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Restano due le rappresentati italiane nella seconda competizione europea. Milan e Lazio oggi alle 13 conosceranno il proprio avversario negli ottavi di finale. Rossoneri e biancocelesti affronteranno una tra Cska Mosca, Lokomotiv Mosca, Atletico Madrid, Dinamo Kiev, Viktoria Plzen, Sporting Lisbona, Lione, Zenit San Pietroburgo, Lipsia, Arsenal, Atheltic Bilbao, Marsiglia, Borussia Dortmund e Salisburgo. Occhio, però, anche al possibile derby.

 

Fuori dall´Europa League, eliminato dal Lipsia nonostante la vittoria per 2-0 in trasferta, il Napoli adesso può concentrarsi solo sulla ricorsa allo scudetto. “A questa squadra si chiede di essere competitiva su più fronti, ma siamo solo in 15 più i portieri”, si giustifica Sarri. Anche De Laurentiis non fa drammi: “Siamo usciti a testa alta”, twitta il presidente.

 

Solo Milan e Lazio, oltre alla Juve, restano in corsa su tre fronti. I rossoneri battono 1-0 il Ludogorets a San Siro, cogliendo la quarta vittoria di fila e l´undicesimo risultato utile consecutivo. “Non vedo un Milan senza Gattuso”, blinda il tecnico il d.s. Mirabelli. I biancocelesti, invece, rifilano la manita all´FCSB e si godono un Immobile al top d´Europa: solo Kane ha segnato più di lui in stagione.

 

Dopo la beffa subita contro il Borussia Dortmund e l´eliminazione dall´Europa League, l´Atalanta è chiamata subito a reagire in campionato e Coppa Italia: all´orizzonte c´è la doppia sfida contro la Juventus. “Fa male uscire così, ma noi siamo tignosi e ripartiremo subito”, garantisce Gasperini. Intanto, dall´altro lato, Allegri recupera Matuidi e Mandzukic.

 

E´ già vigilia per l´Inter, impegnata domani a San Siro contro il Benevento. “Il momento difficile è solo colpa nostra e Spalletti resta il migliore”, serra le file il coordinatore tecnico del gruppo Suning, Walter Sabatini. La sua ex squadra, la Roma, intanto, deve reagire dopo la sconfitta in Champions League contro lo Shakhtar. Di Francesco, anche contro il Milan, si affiderà alle certezze Alisson e Under.

 

Alle olimpiadi invernali, non riesce l´impresa a Carolina Kostner, che si piazza quinta nel pattinaggio artistico. “Due anni fa sono ripartita da sottoterra, per me è come una vittoria” dice l´azzurra. Alle 12 la staffetta maschile di biathlon, l´Italia può ricoprire un ruolo da outsider. Intanto, nel basket, prosegue la crisi dell´Olimpia Milano, sconfitta in Eurolega dal Fenerbahce. Nella Champions femminile di volley, però, Novara rifila un netto 3-0 alle stesse turche.

 

 

LIPSIA – Il cuore e l’orgoglio non bastano al Napoli per riacciuffare per i capelli una qualificazione fortemente compromessa all’andata al San Paolo. Gli azzurri sono andati a un soffio dall’impresa ma hanno segnato il 2-0 troppo tardi per riuscire a trovare quel terzo gol che li avrebbe spediti agli ottavi di Europa League. Il rimpianto maggiore, al di là della scellerata gara d’andata, sta nel non essere riusciti ad imporre un ritmo più alto nella ripresa quando sarebbe stato fondamentale trovare prima possibile il raddoppio. Il Napoli, invece, ha faticato a sorprendere una squadra che si è rivelata impeccabile nelle marcature preventive. Le cose sono leggermente migliorate con l’ingresso al 65′ di Callejon, non a caso autore dell’assist per il 2-0 di Insigne. Forse, con il senno del poi, Sarri avrebbe fatto meglio a inserirlo prima, in avvio di ripresa.

SARRI S’AFFIDA A MERTENS E INSIGNE – Per cercare la disperata rimonta, il tecnico azzurro inizialmente ha deciso di affidarsi a Mertens e Insigne ma non a Callejon, lasciato in panchina assieme a Koulibaly e a Hysaj. Nella rotazione dei titolari ha scelto di schierare dal 1′ Albiol e Allan confermando Maggio, Tonelli, Diawara e Zielinski, riproposto nel tridente d’attacco ma stavolta a destra. Hasenhuttl ha risposto cambiando tre pedine rispetto alla gara d’andata: dentro Konaté e Demme al posto degli indisponibili Orban e Keita e spazio a Bernardo, preferito a Klostermann, sull’out di sinistra.

ZIELINSKI FA SOGNARE IL NAPOLI – Il Napoli è partito determinato, provando a sfruttare il solito versante di sinistra: una buona discesa in area di Insigne, però, non ha trovato pronto alla girata a rete Hamsik al l’11’. Il Lipsia non si è spaventato, non si è fatto schiacciare e al primo affondo (14′) ha sfiorato il vantaggio con un destro al volo di Sabitzer deviato sulla traversa di testa da Tonelli. Il Napoli si è un po’ disunito e per qualche minuto ha lasciato l’iniziativa agli avversari. Appena, però, ha rialzato il baricentro è passato (32′): Mertens ha lanciato in area sulla sinistra Insigne che col destro in diagonale ha impegnato Gulacsi; sulla respinta è piombato come un falco Zielinski che ha infilato di sinistro il pallone sotto la traversa. Il Lipsia non ha sbandato e non ha corso altri rischi. Anche grazie a un calo degli azzurri che hanno preferito rifiatare prima dell’intervallo.

NAPOLI TROPPO MACCHINOSO NELLA RIPRESA – Nella ripresa chi si aspettava un assalto all’arma bianca è rimasto deluso. Il Napoli non ha cambiato passo e il Lipsia, bravo a pressare e a frapporsi sulle linee di passaggio con tempismo, non ha praticamente mai sofferto. Gli azzurri per 35′ sono arrivati al tiro solo con due conclusioni da lontano, per di più centrali, di Zielinski e Mertens. Sarri ha tentato il tutto per tutto inserendo Callejon al posto di Hamsik e il Napoli qualcosa di più ha prodotto: un centro dello spagnolo all’83’ per poco non si è tramutato in un assist vincente per Mertens, anticipato in extremis in angolo da Upamecano.

INSIGNE, RADDOPPIO TARDIVO – Per assistere al 2-0 si è dovuto attendere appena altri 3′: Allen ha lanciato sulla destra Callejon il cui cross di prima è stato raccolto alla perfezione da Insigne che, anticipando Laimer, ha battuto Gulacsi con un forte sinistro di controbalzo. Nel disperato finale il Napoli è riuscito solo a produrre due mezze occasioni: la prima è stata mal sfruttata da Callejon (tiro svirgolato da posizione defilata sulla destra in area) la seconda da Tonelli che, ritrovatosi a fare il centravanti al 95′, non è riuscito a dar forza a un colpo di testa in tuffo su un lancio dalle retrovie. E così, dopo la coppa Italia, il Napoli abbandona anche la seconda competizione stagionale. Inutile, però, rammaricarsi. Ora è già tempo di lasciarsi l’amarezza alle spalle e rimettere testa e gambe al fondamentale rush finale di campionato.

LIPSIA-NAPOLI 0-2 (0-1)
Lipsia (4-4-2): Gulacsi, Laimer, Konaté, Upamecano, Bernardo, Sabitzer, Demme, Kampl, Bruma (28′ st Forsberg), Poulsen (46′ st Ilsanker), Werner (40′ st Augustin). (28 Mvogo, 16 Klostermann, 20 Schmitz, 24 Kaiser). All.: Hasenhuttl.
Napoli (4-3-3): Reina, Maggio, Albiol, Tonelli, Mario Rui (23′ st Hysaj), Allan, Diawara (37′ st Jorginho), Hamsik (21′ st Callejon),

Zielinski, Mertens, Insigne. (22 Sepe, 26 Koulibaly, 30 Rog, 37 Ounas). All.: Sarri.
Arbitro: Taylor (Inghilterra) 6.5.
Reti: nel pt 32′ Zielinski; nel st 40′ Insigne.
Angoli: 4-2 per il Napoli.
Recupero: 1′ e 4′.
Ammoniti: Tonelli, Poulsen e Zielinski, per gioco scorretto; Sabitzer per proteste; Kampl e Augustin per comportamento non regolamentare.

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.