LE SCELTE – Spalti gremiti e incasso record allo Stadium. E´ il momento, recita la coreografia bianconera. Allegri punta alla formula fantasia e attacco, con Pjanic dietro e tutte le punte in campo. Sulle fasce, dietro, il duo brasiliano Dani Alves-Alex Sandro. Luis Enqique tiene la difesa a tre e davanti ha i tre tenori. Chiellini ritrova così Suarez dopo il morso mondiale di Brasile 2014. Tanti gli ospiti e i vip in tribuna. Presenti, ovviamente, i due presidenti dei club Agnelli e Bartomeu.
CHE JOYA DOPPIA – Ed è subito Juve d´attacco, tanto per mettere paura a Messi e compagni, sulla spinta del pubblico entusiasta. L´atteggiamento è quello giusto, insomma. Mandzukic e Higuain ci provano, ma nulla di fatto. Il segnale comunque è chiaro: la Vecchia Signora c´è e vuole tenere i ritmi alti. E al 7´ passa con Paulo Dybala che ha il tempo di girarsi e tirare fuori un gioiello mancino dei suoi. Gol alla Messi davanti a Messi. Applausi. Ma che inizio l´argentino, e che inizio i bianconeri. Anche Cuadrado, scatenato a destra, è in palla e serve il pallone giusto. I blaugrana vengono pungolati a reagire: Messi tira alle stelle su punizione, Neymar tenta il dribbling su Dani Alves. Avvisaglie… Neymar va addirittura a fermare Dybala, fallosamente. Anche i fenomeni stasera si devono sacrificare. Il Barça soffre il pressing della Juve e il suo giro palla ne viene influenzato. Incredibile al 21´, però: taglio di Messi per Iniesta che si trova davanti a Buffon: miracolo del capitano di casa contro il capitano ospite. E sospiro di sollievo per tutti. Che paura. E che capovolgimento: arriva in un amen il Dybala bis, con Agnelli, Marotta e Nedved che si abbracciano in tribuna, scatenati come i tifosi. Già, la Joya raddoppia improvvisamente al 23´: assist di Mandzukic all´indietro, il fantasista di prima intenzione, secco, conclude con una staffilata a fil di palo e ter Stegen in tuffo viene battuto. Che prodezza, che bravo Paulo l´argentino che sogna e segna due volte davanti al suo idolo Messi. Giù la maschera e saluti a tutti. Il suo piede sinistro fa male ai blaugrana. E del bene, tanto bene al popolo zebrato… Lo Stadium esplode e comincia a cantare. La partita è da godere, nel vero senso della parola.
E il Barça? Si dà una svegliata, come chiede l´allenatore a bordocampo. Messi va a rete ma il gioco era già stato fermato. Un rischio quello di Khedira, poteva costare caro. Ma c´era comunque il fuorigioco di Suarez. Con certi giocatori non ti puoi proprio rilassare un attimo. La Pulce prende palla alla lontana, anche Dybala prova a contrastarlo: gli ospiti guadagnano campo, ma la Juve chiude con grinta. Spettacolare Mandzukic che fa il terzino e difende di fisico. Il gioco del Barça è ragionato, quasi ossessivo nella manovra a ragnatela. La squadra di Allegri arretra e alza il muro, ma deve anche cercare le ripartenze per non farsi schiacciare troppo. Cuadrado è il re delle folate in avanti: assist per Pjanic che tira alto, però. La partita ha continui ribaltamenti di fronte. Ecco Higuain al 44´: tiro in mezza girata e ter Stegen non respinge benissimo, ma il Barcellona si salva in angolo. Ancora corner su infilata di Bonucci. Khedira gira ed è un altro brivido. Il primo tempo finisce così: Juve avanti 2-0 con Dybala eroe della serata.
CHIELLO TRIS – Luis Enrique pesca in panchina André Gomes per Mathieu, e arretra Mascherano. Il portoghese, fin qui una grande delusione, era stato strappato proprio ai bianconeri nel mercato estivo. Si ricomincia e subito il Pipita va in area per Dybala. Questione di centimetri… Al 2´ azione di Messi per Neymar, ancora Messi che la piazza, ma è fuori di poco. Brividi allo Stadium. Risponde Khedira servito da Mandzukic (che partita Supermario…): alto. Botte e risposte nella gara che continua a regalare spettacolo. Bravo Buffon in uscita bassa su Suarez (e le telecamere inquadrano l´abbraccio con Chiellini). Neymar scocca il tiro da lontano: altissimo. Ancora Iniesta pericoloso, Buffon controlla sopra la traversa. Il Barça comanda le operazioni, Allegri pensa ai cambi e fa scaldare i suoi. Cuadrado regala poi la palla del botto a Higuain che cerca di piazzarla ma la conclusione è facile per ter Stegen. Di nuovo il Pipita davanti al portiere tedesco che questa volta respinge piazzandosi bene sul centravanti lanciato. E dall´angolo arriva il tris di Chiellini di testa sovrasta Mascherano, la spinge schiacciandola dentro e scatena… l´orango che c´è in lui, pazzo di gioia. Esulta anche John Elkann, il patron. Juve avanti 3-0, da saltare sui seggiolini. E´ il momento di… uccidere il match. La Juve domina ma c´è sempre il ricordo del Psg (aveva vinto 4-0, ne ha preso 6 al Camp Nou) a chiedere un altro sforzo. Il Barcellona è tramortito, bisogna finirlo. Dybala, Dybala, Chiellini recita il tabellone dello Stadium. E quei sembra un sogno, ma è la realtà. Messi si mette le mani nei capelli tanta è la disperazione. In area Piqué stende Khedira ma l´arbitro fischia il fallo al tedesco: incredibile. Al ´67 grande giocata di Messi, Suarez guadagna un corner. Neymar è murato, Rakitic è servito lungo. C´è un petto-mani di Chiellini sul brasiliano, l´arbitro dice che si può proseguire, valutando il rimbalzo e l´involontarietà. Attacca il Barça, si difende la Juve: ci sta, visto il risultato. Ed è bagarre con piaggia di cartellini gialli (anche sbagliati). All´80´ ovazione per Dybala che lascia il posto a Rincon, peraltro non contento dii uscire, come si vede dall´occhiataccia lanciata verso la panchina. La Juve passa al 4-3-3 per coprirsi un po´ nel finale concitato. E controlla la gara fino alla fine, come da motto. Tutti in piedi: i bianconeri battono 3-0 il Barcellona, in una serata fantastica. Da Champions.
FORMAZIONI INIZIALI
Juventus
4-2-3-1
Buffon
Dani Alves
Bonucci
Chiellini
Alex Sandro
Pjanic
Khedira
Cuadrado
Dybala
Mandzukic
Higuaín
All. Max Allegri
Barcellona
3-4-3
Ter Stegen
Umtiti
Mathieu
Piqué
Iniesta
Messi
Mascherano
Rakitic
Neymar
Roberto
Suárez
All. Luis Enrique
A disposizione
Asamoah
Rincón
Neto
Lemina
Barzagli
Marchisio
Lichtsteiner
Alba
Cillessen
Paco Alcácer
Denis Suárez
L. Digne
André Gomes
C. Aleñá
Fonte: tuttosport.com
Mister Allegri non si nasconde anche se il Barça è squadra di cui non fidarsi: “Al ritorno dovremo cercare di fare gol. Non mi piace fare percentuali. Se è questa la Juventus che sognavo? Io non sono un sognatore, sono pragmatico: eravamo una squadra nuova che aveva bisogno di conoscersi. Sono contento per i ragazzi che si meritano questi momenti e per la società che sta facendo un grande lavoro e sta crescendo di anno in anno”.
Difficile, alla vigilia, pensare a una Juve capace di annichilire in questo modo il Barcellona: “Nella poca verve del Barcellona ci sono grandi meriti della Juventus: se non stai attento ai loro attaccanti, con marcature e posizionamenti preventivi, rischi molto e noi lo siamo stati” ha commetato il tecnico. “Il saluto di Messi a fine primo tempo? Vederlo giocare è sempre un piacere, come vedere giocare i miei calciatori ha aggiunto Allegri riservando le battute finali al campionato: “Vogliamo raggiungere lo Scudetto, quindi a Pescara bisogna vincere, e poi c´è da preparare il ritorno: su di noi ci sono grandi aspettative e dovremo saper rispondere sempre.”
IL TWEET DI ALLEGRI: “NON CADIAMO NELLE TRAPPOLE”
Fonte: sportmediaset.mediaset.it
Le esplosioni sono avvenute a 10 km dallo stadio, lungo la Wittbraeucker Strasse, ma non è ancora chiaro se si sia trattato di un attentato nei confronti della società tedesca. “I giocatori sono in sicurezza. Nessun pericolo davanti e nello stadio”, si era affrettato a tranquillizzare tutti il Borussia via Twitter. La squadra, comunque, non è mai arrivata all´impianto. A fare le spese dell´esplosione è stato Marc Bartra. Il 26enne difensore spagnolo è stato ferito da schegge di vetro, che gli hanno colpito il braccio sinistro. Chiaramente è stato ricoverato in ospedale sotto shock.
I tifosi del Monaco presenti nello stadio del Borussia hanno intonato “Dortmund, Dortmund” dopo l´annuncio delle esplosioni avvenute vicino il bus della squadra tedesca. Il gesto è stato accolto con un applauso dall´intero stadio. Sul suo account ufficiale, il Borussia Dortmund ha ringraziato i fan del Monaco per la pazienza, la comprensione e i cori.
IL DG DEL DORTMUND: “SQUADRA SOTTO SHOCK”
“L´intera squadra è in qualche modo scioccata. Dobbiamo cercare di elaborare. Non sarà facile, domani dobbiamo giocare. Immagini del genere non escono dalla testa”. Lo ha detto il direttore generale del Borussia-Dortmund Hans-Joachim Watzke, a proposito delle esplosioni che hanno colpito il bus della squadra, ferendo Bartra. “Io ero seduto nell´ultima fila, vicino a Marc Bartra, che è rimasto ferito dai pezzi di vetro in frantumi. Dopo l´esplosione ci siamo tutti rannicchiati, chi ha potuto si è steso a terra. Non sapevamo che altro sarebbe accaduto”, ha raccontato il portiere Roman Buerki, che si trovava vicino al calciatore spagnolo ferito.
LA POLIZIA: “UN ATTACCO MIRATO ALLA SQUADRA”
“È stato un attacco mirato alla squadra del Borussia Dortmund”. Lo ha detto Gregor Lange, capo della polizia di Dortmund in conferenza stampa, dopo le esplosioni che hanno colpito l´autobus della squadra. “Il movente non è ancora chiaro – ha aggiunto – e nulla può essere escluso, neppure le ipotesi peggiori”.
Fonte: sportmediaset.mediaset.it
TOP DYBALA — Impossibile non partire da lui, più che gladiatore, imperatore dello Stadium. Otto gol nelle ultime sette partite in casa per Paulo, di fronte a Messi che lo abbraccia all´inizio e lo invidia alla fine. La sua partita non si riduce ai gol, la sua ascesa è verticale, se lui e Neymar si spartiranno il pianeta calcistico, stasera si è preso un vantaggio.
TOP ALEX SANDRO — Nei primi mesi dopo il suo arrivo a Torino non giocava, nonostante i milioni spesi. Allegri doveva lavorarci sul lato difensivo, e lo ha fatto decisamente bene. Stasera Luis Enrique gli piazza contro Messi, convinto che sia il solito terzino brasiliano che va “in pacco” se attaccato. Come non detto. Uno dei migliori terzini sinistri al mondo, al momento.
TOP CHIELLINI — Giorgione non segnava in Champions dal 2009: otto anni dopo, si sblocca sovrastando Mascherano al culmine di una battaglia in cui usa, come sempre, ogni arma possibile. Suarez non gli scappa mai, il suo piedone arriva ovunque: Chiellini superstar, come ai vecchi tempi.
TOP BUFFON — Prende il tiro di Iniesta perché era scritto che lo prendesse. Esulta perché sa già che lì è girata la partita, forse la qualificazione. Nella ripresa tocca non si sa come il diagonale di Suarez, che avrebbe reso il parziale più digeribile, per il Barça. Non sarebbe servita nemmeno una rimonta epica. Invece adesso i catalani devono fargliene tre o quattro: auguri.
TOP MANDZUKIC — Viene da pensare che abbia sprecato un po´ di anni, quando faceva il centravanti. Questa versione da ala sinistra, che difende su Messi ed evita l´angolo e poi è di là a crossare per il gol, ha pochi eguali nel panorama internazionale. Come la voglia sua voglia di lottare.
TOP DANI ALVES — Forse non è fra i migliori in senso assoluto, ma è la sua miglior partita alla Juve. Ed arriva nella gara più importante: praticamente “posseduto” nel primo tempo, va su tutti e su tutto. Aggredisce Neymar: e se questo sparisce, è anche per merito suo. Motivazioni e orgoglio da vendere.
Fonte: gazzetta.it
Il suo volo da Hong Kong è atterrato a Malpensa attorno alle 7.20, con venticinque minuti di anticipo sul previsto. Maglia bianca e giacca nera, poco dopo il futuro proprietario del Milan ha lasciato l´aeroporto, circondato da giornalisti e operatori tv, diretto verso l´albergo che lo ospiterà durante il soggiorno a Milano.
Fonte: ansa.it
VERSO L´APPELLO — Una stangata per Izzo, che già da sabato non potrà scendere in campo e che dovrà stare fermo un anno e mezzo nella stagione del Mondiale, anche se è caduta l´accusa più grave, quella di illecito, che aveva spinto la Procura federale a chiedere 6 anni di squalifica più la radiazione (la richiesta più dura mai avanzata per casi simili). Antonio de Rensis, il legale di Izzo, si appellerà in secondo grado (tra circa un mese): la squalifica potrebbe scendere a un periodo compreso tra i sei e i dodici mesi.
Fonte: gazzetta.it