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A radio Crc è intervenuto Ciccio Marolda, giornalista: “30 milioni per Politano erano troppi per cui è stato un bene che alla fine la trattativa sia saltata. Il mercato ha sempre avuto squadre che fanno manovre di disturbo per cui se a Napoli non è arrivato nessuno è per colpa del club azzurro e di nessun altro. Quello che manca al Napoli è la strategia perché avendo la possibilità economica, avrebbe dovuto individuare i calciatori da prendere già a dicembre”.

Giovanni Capuano, giornalista: “Il mercato del Napoli è da 4- perché Politano non avrebbe spostato gli equilibri e neppure Verdi lo avrebbe fatto che era la prima scelta. Quando un club ha un budget importante da spendere in un mercato in cui i soldi non girano, ma non riesce a chiudere nessuna trattativa qualche riflessione va fatta. Il Napoli non può meritare la sufficienza neppure se si pensa che ha risparmiato dei soldi in una trattativa folle. Le manovre di disturbo esistono da quando esiste il calcio per cui non è per il sondaggio della Juventus che alla fine non è arrivato Politano al Napoli”.

Stefano Antonelli: “Ho detto a Giuntoli che il Napoli si è mosso benissimo sul mercato perché aveva un obiettivo: Verdi. Lo ha raggiunto negli accordi poi il calciatore è voluto restare a Bologna. I giro poi, c’è poco altro perché per rinforzare il Napoli ci vogliono i big e non calciatori qualsiasi. Nessuno garantiva al Napoli che con Verdi o Politano si vinceva lo scudetto quindi la società ha fatto tutto bene e non lo dico per piaggeria. Nel calcio italiano sono stati spesi circa 40 milioni, pochissimo e il Napoli, da solo, avrebbe messo 30 milioni in circolo e quindi prevedeva che il Sassuolo andava ad investire, il Cagliari aveva risorse e via dicendo. Il Napoli, l’Inter o la Juventus quando comprano in Italia devono coprire per intero l’investimento”.

Pierluigi Pardo, giornalista: “Il mercato invernale è già complicato di suo, poi quest’anno non è successo davvero nulla. E’ cambiato pochissimo e per i tifosi del Napoli non è né una buona notizia, né una cattiva notizia. Il piccolo punto interrogativo del Napoli lo nutro nella rosa che è più corta di quella della Juve e avrebbe potuto fare qualcosa sul mercato, ma così non è stato, ma il Napoli non ne esce indebolito neppure con le cessioni di Giaccherini e Maksimovic che comunque non avrebbero giocato. In chiave scudetto non cambia nulla e attenzione perché l’unica considerazione che può rendere perplessi i tifosi azzurri è che mentre la Juve si sapeva che non avrebbe operato, il Napoli l’esterno lo ha cercato”.

Andrea Mandorlini, allenatore: “Politano avrebbe fatto comodo al Napoli, ma Sarri può contare su una rosa già forte e sarà già concentrato sulla sua squadra e sulla partita col Benevento. Qualche rinforzo importante poteva servire, ma Sarri non gioca con tanti uomini e se li farà bastare. Il Napoli, i giocatori e l’allenatore continueranno a giocare per vincere, anche in Europa League. Malagò mi piace molto e se prendesse le redini della barca Italia sarei molto felice. Benevento-Napoli? Il Napoli è ormai una realtà consolidata e al di là del derby farà di tutto per vincere questa gara”.

Emiliano Mondonico, allenatore: “Il Napoli così com’è fatto può tranquillamente chiudere la stagione perchè si recupera pur giocando ogni 3 giorni. Solo dal punto di vista mentale si può accusare qualcosa, ma le energie si recuperano in fretta e i grandi giocatori vogliono serpe giocare. Il Napoli ha in rosa calciatori che sarebbero felicissimi di giocare sempre e la stanchezza è solo un modo di dire che alla lunga diventa un alibi. Credo che Verdi non abbia voluto mettersi in discussione e per questo continua a giocare in una squadra in cui è il protagonista ed il più amato. E’ difficile avere la forza di mettersi in discussione e Verdi non l’ha avuta. Politano invece sarebbe venuto di corsa, ma non so cosa sia successo nell’ultimo minuto di questo mercato. E’ un bene che a Napoli non siano arrivato giocatori importanti perché quello azzurro è un grande gruppo e l’autostima è importante”.

Paolo Pacchioni, giornalista: “Verdi non ha voluto recitare un film in cui i protagonisti sono altri e probabilmente avrebbe fatto la comparsa. Certo, avrebbe potuto prendersi anche la scena, ma restare a Bologna è stata una sua scelta e va rispettata. Ci vogliono personalità e coraggio per accettare il Napoli in questa situazione, ma probabilmente si è fatto condizionare da i vari Giaccherini e Gabbiadini. Su Politano invece è stato il Sassuolo a rifiutare forse perché non ha la certezza di essere salvo o forse perché non ha trovato un sostituto”.

Ciro Venerato, giornalista: “Fino alle ore 23.00 di ieri il Napoli era seduto al tavolo del Sassuolo. Il club azzurro in meno di 24 ore ha offerto soldi su soldi al Sassuolo ed è arrivato ad offrire 28 milioni ossia 20 milioni cash più il cartellino di Farias e il prestito di 6 mesi di Ounas. Politano aveva anche firmato il contratto col Napoli di 5 anni a 1.4 milioni a salire e la mail era già pronta per essere girata al Sassuolo, ma mancava la variazione di tesseramento tra i due club. Dunque, il Sassuolo alle 22 ha accettato l’offerta, ma non ci sono stati i tempi tecnici e mettere insieme tutti i tasselli non è facile in un’ora”.

 

Aurelio De Laurentiis incontenibile in una serie di interviste rilasciate ai giornali nella giornata di sabato. Il presidente del Napoli ha fatto l’occhiolino all’attaccante dell’Inter Mauro Icardi, in queste settimane al centro di molte indiscrezioni di mercato sul suo futuro, che potrebbe essere lontano dal nerazzurro: “Icardi l’ho trattato, mi pare che ofrii 55-60 milioni. Addirittura mi incontrai con la moglie, una simpaticissima persona: abbiamo passato un pomeriggio nel loro ufficio in maniera coinvolgente e simpatica. Abbiamo anche negoziato un possibile contratto. Se lo rifarei in futuro? Icardi è un fuoriclasse, nelle mani di Sarri sarebbe un uomo da 40 gol: potrebbe diventare un Cristiano Ronaldo. Perché no, mai dire mai”, le sue parole al Corriere dello Sport.

Quindi il patron azzurro ha spostato il mirino e ha fatto fuoco sull’arcirivale dei partenopei, la Juventus, che con il Napoli sta duellando per lo scudetto: “La Juventus appartiene alla famiglia più potente d’Italia da 100 anni. Non è una questione di soldi, ma di rapporti che possono anche silentemente creare condizionamenti. A tutti i livelli. Un esempio? Con Sportfive loro hanno avuto in regalo due terzi dello Stadium. A me sono serviti 7 anni per transare dei finanziamenti che ho dato al Comune, altrimenti non avrei potuto giocare al San Paolo…”, ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport.

E poi un’accusa neanche troppo velata alla Vecchia Signora: “Younes ha avuto gravi problemi familiari, a luglio sarà dei nostri anche se c’è stata una triangolazione con i tedeschi amici degli amici… Il Bayern? Lo ha detto lei. Però ci pensi bene: Juve, Bayern, Eca, Uefa…”.

Sulla sfida scudetto a Torino: “Per me non sarà decisiva. Saranno più decisivi infortuni e sviste arbitrali o ‘varriane’… Io contrario al Var? Assolutamente no. Sono ancora convintissimo che sia una bella novità e crea pure suspense. Però serve umiltà per migliorarla. Tipo un organo superiore che in settimana passi al setaccio tutto quello che è successo per cercare di apportare delle modifiche. A me personalmente piacciono quegli arbitri che hanno il coraggio di correre e andare a rivedere il replay di un’azione ogni volta che hanno un dubbio e possono farlo. Meno quelli che non lo fanno”.

 

Otto milioni. Tanto vale la clausola rescissoria di Maurizio Sarri. Da ieri è valida e lo sarà fino al 31 maggio, riferisce l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Psg e Milan ci stanno pensando, scrive la rosea, che però fa sapere che il Chelsea si è fatto già avanti “al punto che anche a Castel Volturno c’è chi non nega l’eventualità di vedere il prossimo anno Sarri a Stamford Bridge” le perole del quotidiano. Abramovich è rimasto stregato dal gioco di Sarri nella doppia sfida Champions contro il City. Antonio Conte ha ancora 18 mesi di contratto sulla panchina dei blues, ma per la Gazzetta “la storia sembra volgere al termine, probabilmente a fine stagione”.

De Laurentiis ieri ha fatto sapere che lo incontrerà a breve per togliere la clausola. La Gazzetta fa il punto della situazione per quanto riguarda il tecnico: “Sarri, dal canto suo, è in posizione di attesa. La migliore, perché gli dà la possibilità di concentrarsi esclusivamente sulla conquista dello scudetto mentre qualche panchina traballerà dopo gli ottavi di Champions League. Il tecnico non lesinerà una stilla di energia da qui a fine stagione per arrivare al tricolore, ma nel frattempo ascolterà le proposte che gli verranno formulate. Ha detto esplicitamente già ad aprile scorso che gli piacerebbe un’esperienza all’estero, magari dopo un trionfo in patria. L’atmosfera del calcio inglese, inoltre, lo affascina da sempre. Senza trascurare la prospettiva allettante di un ingaggio molto più alto di quello che percepisce attualmente e anche di quello, comunque importante, che De Laurentiis gli proporrà nel prossimo incontro”.

 

“Ci vuole riservatezza, è fondamentale in un momento come quello attuale del campionato di calcio con questa corsa di vertice. Mai esporsi, poi ognuno nel suo privato faccia il tifo per chi vuole”. Così Roberto Fabbricini, neo commissario della Figc, commenta ai microfoni di Radio Sportiva l’endorsement per il Napoli nella lotta scudetto da parte del procuratore federale Giuseppe Pecoraro. “In settimana ne parleremo, è una questione di stile oltre che di prudenza”, aggiunge Fabbricini.

 

Pierpaolo Marino parla ai microfoni di Marte Sport Live: “Il mio voto al mercato del Napoli è 5. E’ stato inseguito un attaccante esterno da dicembre e non è stato raggiunto. Quella con Politano mi è sembrata una seconda vicenda Soriano. Ripeto, gli obiettivi non sono stati centrati, a cominciare da Verdi. Al Napoli comunque un rinforzo serviva perché lo hanno cercato. Non avrei perso molto tempo con Verdi, evidentemente non c’erano le motivazioni giuste. Parliamo di un bravissimo giocatore, vedremo col tempo com’è andata la vicenda. Non avrei insistito, lo dico con grande stima di Giuntoli: tra l’altro non dipende solo da lui. Politano? Avrei evitato battute su Marotta, sono cose che non predispongono bene nel prosieguo di una trattativa. L’avrei abbandonata prima. Ovviamente c’è il fantasma del campionato di due anni fa, quando arrivarono Regini e Grassi, invece di altri giocatori più pronti che erano disponibili. Younes? Una situazione del genere non mi è mai capitato: la vicenda personale non mi è molto chiara. Non ci credo molto”.

 

I nerazzurri ricevono il Crotone, ma sono ancora alle prese con un ambiente deluso dal mercato. Spalletti in conferenza stampa precisa “Icardi non è convocato, vorrebbe giocare anche da casa ma questo risentimento muscolare non glielo permette. Mercato? Create false aspettative”

 

Allegri rischia di vivere in emergenza l´avvicinamento alla gara contro il Sassuolo. Gli acciaccati Bernardeschi e Douglas Costa potrebbero non recuperare e il tecnico della Juventus potrebbe ritrovarsi con i soli Mandzukic e Higuain come attaccanti a disposizione. Pronte 2 alternative: l´avanzamento di Pjanic sulla trequarti o quello di Alex Sandro nel tridente.

 

Dopo le delusioni del mercato, Napoli e Roma provano a ripartire in campionato, sfidando rispettivamente Benevento e Verona in trasferta. “Meritiamo lo scudetto”, carica Callejon. “Se siamo quinti è colpa mia”, il mea culpa di Monchi da Trigoria. Intanto, Verdi, dopo il rifiuto al Napoli, entra nel mirino della Roma per giugno.

 

Punta anche sul prossimo rientro in gruppo di Andrea Conti, il Milan, in piena rincorsa in campionato. L´esterno azzurro potrebbe tornare in campo tra circa un mese, giusto in tempo per il derby del 4 marzo. È quella partita anche l´obiettivo di Gattuso per capire le ambizioni della sua squadra: dopo aver recuperato all´Inter 8 punti su 18 negli ultimi 2 mesi, i rossoneri vogliono continuare a ridurre il gap dalla zona Champions.

 

Mancini, Conte, Ranieri e Ancelotti. Sono questi, in ordine di possibilità, i candidati alla successione di Ventura come c.t. della Nazionale. “A breve sarò a Londra da Antonio, poi potrei vedere Carlo, ma mi pare che abbia altre ambizioni”, spiega il subcommissario Costacurta. “Vuole continuare con i club”, conferma il manager di Carletto, Branchini, a Sportiva.

 

Inizia in chiaro scuro il primo turno di Coppa Davis di tennis per l´Italia contro il Giappone. Nel primo match, Fognini batte 3 set a 2 Daniel e regala il primo punto agli azzurri. Nel secondo, però, Seppi perde con lo stesso punteggio contro Sugita e riporta la situazione in parità. Intanto, nel volley maschile, stasera l´anticipo della 20a giornata tra Vibo Valentia e Milano.

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.