciatore come “uscite dette a caldo, scaturite da qualche battuta di troppo del tedesco”. Il quale, in un´intervista in Germania, qualche giorno fa ha detto: “È un peccato che nel 2017 ci siano ancora queste cose, ma se avessi reagito ai “buu” e alle provocazioni sarei stato uno stupido a stare al loro gioco”.

Fonte: gazzetta.it

Capitan Hamsik è deluso, così come tutto il Napoli. Tenere testa alla Juve non è bastato. “Anche ieri abbiamo fatto una buona prestazione, ma non siamo riusciti a gioire – ha detto lo slovacco attraverso il suo sito ufficiale – Domenica ci attende una partita molto importante contro la Lazio. Il nostro obiettivo è finire al secondo posto per avere la certezza di partecipare alla Champions League. Combatteremo fino alla fine”.
“In campionato abbiamo guadagnato solo un punto e la vittoria di oggi non è stata sufficiente – ha proseguito Hamsik – Ringraziamo i nostri grandi tifosi per la fantastica atmosfera”. Con il gol realizzato ieri sera alla Juve, il capitano del Napoli ha raggiunto quota 112 gol in azzurro, a tre centri dal mito Maradona.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

ROMA – Un cuoricino su Instagram e si scatena la polemica. Protagonisti tre giocatori della Roma, nello specifico Nainggolan, Rüdiger ed Emerson ai quali è piaciuta la foto che ha postato Miralem Pjanic che festeggia la qualificazione in finale di Coppa Italia della sua Juventus dopo la doppia sfida col Napoli. Il “Like” dei giocatori romanisti al post del bosniaco ha diviso i tifosi della Roma tra commenti negativi e altri che lo inserivano all´interno dell´amicizia tra i giocatori, nata ai tempi della militanza giallorossa del centrocampista e proseguita nonostante il suo trasferimento alla Juventus.

Fonte: corrieredellosport.it

“In bocca al lupo a Ventura, ma faccia attenzione ai numerosi giocatori della Juve che ha. Li preservi bene…”. Con il sorriso sulle labbra, John Elkann manda un messaggio diretto al c.t. della Nazionale, dopo le polemiche che, negli ultimi anni, hanno contrapposto il club bianconero all´ambiente azzurro: dall´ultimo caso-Barzagli agli infortuni di Chiellini e Marchisio, fino alla convocazione di Bonucci per uno stage, i motivi di scontro sono stati tanti.

CHAMPIONS — “Contro il Barcellona vogliamo la rivincita di Berlino”, prosegue, poi, il presidente di Exor, holding della Juventus, intervenendo all´evento Panorama d´Italia, prima di rinnovare la piena fiducia nella presidenza Andrea Agnelli. “Abbiamo avuto la possibilità di vedere il modo in cui tutto viene portato avanti – le parole di Elkann sul deferimento del presidente juventino e le infiltrazioni della malavita in curva -. Sono fiducioso nelle istituzioni, convinto della validità della difesa. E anche assolutamente allineato con mio cugino Andrea nel portare avanti una difesa legittima, siamo fiduciosi che la verità venga fuori. Ho sempre sostenuto in maniera inequivocabile quello che è emerso, dispiace vedere la Juve, una squadra che ha vinto tanto, ma così vulnerabile agli attacchi a causa della sua grande visibilità: chi vince è più in evidenza. Si cerca di approfittare della visibilità altrui per farsi una propria immagine. L´audizione di Pecoraro alla Commissione Antimafia ha dimostrato molto”.

HIGUAIN — “Sono partite sempre difficili quelle degli ex. È bello vedere i due gol segnati da Gonzalo. De Laurentiis? Quello che è passato è passato, bisogna guardare avanti. Mi auguro che Higuain faccia tanti gol in maglia bianconera e non pensi al passato ma al nostro futuro. Quanto mi ha fatto felice la partita? Molto, anche alla luce dell´assedio finale del Napoli. Ieri si è vista una grande Juve, coraggiosa”.

TRIPLETE — “È bene parlare di risultati soltanto una volta ottenuti. Questa è una grande Juve, l´anno scorso ha vinto il quinto scudetto di fila e non accadeva dagli anni ´30: è un incredibile risultato legato alle grandi capacità di mio cugino Andrea e di tutto il gruppo dirigente. Hanno creato una fantastica squadra e i risultati si vedono sul campo”.

ALLEGRI — “Si parla sempre di futuro, a noi interessa il presente. In questo senso Allegri è assolutamente ingaggiato e ha delle bellissime sfide davanti”, conclude John Elkann.

Fonte: gazzetta.it

SHANGHAI – “La Mercedes è la favorita per domenica”, dopo due settimane di gloria, Sebastian Vettel tira il freno a mano in vista del Gp di Cina, secondo appuntamento del mondiale. La stagione è appena iniziata e le illusioni, come i facili entusiasmi, dopo la vittoria di Melbourne, possono fare danni irreparabili. Così, chiamato dalla Fia in una conferenza stampa (obbligatoria) che interrompe lo strano silenzio imposto dalla dirigenza del Cavallino, il pilota tedesco – per la prima volta dal 2013 ad oggi, in testa alla classifica mondiale – cerca di abbassare il più possibile il livello delle aspettative. “La vittoria di Melbourne – spiega – è stato un bel premio per il lavoro di tutti gli uomini della Ferrari che hanno fatto molti sacrifici. Ha funzionato un po´ da medicina. E´ stato bellissimo tornare a Maranello ed essere festeggiati in quel modo. Però non deve cambiare il nostro approccio alla stagione e alla prossima gara. Noi ci sentiamo a nostro agio con questa macchina ma la Mercedes parte da favorita”.

Seduto a fianco al pilota della Ferrari, c´è Max Verstappen, il talento della Red Bull che lo scorso anno lasciò il paddock a bocca aperta, a Interlagos, per come interpretò la gara sul bagnato. Questo introduce il vero tema del week end. Per domenica (ma anche per domani) è prevista pioggia e la prospettiva di una gara sul bagnato era proprio quello che ci voleva per mescolare ancora un po´ le carte di questo avvio di stagione così sorprendente. “Non so se riuscirò a ripetermi – dice Verstappen – Lo scorso anno eravamo molto più competitivi di quanto non lo siamo ora. Ora c´è solo da soffrire e lavorare”.

Se la Ferrari è stata senza dubbio la protagonista di questo inizio di stagione, la Red Bull è stata la grande delusione: nel paddock si quantifica in una cinquantina di cavalli il ritardo del propulsore Renault che fornisce il team di Dietrich Mateschitz (il boss della taurina). “In Francia stanno lavorando per raggiungere le prestazioni di Mercedes e Ferrari – ha dichiarato Helmut Marko, il consulente della Red Bull per il motorsport – Ma per il momento non siamo al loro livello”.

In Cina ci sarà anche Antonio Giovinazzi, per la seconda volta al volante della Sauber al posto dell´indisposto Wehrlein. “Fare un punto nel gp di Cina cambierebbe la mia carriera” ha detto. “Sarà un weekend totalmente diverso. Potrebbe esserci del bagnato. Fare un´esperienza sulla pista bagnata sarà difficile, ma farò del mio meglio”. Quanto al suo futuro, il 23enne pilota pugliese resta con i piedi per terra: “Sono il terzo pilota della Ferrari. In Cina potrò guidare nuovamente, e avrò più tempo per prepararmi alla gara. Devo fare molta esperienza, ma quest´anno è molto presto per pensare alla prossima stagione”.

Fonte: repubblica.it/sport

La partita infinita tra Gonzalo Higuain e il Napoli non si fermerà ai 4 gol in 4 gare dell´argentino. La sfida continuerà anche davanti a un giudice, o, per meglio dire, a un arbitrato. Il centravanti della Juve ha chiesto un collegio arbitrale, di tipo irrituale, per risolvere vecchie pendenze con il club di De Laurentiis. Ieri le parti hanno discusso e nominato gli arbitri di parte, ma sul resto non c´è accordo. Non solo sulle pretese di Higuain, ma anche sulla nomina del presidente, super partes, dell´arbitrato. In caso di mancato accordo, una parte potrà rivolgersi all´autorità giudiziaria ordinaria. Higuain sostiene che ancora il Napoli gli debba una somma di circa 600 mila euro, relativi al contratto di immagine per la stagione 2015-16 e una parte anche per quella precedente. La disputa continuerà nei tribunali sportivi. Dalla documentazione emerge una mail di inizio luglio, nella quale il giocatore comunicava al Napoli di esercitare con la Juve la clausola di rescissione. Ben prima che poi arrivasse alla fine di quel mese l´ufficialità dell´operazione.

Fonte: gazzetta.it

TORINO – La Juventus ha raggiunto la Lazio in finale di Coppa Italia. Sarà il replay del 2015, quando un gol nei supplementari di Alessandro Matri regalò la “decima” ai campioni d´Italia. L´appuntamento all´Olimpico romano è fissato per venerdì 2 giugno, cioè a campionato finito. La Juventus, ovviamente, si augura di scendere in campo prima contro la Lazio. Il motivo è semplice: la finale di Champions è fissata il 3 giugno. La Lega ha già previsto un “piano B”: se i bianconeri dovessero battere il Barcellona (nei quarti), superare anche le semifinali (andata il 2 o il 3 maggio; ritorno il 9 o il 10 maggio) e quindi staccare il biglietto per l´ultimo atto europeo di Cardiff, allora la finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio verrebbe anticipata al 17 maggio. In quel caso Buffon e compagni sarebbero protagonisti all´Olimpico due volte in pochi giorni perché la finale sarebbe appena tre giorni dopo lo scontro scudetto contro i giallorossi di Luciano Spalletti (14 maggio) e prima della gara allo Stadium contro il Crotone. La Lazio, invece, affronterebbe la Juventus tra la trasferta di Firenze (14 maggio) e il match interno contro l´Inter (21 maggio).

Fonte: tuttosport.com

La squadra di Sampaoli si arrende davanti ai blaugrana, straripanti nella prima mezz´ora. Messi torna e firma subito una doppietta. In serata la risposta dei Blancos con un super Morata. Colpi esterni di Malaga e Osasuna

BARCELLONA-SIVIGLIA 3-0
25´ Suarez, 28´, 33´ Messi
Un Barcellona dominante batte il Siviglia 3-0 e conquista la terza vittoria consecutiva. Luis Enrique si presenta con un 3-3-1-3 molto flessibile, con Messi in appoggio al trio Neymar-Suarez-Sergi Roberto; dall´altra parte Sampaoli opta per il 3-5-2, con due falsi centravanti come Vitolo e Correa in avanti. Per capire che partita sarà bastano solo tre minuti, con Messi che coglie una clamorosa traversa dai 18 metri dopo un breve fraseggio stretto con Iniesta e Suarez. Agli andalusi invece servono sei minuti per superare la metà campo e provare a respirare. La squadra ospite piano piano prende coraggio e al quarto d´ora si avvicina al vantaggio, ma N´Zonzi dopo una bella percussione in area non riesce a battere Ter Stegen. La partita è emozionante e le due squadre si rispondono colpo su colpo. Ci prova l´ex di turno Rakitic ma il suo colpo di testa non inquadra la porta. Sull´altro versante, sempre di testa, l´occasione ce l´ha Vitolo che non sfrutta la libertà in area e conclude alto. La regola del calcio in questa caso non fallisce: gol sbagliato, gol subito. In 8 minuti il Barça apre e chiude la pratica: Luis Suarez dà il via alla festa blaugrana con una spettacolare rovesciata, poi ci pensa due volte Messi, una col destro e una col mancino, a mettere il punto esclamativo sull´incontro.
Ripresa in controllo – Nel secondo tempo il copione non cambia. Il Barcellona va alla ricerca del poker e lo sfiora con Messi, che prova ad approfittare di una disattenzione della difesa andalusa. Il Siviglia dal canto suo prova a darsi una svegliata e dare un senso a questa trasferta: ci provano Correa e Sarabia, subentrato a Mercado, ma in entrambe le occasioni la mira è imprecisa. La squadra di Luis Enrique cala leggermente il ritmo, ma riesce a gestire con tranquillità il risultato. Sul finire di gara c´è anche tempo per assistere all´espulsione per doppio giallo di Vitolo. Per Sampaoli diventano 5 le partite senza vittoria, la serie più negativa della stagione. Sabato contro il La Coruna servirà una scossa per non buttare al vento tutto il buon lavoro fatto fino al mese scorso.

LEGANES-REAL MADRID 2-4
15´ James Rodriguez (R), 18, 23´ Morata (R), 32´ Gabriel Pires (L), 34´ Luciano Neves (L), 48´ aut. Mantovani (R)
Non sbaglia il Real Madrid, orfano di Ronaldo, Bale e Kroos, che cala il poker a Leganes e si riprende la vetta della Liga. Nel primo tempo succede di tutto. Dopo tre giri di lancette Morata scalda subito il mancino, ma il Leganes non sta a guardare e prova a rendersi pericoloso con due folate offensive di Neves, unica punta dei padroni di casa. Al quarto d´ora il Real sblocca con James Rodriguez, che deve solo appoggiare in rete l´assist dell´incontenibile Asensio. Poi si scatena Morata, che in cinque minuti firma una doppietta e sembra chiudere l´incontro. Il Leganes però non si arrende e si riporta in partita, prima con Pires e poi con Luciano Neves, che mettono in rete da pochi passi. A inizio ripresa arriva il quarto e ultimo gol dei Blancos: in realtà è un autogol di Mantovani a beffare il portiere Herrerin. Il resto del match è pura accademia dei ragazzi di Zidane, che arrivano nel modo migliore all´appuntamento di sabato, quando andrà in scena il derby contro l´Atletico.

SPORTING GIJON-MALAGA 0-1
40´ Sandro Ramirez
Il Malaga vince un incontro di fondamentale importanza in chiave salvezza. I ragazzi di Michel battono il Gijon e salgono a +8 dal terzultimo posto. Le due squadre si equivalgono nei primi 45´, ma è il Malaga a passare grazie a Sandro Ramirez, che sfrutta una bella discesa sulla fascia di Keko (forse il migliore dei suoi) e batte il portiere Cuellar, non esente da colpe. Nella ripresa il Gijon non trova il guizzo giusto e si rende pericoloso solo nel finale, non riuscendo però a pareggiare la sfida.

DEPORTIVO LA CORUNA-GRANADA 0-0
Pareggio che non serve a nessuno al “Riazor” tra Depor e Granada. Il La Coruna non sfrutta il turno casalingo in una partita in cui si fa fatica a costruire occasioni da gol. La chance più importante arriva alla mezz´ora del secondo tempo, ma sul calcio di rigore Ochoa ipnotizza Borges e mantiene in vita il Granada. Una parata che vale un punto ma le speranze di salvezza degli ospiti continuano a rimanere pochissime.

ALAVES-OSASUNA 0-1
88´ Berenguer
Successo a sorpresa, il secondo dell´intero campionato per l´Osasuna che supera di misura l´Alaves. Mauricio Pellegrino commette l´errore di sottovalutare gli avversari e applica troppo turnover. L´Osasuna invece, nonostante la retrocessione sia ormai vicinissima, tira fuori l´orgoglio e disputa un´ottima gara, trovando la rete a 2´ dalla fine con Berenguer, autore di un bellissimo destro a giro da fuori.

Fonte: sport.sky.it

Nella notte in cui Charlotte e Marco Belinelli hanno detto virtualmente addio ai playoff (con il ko 99-112 nello scontro diretto con Miami) e in cui Russell Westbrook ha segnato 45 punti ma ha interrotto la striscia di sette triple doppie consecutive, rimandando il record assoluto di 42, Golden State e Cleveland hanno recitato da protagoniste assolute. I Warriors sono passati a Phoenix 120-111 (con 42 punti di Steph Curry) mettendo al sicuro il primato in regular season per il terzo anno consecutivo anche perché San Antonio è stata sconfitta in casa dai Los Angeles Lakers 95-102. I Cavs invece hanno risposto agli scettici – aumentati dopo il pessimo mese di marzo – con un notevole 114-91 a Boston, nel possibile antipasto della finale ad Est.

Senza l´iron man
Una vittoria che ha permesso a LeBron James e soci di riprendere il comando della Eastern Conference, con una vittoria di vantaggio sui Celtics a quattro gare dalla fine. Un divario rafforzato dal predominio dei campioni in carica nello scontro diretto (3-1 nei quattro match stagionali). Per LeBron, i playoff sono iniziati con dieci giorni d´anticipo, visto che la sfida a Boston contava per la classifica e soprattutto per l´aspetto mentale. La prova di forza di Cleveland è stata impressionante, con i 36 punti e 10 rimbalzi di James, con i 19 di Irving e con la doppia doppia (15 e 16 rimbalzi) di Kevin Love, utile per coprire la prima assenza di Tristan Thompson dopo 447 presenze consecutive dal febbraio 2012 ad oggi. Senza l´iron man canadese, fermato da un problema al pollice della mano destra, i Cavs hanno ugualmente dominato a rimbalzo (51-38) e l´efficacia ritrovata della difesa di Cleveland è stata testimoniata dal 41% al tiro dei Celtics. “Ci siamo fatti trovare pronti: sfide come questa, in un ambiente così ostile, tirano fuori il meglio di noi” ha spiegato James.

Un´altra musica
Alle cifre della difesa di Cleveland, si è aggiunto un altro dato emblematico: prima di Boston, i campioni in carica avevano vinto soltanto una delle dieci gare disputate nella seconda notte di un back-to-back (cioè le sequenze con due gare in notti consecutive). Ma al Garden, 24 ore dopo la vittoria contro Orlando, la musica è decisamente cambiata rispetto ai mesi passati, con una delle migliori prove dell´annata dei Cavs. I quarti di mezzo (vinti 71-46 da Cleveland) hanno mostrato la differenza tra una squadra abituata a sfide del genere e un nucleo che per la prima volta si è affacciato a questi livelli. I Celtics hanno lasciato virtualmente solo Isaiah Thomas (26 punti) sin dal primo quarto, colpa anche degli acciacchi che hanno limitato Avery Bradley e Jae Crowder. E Cleveland ne ha approfittato, lanciando un messaggio all´intera Lega. “Abbiamo giocato secondo lo stile dei Cavs” ha proseguito James. “E abbiamo mostrato di essere ancora una discreta squadra…”.

Risultati della notte:
Charlotte-Miami 99-112, Detroit-Toronto 102-105, Boston-Cleveland 91-114, Houston-Denver 110-104, Memphis-Oklahoma City 100-103, San Antonio-L.A. Lakers 95-102, Phoenix-Golden State 111-120, L.A. Clippers-Dallas 112-101

Fonte: lastampa.it

Il presidente del Napoli De Laurentiis elogia la sua squadra dopo il 3-2 sulla Juve che non è bastato per conquistare la finale di Coppa Italia: “Un grande Napoli, una squadra che gioca un calcio splendido grazie ai suoi ragazzi e al suo allenatore ! Bravi, sono orgoglioso di voi!”, ha scritto il numero uno azzurro su Twitter subito dopo la fine della partita del San Paolo. Poi alla Rai: “Sarri non è un catenacciaro, è un signore del calcio”.
“Mi aspettavo che il Napoli giocasse meglio della Juventus, come era già accaduto – ha proseguito De Laurentiis – Si sentiva la nostra superiorità, la squadra del Napoli ha cuore”. Poi punge Allegri. E su Higuain non risponde…

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Un tweet al veleno, quello di Nicola Higuain. Il fratello-agente del Pipita non ha contenuto la sua felicità nel vedere il numero 9 della Juventus segnare una doppietta in quello che era il suo ex stadio, davanti al suo ex presidente, Aurelio De Laurentiis. “Quando mi piace vedere la tua faccia Aurelio De Laurentiis ogni volta che segna mio Frate. Mi godo questa sconfitta. Alla prossima”. Questo il tweet di Nicola, che più volte, attraverso le radio locali, ha sostenuto come il presidente del Napoli non sia stato capace di costruire attorno al fratello una squadra capace di competere con la Juventus. Dopo un paio di minuti, il tweet è stato poi rimosso dallo stesso agente del Pipita.

Fonte: corrieredellosport.it

Turno infrasettimanale in Premier League favorevole ad Antonio Conte ed al suo Chelsea, ormai in vista del titolo. I Blues hanno battuto 2-1 il City nella partita clou della 30/a giornata, tenendo sette punti di distanza il Tottenham che negli ultimi minuti è riuscito a evitare la sconfitta a Swansea, imponendosi 3-1. Sempre in zona Cesarini il Liverpool si è fatto raggiungere sul 2-2 dal Bournemouth e scivola a -12 dalla vetta. Il City invece è staccato di ben 14 punti, e deve guardare il proprio posto nei preliminari di Champions dal ritorno dell´Arsenal, vittorioso 3-0 nel derby londinese contro il West Ham. La partita più attesa della serata, la sfida tra Conte e Guardiola, si è decisa nel primo tempo. Al vantaggio di Hazard al 10´ ha risposto il Kun Aguero al 26´. Il belga nove minuti dopo ha siglato il 2-1 su rigore, anche se è stato fortunato a trovarsi tra i piedi la palla respinta da Caballero sul tiro dal dischetto.

Fonte: ansa.it

NAPOLI – La Juventus conquista la finale di Coppa Italia, Higuain si prende la sua vendetta sul San Paolo, Neto vive il suo personale incubo, protagonista di una gaffe comica e di un grave errore, regalando l´inutile vittoria al Napoli. Tutte le emozioni negate dalla sfida del campionato, arrivano nella semifinale di Coppa Italia che vede una Juventus decisamente più tonica e padrona della partita, fino a che, in vantaggio per 2-1 e con la qualificazione in tasca, non stacca la spina, facendosi trasportare in finale per inerzia.

ALTRA MUSICA – Con Dybala, Cuadrado e Alex Sandro in campo è un´altra squadra. La partita si inclina dalla parte dei bianconeri che hanno subito un´occasione, ne subiscono un´altra (bella parata di Neto su Milik che inizia bene la sua notte horror), mantenendo il pallino. E dopo un controllo di mezzora, arriva il gol di Higuain, scritto dal destino e insaccato con un preciso tiro da fuori area che inganna un non reattivissimo Reina. Il Pipita trattiene l´esultanza, se la prende ancora con De Laurentiis, indicandolo in tribuna e dedicandogli il gol «è sua la colpa!», grida idealmente rivolto agli ex tifosi che lo contestano.

RELAX – Il Napoli accusa il colpo, ma nella ripresa entra con lo spirito di chi nonna niente da perdere. La Juventus invece è un po´ troppo rilassata. Il pareggio di Hamsik all´8´ è la logica conseguenza. La Juventus si sveglia da torpore post intervallo e pigia ancora sull´acceleratore quanto basta per rimettere Higuain davanti alla porta con un´azione meravigliosa Dybala-Cuardado. Il gol del 2-1 chiude la partita. Almeno per la Juventus che inizia a pensare al Barcellona. Anche il Napoli, che prova a imitare i blaugrana contro il Psg. E Neto imita Donnarumma: la sua papera sul retropassaggio di Alex Sandro è comica, ne approfitta Mertens e segna il 2-2.

FINALE – La Juventus non reagisce, il Napoli vive un momento di esaltazione. E al 22´ Callejon sfonda sulla destra saltando un molle Benatia, mette in mezzo per Insigne: Neto non è impeccabile e il Napoli va in vantaggio. Il finale non è come al Camp Nou, perché la difesa della Juventus non perde lucidità e gestisce senza grossi patemi l´ultima mezzora (sei i minuti di recupero), arrivando in finale sporcando una prestazione che era stata convincente fino al gol del 2-1. Il Napoli si gode una vittoria inutile. Juventus-Lazio si giocherà il 2 giugno a Roma, a meno che i bianconeri non siano in finale di Champions League, ma questa è un´altra storia.

Fonte: tuttosport.com

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.