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Lunga intervista rilasciata dall´argentino Alejandro Gomez ai taccuini de L´Eco di Bergamo; ecco quanto dichiarato dal capitano dell´Atalanta:

BILANCIO – “Stagione epica. Dall´inizio difficile, quando tutti pensavano che Gasperini sarebbe andato via, alla ripartenza, con l´inserimento dei giovani e la striscia di vittorie. Tutto ciò che è successo è incredibile, sembra un film”.

CONSAPEVOLEZZA – “Dopo il 7-1 contro l´Inter abbiamo capito che saremmo arrivati in Europa, eravamo arrabbiatissimi: volevamo giocare subito e dimostrare al mondo che era stata solo una brutta partita, che non avremmo buttato via tutto e che avremmo lottato. Quel giorno ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che avremmo chiuso davanti a Inter e Milan. L´abbiamo fatto”.

FESTA – “Quella di sabato sarà una serata speciale, emozionante. Tutta la squadra festeggerà l´Europa: contro il Chievo vogliamo regalare un´altra vittoria al pubblico”.

PARAGONE – “Abbiamo fatto qualcosa di storico, che rimarrà per sempre. Ancora non ci rendiamo conto di ciò che abbiamo fatto: solo ora capisco l´impresa che fece il mio Catania, con il record dei 56 punti in Serie A. E questa Atalanta ha fatto qualcosa di più grande”.

FUTURO – “Andrei via solo se arrivasse un´offerta irrinunciabile, ovvero una proposta da una squadra che lotta per lo scudetto: meglio se gioca la Champions League. A febbraio farò trent´anni e so che non avrò tante altre chance per approdare in una big e realizzare questo desiderio. Manca un anno al mondiale, voglio una stagione ad alto livello e c´è l´Europa League con l´Atalanta. Inutile parlare adesso di mercato, manca tanto e non c´è alcuna offerta”.

ARGENTINA – “Mi aspettavo di vestire la maglia dell´Italia. Ho parlato con Ventura, mi ha seguito, ma una regola Fifa ha impedito la mia convocazione. Non difendevo i colori dell´Argentina dai tempi delle giovanili, ormai avevo perso la speranza, ma il calcio è incredibile: una stagione del genere, il commissario tecnico che cambia e Sampaoli che mi chiama alla prima convocazione. Bellissimo. Sarà speciale allenarsi con Messi: campioni del genere è meglio averli dalla propria parte, cercherò di imparare qualcosa. L´Argentina ha un attacco super, ma ora non mi sento inferiore a nessuno, pur non giocando in un top team”.

Fonte: itasportpress.it

Proseguono le frazioni di montagna al Giro d´Italia 2017 che tra oggi e domani chiuderà la sua parentesi in alta quota prima della cronometro di Milano. Altra tappa alpina, ma meno dura rispetto a quella di ieri, anche se l´arrivo sarà sulla difficile salita di Piancavallo al termine di 191 chilometri di corsa. Ecco orari tv, percorso e favoriti.

ORARI TV – Partenza da San Candido alle 12, dopo circa mezz´ora i primi raggiungeranno il Passo Croce Comelico. Il passaggio da Sappada è previsto attorno alle 13.20. Dopo una lunghissima discesa inizierà il Sella Chianzutan attorno alle 14.20, raggiungimento della cima sulle 15. Da qui lunga pianura fino ad Aviano, il cui passaggio è previsto tra le 16.14 e le 16.42 e dove comincerà la salita di Piancavallo. Arrivo previsto tra le 16.57 e le 17.35. Diretta Raisport Hd dalle 13.05, Rai Due dalle 14.45. Eurosport dalle 13.15.

PERCORSO – Partenza da San Candido, prima volta sede di tappa, poi subito salita di terza categoria del Passo Croce Comelico a 1636 metri. Lunga discesa fino a Santo Stefano di Cadore a cui seguirà una leggere e breve salita (non catalogata come Gpm) fino a Sappada dove è fissato il primo traguardo volante al chilometro 50 di corsa. Da Sappada 40 lunghi chilometri di costante discesa fino a Tolmezzo dove inizierà la salita di seconda categoria di Sella Chianzutan. Si tratta di 12 chilometri con pendenze medie del 5,5% e massime dell´11. In cima mancheranno 87 chilometri al traguardo, da qui discesa di 10 chilometri fino a San Francesco a cui seguiranno 60 chilometri di vallata in falsopiano per giungere all´imbocco della salita di Piancavallo. Nel mezzo, al chilometro 156, secondo traguardo volante a Maniago. L´ultima ascesa inizierà ad Aviano, 15 chilometri duri e difficili fino a Piancavallo dove nel 1998 vinse Marco Pantani. Primi 6 chilometri con una pendenza media del 9,4% e punte al 14, fase centrale al 7,5% con punte al 10, finale invece più facile attorno al 3,5% di media e ultimo chilometro quasi pianeggiante.

FAVORITI – Dopo le grandi fatiche di ieri, in cui il più brillante è apparso Dumoulin, Nibali e Quintana cercheranno nuovamente di attaccare la maglia rosa, mentre Pinot, Pozzovivo e Mollema tenteranno di agganciare il podio sfruttando eventuali tatticismi. Se dovesse arrivare una fuga occhio ai vari Rui Costa, Polanc, Villella, Formolo, Rolland, Diego Rosa e Landa.

Fonte: quotidiano.net/sport

Genova – «E domenica vogliamo battere il Napoli. Altrimenti, ho già detto ai ragazzi che li terrò con me a lavorare fino al 12 giugno, altro che vacanze. Nei contratti gli ho messo la clausola anti-Aurelio, contro di lui devono assolutamente vincere».

Dopo il taglio del nastro dell´Academy, i discorsi sui talenti del futuro e la commozione, anche Ferrero torna inevitabilmente al presente: domenica c´è il Napoli al Ferraris (ore 18) dell´amico-rivale De Laurentiis e il decimo posto da difendere. Quando il patron lancia il suo “avvertimento”, Giampaolo e la delegazione di calciatori presenti all´inaugurazione sono già andati via, per pranzare in vista dell´allenamento del pomeriggio, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro ugualmente. Anche perché Ferrero, nella sfida tutta “da cinema” con De Laurentiis che lui chiama sempre “Aurelio”, non l´ha mai spuntata (2 pareggi e 3 sconfitte) e ci terrebbe da matti a giocare uno scherzetto al patron azzurro.

Certo, il Napoli è un avversario durissimo, è in piena lotta per il secondo posto, ma anche la Samp ha l´esigenza di non lasciarsi sfuggire la decima posizione, obiettivo importante dal punto di vista economico (vale circa 2,4 milioni in più rispetto all´undicesimo) e dell´onore. «Il Napoli è una grande squadra, organizzata – spiega poi Ferrero – so che sarà difficile, ma vorremmo tanto vincere per far felici tutti i nostri tifosi».

E poi c´è un aspetto su cui Ferrero fa forte affidamento. La Samp 2016/17, soprattutto al Ferraris, ha fornito le prove migliori contro le big, mentre ha spesso sofferto un po´ di più con le cosiddette piccole. Concetto che il Viperetta esprime con un paragone calzante, quella di una Sampdoria alla Robin Hood: «Aggrediamo i più ricchi e aiutiamo di più i poveri». E visto che il Napoli sta sicuramente dalla parte dei più ricchi, l´auspicio è quello di rivedere la versione migliore del Doria, una Samp che viene da otto partite senza vittoria (l´ultima a San Siro contro l´Inter il 3 aprile) e che non raccoglie i tre punti al Ferraris dal 4 marzo, dal 3-1 in casa contro il Pescara.

Dalle parole al campo: ieri la Samp si è allenata sul terreno superiore dove si ritroverà stamattina per una nuova seduta a porte chiuse. Pavlovic e Sala (squalificato come Muriel) hanno svolto una seduta specifica di scarico, mentre Viviano e Falcone hanno proseguito le rispettive terapie. Per il resto, gruppo al completo, arricchito dal difensore della Primavera Leverbe e dai baby-portieri Krapikas e Hutvagner. Quagliarella ormai è pienamente recuperato per la sfida contro il suo Napoli. Lo stabiese affiancherà Schick in attacco, mentre qualche dubbio in più c´è sulla trequarti, dove potrebbe tornare Fernandes. Nella giornata dedicata ai giovani, per il 34enne Quagliarella ieri sono arrivati anche i complimenti dell´ex presidente Garrone: «Fabio è un atleta straordinario, in campo sembra un ragazzino, per corsa, impegno e determinazione». A centrocampo, invece, si profila il solito ballottaggio Linetty-Praet, col polacco in pole per completare il terzetto con Torreira e Barreto. In difesa, infine, Bereszynski, Silvestre e Skriniar sono sicuri di una maglia, mentre Regini è favorito su Dodò per il posto sulla sinistra.

Fonte: ilsecoloxix.it

Il broncio non c´è più e gli occhi ora possono solo sprizzare gioia. Lorenzo Bonucci ride in braccio al suo idolo, quell´Andrea Belotti che sta facendo vivere il più incredibile dei derby sentimentali alla famiglia del difensore juventino. Dopo le lacrime versate domenica scorsa allo Stadium, durante la festa scudetto bianconera in cui si è ritrovato ad indossare controvoglia una maglia della Juve, il figlio di Bonucci può sorridere e da tifoso del Toro godersi il Gallo da vicino.

L´incontro con l´attaccante granata in un ristorante di Torino è stato organizzato ieri sera dal papà, compagno di Nazionale del centravanti azzurro, e divulgato via social con l´eloquente “Stasera sì che mi sono divertito, non come alla festa scudetto! Grazie Belotti”. Una specie di ricompensa dopo tutto quel è che successo, ma anche il bel gesto di un padre e di un giocatore che regala all´infinito romanzo di Toro-Juve un gran bel capitolo.

Il piccolo Lorenzo, salito alla ribalta per la sua passione granata e per quella scena indelebile durante le celebrazioni del sesto scudetto juventino, ha così coronato il desiderio di poter incontrare il giocatore che più ama. L´aveva già visto allo stadio, durante Toro-Samp in tribuna al fianco di papà Leonardo, e aveva ricevuto in dono la maglia autografata da cui non si separa mai, ma ora Bonucci jr ha toccato il cielo con un dito.

Fonte: lastampa.it

L´orgoglio di Trento, i cali di concentrazione di Milano ed ecco che, come in stagione regolare, la squadra di Buscaglia sbanca il Forum di Assago (66-76). Ma se lo scorso 2 aprile la partita per i campioni d´Italia era praticamente senza valore e con ben poche motivazioni, la gara-1 di semifinale scudetto dimostra che Trento, evidentemente, ha i numeri per poter contrastare Milano.
L´EA7 aggredisce subito la gara con un super Tarczewski, prima di affievolirsi nei soliti errori nella gestione di palla (21 perse) e nelle cocciute scelte dei singoli. Qui emerge il sistema Trento: gioca piccola, passa a zona e corre sfruttando il proprio atletismo. Non crolla mentalmente sul 27-15 ma ribatte colpo su colpo e finisce per vincere in maniera comoda, raggiungendo anche i 12 punti di vantaggio (58-70 al 36´), capeggiata da un Hogue monumentale (23 punti, 7 rimbalzi e 9 falli subiti). Si torna sul parquet di Assago sabato sera: Milano non può permettersi di sbagliare.

Fonte: ansa.it

Nulla che già non si immaginasse, ma ora la chiarezza l´ha fatta direttamente lui, l´interessato. Antonio Conte parla al Corriere della Sera e dice quello che più volte aveva solo abbozzato: “Col Chelsea stiamo progettando il futuro, con la Champions dobbiamo aumentare la rosa in quantità e qualità. Ho ancora due anni di contratto, c´è condivisione di idee e progetto”. Infine la famiglia: “L´anno prossimo si trasferisce a Londra”.
“Stiamo progettando il futuro”. Basta questo per chiudere ogni discorso. Perché le parole di Antonio Conte sono chiare: “Quest´anno avevamo una base di 13-14 buoni giocatori – ha raccontato al Corriere – l´anno prossimo con la Champions dobbiamo aumentare la rosa nei numeri e nella qualità. La base ora c´è, bisogna metterci le ciliegine. Ho ancora due anni di contratto, dimostrano di apprezzarmi, condividono le mie idee e il mio progetto. Quando vai di pari passo nella costruzione di alcune cose sei abbastanza sereno. E non è questione se Abramovich mi accontenta. Nel mio percorso di allenatore non mi hanno mai dato chissà che. Magari uno chiede, ci sono altri che sono bravi non solo a chiedere ma anche a farsi accontentare. Io chiedo, ma devo imparare la via giusta per farmi accontentare. Sotto questo punto di vista devo crescere molto. A chiedere sono bravi tutti, i fenomeni sono quelli che ottengono. Qui c´è condivisione di un progetto, sanno che la rosa va rinforzata”.
E, a ribadire il fatto che per ora non ritornerà in Italia, ecco il passaggio familiare: “Con mia moglie abbiamo preferito aspettare i primi sei mesi. A gennaio si sarebbe dovuta trasferire, ma non volevamo far lasciare la scuola a metà anno a mia figlia. L´anno prossimo la famiglia si trasferisce a Londra”.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.