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Il Portogallo supera 4-2 la Macedonia nella terza e ultima giornata del gruppo B degli Europei Under 21, ma non riesce a rimanere in gioco per il posto in semifinale riservato alla miglior seconda classificata: c’è infatti già almeno una squadra, la Slovacchia (gruppo A), con una miglior differenza reti dei lusitani.

A Gdynia, reti portoghesi di Edgar Ié (2′ pt), Bruma (22′ pt e 47′ st) e Podence (12′ st); macedoni di Bardi (40′ pt) e Markoski (35′ st).

Nell’altra gara odierna, a Bydgoszcz, la Spagna già qualificata (insieme all’Inghilterra dal gruppo A) ha battuto anche la Serbia 1-0 (38′ pt Suarez) concludendo il girone a punteggio pieno (Spagna 9; Portogallo 6; Serbia e Macedonia 1). La fase a gironi si conclude domani con le partite del gruppo C: Repubblica ceca-Danimarca e Italia-Germania.

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Salvatore Sirigu a un passo dal Torino. Il trasferimento del portiere alla corte di Mihajlovic sembra fatto: Sirigu avrebbe trovato un accordo con il Paris Saint Germain per la risoluzione consensuale del contratto, ultimo ostacolo al suo ritorno in Italia dove, nell’anno dei Mondiali, spera di riconquistare la Nazionale.
Il portiere, trent’anni, potrebbe sostenere le visite mediche con il suo nuovo club già nella giornata di lunedì. Col Toro dovrebbe firmare un contratto triennale, con opzione per il quarto anno, a 1,5 milioni di euro a stagione, bonus compresi.

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Manca solo l’ufficialità, che arriverà contestualmente alla definizione completa del programma precampionato, ma sarà il Lille di Hector Bielsa ad affrontare l’Atalanta mercoledì 26 luglio a Bergamo in prima serata per il trofeo dedicato alla memoria degli ex presidenti Achille e Cesare Bortolotti. I francesi anticiperanno gli altri due impegni internazionali dei nerazzurri di Gian Piero Gasperini: il primo agosto ad Altach in Austria contro il Borussia Dortmund e l’11 dello stesso mese a Valencia. Il ritiro a Rovetta in Valseriana dovrebbe iniziare il 9 luglio, mentre il saluto ai tifosi allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” potrebbe slittare alla domenica successiva.

 

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La nazionale femminile italiana di basket deve dire addio ai Mondiali che si giocheranno in Spagna il prossimo anno. Le azzurre guidate da Andrea Capobianco sono state infatti battute 68-67 dalla Lettonia nella semifinale dei campionati europei che assegna i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto. Erano sei infatti i posti riservati dalla rassegna continentale a quella iridata del 2018 e la vittoria di oggi avrebbe garantito il pass. La migliore delle azzurre è stata, come spesso le è accaduto in questo europeo, Cecilia Zandalasini autrice questa volta di 25 punti. Domani ultimo impegno, la finale per il settimo e ottavo posto.

 

 

 

Comparivano in foto con calciatori del Napoli i boss della movida partenopea finiti ieri in manette e per questo la Procura Figc, apprende l’Ansa, ha aperto un fascicolo. La vicenda riguarda tre imprenditori napoletani (i fratelli Gabriele, Giuseppe e Francesco Esposito), a cui è stata contestata l’elusione delle norme sulle misure di prevenzione patrimoniale (l’intestazione fittizia di un’agenzia di scommesse), con l’aggravante di aver agevolato gli affari di due clan della camorra.
A finire sotto la lente della Procura della Federcalcio sono state le numerose foto che i tre hanno pubblicato su Facebook e altri social, in cui compaiono accanto a calciatori che indossano o hanno indossato la maglia del Napoli: da Maradona a Higuain, da Callejon a Pepe Reina e Paolo Cannavaro. Selfie scattati durante feste e cene nel corso degli ultimi anni.
Circostanze che, invece, non sono oggetto delle indagini della Procura della Repubblica di Napoli, in quanto in esse non si profila alcun tipo d’illecito.

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“Se lascerò la Juve lo farò senza scontri o problemi”. In un’intervista rilasciata in Brasile al programma ‘Conversa com Bial’ su Tv Globo, Dani Alves ha parlato del suo imminente addio al club bianconero. “Non so cosa stia succedendo, se ne stanno occupando i miei agenti, mi hanno detto che mi parleranno solo quando troveranno una soluzione. Il Manchester City? Tutti conoscono la mia ammirazione per Pep Guardiola”.

Quando ho lasciato l’Italia, ho lasciato tutto in mano ai miei agenti – ha detto Dani Alves – Se vgolio imparare l’inglese per giocare la Champions con Pep? Vorrei impararlo perché penso sia importante per me. Sono molto riconoscente alla Juve, non voglio creare nessun problema. Ho parlato in maniera diretta con loro, sono stato benissimo lì”.

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La prima regola del fight club nerazzurro è che “l’Inter viene prima di tutto”. Lo dice e lo ridice Luciano Spalletti nel corso di una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta. Il nuovo tecnico mette in cima al suo progetto “storia e identità”. “I ragazzi non devono pensare ‘Io sono Candreva o Murillo, giocatore dell’Inter’, ma ‘Io sono l’Inter!’. Bisogna avere a mente la grande storia di questo club”. E ancora: “Chi vuole lavorare con me deve sentirsi convinto. Anzi, deve sentirsi l’Inter, non un calciatore dell’Inter. Se no è inutile parlare di senso di appartenenza”.

Prima di ogni altra cosa, quindi, prima di una squadra da ripensare e di un gioco da assimilare, prima del mercato, degli allenamenti e delle partite, prima di ogni altra cosa – dicevamo – c’è il club: “Li martellerò in ogni istante su questo concetto. Se non capiscono cosa vuol dire vestire la maglia dell’Inter non si va da nessuna parte. Come lo ero per la Roma e per le squadra che ho allenato in precedenza, sono eccitato di poter lavorare per L’Inter. E voglio lo stesso sentimento nei miei uomini. Solo così si crea la giusta simbiosi che deve riguardare tutti. Anche i magazzinieri, che devono essere contenti se l’Inter vince e devono dare tutto perché i ragazzi facciano bene”.

Il tutto per centrare immediatamente un posto in Champions, obiettivo dichiarato e obbligatorio: “Voglio vedere subito un po’ di cazzimma negli incontri contro le big in amichevole, nei quali rischi sberloni anche per via della non perfetta condizione fisica. La Champions? Abbiamo l’obbligo di sentirlo come obiettivo minimo. Voglio guardare i miei negli occhi e capire come reagiscono alle sollecitazioni”.

Resta il tempo per un punto sul mercato: “Se incide la partenza ritardata causata dal FPP? Qualche complicazione la può dare ma non perché rischiamo di perdere grandi giocatori, ma perché due paroline a questo gruppo le vogliamo dire. A seconda di chi esce, poi, cambiano alcuni obiettivi. Qualcosa dovremo fare per forza. Di sicuro prenderemo due difensori”.

Non solo però, perché nel mirino ci sono anche Bernardeschi e Borja Valero: “Anche i nostri dirigenti fanno un po’ di ‘possesso palla’ sugli obiettivi. Borja Valero può essere sia play basso che trequartista. Non sarà un incursore alla Nainggolan ma ha carattere da vendere. E sa essere leader. Un paio così ci servono”.

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Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.