Fonte: corrieredellosport.it
Alle certezze della formazione ospite, corrispondono le alchimie tattiche di coach Lorenzetti. L´allenatore originario di Fano le studia tutte per far funzionare sempre la meglio il motore di Trento. Al centro e tra gli schiacciatori l´allenatore è costretto a mettere mano per evitare cali di rendimento. Il più affidabile di gara due è Stokr. L´opposto chiude con 27 punti, quattro muri e un ace e diventa per tutta la gara il punto di riferimento per le scelte offensive del regista Giannelli. Importanti pure le giocate di Lanza (14 punti), mentre gli altri attaccanti offrono una prestazione discontinua. Trento, nonostante qualche errore, dimostra carattere e determinazione rimanendo sempre attaccata ai più regolari avversari. Ci vuole un tie break giocato davvero male per i padroni di casa per decretare la fuga scudetto della Lube Civitanova.
L´inizio di match fa presuppore a una sfida molto differente dalla precedente nelle Marche, perché Trento gioca in maniera del tutto diversa e appare in palla. Un set equilibrato e chiuso solo da un episodio. Basti pensare che la Lube attacca con il 60 per cento di realizzazione (con Juantorena autore di 7 punti) contro il 53 per cento dei padroni di casa. Stessa situazione a muro con due formazioni granitiche: cinque Lube, quattro Trento. Durante l´andamento del parziale le due squadre fanno vedere buone cose, qualche errore di troppo al servizio (nel tentativo di forzare e non concedere facile rigiocate). Inevitabile il finale punto a punto con la Diatec che sbaglia e concede il parziale solo alla settima palla set. Si chiude con un muro del biancorosso Christenson su Urnaut. Nel secondo set Trento non risente della sconfitta subita ai vantaggi nel parziale precedente. Anzi fa della pazienza la sua arma migliore, gioca punto a punto e quando c´è da inseguire e recuperare non di perde d´animo. Trento cambia al centro con Mazzone (due muri, gli unici di Trento in questo parziale) al posto di un poco concreto Solè. Si arriva la finale ravvicinato, ma questa volta un errore di Sokolov (calato all´undici per cento e autore di un solo punti), che sparacchia il suo attacco in rete, consegna il pareggio a Trento.
E proprio l´opposto bulgaro è l´uomo in meno nella scacchiere dell´allenatore Blengini. Il terzo set inizia nel segno di Stokr che tiene a galla Trento. Ma è la Lube che scappa via, Allora coach Lorenzetti cambia qualcosa (Antonov per Urnaut e Solé per Van de Voorde) e rilancia i padroni di casa. Addirittura sembra che la Diatec possa osare di più. Ma Sokolov e Stankovic invertono la tendenza. Nel quarto set sembra fatta per la Lube che arriva a giocarsi quattro match point e fallisce il colpo. E soprattutto Civitanova sbaglia tre battute di fila nei momenti cruciali. Dall´altra parte della rete c´è Trento, una squadra che rimane incollata agli avversari e sfrutta al meglio le occasioni che le capitano. Alla quinta palla set la Diatec viene premiata con il tie break. In avvio di tie break, però, la Lube scappa via. Nonostante le scorie del quarto periodo di gioco. A dare la svolta un turno al servizio di Sokolov che scava il decisivo solco. La Lube conduce due a zero nella serie.
Diatec Trentino-Lube Civitanova 2-3 (31-33, 25-22, 24-26, 30-28, 7-15)
Diatec Trentino: Giannelli 8, Lanza 14, Solé 8, Stokr 27, Urnaut 9, Van De Voorde 4, Chiappa (L), Nelli 0, Antonov 5, Colaci (L), Mazzone T. 0, Mazzone D. 7. Ne Burgsthaler, Blasi. Allenatore Lorenzetti.
Lube Civitanova: Christenson 4, Juantorena 25, Stankovic 15, Sokolov 20, Kovar 14, Candellaro 6, Grebennikov (L), Pesaresi (L), Cebulj 0, Cester 0. Ne Corvetta, Casadei, Kaliberda. Allenatore Blengini.
Arbitri: Saltalippi, Santi.
Note – Durata set: 37´, 32´, 32´, 38´, 15´; tot: 154´. Spettatori 3974, incasso 72600 Euro. Diatec bs 23, ace 5, muri 14, ricezione 49% (24% prf), attacco 47%, errori 17. Lube bs 25, ace 7, muri 13, ricezione 64% (44% prf), attacco 50%, errori 9.
Fonte: repubblica.it/sport
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Fonte: tuttosport.com
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Mourinho provoca “calendario folle, gioca Primavera” – Tra provocazione e minaccia, José Mourinho ha suggerito che potrebbe schierare la squadra primavera per protesta contro un calendario iper-congestionato. Nel mese di aprile il Manchester United ha disputato nove partite, sette in campionato (anche contro Chelsea e Manchester City) e due in Europa League. Ciononostante non ha mai perso. Eppure il pari casalingo nell´ultimo turno di campionato contro lo Swansea ha fatto infuriare il tecnico portoghese, che nell´ultima giornata della stagione contro il Crystal Palace minaccia di schierare i Red Devils di domani. “Ho una squadra di 22 giocatori che è ora ridotta a 13 o 14, tutti molto stanchi – la tirata polemica di Mourinho -. Veniamo puniti perché stiamo facendo bene. Se passiamo il turno contro il Celta (Vigo), giocheremo la finale di Europa League mercoledì 24 maggio, tre giorni dopo l´ultimo turno di campionato (21 maggio). Due giorni prima giocheremo contro il Southampton, con conseguenze potenzialmente disastrose. Spero che il Crystal Palace non abbia bisogno dei tre punti (per la salvezza, ndr), perché sarebbe difficile per noi giocare con i ragazzini”.
Fonte: ansa.it
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