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buffon_1034859sportal_newsROMA – Il volo della Juve verso il primo triplete della sua storia è iniziato con il trionfo in Coppa Italia: la terza consecutiva, un record anche questo, fra i tanti che Massimiliano Allegri può conquistare tra un successo e l´altro. Pensate solo che l´eventuale sesto scudetto di fila – potrebbe arrivare già fra sabato e domenica – diventerebbe addirittura leggenda. E´ una Juve immensa, costruita anno dopo anno dal presidente Agnelli, da Marotta, da Paratici, da Nedved, con sagacia, coraggio e anche con una montagna di soldi che diventa sempre più alta come dimostra il capitale incassato in Champions (oltre 120 milioni), ampiamente superiore al prezzo di acquisto di Higuain (90 milioni).La Lazio esce sconfitta da questa finale, ma a testa alta, come sempre: non è stata fortunata nei momenti chiave, soprattutto quando Keita in avvio ha colpito il palo da pochi metri. Cambiando modulo più volte nel corso dei novanta minuti, Inzaghi ha tentato comunque di restare in partita e di mettere in crisi la difesa bianconera cercando il gol della speranza. Insuperabili i tre centrali di Allegri e anche Neto che nelle occasioni importanti ha fatto il Buffon mettendo in cassaforte la vittoria costruita sui gol di Dani Alves, colossale in questo finale di stagione, e di Bonucci, un altro che vorremmo vedere citato almeno fra i candidati al prossimo Pallone d´Oro. Inzaghi, comunque bravissimo, era partito con Parolo rotto e ha dovuto cambiare in corsa subito dopo il primo gol bianconero: gli rimarrà il rimpianto di aver scelto un difensore come Radu piuttosto che un talento come Felipe Anderson.

Il gol di Dani Alves ha gelato la Lazio e i suoi tifosi: neanche il tempo di organizzare la riscossa ed è arrivato il raddoppio della Juve, assatanata e avvelenata di fronte al primo passo verso un triplete storico. E´ chiaro che Allegri aveva calcolato tutto, dando la precedenza a questa finale piuttosto che alla sfida di campionato contro la Roma affrontata con molte riserve: in vantaggio di sette punti, Max poteva permettersi il lusso di non chiudere il campionato domenica scorsa. Ieri sera in campo è scesa la Juve che non fallisce, quella che ti prende per il collo e ti toglie il fiato, esattamente come la squadra che affronterà il Crotone con l´obiettivo di chiudere la seconda tappa della stagione, quella che porta allo scudetto. Anche questo trionfo è stato firmato da Massimiliano Allegri, che aveva ricevuto in eredità una Juve considerata da Antonio Conte non in grado di presentarsi con i suoi dieci euro nei ristoranti da cento euro a persona: eppure il tecnico toscano ha conquistato due scudetti (il terzo è in arrivo), tre Coppe Italia, una Supercoppa di Lega, una finale di Champions persa contro il Barça e una da affrontare contro il Real. E il triplete non è un sogno ma… una possibile realtà.

Fonte: corrieredellosport.it

Nonostante la sconfitta nella finale contro la Juventus, la Curva nord laziale ha comunque voluto omaggiare la bella stagione dei giocatori biancocelesti, culminata con il ritorno in Europa League, chiamando l´intera squadra sotto il settore biancoceleste. Una bella soddisfazione, o meglio una consolazione, per Simone Inzaghi: “Mi ha emozionato vedere uno stadio così, dobbiamo dire grazie ai nostri tifosi, e magari con un pizzico di fortuna in più sarebbe potuta andare in un altro modo. Comunque onore ai mie ragazzi che se la sono giocata e hanno fatto una buona partita”.QUELLA MANO — Questa Juve è imbattibile in patria? ” La Juventus è la finalista della Champions – risponde Inzaghi – ma stasera ha trovato contro una squadra che ha fatto la sua partita e non è stata nemmeno fortunata. Sullo 0-0 la mano che ha portato la palla sul palo (di Barzagli, ndr) avrebbe potuto cambiare la partita. Gli episodi non sono stati a favore della Lazio…”. La partita è cominciata con una precoce sostituzione dell´infortunato Parolo: “Era la finale, ha provato a stringere i denti e giocare, ma probabilmente il destino di questa finale era segnato già sabato a Firenze, perché abbiamo perso due giocatori in un ottimo momento (Lukaku e appunto Parolo, ndr). Questo senza nulla togliere alla Juve. Onore ai miei ragazzi, che hanno disputato una stagione straordinaria, e anche stasera hanno fatto una grande partita”.

Fonte: gazzetta.it

ROMA – Rafael Nadal accede senza praticamente nemmeno giocare agli ottavi degli Internazionali Bnl d´Italia. Lo spagnolo, testa di serie numero 4 del Masters 1000 sulla terra rossa del Foro, ha beneficiato del ritiro del connazionale Nicolas Almagro dopo appena 22´ minuti di gioco quando era già in vantaggio per 3-0 nel corso del primo set. Almagro ha accusato un serio problema al ginocchio sinistro poi fasciato prima di lasciare il campo Centrale del Foro Italico tra gli applausi del pubblico e del suo avversario. La vittoria consente a Nadal, sette volte vincitore a Roma, di allungare a 16 la striscia di vittorie consecutive. Negli ottavi lo spagnolo – reduce dai successi a Montecarlo, Madrid e Barcellona – se la vedrà con il vincente del match tra l´americano Jack Sock e il ceco Jiri Vesely. Soffre un set ma debutta con una vittoria anche il giapponese Kei Nishikori, testa di serie numero 7, che si è imposto per 7-5 6-2 sullo spagnolo David Ferrer. Bene anche Stan Wawrinka e Sam Querrey: lo svizzero, terzo favorito del tabellone, si impone per 6-3 1-6 6-3 sul francese Benoit Paire e se la vedrà con Isner. Querrey, invece, supera il qualificato tedesco Jan-Lennard Struff per 6-4 6-3ZVEREV PER FOGNINI – Sarà Alexander Zverev a sfidare Fabio Fognini negli ottavi di finale. Il 20enne tedesco, numero 17 al mondo, ha superato il serbo Viktor Troicki con il punteggio di 6-4 6-4 in un´ora e 21 minuti di gioco. “Anche se non sarà facile affrontare Fabio in quanto tutto il pubblico sarà dalla sua parte. Ad ogni modo, sarò pronto per domani”, le sue prime impressioni a caldo parlando dell´azzurro, che ieri ha eliminato il numero 1 al mondo, Andy Murray. “Sto crescendo – ha concluso Zverev – ho raggiunto due quarti di finale in due Atp 1000, anche se domani contro Fabio non sarà facile”. Avanti anche Dominic Thiem. L´austriaco, numero 7 del mondo e 8 del seeding, ha battuto l´uruguayano Pablo Cuevas, numero 23 del ranking Atp, con il punteggio di 7-6 (7-4), 6-4 in un´ora e 43 minuti.

DEL POTRO VINCE E BALLA – L´argentino Juan Martin Del Potro ha sconfitto il britannico Kyle Edmund 7-5, 6-4. Dopo il suo debutto emozionante martedì, quando ha dedicato la vittoria a suo nonno, morto di recente, Del Potro è sembrato più rilassato e dopo il successo ha anche ballato, al ritmo della canzone ´Despacito´ nella pausa tra i set. L´ex numero quattro del mondo si era ritirato un paio di settimane fa dal torneo di Estoril per la morte del nonno ed ha poi rinunciato a giocare il torneo di Madrid per stare più tempo con la sua famiglia.

FUORI KERBER – Dopo Andy Murray, battuto ieri da Fognini, il Foro perde anche la numero uno del tabellone femminile. La tedesca Angelique Kerber, numero uno del mondo, è stata eliminata a sorpresa dalla qualificata estone Anett Kontaveit (n.68 del circuito Wta) con un netto 6-4 6-0 in appena 56´ minuti di gioco. Avanti senza problemi la ceca Karolina Pliskova, numero 3 Wta e testa di serie numero due, che ha regolato con un doppio 6-1 l´americana Lauren Davis. Bene anche Venus Williams: la statunitense, numero 12 del mondo e 9 del seeding, ha sconfitto l´ucraina Lesia Tsurenko, numero 41 del ranking Wta, con il punteggio di 6-4, 6-3 in un´ora e mezza

ERRANI-TREVISAN AGLI OTTAVI NEL DOPPIO – Sara Errani e Martina Trevisan hanno superato il primo turno del doppio. La coppia azzurra, in gara grazie ad una wild card,all´esordio ha battuto in rimonta 2-6, 6-4, 10-8 la coppia formata dalla statunitense Christina McHale e dalla rumena Monica Nicolescu. Prossime avversarie la britannica Johanna Konta e la tedesca Laura Siegemund.

Fonte: repubblica.it/sport

Non c´è la minima storia nei playoff NBA 2017. Se a Ovest è un dominio di Golden State, a Est è uno show dei Cleveland Cavaliers che, nonostante fossero fermi da 9 giorni, asfaltano 117-104 a domicilio i Boston Celtics in gara 1 della finale della Eastern Conference. I campioni in carica proseguono il loro cammino da imbattuti in post season, 9-0, grazie ad un maestoso LeBron James da 38 punti, affiancato dai 32 con 12 rimbalzi di Love.
I 9 giorni di riposo non lasciano alcuna ruggine nei muscoli dei Cleveland Cavaliers che, ancora imbattuti in post season (8-0), vincono nettamente 117-104 a Boston in gara 1 della finale della Eastern Conference contro i Celtics, forse stanchi per la battaglia di 7 partite contro gli Wizards nel turno precedente.La partita si spacca subito nel primo periodo, con James che firma il primo solco (+13 sul 30-17); nel secondo periodo il gap si dilata fino addirittura al +26 e i Cavs vanno al riposo lungo in controllo sul 61-39, con un LeBron maestoso da 23 punti segnati (10 su 12 da dentro l´area) e 32 prodotti considerando anche gli assist (39 di tutti i Celtics).

Nella ripresa la musica non cambia e nel terzo periodo prende fuoco Kevin Love che infila 5 triple e firma il massimo vantaggio sull´88-60 (+28). La partita si trascina stancamente fino alla sirena finale, col pubblico di Boston che abbandona anzitempo le tribune del TD Garden. I Cavs si confermano di un altro pianeta nonostante l´assenza del fattore campo nella serie ma con un Kyrie Irving da 20 punti, un Kevin Love da 32 (massimo in carriera nei playoff) e 12 rimbalzi, e un LeBron James da 38 punti (quinta gara di fila oltre i 35 punti, settima oltre i 30), il biglietto per le Finals è già prenotato.

Serataccia per i Celtics che pagano il 12 su 38 da tre e il 10 su 18 ai liberi, ma soprattutto una differenza in termini fisici e di energia notevole: non bastano i 21 punti a testa di Crowder e Bradley, e i 17 con 10 assist di Isaiah Thomas. Nella notte tra venerdì e sabato si torna in campo per gara 2, ancora al TD Garden di Boston.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

La 12/a tappa del 100/o Giro d´Italia, in programma oggi da Forlì a Reggio Emilia, di 229 km, può essere definita piuttosto varia. La corsa si snoderà lungo assi viari storici, fra i quali perfino la vecchia autostrada del Sole, scorcio del tutto inedito per il mondo del ciclismo.
Dalla pianeggiante e rettilinea via Emilia alle insidiose strade appenniniche, i corridori dovranno affrontare due salite non impegnative nella prima parte: la prima porterà, dopo 62,9 km sulla Colla di Casaglia, a quota 913 metri, dov´è posto un Gpm di 2/a Categoria; la seconda sul Valico Appenninico, dopo 110,4 km, a 731 metri, per attraversare un Gpm di 3/a Categoria. In maglia rosa l´olandese Tom Dumoulin, seguito dal colombiamo Nairo Quintana a 2´03″. Vincenzo Nibali è quinto a 2´47″.Fonte: ansa.it

E´ stata una stagione straordinaria. Non è ancora finita ed Edin Dzeko ha la possibilità di migliorarla ancora, di vincere il titolo di capocannoniere, di stabilire il record di gol nella storia della Roma. Ma il suo nome è finito nelle cronache di mercato. Il centravanti è diventato uno degli uomini più richiesti della rosa giallorossa. Piace al Milan, è tentato da sirene inglesi, senza considerare che anche in Cina e negli Emirati Arabi lo coprirebbero d´oro, ma Dzeko ha già detto no. Il Tianjin di Cannavaro lo aveva già rifiutato un anno fa, senza neppure aprire la trattativa. Nella filosofia della Roma non ci sono giocatori incedibili e con il centravanti bosniaco la società metterebbe a posto il bilancio. Due anni fa Edin è arrivato per circa 18 milioni di euro e dopo una stagione così positiva, permetterebbe di realizzare una bella plusvalenza, oltre che un risparmio importante su i 4,5 milioni annui percepiti di ingaggio. Al Milan serve un grande centravanti per sostituire Bacca e Dzeko ha le caratteristiche giuste. […]DOLBERG E DEFREL – La società giallorossa non cerca un centravanti titolare, ma deve colmare una lacuna che si è evidenziata quest´anno. Cercherà un giovane da affiancare a Dzeko, un attaccante che possa ricoprire più ruoli. Per questo piace ancora Defrel, che la Roma ha cercato a gennaio fino all´ultimo giorno di mercato. Da tempo sono stati fatti sondaggi anche per Kasper Dolberg. Danese, diciannove anni, paragonato a Ibrahimovic, considerato il miglior talento del campionato olandese. La sua valutazione ha raggiunto già i venticinque milioni e c´è da superare la concorrenza di molti grandi club. Il giovane attaccante ha detto recentemente che vorrebbe fare un altro anno all´Ajax. La Roma ci proverà, per assicurarsi il futuro. Anche se Defrel costa molto meno, conosce già il campionato italiano e può ricoprire più ruoli. Dzeko resterà, a meno che non arriverà un´offerta irrinunciabile. Monchi è sempre al lavoro sull´allenatore. In attesa di conoscere definitivamente le intenzioni di Spalletti, lo spagnolo ha sondato altri allenatori. Alla Roma non vogliono sbagliare la scelta. Monchi a Trigoria ha messo le radici e sta facendo passi da gigante con la lingua italiana. Ha già scelto casa a Roma: un attico all´Eur. Ha fatto venire anche la moglie e il figlio. Una delle priorità sulle quali sta lavorando è quella di integrare la rosa con un´alternativa a Dzeko.

Fonte: corrieredellosport.it

“Io no spik english”. Ricordate il film di Carlo Vanzina con Paolo Villaggio, assicuratore spedito a Oxford per imparare l´inglese con bambini come compagni di corso? Ecco, 22 anni dopo è andato in scena una sorta di remake: Watford, cittadina nell´Hertfordshire, protagonista Walter Mazzarri. L´ex tecnico dell´Inter era stato scelto, a inizio stagione, dalla famiglia Pozzo per guidare il club in Premier League: ora, un anno dopo, l´addio. Il motivo? “I dirigenti hanno discusso con Mazzarri ed è stato deciso che lascerà la posizione di allenatore dopo l´ultima gara dell´anno: ringraziamo Mazzarri per il lavoro svolto” il comunicato ufficiale. Per i giornali inglese è tutta colpa del suo inglese.FALLIMENTO INGLESE – Nonostante i buoni risultati stagionale, con la salvezza raggiunta per tempo, la dirigenza ha deciso di invertire rotta. Oggi il Mirror svela il motivo: “Licenziato perché non parla inglese”. Addirittura si parla di fallimento: poca dimistichezza con l´inglese ha portato a una difficile comunicazione con il resto della squadra, che come scriveva il Daily Mail spingeva per l´allontanamento del tecnico. Arrivato, nella giornata di ieri.

Fonte: calciomercato.com

Nessun miglioramento, purtroppo. L´ospedale Bufalini di Cesena, dove Nicky Hayden è ricoverato da ieri pomeriggio dopo essere stato investito da un´auto mentre si allenava con la bici, ha diffuso stamattina alle 8.20 un nuovo bollettino medico: “Non ci sono novità sostanziali rispetto a quanto comunicato nella serata di ieri. Il paziente resta ricoverato nel reparto di rianimazione, il quadro clinico resta di estrema gravità”. Il campione del mondo di MotoGp 2006 secondo quanto diffuso ieri, è troppo debole per essere operato ed è attualmente nel reparto di rianimazione, con un ematoma cranico che costituisce il principale problema. Ma ha anche fratture al femore e al bacino. Nuovo aggiornamento è previsto per il pomeriggio.Intanto oggi, nel primo pomeriggio, la famiglia Hayden sbarcherà dagli Stati Uniti all´aeroporto di Bologna. In viaggio ci sono Rose, la mamma di Nicky e il fratello maggiore Tommy, ex pilota professionista. Non ci sarà papà Earl alle prese con problemi di salute (di recente ha avuto qualche problema cardiaco). Rose e Tommy saranno accolti e ospitati da loro amici italiani.

Fonte: gazzetta.it

BERGAMO – Riflettori puntati su Andrea Conti. Per lui l´Atletico Madrid (sabato scorso in tribuna per la gara contro il Milan con alcuni suoi emissari che lo hanno visto segnare il gol del vantaggio) pare abbia fatto una prima offerta di circa 14 milioni. L´Atalanta, però, avrebbe gentilmente rifiutato. In linea con le parole del presidente Percassi che è stato molto chiaro sull´argomento: «Siamo una società che non ha bisogno di vendere. Conti? Per noi è tra gli intoccabili. Poi vedremo cosa succede, ma noi siamo esigenti, ragioniamo solo di fronte a determinate cifre». Il messaggio è chiaro per tutti e sono tanti i club, in Italia e in Europa, ai quali le prodezze del gioiello orobico hanno stuzzicato l´appetito.DUELLO JUVE-NAPOLI – E´ naturale che dopo una stagione di questo livello, le voci di mercato siano molto forti e la sensazione è che Conti possa davvero lasciare Bergamo. Secondo radiomercato piace a Inter e Milan, ma per il biondo laterale il vero duello potrebbe esplodere tra Napoli e Juventus, con i bianconeri che devono ini- ziare a pensare a rimpiazzare Dani Alves e Lichtsteiner e potrebbero proporre al club di Percassi una soluzione “alla Caldara”. Dall´estero sono arrivati interessamenti da parte del Chelsea, del Bayern di Monaco e, come detto, dell´Atletico di Madrid.

Fonte: tuttosport.com

ROMA – Un punto, e il Real Madrid sarà campione di Spagna per la 33esima volta. Nel recupero della 21esima giornata, i blancos travolgono 4-1 il Celta Vigo e si riprendono la testa solitaria del campionato, a un turno dalla fine, con tre punti di vantaggio sul Barcellona. Al Balaidos la squadra di Zidane impiega 10 minuti per sbloccare la gara con un violento sinistro dal limite di Cristiano Ronaldo. Il portoghese si ripete a inizio ripresa, imbeccato da Isco in contropiede, siglando il 2-0 in sospetto fuorigioco.La squadra galiziana resta anche in dieci per il secondo giallo (ingiusto) ad Aspas al 17´ ma sette minuti dopo, con un guizzo d´orgoglio, accorcia con Guidetti, il cui destro spiazza Vavas dopo la deviazione di Sergio Ramos. Un gol illusorio perchè al 25´ Benzema chiude i giochi con un tocco ravvicinato. Kroos sigla poi il definitivo 4-1 con un destro preciso da pochi metri. Nell´ultima giornata ai blancos servirà almeno un punto in casa del Malaga per conquistare la Liga. In caso infatti di arrivo a pari merito coi blaugrana, sarebbe il Barcellona a festeggiare perchè avanti negli scontri diretti.

Fonte: repubblica.it/sport

Grazie al 2-0 rifilato al St-Etienne, il Monaco di Leonardo Jardim è ufficialmente campione. Scalzato il PSG dalla prima piazza in Ligue 1 dopo quattro stagioni: i monegaschi non vincevano il campionato francese dal 2000Monaco, rifiutati 80 milioni per Mbappé
Diciassette anni dopo il trofeo di Ligue 1 torna nel Principato: il Monaco si è infatti laureato campione di Francia con due giornate di anticipo. Grande entusiasmo al Louis II, dove la squadra di Jardim era pronta a festeggiare già dallo scorso weekend, dopo la larga vittoria contro il Rennes: il 2-0 sul St-Etienne (firmato Mbappé-Germain) ha di fatto certificato l´impresa di Falcao e compagni, capaci così di scalzare il Paris Saint-Germain dalla prima piazza del campionato francese dopo quattro anni consecutivi di trionfi. Un grande successo, quello del Monaco, frutto soprattutto del grande lavoro fatto dal club nel mixare giovani e uomini di esperienza, che hanno permesso alla squadra biancorossa di arrivare anche fino alla semifinale di Champions League, persa contro la Juventus, e fino a quella di Coupe de France, di fatto regalata al PSG (5-0 finale, in campo le riserve, ndr).

Mbappé: che numeri!
È stato, come detto, il Monaco delle giovani stelle e dei grandi ritorni. Uno su tutti quello di Radamel Falcao, finalmente apparso ai livelli di un tempo dopo anni tribolati in Inghilterra. L´attaccante colombiano ha segnato ben 21 gol in campionato, ed è stato capace di migliorare anche i numeri di chi, nel 2000, aveva portato i monegaschi al trionfo in Francia: David Trezeguet e Marco Simone. Non si può, poi, non citare colui che è stata la grande rivelazione dell´intero panorama calcistico europeo: il classe 1998 Kylian Mbappé. 26 gol stagionali per il talentino arrivato dalle giovanili, scoppiato solo dopo la metà della stagione: per lui un gol ogni poco più di 90 minuti, tenendo conto di tutte le competizioni. Grazie a Falcao e Mbappe, ma non solo, il Monaco è riuscito a chiudere il campionato con una differenza reti di +75 (+56 per il PSG), numeri che sono indice anche di una difesa che ha avuto grande solidità. Tra i protagonisti della cavalcata della squadra di Jardim anche due italiani: il difensore Andrea Raggi e l´ex portiere di Napoli e Roma Morgan De Sanctis, in stagione secondo di Subasic.

Fonte: sport.sky.it

ROMA – «Complimenti ad Agnelli per la conquista della Coppa Italia e gli auguri per la prossima finale di Champions League». La presidente della Commissione d´inchiesta parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, esprime così le sue congratulazioni al presidente della Juventus per il trofeo nazionale vinto ieri contro la Lazio e gli auguri per la finale di Cardiff da giocare contro il Real Madrid. Aprendo l´audizione del numero uno bianconero sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo del calcio emerse dall´inchiesta ´Alto Piemonte´ della Procura della Repubblica di Torino, Bindi ha quindi aggiunto rivolgendosi ai membri della Commissione: «Con questo credo di esprimere il sentimento di tutti, altrimenti mi assumo io la responsabilità», ha aggiunto Bindi.COPPA ITALIA – «La ringrazio per i complimenti, che trasferisco non solo al mister e ai giocatori, ma anche a tutte le donne e gli uomini che lavorano per la nostra società, una realtà che ha raggiunto i 700 tesserati – le parole di Agnelli -. Un successo che è frutto di un percorso che dal 2010 a oggi ci ha reso estremamente orgogliosi per i risultati raggiunti fuori e dentro il campo».

IL QUADRO – «È emerso fin qui un quadro che presenta seri elementi di preoccupazione sotto molti punti di vista, non da sottovalutare come hanno dimostrato recenti fatti di cronaca. Obiettivo della commissione è sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti e proporre le più opportuni soluzioni in Parlamento – dice Rosy Bindi -. A noi interessa capire la lettura che Agnelli dà dei fatti che si sono verificati, che lettura dà di quella realtà, a noi sta a cuore la consapevolezza. Ci interessa capire se la società si è interrogata sul perché è successo questo, di chi sono le responsabilità, quali sono i rimedi. Vogliamo capire che parte intende giocare nella federazione nazionale perché non si verifichi più quello che si è verificato nel circuito della società e anche in altre realtà».

MAI DA SOLO – «Non ho mai incontrato Rocco Dominello da solo» ha dichiarato Andrea Agnelli in Commissione Antimafia, aggiungendo di ricordare 3-4 incontri. «Una volta in una cena ad Asti con centinaia di tifosi, una volta nei miei uffici con tutti i tifosi, un´altra volta è venuto con Germani in sede per gli auguri natalizi, una volta presso i miei uffici in Lamse con Alessandro D´Angelo in una delle occasioni in cui ho incontrato tutti i tifosi. Mai nessuno ha avuto il dubbio, prima dell´indagine torinese, che Rocco Dominello potesse essere qualcosa di diverso da un semplice ultras. Ribadisco che se ho incontrato Dominello può essere stato nell´ambito di un consesso di tifosi ed è pacifico che se non solo io ma tutti i miei dipendenti avessero saputo, quello che oggi è emerso, mai avremmo avuto rapporti con lui – ha proseguito Agnelli -. Il grado di autonomia operativa di D´Angelo e Merulla e del loro dirigente Calvo era totale avendo io a suo tempo impartito le linee generali, vale a dire che Juventus emettesse abbonamenti o biglietti solo a pagamento, annullando omaggi, previa regolare presentazione dei documenti necessari per l´emissione dei tagliandi. Calvo ha sempre operato con delega piena e nel rispetto delle procedure. I miei dipendenti D´Angelo, Merulla e l´allora dirigente Calvo hanno sempre ritenuto di rapportarsi solo ed esclusivamente con soggetti facenti parte del tifo organizzato». Infine Agnelli ha chiarito di aver deciso «in genere all´inizio di ogni annata calcistica, di incontrare i rappresentanti» dei tifosi e dei gruppi ultras, «in modo da raccogliere le istanze che da quel settore dello stadio provenivano in modo che anche questa parte della tifoseria particolarmente calda non si sentisse discriminata, con il rischio che creasse problemi di ordine pubblico».

LEGGE PISANU – «Siamo sicuri che la legge Pisanu, che permette la vendita ad una singola persona di 4 biglietti al massimo, risponda all´esigenza sociale del pubblico e che per spostarsi deve organizzarsi in gruppi? Certo se si procedesse ad una deroga o ad una modifica della normativa – ha spiegato Agnelli – essa dovrebbe comunque prevenire le truffe o l´accaparramento a fini speculativi dei tagliandi, ma è comunque una riflessione che va fatta. Che questa mia prima riflessione non suoni come un alibi rispetto al procedimento attualmente in corso presso la Figc nei confronti della Juventus. Se ci sono state irregolarità, esse dovranno essere sanzionate in modo adeguato e definendo con precisione le singole responsabilità, auspicabilmente in un processo giusto ed equilibrato tra accusa e difesa».

MAI MINACCE – «Mai subito minacce da ultrà e mai pensato a Dominello come operativo» ha detto il presidente della Juventus rispondendo alle domande del presidente del comitato mafia e sport, Marco Di Lello, e del senatore Pd Giuseppe Lumia.

STADIO – «Bagarinaggio? Siamo stati colti di sorpresa nel dover gestire uno stadio troppo piccolo, sempre tutto esaurito ogni domenica. Se penso alla finale di Champions che andremo a giocare con orgoglio a Cardiff, vado online e trovo biglietti a 3 e 5 mila euro. Prezzi che sono assurdi» ha aggiunto Agnelli lamentando il fatto che «eventi come la finale Champions sono di grande interesse, quegli eventi dove l´offerta è molto inferiore alla domanda. Questo per noi è un motivo di orgoglio ma anche un problema».

SICUREZZA – «Sulla sicurezza nelle curve secondo me si possono apportare miglioramenti, ma tutte le società devono essere d´accoro e la sola Serie A non basta. Va portato in consiglio Figc con tutte le Leghe, compresa la Lega Dilettanti in prospettiva delle squadre che possono salire nei campionati professionistici. Serve uno sforzo congiunto che porterò come istanza personalmente in Lega di Serie A» ha proseguito il numero uno bianconero specificando che «ad oggi è il Gos l´ente preposto sulla sicurezza degli impianti e le linee guida vengono emanate dall´Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive. A Torino vediamo che dal Gos parte la direttiva di non avere steward nelle curve con i tifosi più caldi. Per motivi di ordine pubblico si preferisce lasciare libero questo settore».

BAGARINAGGIO – «Esiste il bagarinaggio? Certamente sì e deve essere contrastato, anche se la cessione di un bene mobile, quale è il biglietto di una partita da una persona ad un´altra non penso possa essere criminalizzato. Discorso diverso è il fare incetta di tagliandi a fini puramente speculativi: questo fenomeno va combattuto e sul digitale sta invece dilagando grazie all´uso dei cosiddetti bot, software che permettono in pochi secondi di concludere un alto numero di transazioni».

Fonte: tuttosport.com

Fernando Gaviria trionfa a Reggio Emilia, nella 12ª tappa del Giro d´Italia. Il colombiano della Quick-Step Floors batte allo sprint l´azzurro Jakub Mareczko (Wilier-Selle Italia) e l´irlandese Sam Bennett (Bora-Hasgrohe), stesso identico podio della tappa di Messina. Per il 22enne di La Ceja, due volte iridato su pista nell´omnium, è il terzo trionfo al Giro. Oltre che a Messina, aveva già esultato il terzo giorno a Cagliari. Domani un altro arrivo per sprinter nella Reggio Emilia-Tortona (167 km), ma il colombiano in maglia ciclamino si è già preso lo scettro di velocista del Giro 100. Prosegue intanto il digiuno degli italiani: dodici tappe a secco, mai successo nella storia della corsa rosa. Tutti insieme i big di classifica. Dumoulin archivia una giornata tranquilla e conserva la maglia rosa in attesa delle grandi salite della terza settimana.LA TAPPA — Da Forlì a Reggio Emilia sono 229 km, la frazione più lunga del Giro 100. Con una novità: il passaggio dei “girini” in autostrada, 33 km lungo l´A1 “Panoramica”, da Barberino del Mugello a Rioveggio, con il Valico Appenninico (gpm di terza categoria) in mezzo. Sulla strada verso la città del tricolore si omaggiano anche dei giganti del ciclismo come Ercole Baldini (olimpionico su strada, iridato, recordman dell´ora e re del Giro 1958), Arnaldo Pambianco (primo nel 1961, nel Giro dei cento anni dall´unità d´Italia) e il Leone del Mugello Gastone Nencini (vincitore del Giro 1957 e del Tour 1960). La fuga parte nei primissimi chilometri, ne fanno parte il russo Sergey Firsanov (Gazprom-Rusvelo), Marco Marcato (Uae-Emirates) e Mirco Maestri. L´emiliano della Bardiani-Csf è l´ultimo a essere ripreso dal gruppo, a 7 km dalla fine. Nel finale, ci prova l´albanese Zhupa ad anticipare il gruppo, ma il suo tentativo viene presto riassorbito. In volata, Richeze pilota alla perfezione un Gaviria in formissima. Lo sprint bruciante del colombiano finisce in gloria.

ORDINE D´ARRIVO — 1. Fernando GAVIRIA (Col, Quick-Step) 229 km in 5h18´55″; 2. Mareczko 3. Bennett (Irl); 4. Bauhaus (Ger); 5. Richeze (Arg); 6. Gibbons (Saf); 7. Modolo; 8. Greipel (Ger); 9. Stuyven (Bel); 10. Ferrari.

CLASSIFICA GENERALE — 1. Tom DUMOULIN (Ola, Sunweb) 52h41´08″; 2. Quintana (Col, Movistar) a 2´23″; 3. Mollema (Ola, Trek) a 2´38″; 4. Pinot (Fra, FDJ) a 2´40″; 5. Nibali a 2´47″; 6. Amador (C. Rica) a 3´05″; 7. Jungels (Lus) a 3´56″; 8. Pozzovivo a 3´59″; 9. Kangert (Est); 10. Zakarin (Rus) a 4´17″.

Fonte: gazzetta.it

“Le condizioni di Nicky Hayden restano estremamente gravi”, questo il nuovo bollettino diramato dai medici dell´ospedale Bufalini di Cesena alle 17. Il pilota statunitense sta lottando tra la vita e la morte: “Il giovane, che si trova ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell´ospedale Bufalini di Cesena, ha riportato un grave politrauma con conseguente gravissimo danno cerebrale”.17:05 NUOVO BOLLETTINO
“Le condizioni cliniche di Nicky Hayden restano estremamente gravi. Il giovane, che si trova ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell´ospedale Bufalini di Cesena, ha riportato un grave politrauma con conseguente gravissimo danno cerebrale”. E´ il bollettino medico, emesso nel pomeriggio, sulle condizioni del motociclista americano rimasto ferito ieri in un incidente nel Riminese. La prognosi resta riservata.
La situazione di Hayden è disperata. Come riferisce l´inviato Alberto Porta di Sportmediaset dall´Ospedale Bufalini di Cesena, ci sono pochissime speranze che Hayden si possa riprendere per la presenza di un ematoma cerebrale diffuso.

Intorno alle 14 sono arrivati direttamente dagli Stati Uniti la mamma e il fratello di Nicky, che sono andati subito a parlare con i medici. ll pilota 35enne statunitense, campione della MotoGP nel 2006 e quest´anno impegnato in Superbike con la Honda, è stato investito da un´auto mentre si allenava con la bici da corsa attorno alle 14 di mercoledì, sulla strada provinciale Riccione-Tavoleto, non lontano da Misano Adriatico. La sua bici è finita accartocciata nel fosso accanto alla strada, mentre il pilota ha sfondato il parabrezza della Peugeot che l´ha colpito.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

25 reti in campionato e una stagione super, da top player. That´s Dries Mertens, gioiello del Napoli che adesso, dopo le sue belle prestazioni, rinnova il suo contratto fino al 2020. Accordo raggiunto, tutto ok. Manca soltanto la firma sul prolungamento ma ci siamo, il matrimonio tra l´attaccante belga e gli azzurri proseguirà ancora. L´incontro tra il presidente De Laurentiis e i suoi agenti, avvenuto nella sede della Filmauro a Roma, è andato per il meglio. Intesa raggiunta e firma in arrivo. Nel contratto, inoltre, è stata introdotta una clausola da 30 milioni esercitabile dalla prossima sessione di mercato (2018)Fonte: sport.sky.it

TORINO – «Due finali da giocare con il massimo della concentrazione: non possiamo sbagliare». Il giorno dopo la vittoria in Coppa Italia, lo juventino Claudio Marchisio sposta l´attenzione sul finale di campionato, in attesa poi della finale di Champions League. «In queste ore ci siamo goduti la vittoria – spiega il centrocampista ai microfoni di Sky Sport -. Dopo la partita con la Roma abbiamo parlato, come sempre durante la stagione rispondiamo con grandi reazioni alle brutte sconfitte». Con l´avvicinarsi della fine della stagione le possibilità di rimediare agli errori diminuiscono sensibilmente: «Prima c´era del tempo per reagire alle sconfitte, adesso non abbiamo più del tempo e abbiamo risposto alla grande conquistando la Coppa Italia».Fonte: corrieredellosport.it

Ecco cosa c´è da sapere sull´ultima giornata di stasera che deve definire la seconda (o terza…) promozione diretta, la disputa dei playoff con la relativa griglia, la disputa del playout e la terza (o la quarta…) retrocessione diretta.PROMOZIONE DIRETTA — Dopo la Spal, in A dovrebbe andare il Verona: gli basta pareggiare, ma potrebbe anche perdere se il Frosinone non vince. In caso di arrivo a pari punti il Verona è in vantaggio nello scontro diretto. Il Frosinone invece, per andare in A diretto, deve vincere e sperare che il Verona perda, oppure deve andare a +10 sulla quarta e far saltare i playoff: perché questo avvenga, deve vincere e sperare con non vincano Cittadella, Perugia e Benevento.

PLAYOFF — Se invece ci saranno i playoff, sarà escluso chi ha più di 14 punti di ritardo dalla 3ª. Se si qualificano sei squadre, la 3ª e la 4ª saltano il preliminare, nel quale si sfidano in gara secca sul campo della meglio classificata la 5ª e l´8ª, la 6ªe la 7ª: la vincente della prima sfida affronterà in semifinale la 4ª, quella dell´altra sfida se la vedrà con la 3ª. Se si qualificano cinque squadre (ossia il Frosinone vince e lo Spezia no, con il Carpi che non perde) la 5ª va in semifinale; se invece si qualificano solo quattro squadre (ossia il Frosinone vince, lo Spezia no e il Carpi perde) anche la 6ª salta il preliminare; in corsa c´è anche il Novara, che per qualificarsi deve vincere a Carpi e sperare che il Frosinone non vinca per non restare a -15 come oggi.

PLAYOUT — Oggi Brescia, Ternana e Avellino si salvano vincendo; se arrivano alla pari con il Trapani, si salvano Ternana e Avellino (che oggi tra l´altro ha il processo d´appello contro il -3). Se arrivano a pari Ternana, Trapani e Brescia (l´Avellino vince) al playout vanno le ultime due, idem se arrivano a pari Trapani, Avellino e Brescia (la Ternana vince) con il Trapani davanti all´Avellino per la differenza reti. Il playout si gioca se tra quart´ultima e quint´ultima non ci sono più di 4 punti: se il distacco è superiore ci sono quattro retrocessioni dirette.

RETROCESSIONE DIRETTA — Dopo Pisa e Latina, la terza dovrebbe essere il Vicenza, che è a -3 dal Trapani: pari lo scontro diretto, contro il Vicenza c´è la differenza reti che è peggiore di 9 gol in più. Anche il Trapani oggi retrocede diretto se perde a va a -5 dalla squadra che lo precede.

Fonte: gazzetta.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.