Il gol di Dani Alves ha gelato la Lazio e i suoi tifosi: neanche il tempo di organizzare la riscossa ed è arrivato il raddoppio della Juve, assatanata e avvelenata di fronte al primo passo verso un triplete storico. E´ chiaro che Allegri aveva calcolato tutto, dando la precedenza a questa finale piuttosto che alla sfida di campionato contro la Roma affrontata con molte riserve: in vantaggio di sette punti, Max poteva permettersi il lusso di non chiudere il campionato domenica scorsa. Ieri sera in campo è scesa la Juve che non fallisce, quella che ti prende per il collo e ti toglie il fiato, esattamente come la squadra che affronterà il Crotone con l´obiettivo di chiudere la seconda tappa della stagione, quella che porta allo scudetto. Anche questo trionfo è stato firmato da Massimiliano Allegri, che aveva ricevuto in eredità una Juve considerata da Antonio Conte non in grado di presentarsi con i suoi dieci euro nei ristoranti da cento euro a persona: eppure il tecnico toscano ha conquistato due scudetti (il terzo è in arrivo), tre Coppe Italia, una Supercoppa di Lega, una finale di Champions persa contro il Barça e una da affrontare contro il Real. E il triplete non è un sogno ma… una possibile realtà.
Fonte: corrieredellosport.it
Fonte: gazzetta.it
DEL POTRO VINCE E BALLA – L´argentino Juan Martin Del Potro ha sconfitto il britannico Kyle Edmund 7-5, 6-4. Dopo il suo debutto emozionante martedì, quando ha dedicato la vittoria a suo nonno, morto di recente, Del Potro è sembrato più rilassato e dopo il successo ha anche ballato, al ritmo della canzone ´Despacito´ nella pausa tra i set. L´ex numero quattro del mondo si era ritirato un paio di settimane fa dal torneo di Estoril per la morte del nonno ed ha poi rinunciato a giocare il torneo di Madrid per stare più tempo con la sua famiglia.
FUORI KERBER – Dopo Andy Murray, battuto ieri da Fognini, il Foro perde anche la numero uno del tabellone femminile. La tedesca Angelique Kerber, numero uno del mondo, è stata eliminata a sorpresa dalla qualificata estone Anett Kontaveit (n.68 del circuito Wta) con un netto 6-4 6-0 in appena 56´ minuti di gioco. Avanti senza problemi la ceca Karolina Pliskova, numero 3 Wta e testa di serie numero due, che ha regolato con un doppio 6-1 l´americana Lauren Davis. Bene anche Venus Williams: la statunitense, numero 12 del mondo e 9 del seeding, ha sconfitto l´ucraina Lesia Tsurenko, numero 41 del ranking Wta, con il punteggio di 6-4, 6-3 in un´ora e mezza
ERRANI-TREVISAN AGLI OTTAVI NEL DOPPIO – Sara Errani e Martina Trevisan hanno superato il primo turno del doppio. La coppia azzurra, in gara grazie ad una wild card,all´esordio ha battuto in rimonta 2-6, 6-4, 10-8 la coppia formata dalla statunitense Christina McHale e dalla rumena Monica Nicolescu. Prossime avversarie la britannica Johanna Konta e la tedesca Laura Siegemund.
Fonte: repubblica.it/sport
I 9 giorni di riposo non lasciano alcuna ruggine nei muscoli dei Cleveland Cavaliers che, ancora imbattuti in post season (8-0), vincono nettamente 117-104 a Boston in gara 1 della finale della Eastern Conference contro i Celtics, forse stanchi per la battaglia di 7 partite contro gli Wizards nel turno precedente.La partita si spacca subito nel primo periodo, con James che firma il primo solco (+13 sul 30-17); nel secondo periodo il gap si dilata fino addirittura al +26 e i Cavs vanno al riposo lungo in controllo sul 61-39, con un LeBron maestoso da 23 punti segnati (10 su 12 da dentro l´area) e 32 prodotti considerando anche gli assist (39 di tutti i Celtics).
Nella ripresa la musica non cambia e nel terzo periodo prende fuoco Kevin Love che infila 5 triple e firma il massimo vantaggio sull´88-60 (+28). La partita si trascina stancamente fino alla sirena finale, col pubblico di Boston che abbandona anzitempo le tribune del TD Garden. I Cavs si confermano di un altro pianeta nonostante l´assenza del fattore campo nella serie ma con un Kyrie Irving da 20 punti, un Kevin Love da 32 (massimo in carriera nei playoff) e 12 rimbalzi, e un LeBron James da 38 punti (quinta gara di fila oltre i 35 punti, settima oltre i 30), il biglietto per le Finals è già prenotato.
Serataccia per i Celtics che pagano il 12 su 38 da tre e il 10 su 18 ai liberi, ma soprattutto una differenza in termini fisici e di energia notevole: non bastano i 21 punti a testa di Crowder e Bradley, e i 17 con 10 assist di Isaiah Thomas. Nella notte tra venerdì e sabato si torna in campo per gara 2, ancora al TD Garden di Boston.
Fonte: sportmediaset.mediaset.it
Dalla pianeggiante e rettilinea via Emilia alle insidiose strade appenniniche, i corridori dovranno affrontare due salite non impegnative nella prima parte: la prima porterà, dopo 62,9 km sulla Colla di Casaglia, a quota 913 metri, dov´è posto un Gpm di 2/a Categoria; la seconda sul Valico Appenninico, dopo 110,4 km, a 731 metri, per attraversare un Gpm di 3/a Categoria. In maglia rosa l´olandese Tom Dumoulin, seguito dal colombiamo Nairo Quintana a 2´03″. Vincenzo Nibali è quinto a 2´47″.Fonte: ansa.it
Fonte: corrieredellosport.it
Fonte: calciomercato.com
Fonte: gazzetta.it
Fonte: tuttosport.com
Fonte: repubblica.it/sport
Diciassette anni dopo il trofeo di Ligue 1 torna nel Principato: il Monaco si è infatti laureato campione di Francia con due giornate di anticipo. Grande entusiasmo al Louis II, dove la squadra di Jardim era pronta a festeggiare già dallo scorso weekend, dopo la larga vittoria contro il Rennes: il 2-0 sul St-Etienne (firmato Mbappé-Germain) ha di fatto certificato l´impresa di Falcao e compagni, capaci così di scalzare il Paris Saint-Germain dalla prima piazza del campionato francese dopo quattro anni consecutivi di trionfi. Un grande successo, quello del Monaco, frutto soprattutto del grande lavoro fatto dal club nel mixare giovani e uomini di esperienza, che hanno permesso alla squadra biancorossa di arrivare anche fino alla semifinale di Champions League, persa contro la Juventus, e fino a quella di Coupe de France, di fatto regalata al PSG (5-0 finale, in campo le riserve, ndr).
Mbappé: che numeri!
È stato, come detto, il Monaco delle giovani stelle e dei grandi ritorni. Uno su tutti quello di Radamel Falcao, finalmente apparso ai livelli di un tempo dopo anni tribolati in Inghilterra. L´attaccante colombiano ha segnato ben 21 gol in campionato, ed è stato capace di migliorare anche i numeri di chi, nel 2000, aveva portato i monegaschi al trionfo in Francia: David Trezeguet e Marco Simone. Non si può, poi, non citare colui che è stata la grande rivelazione dell´intero panorama calcistico europeo: il classe 1998 Kylian Mbappé. 26 gol stagionali per il talentino arrivato dalle giovanili, scoppiato solo dopo la metà della stagione: per lui un gol ogni poco più di 90 minuti, tenendo conto di tutte le competizioni. Grazie a Falcao e Mbappe, ma non solo, il Monaco è riuscito a chiudere il campionato con una differenza reti di +75 (+56 per il PSG), numeri che sono indice anche di una difesa che ha avuto grande solidità. Tra i protagonisti della cavalcata della squadra di Jardim anche due italiani: il difensore Andrea Raggi e l´ex portiere di Napoli e Roma Morgan De Sanctis, in stagione secondo di Subasic.
Fonte: sport.sky.it
IL QUADRO – «È emerso fin qui un quadro che presenta seri elementi di preoccupazione sotto molti punti di vista, non da sottovalutare come hanno dimostrato recenti fatti di cronaca. Obiettivo della commissione è sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti e proporre le più opportuni soluzioni in Parlamento – dice Rosy Bindi -. A noi interessa capire la lettura che Agnelli dà dei fatti che si sono verificati, che lettura dà di quella realtà, a noi sta a cuore la consapevolezza. Ci interessa capire se la società si è interrogata sul perché è successo questo, di chi sono le responsabilità, quali sono i rimedi. Vogliamo capire che parte intende giocare nella federazione nazionale perché non si verifichi più quello che si è verificato nel circuito della società e anche in altre realtà».
MAI DA SOLO – «Non ho mai incontrato Rocco Dominello da solo» ha dichiarato Andrea Agnelli in Commissione Antimafia, aggiungendo di ricordare 3-4 incontri. «Una volta in una cena ad Asti con centinaia di tifosi, una volta nei miei uffici con tutti i tifosi, un´altra volta è venuto con Germani in sede per gli auguri natalizi, una volta presso i miei uffici in Lamse con Alessandro D´Angelo in una delle occasioni in cui ho incontrato tutti i tifosi. Mai nessuno ha avuto il dubbio, prima dell´indagine torinese, che Rocco Dominello potesse essere qualcosa di diverso da un semplice ultras. Ribadisco che se ho incontrato Dominello può essere stato nell´ambito di un consesso di tifosi ed è pacifico che se non solo io ma tutti i miei dipendenti avessero saputo, quello che oggi è emerso, mai avremmo avuto rapporti con lui – ha proseguito Agnelli -. Il grado di autonomia operativa di D´Angelo e Merulla e del loro dirigente Calvo era totale avendo io a suo tempo impartito le linee generali, vale a dire che Juventus emettesse abbonamenti o biglietti solo a pagamento, annullando omaggi, previa regolare presentazione dei documenti necessari per l´emissione dei tagliandi. Calvo ha sempre operato con delega piena e nel rispetto delle procedure. I miei dipendenti D´Angelo, Merulla e l´allora dirigente Calvo hanno sempre ritenuto di rapportarsi solo ed esclusivamente con soggetti facenti parte del tifo organizzato». Infine Agnelli ha chiarito di aver deciso «in genere all´inizio di ogni annata calcistica, di incontrare i rappresentanti» dei tifosi e dei gruppi ultras, «in modo da raccogliere le istanze che da quel settore dello stadio provenivano in modo che anche questa parte della tifoseria particolarmente calda non si sentisse discriminata, con il rischio che creasse problemi di ordine pubblico».
LEGGE PISANU – «Siamo sicuri che la legge Pisanu, che permette la vendita ad una singola persona di 4 biglietti al massimo, risponda all´esigenza sociale del pubblico e che per spostarsi deve organizzarsi in gruppi? Certo se si procedesse ad una deroga o ad una modifica della normativa – ha spiegato Agnelli – essa dovrebbe comunque prevenire le truffe o l´accaparramento a fini speculativi dei tagliandi, ma è comunque una riflessione che va fatta. Che questa mia prima riflessione non suoni come un alibi rispetto al procedimento attualmente in corso presso la Figc nei confronti della Juventus. Se ci sono state irregolarità, esse dovranno essere sanzionate in modo adeguato e definendo con precisione le singole responsabilità, auspicabilmente in un processo giusto ed equilibrato tra accusa e difesa».
MAI MINACCE – «Mai subito minacce da ultrà e mai pensato a Dominello come operativo» ha detto il presidente della Juventus rispondendo alle domande del presidente del comitato mafia e sport, Marco Di Lello, e del senatore Pd Giuseppe Lumia.
STADIO – «Bagarinaggio? Siamo stati colti di sorpresa nel dover gestire uno stadio troppo piccolo, sempre tutto esaurito ogni domenica. Se penso alla finale di Champions che andremo a giocare con orgoglio a Cardiff, vado online e trovo biglietti a 3 e 5 mila euro. Prezzi che sono assurdi» ha aggiunto Agnelli lamentando il fatto che «eventi come la finale Champions sono di grande interesse, quegli eventi dove l´offerta è molto inferiore alla domanda. Questo per noi è un motivo di orgoglio ma anche un problema».
SICUREZZA – «Sulla sicurezza nelle curve secondo me si possono apportare miglioramenti, ma tutte le società devono essere d´accoro e la sola Serie A non basta. Va portato in consiglio Figc con tutte le Leghe, compresa la Lega Dilettanti in prospettiva delle squadre che possono salire nei campionati professionistici. Serve uno sforzo congiunto che porterò come istanza personalmente in Lega di Serie A» ha proseguito il numero uno bianconero specificando che «ad oggi è il Gos l´ente preposto sulla sicurezza degli impianti e le linee guida vengono emanate dall´Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive. A Torino vediamo che dal Gos parte la direttiva di non avere steward nelle curve con i tifosi più caldi. Per motivi di ordine pubblico si preferisce lasciare libero questo settore».
BAGARINAGGIO – «Esiste il bagarinaggio? Certamente sì e deve essere contrastato, anche se la cessione di un bene mobile, quale è il biglietto di una partita da una persona ad un´altra non penso possa essere criminalizzato. Discorso diverso è il fare incetta di tagliandi a fini puramente speculativi: questo fenomeno va combattuto e sul digitale sta invece dilagando grazie all´uso dei cosiddetti bot, software che permettono in pochi secondi di concludere un alto numero di transazioni».
Fonte: tuttosport.com
ORDINE D´ARRIVO — 1. Fernando GAVIRIA (Col, Quick-Step) 229 km in 5h18´55″; 2. Mareczko 3. Bennett (Irl); 4. Bauhaus (Ger); 5. Richeze (Arg); 6. Gibbons (Saf); 7. Modolo; 8. Greipel (Ger); 9. Stuyven (Bel); 10. Ferrari.
CLASSIFICA GENERALE — 1. Tom DUMOULIN (Ola, Sunweb) 52h41´08″; 2. Quintana (Col, Movistar) a 2´23″; 3. Mollema (Ola, Trek) a 2´38″; 4. Pinot (Fra, FDJ) a 2´40″; 5. Nibali a 2´47″; 6. Amador (C. Rica) a 3´05″; 7. Jungels (Lus) a 3´56″; 8. Pozzovivo a 3´59″; 9. Kangert (Est); 10. Zakarin (Rus) a 4´17″.
Fonte: gazzetta.it
“Le condizioni cliniche di Nicky Hayden restano estremamente gravi. Il giovane, che si trova ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell´ospedale Bufalini di Cesena, ha riportato un grave politrauma con conseguente gravissimo danno cerebrale”. E´ il bollettino medico, emesso nel pomeriggio, sulle condizioni del motociclista americano rimasto ferito ieri in un incidente nel Riminese. La prognosi resta riservata.
La situazione di Hayden è disperata. Come riferisce l´inviato Alberto Porta di Sportmediaset dall´Ospedale Bufalini di Cesena, ci sono pochissime speranze che Hayden si possa riprendere per la presenza di un ematoma cerebrale diffuso.
Intorno alle 14 sono arrivati direttamente dagli Stati Uniti la mamma e il fratello di Nicky, che sono andati subito a parlare con i medici. ll pilota 35enne statunitense, campione della MotoGP nel 2006 e quest´anno impegnato in Superbike con la Honda, è stato investito da un´auto mentre si allenava con la bici da corsa attorno alle 14 di mercoledì, sulla strada provinciale Riccione-Tavoleto, non lontano da Misano Adriatico. La sua bici è finita accartocciata nel fosso accanto alla strada, mentre il pilota ha sfondato il parabrezza della Peugeot che l´ha colpito.
Fonte: sportmediaset.mediaset.it
PLAYOFF — Se invece ci saranno i playoff, sarà escluso chi ha più di 14 punti di ritardo dalla 3ª. Se si qualificano sei squadre, la 3ª e la 4ª saltano il preliminare, nel quale si sfidano in gara secca sul campo della meglio classificata la 5ª e l´8ª, la 6ªe la 7ª: la vincente della prima sfida affronterà in semifinale la 4ª, quella dell´altra sfida se la vedrà con la 3ª. Se si qualificano cinque squadre (ossia il Frosinone vince e lo Spezia no, con il Carpi che non perde) la 5ª va in semifinale; se invece si qualificano solo quattro squadre (ossia il Frosinone vince, lo Spezia no e il Carpi perde) anche la 6ª salta il preliminare; in corsa c´è anche il Novara, che per qualificarsi deve vincere a Carpi e sperare che il Frosinone non vinca per non restare a -15 come oggi.
PLAYOUT — Oggi Brescia, Ternana e Avellino si salvano vincendo; se arrivano alla pari con il Trapani, si salvano Ternana e Avellino (che oggi tra l´altro ha il processo d´appello contro il -3). Se arrivano a pari Ternana, Trapani e Brescia (l´Avellino vince) al playout vanno le ultime due, idem se arrivano a pari Trapani, Avellino e Brescia (la Ternana vince) con il Trapani davanti all´Avellino per la differenza reti. Il playout si gioca se tra quart´ultima e quint´ultima non ci sono più di 4 punti: se il distacco è superiore ci sono quattro retrocessioni dirette.
RETROCESSIONE DIRETTA — Dopo Pisa e Latina, la terza dovrebbe essere il Vicenza, che è a -3 dal Trapani: pari lo scontro diretto, contro il Vicenza c´è la differenza reti che è peggiore di 9 gol in più. Anche il Trapani oggi retrocede diretto se perde a va a -5 dalla squadra che lo precede.
Fonte: gazzetta.it