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milik5Tribuna d´onore affollata per la finale di Coppa Italia tra Lazio e Juventus, domani all´Olimpico. Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ci saranno molti politici. Tra questi il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, il ministro dello Sport Luca Lotti e i viceministri Sandro Gozi, Benedetto Della Vedova e Cosimo Ferri. Poi ancora Pier Ferdinando Casini, Fabrizio Cicchitto, Francesco Boccia, Nico Stumpo, Andrea Marcucci; attesi anche la sindaca di Roma Virginia Raggi, accompagnata da figlio e marito, gli ambasciatori di Emirati arabi uniti e Portogallo, il capo della Polizia Franco Gabrielli, il presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno.Il presidente del Coni Giovanni Malagò guiderà invece la folta rappresentanza dello sport: Mario Pescante, membro italiano del Cio, il presidente della Figc Carlo Tavecchio e il suo vice Renzo Ulivieri, il ct della Nazionale Giampiero Ventura, il presidente dell´Aia Marcello Nicchi e diversi sportivi, tra cui il tennista scozzese Andy Murray.

Fonte: ansa.it

Mauro Icardi potrà presto dimenticare il periodo nero con la maglia dell´Inter. O, almeno, potrà metterlo da parte per un po´, riassaporando il dolce sapore della convocazione con l´Argentina, diventata un vero e proprio tabù sotto la gestione di Edgardo Bauza. Secondo alcune importante indiscrezioni riportate da Mundo Deportivo, Maurito, a meno di clamorosi colpi di scena, dovrebbe essere nella lista di Jorge Sampaoli per le amichevoli di giugno che vedranno la selección​ impegnata contro Brasile e Singapore, in programma il 9 ed il 13 giugno. Per ora si tratta solo di anticipazioni: la certezza arriverà arriverà solo con la lista che il ct diramerà nel fine settimana.Fonte: fcinternews.it

Roger Federer non parteciperà al torneo del Roland Garros, secondo torneo del grande slam della stagione in programma dal 28 maggio a Parigi. L´annuncio è dello stesso fuoriclasse svizzero, con un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale. «Purtroppo ho deciso di non giocare al French Open – scrive Federer – Da un mese lavoro duro, dentro e fuori dal campo ma, nella prospettiva di restare nel circuito ancora per anni, sento che la cosa migliore è rinunciare per quest´anno alla stagione sulla terra rossa e prepararmi per l´erba e il cemento».«Giocare un solo evento sulla terra – aggiunge il tennista – ho ragionato col mio team, non avrebbe giovato alla mia crescita e alla mia stagione. Mi mancheranno molto i miei sostenitori francesi e conto di ritrovarli l´anno prossimo al Roland Garros».

Fonte: corrieredellosport.it

Parla Steven Zhang, e lo fa in una rarissima intervista concessa alla CNBC. Il figlio del patron dell´Inter comincia con un appello ai tifosi, che domenica scorsa hanno espresso il loro sdegno per una stagione fallimentare: “Bisogna avere pazienza e fiducia nel club, so che i tifosi amano la squadra con tutto il loro cuore. Il calcio in Europa è come una religione, la gente è pazza. Certo, proveremo a fare del nostro meglio, e lo faremo passo dopo passo. Suning ha una compagnia per i consumatori, e investire in una squadra di calcio diventa una porta per aprirsi a nuove esperienze, nuovi scambi, nuove culture. Poi il calcio è il calcio, ci sono sempre alti e bassi. Ma non si può cambiare il risultato del gioco in un periodo di tempo breve. Naturalmente – ha continuato Zhang jr. – la prossima partita è importante, specialmente se si possiede l´Inter, un club che ha tanto potere e tante responsabilità. Ma per avere successo penso che investire in strategie a lungo termine sia la cosa più importante per questo club”.Ma con chi dovrà ripartire l´Inter, Conte è l´uomo giusto? “Qualsiasi scelta è possibile – ha assicurato -. Ovviamente l´allenatore è molto importante per la squadra. Ma abbiamo bisogno di persone, giocatori e dirigenti che stiano e giochino per il club con il cuore e lo spirito. Come in un´azienda, dove bisogna avere i migliori impiegati. Non penso tanto ai piani per la prossima stagione, ma a dove questo club possa andare nei prossimi tre, cinque, dieci, anni”.

Alla domanda su soldi Suning investirà nel club, Steven Zhang ha detto che la strategia e la visione del club è molto più importante dell´importo speso: “Dipende molto dai guadagni del club, ma conta di più il modo in cui vuoi investire. La cosa più importante è investire nella facilities, nelle Academy e per i giovani, perché vogliamo avere una crescita a lungo termine e un club in salute. Vogliamo che i giovani possano dare il loro meglio e avere un´opportunità per crescere e giocare in futuro in prima squadra”. Zhang junior poi ha aggiunto: “Non ho dubbi che la squadra presto giocherà bene. E´ un´enorme responsabilità, anche per me personalmente”.

Fonte: fcinternews.it

Non solo la contestazione, durissima, della Curva Nord e le parole altrettanto dure di Vecchi e di alcuni giocatori. A scagliarsi contro l´Inter, attraverso il suo profilo Instagram, ci ha pensato anche Alessandro Altobelli, bomber e bandiera dell´Inter che fu. Spillo non ha decisamente usato mezzi termini e ha sparato a zero contro i giocatori: “Europa sempre più lontana, ultime 8 partite 2 punti, dopo Mancini, De Boer, Vecchi, Pioli, Vecchi!!! Il fallimento sportivo è un dato di fatto”.E ancora: “Adesso leggo di giocatori che dichiarano: “Chi non vuole rimanere all´Inter lo deve dire”. Cosa? Ma state scherzando? Vi devono cacciare cari miei specie di Giocatori, avete deluso una città come Milano, voi avete dimostrato di essere dei provinciali come doti tecniche, fenomenali come ingaggi!!! La curva Nord ieri (domenica, ndr) è andata a mangiare giustamente, io non esco per la vergogna!!! Noi ci saremo sempre, voi solo di passaggio!!!! Amala!!! Salamo Alekom!!!”.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Enrico Preziosi alza la voce per chiedere alla Lega Calcio di modificare gli orari delle gare della penultima giornata di campionato, consentendo a tutte le squadre di scendere in campo contemporaneamente.Il problema sollevato dal presidente del Genoa non riguarda direttamente la sua squadra, invischiata in piena lotta salvezza con Empoli e Crotone. Liguri, toscani e calabresi domenica prossima giocheranno infatti tutti alle 15, rispettivamente contro Torino, Atalanta e Juventus. L´attenzione di Preziosi è invece rivolta verso le partite che vedranno coinvolte Napoli e Roma, dirette concorrenti della Juve nella corsa scudetto: “Vi faccio una domanda – ha detto il Joker alla Gazzetta dello Sport – se voi siete la Juve e sapete già di aver vinto lo scudetto, perchè Roma e Napoli non fanno tre punti sabato, la domenica fate giocare Higuain contro il Crotone rischiando che si infortuni prima della finale di Champions?”.

Il ragionamento di Preziosi parte dal presupposto che una Vecchia Signora già certa del titolo potrebbe giocare con meno intensità la gara di domenica con il Crotone: “Roma e Napoli sono ancora in lotta per lo Scudetto, oltre che per il secondo posto. Logica vuole che giochino in contemporanea con la Juventus e tra loro per garantire la regolarità del campionato. La Federazione può intervenire e Tavecchio ha già ricevuto un´istanza nostra e dell´Empoli. Mi auguro lo si faccia per il bene di tutte e 20 le squadre di A, non solo per il Genoa”.

Il numero uno rossoblu tiene poi a sottolineare come la sua non sia una mancanza di fiducia nei confronti della banda di Allegri: “La Juventus è una società seria ed entrerà sempre in campo per vincere. Il mio dubbio non è certo sull´impegno ma sulla competitività. Affrontare una Juve già sicura dello Scudetto e con una finale davanti è diverso che farlo in altre condizioni. E´ ovvio che Allegri sarà portato a risparmiare fatiche ai suoi giocatori più importanti se il tricolore è già assegnato”.

L´ipotesi avanzata da Preziosi trova d´accordo anche l´Empoli che pur senza rilasciare dichiarazioni ufficiali si è schierata apertamente con la posizione del Grifone. Di tutt´altro avviso appare invece il Crotone: “Non credo che anticipi e posticipi – ha detto il presidente ionico Gianni Vrenna alla Gazzetta – siano stati stilati l´altro ieri o una settimana fa. Da tempo si conoscono date e partite”.

Fonte: calciomercato.com

Grande festa allo ´Stamford Bridge´ dove è di scena il Chelsea fresco d´Inghilterra e i tifosi celebrano l´idolo del presente Antonio Conte e si commuovono per quello del passato John Terry, 37enne capitano probabilmente alla sua ultima uscita con la maglia della squadra in cui è cresciuto e diventato calciatore. Di fronte Walter Mazzarri, che pur nelle enormi difficoltà dovute agli infortuni a catena è riuscito a condurre alla salvezza un Watford combattivo e capace di tenere testa ai nuovi campioni d´Inghilterra che alla fine vincono 4-3 riportandosi a +10 sul Tottenham impegnato invece giovedì nella tana del Leicester.LE SCELTE – Con tutta la rosa a disposizione Conte lascia comunque in panchina i vari Cahill, Fabregas, Pedro e Diego Costa per lasciare la scena anche a chi ha giocato meno, compreso Batshuayi eroe della partita vinta in casa del West Bromwich che ha regalato la certezza matematica del trionfo.

L´attaccante belga fa così da terminale offensivo nel 4-2-3-1 varato dal tecnico leccese, con Willian e Hazard a sostegno mentre Kante e Chalobah sono i mediani affiancati da Kenedy e Azpilicueta e la bandiera John Terry comanda la difesa, completata da Zouma e Ake davanti al portiere Begovic. Sull´altro fronte Mazzarri, che ha invece l´infermeria piena (out Britos, Cathcart, Kabasele, Kaboul, Pereyra e Zarate), risponde con un simile 3-5-1-1 con Behrami uomo d´ordine a centrocampo e Niang centravanti.

IL PRIMO TEMPO – Avvio senza particolari emozioni, con gli ospiti che contengono senza affanni i londinesi e – a parte un paio di punizioni dnon sfruttate e i tentativi vani di Batshuayi e Zouma – non succede praticamente nulla. Ad accendere la gara e lo Stamford Bridge ci pensa allora il 37enne John Terry, in uscita dopo una vita in ´Blues´, che sull´angolo calciato da Zouma è il più lesto di tutti e in mischia porta avanti i suoi.

La gioia del capitano del Chelsea dura però appena un minuto perché alla ripresa del gioco lo stesso Terry, ancora stordito dall´emozione e dai cori dei suoi tifosi, con uno sciagurato retropassaggio regala ala palla dell´1-1 a Capoue che non si fa pregare e di testa supera Begovic. Per la squadra di Conte è tutto da rifare e così al 31´ ci prova Hazard, che raccoglie un assist al bacio di Willian e va via in contropiede ma non riesce poi a inquadra la porta. Quattro minuti dopo invece non sbaglia Azpilicueta, che sugli sviluppi di un angolo raccoglie il pallone al limite e di controbalzo con il destro non lascia scampo a Gomes.

LA RIPRESA – Dopo l´intervallo si riparte senza cambi ed entra presto in scena Batshuayi, che ormai ci ha preso gusto e al 50´ cala il tris spingendo in rete la palla su assist di Ake. Il Watford è però di nuovo bravo a incassare il colpo e trova immediatamente la forza per reagire e restare in partita, con Janmaat che dopo appena un minuto trova la via del gol con un preciso destro dal limite. Al 65´ ancora Chelsea pericoloso con Batshuayi, che si gira bene in area e impegna con il mancino bravo poi a ripetersi al 70´ sul velenoso rasoterra di Azpilicueta. Mazzarri così decide che è l´ora di cambiare qualcosa davanti: dentro Okaka per Niang e l´ex doriano sfrutta subito l´occasione trovando il nuovo pari con un potente destro daall´interno dell´area. Conte risponde allora gettando nella mischia Aina per Kenedy (75´), Fabregas per Chalobah (79´) e Pedro per un nervoso Batshuayi (84´) che aveva appena rischiato un cartellino reagendo a un brutto fallo di Prodl (lui sì ammonito). E ancora una volta le mosse di Conte si rivelano decisive perché, dopo un tentativo di Aina parato da Gomes, è proprio Fabregas dal limite dell´area a trovare l´angolino giusto con il destro dal limite. Nel recupero c´è tempo anche per l´ingresso di Deeney al posto di Capoue nell´improvvisamente nervoso Watford che chiude in dieci (secondo giallo a Prodl prima di quello per Deeney), poi arriva il triplice fischio dell´arbitro e può partire la festa dei tifosi del Chelsea, in una notte londinese dolce e tinta di ´Blues´.

Fonte: corrieredellosport.it

Nessuna pressione di tipo mafioso né su di lui né su nessuno dei 700 dipendenti della Juventus, quattro o cinque incontri con Rocco Dominello e altri capi ultrà per normali questioni di tifoseria. È stato questo, secondo quanto è trapelato, il contenuto della testimonianza di Andrea Agnelli al processo Alto Piemonte sulle infiltrazioni di ´ndrangheta . Dominello è l´imputato che, per l´accusa, tentò di infiltrarsi nel business del bagarinaggio per conto delle cosche. Agnelli avrebbe detto di non saperne nulla, descrivendo Dominello – sempre secondo quanto si apprende – un rappresentante della tifoseria molto garbato.GLI INCONTRI — Agnelli avrebbe aggiunto di avere incontrato Rocco Dominello due volte insieme ad altre persone (l´ultras Fabio Germani, imputato in Alto Piemonte, e il security manager della società bianconera Alessandro D´Angelo) in occasione delle festività di fine anno, ricevendo in dono un cesto natalizio. Nel corso dell´audizione le parti hanno anche parlato degli “ottimi rapporti” fra Dominello e l´allora allenatore Antonio Conte, per il quale il sostegno della tifoseria era particolarmente importante.

I LEGALI — “Abbiamo chiarito tutto”. Questo il commento di Ivano Chiesa e Domenico Putrino, avvocati di Rocco Dominello: “Rocco è un incensurato che non ha nulla a che fare con la criminalità organizzata – hanno detto -. Ci sono pentiti che escludono che sia un mafioso. Il papà di Rocco, Saverio, ha scontato una condanna inflitta nel 1982 e, anche se adesso è imputato, fino a prova contraria è un cittadino come tutti gli altri: Rocco è sotto accusa solo per il suo vincolo di parentela, e questo è inaccettabile”. I legali hanno sottolineato che “Agnelli ha detto che non ci sono mai state pressioni mafiose su nessuna delle 700 persone dello staff della Juventus”, e che “dalla questura, nonostante i continui contatti, non sono mai arrivate informazioni sulla presunta appartenenza di Dominello alla ´ndrangheta”.

Fonte: gazzetta.it

Parla in esclusiva a 4-4-2 il presidente del Crotone Gianni Vrenna che sulla rimonta della squadra spiega di non avere rimpianti: “Rimpianti diciamo di no. Purtroppo all´inizio la squadra ha peccato un po´ di inesperienza, poi abbiamo subito anche qualche torto arbitrale. Ma ora non serve rammaricarsi. Speravo in un pareggio della Juve a Roma, perché forse l´avremmo trovata con meno stimoli, anche se i bianconeri non regalano mai niente a nessuno. Andremo a Torino consapevoli di affrontare una super squadra: speriamo di rovinargli la festa Scudetto”.”Dobbiamo solo dare tutto in queste ultime due partite – prosegue il presidente della squadra calabrese – dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi, senza guardare gli altri. Ci sono sei punti in palio e non ci sono risultati scontati, il calcio sta cambiando, ora tutte le squadre se la giocato a viso aperto come dimostrano le vittorie del Palermo e del Cagliari. Stiamo vivendo un grande momento, sia sotto l´aspetto tecnico che fisico e andremo lì a giocarcela. Non parlo di percentuali salvezza ma ci credo tanto, e come me ci crede molto anche la squadra, il mister e tutto l´ambiente: ci sono tutti i presupposti per salvarsi anche perché un´eventuale sconfitta contro la Juve non è detto che sia decisiva”.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Una prova di forza di quelle che lasciano pochi dubbi. Uno, due, tre, quattro attacchi per infrangere la resistenza dei propri rivali, poi Nairo Quintana è andato in solitaria verso l´arrivo del Blockhaus per far capire chi è il primo padrone di questo Giro d´Italia numero 100. Al momento sembra essere davvero impossibile scalzare il colombiano dal primo posto del podio di Milano: come bisognerà attaccarlo?Già la cronometro di domani potrebbe essere un importante banco di prova per tutti i suoi avversari. Sin dall´inizio della sua carriera il colombiano ha pagato dazio nelle prove contro il tempo, anche se è in costante miglioramento. Se Tom Dumoulin, un vero e proprio specialista, punta dritto alla Maglia Rosa, i rivali diretti in salita come Thibaut Pinot e Vincenzo Nibali dovranno dare il massimo per puntare a recuperare almeno i secondi di svantaggio accumulati nell´arrivo in salita di ieri.

Da lì in poi bisognerà puntare sulla fantasia, visto che nello scontro diretto Quintana sembra essere davvero imbattibile. Aspettare l´ultima salita in ogni tappa potrebbe essere solo deleterio. Proprio la frazione di mercoledì, con partenza da Firenze e arrivo a Bagno di Romagna, sembra essere perfetta per intenzioni belliche: tantissimi metri di dislivello, salite in rapida successione e discese impegnative per provare a staccare il colombiano. Poi bisognerà attendere il week-end: se la salita di Oropa sembra essere fatta su misura per il capitano della Movistar, la frazione di domenica potrebbe invece favorire gli inseguitori.

L´arrivo di Bergamo somiglia molto a quello di una classica, in stile Giro di Lombardia con dunque corridori come Nibali che potranno dire la loro al meglio. Ci vorranno invece testa e gambe nella frazione di martedì, che aprirà l´ultima settimana: Mortirolo, Stelvio e Umbrail Pass in rapida successione. Chi avrà le gambe dovrà attaccare per non aspettare il week-end conclusivo.

Fonte: oasport.it

Sarà Tagliavento l´arbitro della finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio. Il direttore di gara di Terni, però, non piace ai laziali che da anni portano avanti la loro personalissima battaglia con il fischietto umbro. Basta dare un´occhiata ai tweet apparsi subito dopo la designazione della Lega. In molti sottolineano i precedenti. Con la Lazio, Tagliavento ha un “bottino” importante: 24 precedenti dove la Lazio ha vinto in 8 occasioni, con 3 pareggi e ben 13 sconfitte.Fonte: tuttosport.com

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.