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Ecco le parole di Marco Fassone rilasciate a Milan TV in risposta a Mino Raiola sul caso Donnarumma:

Sul mancato rinnovo: “Un po´ me l´aspettavo, non è stato un fulmine a ciel sereno. In questi due mesi, Raiola diceva una cosa e cioè che avevano bisogno di tempo prima di decidere, mentre Gigio, ogni volta che parlavo con lui, mi diceva che voleva restare al Milan”.

Sul danno economico: “La scelta di Gigio è legittima. Quello che però a me dispiace che di fianco alla legittimità c´è sempre la etica. Qui Gigio è diventato uno dei portieri più importanti al mondo e se lo ha fatto è perché il Milan ha puntato su di lui. Quindi una scelta del genere deve essere fatta senza mettere il Milan in un angolo. Si rinnova, si mette una clausola e quando arriva un club che mette sul piatto quella cifra il giocatore può andare via”.

Sull´ambiente: “Tutti hanno visto l´amore dei tifosi per Gigio. Ho visto poche partite in tribuna quest´anno, ma l´affetto dei tifosi per Donnarumma era evidente, era l´eroi della tifoseria. Dire che lui non rimane per l´ambiente ostile è sbagliato. Ora la gente ha cambiato idea perché Gigio nella sua decisione non ha tenuto conto di certe cose”.

Sui tifosi: “Vedo il grande dispiacere che c´è nei tifosi. Gigio aveva messo in conto questa cosa, le critiche fanno parte del gioco. Le minacce di morte vanno oltre il calcio e io e la società condanniamo questa cosa. La società proteggerà il giocatore”.

Sui tempi: “Fin dall´inizio ho detto a Raiola che non vogliamo iniziare la stagione con giocatori in scadenza di contratto. La stagione inizia il 3 giugno, Raiola ha avuto due mesi quindi c´è stato tutto il tempo. Evidentemente, non c´era la volontà”.

Sul futuro di Gigio: “Noi non abbiamo bisogno dell´elemosina di qualcuno che ci porta 20 milioni per Donnarumma che vale molto di più. Gigio rimane qui e andrà via l´anno prossimo a zero, se qualcuno lo vuole viene da noi e ci deve fare un´offerta che corrisponde al valore del giocatore”.

Sul nuovo portiere: “Mirabelli è al lavoro per trovare un ottimo portiere, presto mi illustrerà dove ha portato la sua analisi. Poi toccherà a Montella decidere chi schierare”.

Su Mirabelli: “Se l´obiettivo di Raiola era dire che ci sono due Milan, respingo il tentativo al mittente perché tra noi c´è piena sintonia. Io e Mirabelli siamo il Milan, non ci sono due Milan”.

Su Conti: “Ho parlato di lui con Percassi fin da quando trattavamo Kessie. L´Atalanta sa benissimo del nostro interesse. Qualche giorno fa ho incontrato anche l´agente del giocatore. Il caso Donnarumma è diverso, io non ho ricevuto nessuna chiamata da nessun club per Gigio”.

Su un possibile ripensamento: “Raiola ha lasciato qualche piccolo spiraglio. Noi saremmo felici di riabbracciarlo e ci ripensasse e sono sicuro che anche la tensione con i tifosi scomparirebbe. Non mi faccio però molte illusioni. Noi vogliamo Donnarumma, lui per ora ha detto di non voler rinnovare, con Raiola ci sentiamo, quindi chi vivrà vedrà”.

Fonte: milannews.it

 

 

 

“Non accettiamo l´offerta del Siviglia. L´ho appena comunicato al club. La somma è insufficiente e con queste cifre non c´è l´accordo”. Il coordinatore tecnico di Suning Walter Sabatini, a Abc.es, chiude le porte alla società spagnola per la cessione di Stevan Jovetic. Il Siviglia, che poteva esercitare il diritto di riscatto del montenegrino a 13 milioni di euro, vorrebbe trattare per avere uno sconto sull´acquisto del giocatore. Ma l´Inter ha già affermato di non volere abbassare la cifra del riscatto. “Capisco l´Inter – dice l´agente di Jovetic Fali Ramadani – avevano posto un´opzione e ora dovrebbero dire ai propri tifosi che abbassano le pretese per un giocatore che ha molto mercato. Per Stevan le offerte non mancano. Lo vogliono in Inghilterra, Germania, Francia e Spagna. Gli piacerebbe restare al Siviglia ma sa che è impossibile senza l´accordo tra le società. Quando arrivò in Spagna si è decurtato l´ingaggio del 15% e se torna in nerazzurro lo rivuole indietro”.

Fonte: ansa.it

 

 

 

A poco più di due settimane dalla emozionante finale di Cardiff che ha visto prevalere ancora una volta il Real Madrid di Cristiano Ronaldo e Zidane, comincia ufficialmente la Champions League 2017-18.
Il lungo cammino si va delineando. A Nyon, infatti, è stato effettuato oggi il sorteggio dei primi due turni di qualificazione in programma il 27-28 giugno e il 4-5 luglio; l´11-12 luglio e il 18-19 luglio.

Particolare attenzione per i tifosi azzurri. Il Napoli sarà impegnato nel turno preliminare d´agosto e spera di accedere ai prossimi gironi di Champions League. E anche dalle squadre impegnate nei primi turni di qualificazione potrebbe venir fuori l´avversaria per la squadra di Maurizio Sarri, impegnata dal prossimo primo luglio nella preparazione ad un doppio confronto già decisivo per la stagione azzurra.

Primo turno di qualificazione (Andata: 27-28/06 – Ritorno 3-4/07):

1) Vikingur (FRO) – Trepça 89 (KOS)
2) Hibernians FC (MAL) – FCI Tallinn (EST)
3) Alashkert FC (ARM) – FC Santa Coloma (AND)
4) The New Saints FC (WAL) – Europa FC (GIB)
5) Linfield FC (NIR) – SP La Fiorita (SMR)

Secondo turno di qualificazione (Andata: 11-12/07 – Ritorno 18-19/07):

Gruppo 1
APOEL FC (CYP) – Dudelange (LUX)
Žalgiris (LTU) – Ludogorets Razgrad (BUL)
Qarabag (AZE) – Samtredia (GEO)
FK Partizan (SRB) – Budućnost Podgorica (MNE)
Vincitori partita 2 del primo turno di qualificazione – Salisburgo (AUT)

Gruppo 2
FC Sheriff (MDA) – Kukes (ALB)
FC Astana (KAZ) – Spartaks Jūrmala (LVA)
FC BATE Borisov (BLR) – Vincitori partita 3 del primo turno di qualificazione
Žilina (SVK) – Copenaghen (DEN)
Hapoel Beer-Sheva – Budapest Honvéd (HUN)
HNK Rijeka (CRO) – Vincitori partita 4 del primo turno di qualificazione

Gruppo 3
Malmo FF (SWE) – FK Vardar (MKD)
HSK Zrinjski (BIH) – Maribor (SVN)
Dundalk FC (IRL) – Rosenborg BK (NOR)
FH Hafnarfjördur (ISL) – Vincitori partita 1 del primo turno di qualificazione
Vincitori partita 5 del primo turno di qualificazione – Celtic FC (SCO)
IFK Mariehamn (FIN) – Legia Varsavia (POL)

Fonte: sport.ilmattino.it

 

 

 

Non c´è pace per il portiere della Juventus Gigi Buffon che deve ancora sopportare gli sfottò avversari dopo il ko in finale di Champions a Cardiff contro il Real Madrid (la terza finale persa per il numero uno bianconero dopo quelle contro Milan e Barcellona).
Durante la notte è apparso uno striscione sotto casa di Buffon, in Toscana: la scritta, eloquente, riporta il testo “Gracias Real Madrid”. Sicuramente lo scherzo di qualche tifoso avversario che ha voluto ricordare al portiere della Juve la sfortunata notte di Cardiff.

Fonte: corrieredellosport.it

 

 

Nel polverone di polemiche sollevato dalla rottura tra Gigio Donnarumma e il Milan c´è qualcuno che si schiera a favore del 18enne portiere rossonero: è Paul Pogba, centrocampista francese del Manchester United e assistito di Mino Raiola, proprio come Donnarumma. “Donnarumma presto diventerà il migliore al mondo – ha scritto l´ex Juve sul proprio profilo Twitter -, merita solo rispetto per quanto fatto finora”.

Fonte: gazzetta.it

 

«Ho letto che siamo risaliti piano piano, ma tornare in B in due anni non è piano piano…E´ un´impresa”: Alessandro Lucarelli, capitano del Parma, esalta l´impresa della squadra emiliana. «Ora manca l´ultimo tassello – ha detto il difensore e capitano, a Radio anch´io Sport – Sulle soglie dei quarant´anni mi sono preso qualche giorno di riflessione per capire se continuare a giocare: certo, mi piacerebbe partecipare a questo ultimo tassello. Un futuro da dirigente? Sì, mi piacerebbe».
«L´obiettivo del Parma è la serie A, senza dubbio – ha spiegato Lucarelli – ma dobbiamo partire bassi: siamo una neopromossa, in un campionato difficile. Serve grande entusiasmo, voglia per essere subito competitivi. L´importante era scappar via ancora dalla Lega Pro, una giungla: la B è il passaggio fondamentale, mi auguro la A a giugno prossimo ma se non arriva subito nessun problema, arriverà».
La nuova proprietà dell´ex società dei Tanzi è cinese. “Sappiamo che c´è questo interesse, possiamo solo sperare che sia una realtà solida: ma credo sia così, perchè a rappresentarla c´è Hernan Crespo, che per questa società è una garanzia». La scelta di divorziare da Nevio Scala «è stata umanamente durissima, ma nel calcio contano i risultati e visto il risultato finale quel cambio a novembre evidentemente ha dato ragione a chi lo ha deciso». Lucarelli è tornato anche alle polemiche sul flusso anomalo di scommesse su Parma-Ancona: “Ripeto quel che ho detto al tempo: chi ci ha infangato porti le prove. Noi tutti abbiamo la coscienza pulita – la sua replica – Si fa presto a gettare fango sulle persone, sui giocatori: c´è un´indagine in corso, a noi non è stato detto nulla». «A Parma – la sua conclusione – non ci sono le condizioni per combine: in Lega Pro molte società falliscono, molti giocatori non sono pagati. Non lo giustifico, ma queste sono premesse perchè un giocatore possa cadere in comportamenti non leciti, forse la soluzione è rinforzare il sistema…».

Fonte: gazzettadiparma.it

 

 

 

Doveva essere il mese del ritorno alla Roma per Lorenzo Pellegrini, pupillo oltre che di Di Biagio dell´ex compagno e attuale collega Di Francesco, partito per la Polonia senza firmare per i giallorossi, che a giorni lo ricompreranno dal Sassuolo: domenica scorsa ha debuttato con Ventura in Nazionale maggiore, oggi ha bagnato l´esordio nell´Europeo Under 21 con un gol in rovesciata alla Carlo Parola, cancellando il mediocre primo tempo degli azzurrini contro una modesta Danimarca. Uno di quei gol che fanno brindare gli agenti, quando c´è da discutere un contratto: potrà festeggiare anche la famiglia Chiesa, perché Federico, in 23´, ha fatto molto più di Berardi in 67´, contribuendo a svegliare Petagna, deludente per tre quarti di gara, decisivo col gol del 2-0 a 4´ dalla fine.

DOLLARI A DOLLARUMMA — La cosa più emozionante del primo tempo la regalano i tifosi alle spalle di Donnarumma, alla prima partita ufficiale dopo la tempesta seguita alla rottura con il Milan: si presentano con lo striscione Dollarumma, prontamente rimosso, continuano con un lancio di finte banconote, la cui rimozione dall´area di porta richiede l´intervento di un paio di inservienti, e qualche secondo di sospensione. Il Milan Club Polonia aveva annunciato contestazione già da ieri: chissà se saranno stati loro, pare di sì. E chissà cosa avrà pensato Donnarumma, che peraltro questo Europeo non avrebbe neanche dovuto giocarlo, visto che è già il secondo della nazionale maggiore. Magari che sarà la prima di una lunga serie di contestazioni, dopo la scelta più importante della sua vita: non un pensiero allegro, per chi si sta giocando una manifestazione in azzurro.

UN TIRO E MEZZO — Il resto della cronaca non offre granché: il primo tiro diretto verso il bersaglio è di Conti, che raccoglie un cross dalla parte opposta dell´altro terzino, Barreca, esterno della rete. Centra il bersaglio invece capitan Benassi, il tiro ha pure un più che discreto effetto, ma viene scagliato da trequarti, e Højbjerg può metterci le mani.

DELUDONO I BIG — Non c´è altro, perché Berardi si fa notare più che altro per un paio di falli che potevano meritare il cartellino – uno dei quali tra linea di fondo e limite dell´area azzurra, con Anderson che prova la battuta a sorpresa – mentre Petagna prova a lavorare di sponda spalle alla porta, ma di girarsi e tirare non se ne parla neanche. E pure Bernardeschi fatica a farsi ricordare.

LA RISCOSSA — Di Biagio, nell´intervallo, deve aver fatto tremare i muri, perché l´Italia di inizio secondo tempo è ben più viva e determinata: tre-quattro minuti di pressione, altrettanti di recupero, poi al 9´ la sforbiciata di Pellegrini, cross di Bernardeschi, sponda di Benassi, colpo di testa a liberare di Maxso, l´ex e prossimo romanista lancia il destro in aria e calcia in porta. La Danimarca prova a reagire, ma non ha il talento per farlo: nell´ultimo quarto d´ora Frederiksen si aggrappa ai centimetri di Kenneth Zohore, legnoso gigante d´origine ivoriana, cugino di secondo grado di Drogba, che a 18 anni si presentò alla Fiorentina Primavera, senza riuscire a strappare un solo minuto in prima squadra.

CHIESA CAMBIA — È Hjulsager, con un bel destro da fuori, a far parlare di Donnarumma per qualcosa che non sia la contestazione, l´Italia replica con Federico Chiesa, subentrato a Berardi: con lui l´Italia cambia marcia. Hojberg gli nega il raddoppio, slalom e tiro parato, il secondo dribbling in fascia porta il gioiellino della Fiorentina al cross, e Petagna, trasformato dalla vivacità del nuovo compagno, resiste alla trattenuta di un difensore, ci mette il piede e raddoppia. E l´Italia, sia pure ex aequo con la Germania, è prima nel girone, grazie al quarto portiere del Genoa, Lukas Zima, che parando un rigore a Selke, ha evitato il terzo gol dei tedeschi alla Repubblica Ceca nella gara delle 18, decisa da Meyer e Gnabry.

DI BIAGIO — “Sul gruppo non avevo dubbi – spiega Di Biagio a fine gara- contro una avversario duro e scorbutico. C´è da migliorare, da stringersi un po´, e da migliorare negli ultimi 30 metri, dove non eravamo proprio fluidi. Nel secondo tempo, al di là del grandissimo gol di Pellegrini, siamo andati meglio”.

DANIMARCA-ITALIA 0-2 (0-0)
MARCATORI Pellegrini al 9´, Petagna al 41´ s.t.
DANIMARCA (4-2-3-1) Hojbjerg; Holst, Banggard, Maxso, Rasmussen; Vigen Christensen, Norgaard; Hjulsager, L. Andersen (35´ s.t. Hansen), Borsting (35´ s.t. Duelund); Ingvartsen (27´ s.t. Zohore). (Hagelskjaer, Iversen, Zohore, Nissen, J. Andersen, Nielsen, Pedersen, Jensen, Blabjerg, Junker). All. Frederiksen.
ITALIA (4-3-3) Donnarumma; Conti, Caldara, Rugani, Barreca; Benassi (28´ s.t. Grassi), Gagliardini, Pellegrini; Berardi (22´ s.t. Chiesa), Petagna (43´ s.t. Cerri), Bernardeschi. (Cragno, Scuffet, Calabria, Biraschi, Ferrari, Pezzella, Cataldi, Locatelli, Garritano). All. Di Biagio
ARBITRO Kruzliak (Svk)
NOTE ammoniti Norgaard e Holst per gioco scorretto

Fonte: gazzetta.it

 

 

 

Sanchez inventa, Vidal segna. E anche a Mosca la Var ci mette lo zampino. Esordio vincente per il Cile nella prima uscita in Confederations Cup: 2-0 sul Camerun e primi tre punti in tasca nel girone B aspettando Germania-Australia. Successo meritato per la Roja, che già nel primo tempo aveva trovato il gol con Vargas, annullato però dalla Var. Poi, nel recupero, l´ex attaccante del Napoli si vede cancellare un´altra rete per offside ma stavolta la Var viene in suo soccorso e ´smentisce´ il guardalinee. Pizzi deve fare a meno dell´infortunato Bravo e, con Sanchez in panchina per un problema alla caviglia, propone Medel centrale con Isla a destra mentre a guidare l´attacco c´è Edu Vargas. Ma i Leoni Indomabili vogliono giocarsela a viso aperto e Broos schiera un 4-3-3 che ha in Aboubakar il terminale centrale, sostenuto da Bassogog e Moukandjo.

Parte fortissimo la Roja, che già nei primi tre minuti va due volte vicina al gol ma il destro di Vargas si infrange sul palo e Ondoa è provvidenziale sul tentativo di Fuenzalida. Camerun in sofferenza ma micidiale nelle ripartenze, come quando, al 12´, Herrera nega l´1-0 ad Aboubakar. La formazione africana cresce col passare dei minuti ma resta a galla solo grazie alle parate di Ondoa, di nuovo decisivo su Puch e poi ancora su Fuenzalida. Vargas al 41´ spara alto da ottima posizione ma si riscatta nel recupero, battendo Ondoa sull´imbucata centrale di Vidal. Come in Portogallo-Messico, pero´, entra in azione la Var e la rete viene annullata per fuorigioco.

Nella ripresa Pizzi gioca la carta Sanchez. Col Cile più sbilanciato si aprono maggiori spazi per il Camerun ma dopo l´incredibile la chance sprecata al 27´ da Isla, che sotto porta indirizza male il suo colpo di testa, a nove minuti dalla fine i sudamericani passano: Sanchez mette in mezzo dalla sinistra e stacco vincente di Vidal che sorprende la difesa africana. Nel finale il 2-0 di Vargas, con la Var che si fa ´perdonare´. (a cura di Italpress)

Fonte: corrieredellosport.it

 

Gian Piero Ventura è intervenuto telefonicamente ai microfoni di “Radio anch´io sport”, trasmissione in onda sulle frequenze di Radio 1; ecco quanto dichiarato dal commissario tecnico dell´Italia:
UNDER 21 – “La squadra ha grandissime potenzialità. C´era un po´ di tensione nel primo tempo, ma alla fine la vittoria è meritata: è fondamentale vincere la prima in tornei di questo genere. Il girone è alla portata dell´Italia, così come il torneo in sé. Ci sono i presupposti per fare bene. Il gruppo è estremamente unito e ha grande voglia di essere protagonista. Ho visto l´allenamento precedente alla partita, c´era grande voglia. I ragazzi sono pieni di adrenalina. Non ho il minimo dubbio che i ragazzi siano all´altezza sotto l´aspetto fisico”.
BERARDI – “Mi auguro faccia parte della mia Nazionale. Ha già fatto tre stage con me, lo vedo sempre più sereno. Ha grandi potenzialità, deve trovare convinzione nei suoi mezzi. Si è realizzato al Sassuolo, che però non è una grandissima piazza. Deve fare il salto di qualità e andare in un grande club per crescere a livello mentale. Ha qualità enormi”.

SPAGNA – “Abbiamo fatto lo stesso percorso. Ce la giochiamo da loro, niente ci è precluso. Eventualmente ci sono gli spareggi”.

GIOVANI – “Il ricambio generazionale c´è stato, stiamo creando lo zoccolo duro per i prossimi dieci anni. Siamo partiti dopo l´Europeo del 2016, la squadra di Conte era un po´ in là con l´età. Ci sono i presupposti per comporre la Nazionale del futuro prossimo”.

BELOTTI – “Egoisticamente, preferirei che restasse in Italia. I calciatori devono entrare dalla porta principale e mai da quella di servizio: se il Paris Saint-Germain ha bisogno di Belotti e lui vuole andare va bene, ma se va per non essere protagonista allora è un altro discorso. Belotti può fare molto di più, ancora non ha espresso tutto il suo potenziale”.

BUFFON – “E´ talmente pretenzioso nei propri confronti che sicuramente farà la scelta migliore per il suo futuro. Se dovesse intuire che, dopo il Mondiale, magari gli stimoli vengono meno, credo che un campione come lui deciderà di conseguenza. Ho avuto il piacere di lavorare con lui, è un giocatore che pretende molto dagli altri, ma soprattutto da sé stesso: farà la scelta migliore”.

DONNARUMMA – “E´ un predestinato, raramente ho visto uno così maturo alla sua età. Spero che questa telenovela finisca il prima possibile. Spero abbia serenità per preparare la prossima annata”.

VAR – “Toglie mille problematiche, ma come tutte le cose all´inizio ci può stare qualche errore. Soprattutto in Italia è destinata a spazzare via tante polemiche”.

TATTICA – “Per fare qualsiasi calcio organizzato ci vuole tempo. Conte, ad esempio, a riguardo ha avuto difficoltà: ebbe venti giorni per organizzare la squadra. Intanto andiamo ai Mondiali, è la nostra priorità: vogliamo essere la sorpresa del torneo in Russia”.

Fonte: itasportpress.it

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.