Perché tra strategie, agguati e gioco di squadra, alla fine sulla giornata della maglia rosa incide più di tutto un mal di pancia. Quando viene ai calciatori è un luogo comune, è la smania di cambiare e migliorare il conto in banca. Purtroppo per Tom Dumoulin non è metafora, ma una frettolosa svestizione ed un rifugio senza privacy a bordo strada. Una crisi intestinale violenta mentre affronta il tratto più duro dell´Umbrail Pass, il versante elvetico dello Stelvio. Una fase critica e una verità già confessata: l´olandese non ha una squadra all´altezza della maglia rosa. Per un tratto lo aiuta Ten Dam, un sopravvissuto della fuga iniziale, ma è poca roba. All´altezza invece si dimostra proprio lui, perché su una strada che sembra senza ritorno riesce a fare marcia indietro e mantenere maglia rosa e volto scuro “Sono arrabbiato, ho perso tempo ed il Giro si è riaperto. E il gruppo mi ha ingannato. Hanno detto che dovevano riprendere Kruijswijk, non ho avuto rispetto”.
Fonte: repubblica.it/sport
LE SEMIFINALI
Carpi-Frosinone (and. 26 maggio/rit. 29 maggio)
Benevento-Perugia (and. 27 maggio/rit. 30 maggio)
Fonte: itasportpress.it
«L´ha detto Totti che finisce? No perché lo hanno detto tutti tranne lui – spiega Ranieri -. Poi bisogna vedere come andrà la partita perché non credo che Spalletti lo farà giocare se non è sicuro del risultato, prima c´è il secondo posto, poi c´è Francesco». Dopo aver consigliato alla Roma di prendere un allenatore che «conosca la realtà», in modo che sappia come bisogna muoversi ed essere così avvantaggiato, ha ribadito che «non è vero che il Watford mi ha contattato per il prossimo anno», Ranieri si concentra sulla finale di Champions League in programma il 3 giugno a Cardiff, in Galles. «Juventus-Real Madrid sarà una bellissima partita, da italiano mi auguro che vada bene, sarà una partita molto bella perché da una parte ci sarà la grande organizzazione della Juventus, una squadra organizzata non solo in difesa, ma anche a centrocampo e in attacco. La società ha fatto un lavoro stupendo, sono bravissimi e gli faccio i complimenti per tutto quello che stanno facendo in Italia e in Europa. Dall´altra parte, però, ci sono le grandi individualità del Real Madrid. Speriamo bene».
Fonte: corrieredellosport.it
Poi ci sarà anche il calcio, la sfida sul campo. Per Mourinho – senza l´idolo di Casa, Zlatan Ibrahimovic – quella di oggi è la quarta finale europea, tutte vinte le altre tre. I Red Devils sono in corsa per un piccolo Triplete, dopo i successi in Community Shield e Coppa di Lega, e per la prima vittoria di questo trofeo. Di fronte i ragazzi dell´Ajax, in campo con un´età media di 22 anni e con tanti occhi puntati addosso perché la nuova gioventù dorata di Amsterdam fa gola a mezza Europa. Il calcio appunto, con la testa e il cuore rivolti però altrove.
LE PROBABILI FORMAZIONI
Ajax (4-3-3): Onana; Veltman, Sanchez, De Ligt, Riedewald; Klaassen, Schone, Ziyech; Traore, Dolberg, Younes. Allenatore: Bosz.
Manchester United (4-3-3): Romero; Valencia, Jones, Blind, Darmian; Carrick, Herrera, Pogba; Lingard, Rashford, Mkhitaryan. Allenatore: Mourinho.
Arbitro: Skomina (Slovenia)
Fonte: sportmediaset.mediaset.it
COM´È IL NUOVO FILADELFIA – Mercoledì 24 maggio 2017, il Filadelfia è di nuovo lì. Dopo anni di bugie e promesse non mantenute, il Torino e i suoi tifosi quest´oggi ritornano nella loro casa. Casa, perché per i tifosi granata il Filadelfia è qualcosa di molto più di un semplice stadio: tra quelle mura il Grande Torino ha costruito la propria leggenda, Pulici e Graziani si sono allenati per vincere lo scudetto, Vatta ha plasmato grandi campioni (Dino Baggio e Christian Vieri sono due esempi). Oggi, come in passato, il Filadelfia accoglierà sia la Prima squadra che la Primavera: durante la settimana il Torino tornerà ad allenarsi su quel prato, il sabato la principale formazione giovanile giocherà invece le sue partite di campionato. Nel nuovo Filadelfia ci sarà anche spazio per la sede della società granata, per una foresteria e il Museo del Grande Torino e della Leggenda granata. Ma per quest´ultima struttura bisognerà ancora attendere: il museo per il momento resterà ancora a Grugliasco (alle porte di Torino) e solamente dopo che i fondi per la sua costruzione verranno stanziati si potrà trasferire dove sarebbe naturale che fosse. Del Filadelfia originale oggi è rimasto poco: il portone d´ingresso, la biglietteria e due spicchi della vecchia tribuna. Il resto è completamente nuovo, a partire dai due campi, la nuova tribuna coperta da 2.000 posti e le gradinate che circondano il terreno di gioco che possono contenere altri 2.000 spettatori. È stato rifatto anche lo storico cortile, nel quale una volta si mescolavano tifosi e calciatori: nel nuovo campeggiano dodici pennoni, chiamati “della Memoria”, installati a ricordo dei giocatori del Grande Torino.
LA RICOSTRUZIONE – Se il Filadelfia oggi è rinato, il merito è della Fondazione Filadelfia, l´ente nato nel 2011 proprio con l´obiettivo di ricostruire lo storico impianto. Della Fondazione fanno parte il Comune di Torino, la Regione Piemonte, sette associazioni di tifosi (tra cui quella degli ex calciatori) e, ovviamente, il Torino FC. Comune e Regione si sono inoltre impegnate a stazione ciascuna 3,5 milioni di euro per la ricostruzione dello stadio, mentre il Torino si è impegnato per l´importo di 1 milione. Proprietario dell´impianto è la Fondazione che lo ha affittato alla società granata. Dopo qualche intoppo burocratico e i lavori durati oltre un anno, alle 18 di questo pomeriggio il nuovo Filadelfia, insieme a cento tra ex calciatori e allenatori (tra cui Pulici, Sala, Zaccarelli, Mondonico, Camolese, Asta e Bianchi) riaprirà il proprio cancello. Quel 18 luglio del 1997 da oggi appartiene solo al passato.
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Fonte: calciomercato.com
ATALANTA – “Uno scivolone contro una squadra forte. L´Atalanta può ambire a diventare la quarta forza del campionato, ha fatto una partita seria come tutti. È più forte, punto”.
PALERMO – “Paracadute? Io dietro a queste cose non ci vado. Il Palermo ha battuto il Genoa, sono discorsi fatti ad arte magari dal Crotone che magari dà per scontato di battere la Lazio, il Palermo deve fare la partita della vita e i biancocelesti no? Il Palermo farà la sua partita, si salverà chi è più bravo. Conta il campo e basta. L´impressione è che la Lazio abbia già perso, ma non sarà così, perché abbiamo toccato con mano contro Atalanta e Sassuolo che tutti hanno fatto la loro partita”.
MARTUSCIELLO – “Giovanni ha fatto un buon lavoro, serio. La squadra sta facendo gli stessi punti dell´andata. Vuol dire che i valori sono quelli e dobbiamo saperli accettare. Il rammarico più grande è legato al girone di ritorno dell´anno scorso: lì qualcosa non ha funzionato e qualche responsabilità me la sento addosso. Quest´anno siamo stati costanti, i valori sono questi”.
PROMESSA – “Se ci salviamo smetto di fumare. Mi fa bene anche alla salute, vorrei fare due cose buone per me stesso: gioire per la salvezza e con fatica smettere di fumare”.
Fonte: itasportpress.it
IL GIALLO DI REINA – Ma al termine della serata c´è stata una nota negativa. Pepe Reina ha pubblicato un tweet che ha alimentato un vero e proprio dibattito social. “La vera eleganza è restare indifferenti di fronte a gente che vale poco”. Dopo un po´ ha replicato pure la moglie su Instagram: “Quando i governanti perdono la vergogna, chi obbedisce perde il rispetto”.
Il portiere non ha ancora chiarito il destinatario delle sue accuse che potrebbe essere propro il presidente Aurelio De Laurentiis. In ballo, tra l´altro, c´è il futuro dello spagnolo che ha il contratto in scadenza nel 2018. Le parti stanno discutendo di un eventuale rinnovo, ma intanto il Napoli sta cercando un nuovo portiere da affiancargli con Skoruspki profilo ideale qualora Reina dovesse rimanere.
IL COMPLEANNO DI DE LAURENTIIS – Il Napoli ha anche celebrato i 68 anni del presidente. Il capitano Marek Hamsik ha pubblicato una lettera sul sito ufficiale del Napoli: “Caro Presidente, abbiamo trascorso un altro anno meraviglioso insieme all´insegna dell´unione e dell´armonia nella nostra famiglia azzurra. Per l´ottava stagione consecutiva saremo protagonisti in Europa, un traguardo prestigioso che ci riempie di orgoglio e che premia il suo ed il nostro lavoro. A nome della squadra le rivolgo i più affettuosi auguri, nell´auspicio e nella certezza di proseguire in un percorso luminoso e rigoglioso che ci conduca a grandi traguardi sportivi sempre attraverso quei valori umani che sempre ci ha trasmesso con passione e che ci hanno guidato in questi anni”.
Fonte: repubblica.it/sport
MPOTO PARA — Molto bene i ragazzi di Alberigo Evani nel primo tempo, il portiere sudafricano Mpoto è attento: dopo 6´ para il tiro ravvicinato di Ghiglione, al termine di un´azione avviata da Orsolini, si ripete sul sinistro da fuori di Favilli, al 21´ alza sulla traversa il tiro cross del terzino sinistro Pezzella. Un minuto dopo lo aiuta il difensore Margeman, salvando sulla linea il colpo di testa di Romagna, l´azione continua, palla a Orsolini, che sulla linea dell´area viene steso dal calcione di Meyiwa. L´arbitro ci pensa un po´, poi assegna il rigore: alla battuta lo stesso numero 7, Mpoto intuisce ma non ci arriva. C´è tempo per un´altra conclusione di Favilli, e per il brutto infortunio del cagliaritano Barella, che cadendo piega in modo innaturale il polso: sospetta frattura, dentro Pessina.
SALTO VINCENTE — La ripresa parte piano, l´Italia accelera senza preavviso, anzi stacca: fallo laterale di Scalera, la battuta è lunga, eccellente elevazione di Favilli, che sovrasta Mthethwa, colpo di testa, palo interno e gol del 2-0, al 12´. Il Sudafrica si rende pericoloso per la prima volta con un calcio di punizione del numero 10 Singh, dello Sporting Braga: posizione angolata, traiettoria pericolosissima, Malepe manca l´intervento e il portiere azzurro si ritrova la palla avanti, e devia in angolo. Troppo poco per andare avanti: il Mondiale dei Bafana Bafana, a zero dopo due partite, finisce lì, quello degli azzurri può andare avanti.
SUDAFRICA U20-ITALIA U20 0-2 (0-1)
MARCATORI 23´ p.t. rig. Orsolini, 22´ s.t. Favilli
SUDAFRICA U20 (4-1-4-1): Mpoto; Frosler, Mthethwa, Malepe, Modise; Meyiwa (15´ s.t. Mokoena); Mbatha, Margeman, Cele (1´ s.t. Makgalwa), Singh; Jordan (28´ s.t. Kodisang). (Tshabalala, Saralina, Mokoena, Kammies, Mbule, Mukumela, Phohlongo, Kubheka). All. Senong.
ITALIA U20 (4-4-2) Zaccagno; Scalera, Coppolaro, Romagna, Pezzella; Orsolini, Barella (32´ p.t. Pessina), Mandragora, Ghiglione (40´ s.t. Vitale); Favilli, Panico (24´ s.t. Cassata). (Plizzari, Vido, Sernicola, Marchizza, Bifulco, Perisan). All.: Evani.
ARBITRO Zambrano (Ecuador)
Fonte: gazzetta.it