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Warriors dominanti in gara-1 delle Finals, contro i Cavs, prima squadra della storia a iniziare i playoff Nba 13-0. Le 5 sentenze della notte.

SE TOGLI BARNES E METTI KD — Harrison Barnes era partito titolare, alle scorse Finals, in tutte le 7 partite. Tirando 25/71, col 35%. Ecco, con Durant ora suo sostituito, la storia cambia non poco. Come ha detto LeBron post gara: “Prendete una delle squadre più forti di sempre, i Warriors versione 2015-2016, da record di vittorie in stagione regolare, e ci aggiungete un fenomeno come KD. Dura contrastarli….”. Durant ha segnato almeno 25 punti in tutte le 6 gare delle Finals di cui è stato protagonista, con OKC prima e coi Warriors adesso. In gara-1 ha realizzato 38 punti, (14/26), aggiungendoci da corredo 8 rimbalzi e altrettanti assist. E ha attaccato LeBron dal primo secondo, costringendolo a inseguirlo per tutto il campo. Il piano tattico di Lue – limitare le triple – male applicato, gli ha aperto voragini attaccando il canestro, come dimostrano le 6 schiacciate di serata. Fa paura.

LA MATURITA´ DI STEPH — Il primo canestro dell´Mvp delle scorse due stagioni è arrivato dopo quasi 7´ di gara. Ma il Curry versione playoff 2017, quelli in cui sta giocando la miglior pallacanestro di post season della carriera, non si è innervosito. Meno flamboyant del passato, ma più concreto, ha ribadito la crescita in termini di maturità non forzando nulla, cavalcando Durant e aspettando il momento buono per mettersi in proprio. Ha chiuso con 28 punti e 10 assist. Ma la statistica che forse lo soddisfa di più sono le sole 2 palle perse. Il Curry dei playoff 2017 è integro fisicamente, rispetto a quello infortunato, al di là dei bollettini medici, delle passate Finals. Ma è anche un generale di campo più esperto e attento alle esigenze di squadra. I tiri sfacciati, impossibili, fanno sempre parte del repertorio, a maggior ragione con questa fiducia, ma sembra più saggio nel dosarli nel contesto offensivo di squadra. E poi un traguardo personale l´ha tagliato: è diventato 5° di sempre a superare 300 triple a segno nei playoff.

IL CORO DEI GUERRIERI — Guardi il tabellino e ti colpiscono, d´acchito, le cifre di KD e Steph: 66 punti complessivi. Tanta roba. Ma a una seconda analisi, quello che salta agli occhi è il rapporto assist-palle perse di Golden State: rispettivamente 31 a 4. Clamoroso. E dunque i due solisti Warriors hanno sì monopolizzato l´attacco come terminali, ma lo hanno fatto come bocche di fuoco di un gioco corale, fondato da sempre, e più che mai in gara-1, sulla circolazione di palla, sul passaggio in più per trovare un tiro “aperto”. 10 giocatori gialloblu hanno chiuso la partita con almeno un assist a referto. —

LEBRON NON BASTA — LeBron ha fatto quel che doveva fare. Difficile avere da ridire su una prestazione da 28 punti, 15 rimbalzi e 8 assist. Anche se lui si è battuto il petto in conferenza stampa per le 8 palle perse. Frutto di forzature, ma anche di mancanza d´alternative offensive a lui e Irving. I Cavs sono sembrati brutte statuine, incantati a guardarlo penetrare a canestro senza muoversi per favorirne gli scarichi. Il supporting cast – “devono semplicemente fare quello che hanno sempre fatto in questi 2 anni”, avrebbe poi chiosato il Re ai microfoni – ha fatto scena muta. Impossibile chiedere a LeBron di penetrare e poi scaricare per se stesso. Criticarlo ha lo stesso senso di quando a Tom Brady nel secondo Super Bowl perso contro i Giants venivano addebitate le colpe del k.o. per le mancate prese dei ricevitori, o per le pecche difensive dei Patriots. Per vincere il titolo ai Cavs serve un LeBron “jordanesco”. Ma non può fare tutto da solo.

DIFESA E PANCHINA CAVS — E si arriva alle dolenti note. La difesa Cavs è stata imbarazzante. E´ sembrata più quella della stagione regolare (107 punti concessi per partita), chiusa inopinatamente dietro Boston, a Est, che quella dei playoff (103 punti concessi, prima di gara-1). La transizione difensiva, che è specchio non solo di schemi, ma pure di voglia e determinazione, non è esistita. Coach Lue non è certo un brillantone come stratega, ma certi errori mentali dei singoli non possono essere addebitati a lui. Irving e Smith hanno aperto il Mar Rosso a un paio di schiacciate di Durant…..Poi la panchina Cavs. Inesistente. Korver non ha segnato triple per lui neanche difficili, e se non lo fa non può stare sul parquet. Non difende neanche la sua ombra. Williams non è sembrato nemmeno parente di quello dei tempi di Utah, le letture di gioco di Shumpert sono originali almeno quanto la sua pettinatura. Frye è rimasto incollato alla panchina. E siccome Thompson e Smith si sono presi una serata libera, i Cavs si sono trovati a giocare praticamente in tre. Con LeBron a predicare, Love a tirar giù rimbalzi, e Irving a fare il fenomeno su un lato del campo e il somaro nell´altra. Troppo poco.

Fonte: gazzetta.it

Franck Kessie è un nuovo giocatore del Milan. Dopo essersi sottoposto alle visite mediche presso la clinica La Madonnina, aver visitato il Centro Sportivo di Milanello e poi Casa Milan, il centrocampista ivoriano ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2019. Il comunicato:

AC Milan comunica di aver acquisito dall´Atalanta Bergamasca Calcio le prestazioni sportive di Franck Kessie, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2019.

La formula del contratto prevede un prestito biennale con obbligo di riscatto per l´acquisizione a titolo definitivo del calciatore ivoriano.

Fonte: milannews.it

E´ iniziato oggi a Coverciano il raduno della Nazionale per preparare l´amichevole del prossimo 7 giugno contro l´Uruguay e la gara con il Liechtenstein in programma l´11 giugno, valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2018 in Russia.

Oltre al c.t. Giampiero Ventura, tra i primi a varcare i cancelli del Centro tecnico federale sono stati Alex Meret, Federico Bernardeschi, Marco Verratti e Riccardo Montolivo.

Nel pomeriggio i test fisici per valutare le condizioni atletiche dei giocatori, come sabato mattina. Sempre nella giornata di sabato è inoltre attesa a Coverciano la visita della squadra di calcio di Amatrice.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Continua più spedita che mai la marcia di Rafael Nadal verso una storica ´Decima´ al Roland Garros. Il campione spagnolo, numero 4 della classifica mondiale e del tabellone, al terzo turno, sul rosso del ´Philippe Chatrier´, ha inflitto una severa lezione al georgiano Nikoloz Basilashvili: 6-0 6-1 6-0 l´eloquente score, in un´ora e mezza esatta, in favore del mancino spagnolo. Il 25enne di Tbilisi, reduce dalla semifinale al torneo di Lione, ha dovuto attendere quasi 50 minuti per raccogliere un game, l´unico della sua partita, letteralmente dominata in lungo e in largo da un Nadal straripante. Il quale, negli ottavi, troverà dall´altra parte della rete il connazionale Roberto Bautista Agut, numero 18 del ranking e 17 del seeding, che ha regolato in tre set (6-3 6-4 6-3) il ceco Jiri Vesely, numero 57 Atp, eguagliando il risultato della passata edizione.

UNA STATUA PER NADAL AL ROLAND GARROS – All´interno del Roland Garros verrà realizzata una statua in onore di Rafael Nadal. Lo ha annunciato direttamente il presidente della Federazione

RAONIC AGLI OTTAVI, FUORI DIMITROV E GOFFIN – Nella sesta giornata il Roland Garros perde David Goffin e Grigor Dimitrov, usciti sconfitti nel terzo turno della parte bassa del tabellone. Ma se il belga, numero 10 del seeding, si è dovuto arrendere a un infortunio alla caviglia destra (nel tentativo di recuperare una palla è finito sui teloni che servono a coprire il campo in caso di pioggia, cadendo rovinosamente) più che al suo avversario, l´argentino Horacio Zeballos, il bulgaro (in avvio volato sul 4-0), numero 11 del seeding, è inciampato contro la solidità dello spagnolo Pablo Carreno Busta, 20esima testa di serie, che ha avuto la meglio per 7-5 6-3 6-4. Avanza intanto il canadese Milos Raonic, n.6 Atp e quinto favorito del torneo, che approda agli ottavi in scioltezza dato che sul 6-1 1-0 in suo favore lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez si è ritirato per un problema al quadricipite.

FEMMINILE: AVANTI MUGURUZA E LA SORPRESA OSTAPENKO – In campo femminile la spagnola Garbine Muguruza, campionessa in carica e testa di serie numero 4, approda agli ottavi, battendo per 7-5 6-2 al terzo turno la kazaka Yulia Putintseva, 27esima forza del seeding. “Oggi mi sentivo bene. Lei è una giocatrice molto aggressiva e non volevo assolutamente restare troppo a lungo in campo. Quando lei ha provato a rientrare nel secondo set ho cercato di restare calma ed è andata bene”, il commento della 23enne nata a Caracas, che ha così ottenuto la decima vittoria di fila sulla terra rossa parigina. Prima volta agli ottavi in uno Slam, invece, per la 20enne lettone Jelena Ostapenko, numero 43 Wta, che si è imposta sull´ucraina Lesia Tsurenko per 6-1 6-4. Ostapenko, che quest´anno sulla terra verde di Charleston ha perso (contro la coetanea russa Daria Kasatkina) la sua terza finale nel circuito maggiore, affronterà per un posto nei quarti l´australiana Samantha Stosur, numero 24 Wta e 23esima terza di serie – finalista nel 2010 (stoppata da Francesca Schiavone) ma anche semifinalista nel 2009, nel 2012 e lo scorso anno -, che ha regolato con un doppio 62 la statunitense Bethanie Mattek-Sands, numero 117 del ranking mondiale, proveniente dalle qualificazioni.

DOPPIO: SCHIAVONE-FLIPKENS VOLANO AGLI OTTAVI – Prosegue la marcia di Francesca Schiavone e Kirsten Flipkens nel tabellone del doppio al Roland Garros di Parigi. La coppia italo-belga ha centrato la qualificazione al terzo turno (ottavi) grazie al successo per 6-2 6-4 sulle francesi Myrtille Georges e Chloe Paquet. Prossimo ostacolo la coppia formata dalla giapponese Nao Hibino e dalla polacca Alicja Rosolska.

Fonte: sport.repubblica.it

È di Cal Crutchlow il miglior tempo assoluto della prima giornata di prove libere del GP d´Italia classe MotoGP. Il britannico della Honda ha realizzato un 1´47″365 che è quasi un fotocopia dell´1´47″394 con cui Andrea Dovizioso aveva invece dominato la prima sessione del mattino. Proprio Dovizioso con la Ducati nella seconda sessione ha realizzato il secondo tempo assoluto a 161 millesimi dalla Honda. Terzo e quarto tempo per le Yamaha Tech 3 di Jonas Folger (che ha rinnovato il contratto per il 2018) e Johann Zarco. Quinto tempo per la Honda ufficiale di Daniel Pedrosa. Iannone, Pirro e Petrucci occupano le posizioni dall´ottava alla decima.

ROSSI STUDIA — E Valentino Rossi? Il pesarese ha chiuso lontano, più attento a studiare le reazioni del suo corpo dopo l´infortunio in allenamento in motocross. Il pesarese al mattino ha chiuso col 15° tempo, nella seconda sessione ha accelerato spingendo un po´ di più ma non ha mai dato l´impressione di volere o potere forzare più di tanto. Alla fine ha chiuso col 14° tempo assoluto appena dietro a un poco brillante Marc Marquez che al pomeriggio non ha nemmeno migliorato.

CADE MAVERICK — Problemi per il leader iridato Maverick Viñales che a mezz´ora dalla fine della sessione è rimasto vittima di una brutta caduta alla curva dell´Arrabbiata. Lo spagnolo ha perso la moto ed è rotolato più volte nella ghiaia. Rientrato ai box in motorino per cambiarsi, ha poi ripreso la via della pista a 10 minuti dalla conclusione. Alla fine ha chiuso col quinto tempo assoluto di giornata stabilito però al mattino.
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Fonte: gazzetta.it

Da pochi giorni Dries Mertens ha rinnovato con il Napoli. Al centro del progetto azzurro, il giocatore belga ha parlato dal ritiro della sua nazionale, svelando alcuni retroscena interessanti riguardanti un interessamento di Chelsea e Barcellona per lui: “Rinnovo? Ci siamo fatti un bel regalo. C´è stato un grande interesse per me, questo è normale per un giocatore che ha il contratto in scadenza. Ci sono stati molte buone proposte, ma io volevo restare a Napoli. Barcellona e Chelsea? Si, cerano molto importanti interessati, non posso negarlo. Camp Nou? Si, potevo andare lì ma a sedermi sulla panchina, qui a Napoli sono in campo e credo dei essere ancora bravo”.

Fonte: tuttonapoli.net

Secondo l´emittente satellitare Sky Sport, Salah sembrerebbe sempre più sensibile al fascino del Liverpool, che lo avrebbe messo al centro del progetto futuro. L´egiziano sarebbe orientato ad accettare la corte dei Reds, i quali sarebbero anche pronti ad arrivare, tra parte fissa e bonus, ai 40 milioni richiesti dai giallorossi.

08.21 – Mohamed Salah è sempre più vicino al Liverpool. L´agente dell´attaccante egiziano, volato a Londra per definire il trasferimento, avrebbe trovato l´accordo con i Reds sulla base di un ingaggio da 4,5 milioni di euro a stagione. La Roma chiede 40 milioni di euro per privarsi del Messi d´Egitto, ma il Liverpool gioca al ribasso sapendo che i giallorossi hanno bisogno di una cessione entro il 30 giugno per questioni di bilancio. L´impressione, secondo La Gazzetta dello Sport, è che si possa chiudere a 35 milioni di euro più bonus.

Fonte: vocegiallorossa.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.