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Sweden vs PortugalIl Manchester Utd è in ansia per Zlatan Ibrahimovic. Il fuoriclasse svedese si è infortunato in modo preoccupante durante la sfida di Europa League contro l´Anderlecht vinta ai supplementari 2-1 (qualificazione in semifinale per i Red Devils), facendo calare il silenzio su Old Trafford. Il ginocchio destro è rimasto piantato nel terreno, con una torsione innaturale: bisognerà valutare l´entità del problema, ma c´è preoccupazione, anche per la carriera di un giocatore ormai 35enne.

GIÙ IN AREA — Non è stata davvero la serata di Zlatan. Durante il match ha avuto più di un´occasione per lanciare lo United di Mourinho verso la qualificazione, ma non è riuscito a sfruttarla. Nel finale ha chiesto un rigore non concesso dall´arbitro, e all´ultimo minuto dei tempi regolamentari è ricaduto male dopo un salto, nel tentativo di sfruttare un lancio lungo. Soccorso con la barella, si è poi rialzato ed è stato aiutato ad uscire dal campo. Ma l´espressione del volto non lasciava presagire nulla di buono

Fonte: gazzetta.it

Sono serviti 90´ supplementari per stabilire le quattro semifinaliste di Europa League. Pur soffrendo, riescono a rispettare i pronostici le due grandi favorite per la finale, il Manchester United ed il Lione. Gli inglesi, bloccati sull´1-1 sia all´andata che al 90´, solo dopo 107´ riescono ad avere la meglio (2-1) dell´Anderlecht grazie a una rete dell´´enfant prodige´ Rashford. I francesi, invece, solo ai rigori riescono a piegare la resistenza del Besiktas che era riuscito a ribaltare (2-1) l´1-2 subito in Francia. L´Ajax, dopo il 2-0 dell´andata, si complica terribilmente la vita a Gelsenkirchen, scivolando sotto 0-3, e in 10, ai supplementari. Ma alla fine riesce a raddrizzare tutto, realizzando due reti negli ultimi 10´ (3-2). Il Celta, infine, resiste (1-1) a Genk dopo il 3-2 a Vigo e centra la sua prima storica semifinale europea.

MANCHESTER UTD-ANDERLECHT 2-1 dts
Lo United piega solo ai supplementari l´Anderlecht ma centra comunque l´obiettivo delle semifinali di Europa League. I red devils rischiano in avvio su una conclusione di Dendoncker ma al primo vero affondo sbloccano il risultato (10´): Rashford da sinistra serve al limite Mkhitaryan che con un preciso destro rasoterra infila Ruben. Il Manchester sfiora immediatamente il raddoppio con Lingard e commette l´errore di rilassarsi. L´Anderlecht, mai domo, fa le prove generali con Acheampong e poi, al 32´, pareggia: il gol lo realizza Hanni che ribadisce in rete un tiro di Tielemans, respinto dalla traversa. Lo United si riversa in avanti a testa bassa ma sciupa almeno sei ghiotte occasioni da rete nella ripresa con Lingard, Rashford (2), Pogba e Ibrahimovic (2). Ai supplementari le cose si complicano per Mourinho che dopo pochi secondi perde per un serio infortunio al ginocchio Ibrahimovic. L´Anderlecht prende coraggio e impegna Romero con Tielemans. A vestire, però, i panni di salvatore della patria per i red devils pensa, al 107´, Rashford che raccoglie un pallone in area su una sponda aera di Fellaini, si libera di Dendoncker e batte Ruben con un forte sinistro rasoterra. L´Anderlecht non molla fino in fondo e fa correre un brivido al pubblico dell´Old Trafford con Acheampong e Mbodji.

BESIKTAS-LIONE 8-8 dcr (2-1)
Dopo un avvio vibrante ed equilibrato, con un paio di occasioni per parte (Tosun e Tallisca per i padroni di casa, Lacazette e Tolisso per gli ospiti) sono i turchi a passare (27´): Ozyakup serve al limite Talisca che con un bel destro in girata rasoterra infila Lopes. Il Lione non s´abbatte e, dopo appena 7´, pareggia con il solito Lacazette che, lanciato sul filo del fuorigioco da Gonalons, controlla di petto e scavalca con un pallonetto Fabri. Il Besiktas accusa il colpo ma viene salvato dal palo interno che nega l´1-2 a Lacazette lanciato solitario verso la porta. I turchi riordinano le idee nell´intervallo e, dopo aver sciupato tre palle-gol con Tosun (2) e Talisca, tornano avanti (58´): il 2-1 lo realizza lo stesso Talisca con un bel colpo di testa su cross dalla sinistra di Adriano. Il Lione reagisce rabbiosamente ma manca il gol della qualificazione con Lacazette, che colpisce anche una traversa al 90´, Diakhaby (2) e Fekir. Il Besiktas trema ma, nel finale, sfiora il colpaccio con un tiro-cross di Tallisca che si stampa sul palo e con Babel che, sulla ribattuta, non trova la porta da comoda posizione. Ai supplementari l´equilibrio permane con i padroni di casa che sfiorano il 3-1 con Talisca e Tosun e gli ospiti che mancano il colpo del ko con Diakhaby e Tolisso. Nell´interminabile serie dei tiri dal dischetto diventa protagonista Lopes che para i rigori di Tosic e Mitrovic e consente a Gonalons di cancellare l´errore di Jallet e di mandare il Lione là dove non era mai giunto in Europa.

SCHALKE-AJAX 3-2 dts
Dopo aver gettato al vento il solido vantaggio dell´andata (2-0), l´Ajax si riprende al 110´, in 10 contro 11, la qualificazione contro lo Schalke e torna in semifinale in una competizione europea dopo 20 anni. I tedeschi partono forte (palo di Meyer al 3´) ma poi si fanno imbrigliare dalla ragnatela tessuta dai lancieri che vanno per due volte vicini al vantaggio con Viergever e Schoene. Non pare serata per gli uomini di Weinzierl e, invece, in 3´ cambia tutto: la scintilla l´accende al 53´ Goretzka che va via in contropiede dopo un angolo per gli ospiti, triangola al limite con Burgstaller e infila Onana con un preciso destro in diagonale. Passano appena 3´ ed arriva il 2-0: lo realizza Burgstaller con un bel sinistro in girata dai 12 mt su cross di Kolasinac. L´Ajax non riesce a trovare l´immediato 2-1 con Ziyech e si complica ulteriormente la vita: Veltman all´80´ rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Lo Schalke ci crede ma fallisce con Howedes la palla per evitare i supplementari. L´appuntamento con il 3-0 è, comunque, rimandato soli di pochi minuti: lo centra, al 101´, Caligiuri che gira nell´angolo di testa un altro cross dalla sinistra di Kolasinac. Sembra fatta per i tedeschi e, invece, al 110´ ecco che arriva la doccia gelata: con orgoglio l´Ajax si getta in avanti e trova il pari con Viergever che si getta su un pallone vagante in area e spedisce sotto la traversa un pallone rinviatogli addosso da Nastasic. Lo Schalke crolla e al 120´ incassa anche il secondo gol da Younes che, lanciato in area sulla sinistra, si accentra e batte Faehrmann con un preciso destro rasoterra sul primo palo.

GENK-CELTA VIGO 1-1
Il Celta difende il 3-2 dell´andata e grazie all´1-1 strappato in Belgio vola per la prima volta nella sua storia in semifinale in una competizione europea. Il Genk parte determinato ma si rende pericoloso solo in avvio, con Samata. Il Celta non trema, si organizza e, dopo aver sciupato occasioni in serie con Sisto, Wass, Cabral e Beauvue (2), subentrato all´infortunato Guidetti, passa (63´): fa tutto Sisto che ruba palla sulla trequarti a Castagne, scende fino al limite e scaraventa un gran destro sotto la traversa. Sembra fatta e, invece, dopo appena 3´, il Genk torna in partita: Cabral perde palla al limite in un contrasto con Trossard che entra in area e batte Alvarez con un preciso destro a giro da sinistra. I belgi si gettano in avanti generosamente in avanti ma il Celta si difende con ordine, centrando con merito l´appuntamento con la storia.

Fonte: repubblica.it/sport

E´ senza dubbio l´eliminazione di Andy Murray la notizia del giorno al torneo Atp di Montecarlo, primo Masters 1000 della stagione su terra rossa e dotato di un montepremi di oltre 4,2 milioni di euro. Lo scozzese, n.1 del mondo rientrato nel circuito dopo oltre un mese di assenza, si è infatti arreso allo spagnolo Albert Ramos-Vinolas per 2-6 6-2 7-5 dopo aver sprecato un vantaggio di 4-0 nel set decisivo. Non è andata bene nemmeno allo svizzero Stan Wawrinka, eliminato con un doppio 6-4 dall´uruguaiano Pablo Cuevas. Tutto facile per Rafael Nadal: lo spagnolo ha rovinato la festa del tedesco Alexander Zverev, che oggi ha compiuto 20 anni, rifilandogli un doppio 6-1. Avanza ai quarti di finale, sia pur a fatica, anche Novak Djokovic: il serbo ha superato solo al terzo set lo spagnolo Pablo Carreno Busta, battuto 6-2 4-6 6-4. Gli altri risultati degli ottavi di finale: Cilic-Berdych 6-2 7-6(7-0); Pouille-Mannarino 3-0 ritiro; Schwartzman-Struff 6-3 6-0; Goffin-Thiem 7-6(7-4) 4-6 6-3.

Fonte: ansa.it

«Ummaron come è bel questa città. Ho capito una cosa, Napoli senza i napoletani non è più Napoli. Quindi Forza Napoli Sempre E forza i napoletani». L´atto d´amore è di Ghoulam, che ha affidato queste parole al suo account Twitter. Il messaggio per i tifosi è corredato da una foto notturna del Golfo e arriva in un periodo non proprio felice per l´esterno che è stato in panchina nelle ultime due di campionato e in occasione dell´1-1 contro la Juventus ha giocato soltanto undici minuti.

Fonte: corrieredellosport.it

Serena Williams, la n.1 del tennis che a gennaio ha vinto gli Australian Open quando era già incinta di un mesetto, non è la prima e non sarà l´ultima campionessa con il pancione. Le atlete del suo livello hanno corpo e mente particolari, possono mantenere prestazioni assolute: non solo o partecipare, ma vincere. C´è riuscita una delle atlete più famose del Novecento, la ginnasta russa Larisa Latynina, dopo Phelps la più medagliata nella storia delle olimpiadi (18 podi, di cui 9 d´oro). Oggi ha 82 anni, nel 2015 rivelò che i 5 ori ai Mondiali del 1958 li vinse incinta di cinque mesi. «Lo scoprii prima di partire, ero disperata», ha raccontato. «Ma il medico mi diede l´ok. Con un unico patto: non dirlo a nessuno». Pochi giorni fa invece è toccato alla nuotatrice statunitense Dana Vollmer – 7 medaglie olimpiche, 3 da mamma – tornata alle gare a Rio dopo la nascita del figlio Arlen: in Arizona si è di nuovo tuffata nonostante una gravidanza di addirittura sei mesi. E sempre quest´anno la 28 enne Alysia Montano ha preso il via negli 800 metri nonostante fosse all´ottavo mese: ha impiegato quasi 35 secondi più del suo personale, ma tutto è andato bene.

«Il peso che si prende»
«Fino a cinque, sei mesi un´atleta professionista può correre senza problemi», conferma Sergio Migliorini, medico sportivo fra i più apprezzati in Italia, presidente della commissione medica mondiale del triathlon. «Certo, dipende dal peso che si prende, dai problemi che possono presentarsi. E´ necessario farsi seguire da una ginecologa, e dare retta al buon senso. Del resto campionesse come la Williams hanno a disposizione uno staff completo». Gwen Jorgensen, oro proprio nel triathlon a Rio, non ha smesso di allenarsi nonostante il baby in arrivo («nei primi tre mesi di gravidanza ho corso 60 miglia a settimana, più di quando ero nel pieno della preparazione»), l´italiana Martina Valcepina si è presa il bronzo olimpico a Sochi nella staffetta dello short track, ed era in attesa delle gemelline Camilla e Rebecca.

La lista è lunga, comprende Josefa Idem, la fuoriclasse della scherma degli Anni 80 e ´90 Anja Fichtel, che vinse un campionato nazionale al quinto mese e tornò alle gare 43 giorni dopo aver dato alla luce il figlio Laurin. Diventa poi infinita se consideriamo le fuoriclasse che hanno trionfato prima e dopo la maternità, come le tenniste Margaret Court, Evonne Goolagong, Lindsey Davenport e Kim Cljisters, la maratoneta inglese Paula Radcliffe, Valentina Vezzali o la più famosa delle «mammine volanti», l´olandese Fanny Blankers-Koen, 4 medaglie olimpiche nella velocità ai Giochi del 1948 quando aveva 30 anni e due bambini. Serena di anni ne ha 35 ma ha già fatto capire che vuole tornare a gareggiare proprio per raggiungere il record di 24 Slam della Court, che di figli ne ha avuti 4. «Può farcela», dice Migliorini. «Anche se bisogna stare attenti almeno per sei settimane dopo il parto, perché si rischiano infortuni, tendiniti e sciatiche».

Si parla di un vantaggio che porterebbe la maternità, l´aumento di globuli rossi, gli ormoni: «poca roba, e difficilmente compensa gli svantaggi. Avere raggiunto un obiettivo di vita come un figlio invece può essere la vera motivazione che aiuta a ritrovare il proprio livello. Attenzione però: queste campionesse sono autentiche superdonne, non creiamo illusioni in chi corre o gareggia da dilettante».

Fonte: lastampa.it

Gianluca Caprari e la Roma, amore sbocciato sin da bambino ma poi le strade del calcio hanno portato le parti a separarsi. Per Gianluca è arrivata l´ora della ´vendetta´.
Vendetta si fa per dire, domenica all´Adriatico-Cornacchia di Pescara arriveranno i giallorossi e Caprari, ex di turno con il dente avvelenato, vuole dare una mano alla causa biancazzurra nonostante l´ultimo posto in classifica e le flebili speranze salvezza. Proprio lui che, nel gennaio 2008 diede una grossa mano ai giallorossi ed un dispiacere al Palermo, passando alla storia per un calcio d´angolo ´furbetto´ per i capitolini (clicca qui per scoprire tutto). Intervenuto a margine di un evento organizzato da uno sponsor degli abruzzesi, il numero 17 romano (in prestito dall´Inter, ndr) non vuole fare sconti: “Se dovessi segnare esulterò, così come accaduto nella partita d´andata. Quella contro la Roma è una sfida come le altre, anche se giocherò contro la squadra che mi ha cresciuto. Ma non ci saranno emozioni. La società a suo tempo fece le proprie scelte, ma se sono oggi a Pescara, e il prossimo anno con l´Inter lo devo soprattutto alla Roma. Andai via presto, anche perché agli inizi non feci benissimo, ma per me oggi è motivo di orgoglio essere a Pescara. Partita proibitiva? Proveremo a fare il massimo. Per noi ex potrebbe esserci qualche ulteriore stimolo. Abbiamo dimostrato nelle ultime partite contro Milan, Empoli e Juventus, di poter reggere il confronto con questa categoria, anche se la classifica dice un´altra cosa”.

Fonte: mediagol.it

Anche un mito ha i suoi miti, sportivamente parlando. Francesco Totti, in un botta e risposta su twitter durato un´ora abbondante, ha risposto a domande su tutti, ma proprio tutti gli sport. Tranne uno: il calcio. Curioso sentire – anzi, leggere – una delle leggende del pallone raccontare a chiunque gli inviasse una domanda seguita dall´ashtag #AskTottiSport di chi gli ha fatto battere il cuore facendo altro. Lui, dovendo cambiare attività, non avrebbe avuto dubbi: “Amo molto il tennis e lo seguo spesso, avrei sicuramente voluto fare il tennista”, ammette a uno dei suoi follower il capitano della Roma. Ma se in azione al Foro Italico con la racchetta in mano è già capitato di vederlo, presto potrebbe capitare di ammirarlo anche in una versione pilota: “La proverei volentieri un´auto di F.1 – ha scritto Totti su twitter – seguo la Ferrari e ho sempre adorato Schumacher!”. Oggi, il suo mito sportivo corre, ma su due ruote: “Seguo la MotoGP, faccio il tifo per Valentino Rossi: speriamo sia l´anno buono per rivincere il mondiale”, l´augurio all´altro vecchietto terribile dello sport italiano. E a proposito di miti, c´è posto per un altro colosso dello sport internazionale: “Seguo l´atletica quando c´è Usain Bolt. E alle ultime Olimpiadi ho esultato per l´oro di Gregorio Paltrinieri”. A proposito dei Giochi, la diretta diventa anche l´occasione per un botta e risposta con la star dell´Italvolley Zaytsev. “Capità! Io ce provo.. una partitella a beachvolley contro de me che te la fai? 2 contro 2 vale tutto dajeeeeeeeeeeeee”. Pronta la risposta di Totti in video: “Ivan sto qua, accetto la tua sfida, porto mia moglie! Quando vuoi…”.

Fonte: repubblica.it/sport

Uno spettacolare Lebron James ha guidato questa notte i Cleveland Cavaliers al trionfo, con una rimonta eccezionale, sugli Indiana Pacers, col punteggio finale di 119-114 dopo aver recuperato ben 25 punti di distacco. Il campione ha messo a segno l´ennesima tripla doppia della stagione: 41 punti, 13 rimbalzi e 12 assist. I Cavs, che erano partiti malissimo perdendo 79-47 il primo tempo, sono così riusciti ad aggiudicarsi questa gara 3 dei playoff. Nel secondo incontro della notte, i Memphis Grizzlies si sono imposti 105-94 sui San Antonio Spurs. Senza storia infine il terzo match, nel quale i Milwaukee Bucks hanno affondato con i Toronto Raptors col punteggio di 104-77.

Fonte: ansa.it

“Andrò alla Roma”. Ramon Monchi, ad As, dà quasi per fatto il suo passaggio in giallorosso, anche se poi precisa: “Se non ci saranno intoppi”. In realtà gli intoppi non dovrebbero esserci, sta già lavorando al mercato e alla scelta del probabile nuovo allenatore con Baldini, e la prossima settimana è atteso a Trigoria. Ma Monchi preferisce, d´accordo con la Roma, non ufficializzare ancora il suo incarico, triennale, come direttore sportivo: “Marcelo era su un aereo per Siviglia e poi ha firmato col Madrid. Quindi non voglio dire niente fin quando non è chiuso”.

EMERY E IL MERCATO — Sulla possibile nuova guida tecnica della Roma, Monchi frena sul suo amico e pupillo Emery: “Ci ho parlato ultimamente ma non c´è nulla in merito a un futuro insieme nel medio o lungo periodo. Spero per lui che continui molti anni col Psg, perché vorrebbe dire che sta facendo bene. È l´ideale per il Siviglia per tre anni e non siamo stati male”. A proposito di Siviglia, Monchi esclude conflitti di interesse con il club spagnolo che è stato casa sua per tutta la vita: “Tutti dobbiamo rispettare l´altro. Inoltre la mia testa sta andando più lenta dei fatti e a volte penso ancora come d.s. del Siviglia. Ci muoviamo su diversi parametri. Tutti vediamo gli stessi giocatori, ma davvero non vedo conflitti di interesse”.

Fonte: gazzetta.it

“Voglio aspettare il referto medico ma l´infortunio di Zlatan secondo la mia esperienza mi sembra grave. Mi auguro di sbagliarmi però non riesco ad essere troppo ottimista”. Parole, quelle di Mourinho, che spiegano tutto: l´entità dell´infortunio subito da Ibrahimovic al 91´ dei quarti di finale di ritorno di Europa League fra Manchester United e Anderlecht sarà chiarita dagli esami strumentali di oggi ma la paura per un lungo stop è grande. Si teme infatti la rottura del legamento crociato del ginocchio destro, casa che metterebbe a rischio la carriera stessa dello svedese.

Lo svedese è stato costretto ad uscire a seguito di una brutta torsione del ginocchio, atterrando male sul terreno di gioco dopo un contrasto aereo. Soccorso con la barella, Ibra si è poi alzato sulle sue gambe ed è uscito dal campo sostenuto da alcuni membri dello staff medico dello United. L´espressione dello svedese e le parole di Mourinho subito dopo il fischio finale lasciano però poco spazio all´ottimismo. Oggi il fuoriclasse 35enne si sottoporrà agli esami strumentali ma si teme un lungo stop.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

La Juventus pesca il Monaco per le semifinali di Champions. Mano fortunata quella dell´ex bianconero Ian Rush, che ha raccolto la sfera dei monegaschi nell´urna di Nyon. Sorteggio che regala, nell´altro incrocio in programma, la sfida tra Real e Atletico Madrid.

Fonte: gazzetta.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.