Calcio 22-12-2019

(ANSA) – Altra battuta d’arresto per il Cagliari di Maran, che dopo la sconfitta in casa con la Lazio cade anche a Udine e si allontana dalla zona Champions. I bianconeri friulani si sono imposti 2-1 nell’anticipo della 17/a giornata,, cogliendo il secondo successo della gestione Gotti e migliorando un po’ una classifica finora deficitaria. Un gioiello di De Paul e una rete in mischia di Fofana hanno deciso l’incontro in favore dei padroni di casa. Il Cagliari non ha approfittato delle numerose occasioni avute e nemmeno del pareggio di Joao Pedro (11 gol in campionato), annullato poco dopo dal gol del francese.

 

Scatto salvezza per l’Udinese che nell’ultima partita del 2019 in Serie A ha battuto 2-1 in casa il Cagliari grazie alle reti di De Paul e Fofana, infliggendo la seconda sconfitta consecutiva ai rossoblù di Maran. Vantaggio di De Paul al 39′ con un destro all’incrocio dei pali che ha sorpreso Rafael. All’84’ Joao Pedro segna per i sardi, ma il pareggio dura pochi secondi, giusto il tempo per Fofana di siglare il 2-1 finale. Espulso Pisacane.
Sotto l’albero di Natale di Luca Gotti e dell’Udinese ci sarà sicuramente una pausa più serena. Il 2-1 con il quale i friulani hanno superato il Cagliari ha permesso a De Paul e compagni di ritrovare il successo in campionato che mancava da cinque partite, strappandolo con determinazione in una partita che i sardi – in piena emergenza – erano riusciti a riacciuffare a cinque minuti dalla fine. Gli uomini di Maran invece hanno raccolto alla Dacia Arena il secondo stop consecutivo e la vittoria ora manca da tre turni.

Insomma la bravura dell’Udinese è stata quella di non perdere il treno casalingo approfittando anche degli acciacchi con cui la squadra di Maran si è presentata in campo dopo una lunga corsa fino al quinto posto. La partita l’hanno decisa i giocatori più rappresentativi, come De Paul, ma anche come Fofana e Okaka che pochi secondi dopo il pareggio di Joao Pedro nell’unico lampo della partita del brasiliano, hanno saputo prendersi con rabbia e grinta il gol della vittoria sfruttando le rispettive doti fisiche di potenza.

Prima il gioiello di De Paul sul finire del primo tempo con il pallone scagliato all’incrocio dei pali che ha regalato all’Udinese un secondo tempo di controllo per poi provare la ripartenza. Mai riuscita a dire la verità, ma non è servito.

LE PAGELLE

De Paul 7 – Decisivo con un gol da applausi dal limite dell’area, ma anche con una prestazione di sacrificio tra attacco e centrocampo. Dà qualità alla manovra prima e dopo aver pescato il jolly all’incrocio dei pali.

Fofana 7 – Sbaglia molto nei momenti decisivi, ma è un appoggio costante nelle folate offensive dei bianconeri. L’uomo in più al limite dell’area avversaria e il gol del 2-1 lo premia per la costanza.

Nainggolan 6 – Il palo gli nega la gioia del gol anche a Udine ma, pur con un passo indietro rispetto alle recenti prestazioni, è sempre il più pericoloso.

Joao Pedro 6 – Trova il lampo del gol nel finale dopo una giornata storta costellata di errori. Una rete che gli vale la sufficienza, ma non la promozione.

IL TABELLINO

UDINESE-CAGLIARI 2-1
Udinese (3-5-2): Musso 6; De Maio 6,5, Troost-Ekong 6, Nuytinck 6,5; Larsen 6, Fofana 7, Mandragora 6,5, De Paul 7 (25′ st Jajalo 6,5), Sema 6 (18′ st Ter Avest 6); Okaka 6,5, Lasagna 6 (34′ st Pussetto sv). A disp.: Nicolas, Perisan, Sierralta, Becao, Walace, Opoku, Barak, Nestorovski, Teodorczyk. All.: Gotti 6,5.
Cagliari (4-3-1-2): Rafael 6; Faragò 6,5, Pisacane 5,5, Klavan 6, Lykogiannis 5 (1′ st Pellegrini 5,5); Ionita 6, Cigarini 5,5, Rog 6 (35′ st Ragatzu sv); Nainggolan 6; Joao Pedro 5, Simeone 5,5 (15′ st Cerri 6). A disp.: Aresti, Ciocci, Mattiello, Pinna, Walukiewicz, Deiola, Oliva. All.: Maran 5,5.
Arbitro: Piccinini
Marcatori: 39′ De Paul (U), 39′ st Joao Pedro (C), 40′ st Fofana (U)
Ammoniti: Mandragora, De Maio, Okaka (U); Rog, Klavan (C)
Espulsi: 47′ st Pisacane (C) per somma di ammonizioni

LE STATISTICHE

Questa è solo la seconda volta in questo campionato il cui l’Udinese è riuscito a segnare più di un gol.
Quella di oggi è la prima sconfitta esterna per il Cagliari in questo campionato.
I due gol sono arrivati con i primi due tiri nello specchio della porta da parte dell’Udinese.
Il giocatore del Cagliari João Pedro ha segnato in quattro partite di Serie A contro l’Udinese, a nessuna squadra ha segnato in altrettante occasioni.
Per la prima volta in questo campionato l’Udinese ha segnato in tre gare di fila.
Il centrocampista dell’Udinese Seko Fofana non segnava dallo scorso marzo contro il Napoli in Serie A.
Un minuto e 22 secondi tra il gol del pareggio del Cagliari e il secondo vantaggio dell’Udinese.
In tutte le ultime sei partite di Serie A del Cagliari la squadra sarda ha sia segnato che subito gol.
Quarto gol fuori casa in questo campionato per il giocatore del Cagliari João Pedro, che non ha mai fatto meglio in un intera stagione di Serie A lontano dalle mura amiche.
Per la prima volta dalle prime due giornate di campionato il Cagliari ha perso due gare di fila.
Quello di Rodrigo de Paul è il gol numero 350 subito da una squadra di Rolando Maran in Serie A -mediaset-

 

La bagarre playoff si accende: Perugia (2-0 contro l’Entella) e Crotone (2-1 al Livorno) vincono e salgono in classifica, pari nel derby veneto Cittadella-Chievo. In coda, la Juve Stabia supera il Venezia
Continuano a cambiare le gerarchie in Serie B. La bagarre in zona playoff è sempre più accesa, con la classifica in continua evoluzione.

Nello scontro diretto del Tombolato, il Cittadella pareggia 1-1 in casa contro il Chievo: un autogol di Cotali porta in vantaggio gli uomini di Venturato, raggiunti da una rete del giovane Vignato. Un punto che porta il Cittadella a quota 26, una lunghezza davanti proprio al Chievo.

Del pari nel derby veneto approfittano Perugia, che vince 2-0 un altro testa a testa playoff con l’Entella (con un gol di Capone) e sale a 26 punti, e Crotone, capace di superare 2-1 in casa il Livorno in rimonta. Le reti di Cuomo e Crociata rimontano il vantaggio iniziale di Marras: i toscani rimangono fanalino di coda con 11 lunghezze.

Pari al Castellani: Empoli e Salernitana fanno 1-1, sprecando di fatto l’occasione di farsi avanti ai piani alti del campionato. Lombardi porta avanti gli ospiti in chiusura di prima frazione, La Gumina risponde in chiusura di tempo.

In coda vittoria e sorpasso della Juve Stabia sul Venezia: il 2-0 dei campani è firmato dalle reti di Bifulco e Forte.

I tabellini

Cittadella-Chievo 1-1

31′ aut. Cotali (C). 61′ Vignato (Ch)

Crotone-Livorno 2-1

12′ Marras (L), 23′ Cuomo (C), 26′ Crociata (C)

Empoli-Salernitana 1-1
42′ Lombardi (S), 45+2′ La Gumina (E)

Juve Stabia-Venezia 2-0

1′ Bifulco, 62′ Forte

Perugia-Entella 2-0

61′ Capone, 90+5′ Iemmello -Sky-

 

L’ Inter risponde alla Juventus e batte con un sonoro 4-0 il Genoa, che si era presentato a Milano, con l’intenzione di fare uno scherzetto alla co-capolista della serie A. Lo scherzetto, invece è stato fatto ai suoi danni. I neroazzurri hanno letteralmente umiliato il “Grifone”. L’Inter ha travolto il Genoa 4-0 con una doppietta di Lukaku, gol di Gagliardini e rigore di Esposito. Nerazzurri agganciano in testa la Juventus.
Non c’è stata in pratica mai partita: troppo netto il diviario fra le due squadre. Troppo invischiato per la lotta per non retrocedere il Genoa. Troppo anzi giustamente ambiziosa l’Inter di Conte.
L’unica vera antagonista della Juvnetus, se si eccettua la Lazio, che però non ci sembra ancora pronta per lo scudetto è proprio la squadra lombarda. Scudetto che verrà giocato fra Juve ed Inter. Entrambe prime, entrambe vincenti, entrambi con un blasone altisonante.
I gol

Inter-Genoa 4-0: 26′ st, Lukaku firma il poker. Riceve da Candreva, la sposta sul sinistro e sgancia la bomba mancina all’incrocio.
Inter-Genoa 3-0: 19′ st, Esposito con sicurezza batte Radu su calcio di rigore. Primo gol in Serie A per il nerazzurro classe 2002
Inter-Genoa 2-0: 33′ pt, raddoppia Gagliardini. Rimessa laterale, Lukaku difende palla in area, passa al compagno che spara a rete.
Inter-Genoa 1-0: al 31′ pt la sblocca Lukaku. Cross di Candreva dalla tra quarti, il belga da’ una inzuccata alla sfera e insacca

 

“Un bel Natale”. Cosi’ Antonio Conte chiude l’anno solare e i suoi primi sei mesi alla guida dell’Inter. “Essere primi a 41 punti, anzi no a 42 – il lapsus del tecnico, intervistato da Sky – e’ una bella soddisfazione.
Col Chelsea affrontavo tecnici dello spessore di Mourinho, Wenger, Pochettino e da outsider vincemmo il titolo. Ma ora abbiamo tanta strada da fare. Non dimentichiamoci che anche nel 2018 l’Inter chiuse l’anno prima, ma poi si qualificò alla Champions all’ultima giornata…”.
Poi un messaggio ai giocatori. “Il nostro mantra e’ il lavoro. Ora avranno otto giorni di riposo, ci ritroviamo tra due domeniche: ma anche in vacanza dovranno dedicare del tempo a me, loro gia’ lo sanno…”. (ANSA).

 

(ANSA) – Risultati delle partite della 17/a giornata del campionato di calcio di Serie B: Spezia-Cremonese rinviata; Cittadella-Chievo 1-1; Crotone-Livorno 2-1; Empoli-Salernitana 1-1; Juve Stabia-Venezia 2-0; Perugia-V.Entella 2-0; Benevento-Frosinone 1-0. Domani Pescara-Trapani, Pisa-Cosenza e Pordenone-Ascoli. (ANSA).

 

Il Liverpool ha vinto il Mondiale per club 2019 battendo 1-0 il Flamengo nella finale disputata a Doha. E’ la prima volta che la squadra inglese si aggiudica il trofeo, grazie ad una rete di Firmino nel primo tempo supplementare.-ANSA-

La Spal in extremis ha battuto, in trasferta il Torino per 2-1, in rimonta. Di Petagna la rete del successo ferrarese.
Alessandro Lugli

Zapata non c’è da ottobre ma non se ne sente la mancanza, a Piatek (subentrato tra il secondo e il terzo gol nerazzurro) viene preferito l’evanescente Leao e il Milan, privo degli squalificati Hernandez e Paquetà, finisce travolto. Senza i centravanti titolari domina l’Atalanta, e lo fa con un pokerissimo che umilia i rossoneri di Pioli: finisce 5-0 per la squadra che segna di più, grazie alla doppietta di Ilicic, condita dalle chicche di Gomez in avvio, dell’ex Pasalic a inizio ripresa e di Muriel nel finale. Una cinquina incartata sotto l’albero di Natale col fiocchetto di un gioco enormemente più qualitativo e quantitativo dai bergamaschi, in kit Christmas Edition verde col profilo di Bergamo Alta sul petto. Gasperini chiude l’anno al top, quinto posto e gli ottavi di Champions conquistati.
Gasperini: “Coronamento annata straordinaria” – “Concludiamo un 2019 fantastico con risultati meravigliosi, la partita di oggi è stata il coronamanto di una stagione incredibile. Ora ci godiamo la pausa di Natale e poi avremo tanti begli impegni”. Così il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, a Dazn dopo il 5-0 al Milan. “La nostra forza è avere un gruppo di giocatori interscambiabili e tutti ben inseriti. Venivamo dalla sconfitta di Bologna che ci bruciava e anche oggi i ragazzi sono stati davvero splendidi, molti di loro potrebbero ben figurare in tante big”. Quali gli obiettivi del 2020? “Quest’anno non abbiamo fissato obiettivi – puntualizza il tecnico – il chiodo fisso era superare il turno in Champions, e l’Europa vogliamo che diventi una costante per l’Atalanta”.
Pioli: “Il Milan non può essere questo” – “Oggi è tutta colpa nostra, l’Atalanta ha tanta qualità ma la sconfitta è anche figlia dei nostri demeriti, il Milan non può essere questo”. Così un amareggiato Stefano Pioli commenta il pesante ko di Bergamo. “La partita andava gestita in maniera diversa, siamo entrati in campo con poca lucidità e in queste partite se sbagli l’approccio… e noi abbiamo sbagliato contro una squadra che per intensità e impeto non è seconda a nessuno. Insomma, la prestazione è stata gravemente insufficiente”. “La società sa le valutazioni che sto facendo – prosegue il tecnico rossonero a Dazn – sono tre mesi che sto con questa squadra e vediamo quello che succederà sul mercato, dovendo vedere solo la partita di oggi i cambiamenti dovrebbero essere tanti ma certo non è così, ma intanto serve un atteggiamento assolutamente diverso”.
LA CRONACA DELLA PARTITA – In avvio bastano 43 secondi a Ilicic per impegnare Donnarumma, rientrando sul destro dal vertice sinistro in asse con Malinovskyi e Gomez, trequartisti alle sue spalle col solo argentino deputato ad avanzare verso la fascia mancina. Al 6′ Suso prova a suggerire nel nulla tra le linee, soluzione poi adottata da Calhanoglu (25′) proprio per lo spagnolo e parimenti senza esito. Al 9′ Bonaventura cambia campo per Suso che evita Djimsiti ma ciabatta di destro in bocca a Gollini da posizione defilata. A sbloccarla durante il forcing iniziale ci pensa il Papu, che riceve dallo sloveno, converge dalla sinistra, fa fuori Conti con finta e tunnel e insacca sotto il sette opposto. Raddoppio sfiorato tra 15′ e 16′: Pasalic da fuori scheggia la parte alta del montante dopo un’azione insistita di Gosens prima e Gomez dopo rinviata corta dalla difesa, quindi Ilicic punta Rodriguez e Romagnoli per sganciare il mancino centrale. Rari e poco ficcanti i break rossoneri. Al 18′ Musacchio sfiora appena con la tempia sul traversone a rientrare di Suso, che al 22′ prova lo scavetto per Conti, anticipato da Gollini in uscita. Nulla da fare nemmeno per la botta secca da fuori (alta) di Rodriguez e per il destro dalla distanza del turco servito da Kessie (35′). Al 40′ deve tuffarsi di nuovo per dire di no al sinistro di Ilicic, servito da Gomez; nemmeno 60 secondi e Pasalic ci prova con un tacco pretenzioso che s’impenna (preda di Donnarumma) sul corner dello sloveno da sinistra. Nella ripresa Pioli lascia fuori Rodriguez a favore di Calabria e Castagne a momenti bissa, calciando al volo (5′) appena sopra la traversa sul cross di Gosens di esterno. La difesa milanista fa acqua e sul contrasto vinto con Conti è Malinovskyi a infilarsi tra lui e Musacchio (7′) sparando a lato dal limite col destro, non certo il piede preferito. Al 14′ l’ucraino mette in mezzo dal lato corto, girata di Ilicic e deviazione di Bonaventuta in fallo di fondo non vista dalla terna. Il Milan finisce comunque stordito dall’uno-due dei locali, inserendo vanamente Piatek per Bonaventura tra un gol e l’altro: Pasalic spunta sul tiro-cross di Gosens col destro per l’allungo vincente davanti al vertice sinistro dell’area piccola e in seguito serve col filtrante Ilicic, che si smarca trafiggendo Donnarumma di destro dall’area con una botta a mezz’altezza sul palo lontano. Al 27′ cala anche il poker, ancora con il numero 72 che su schema da punizione a due (conquistata in proprio, fallo di Romagnoli) con Gomez avanza oltre la trequarti destra e da 25 metri scaglia una bomba morbidissima a scendere sotto l’incrocio opposto. Al 36′, dopo la standing ovation concessa al doppiettista (entra Muriel), potrebbe essere schiaffo a cinque dita, non fosse per il doppio salvataggio di Donnarumma di piede e Calabria di testa per opporsi Castagne (piede e fronte piena sul tap in), liberato dallo scatenato Gosens. La manita arriva lo stesso col colombiano, che al 38′ evita anche Donnarumma, uscito intempestivamente fuori area su un rilancio difensivo ma perdente nel dribbling col numero 9 di casa. Poco dopo potrebbe esserci il sesto sull’asse Djimsiti-Gosens, ma stavolta Donnarumma fa il suo; nel finale ci prova Kessie girandosi sul sinistro sull’angolo da sinistra di Calhanoglu, ma la difesa si rifugia di nuovo in corner.

 

ANSA – “E’ giusto essere sconcertati, tristi e anche preoccupati. E’ stata una bruttissima batosta, non ce l’aspettavamo. Una prestazione tremenda sotto tutti i punti di vista. Fa molto male. Ora dobbiamo avere la forza di reagire e ripartire immediatamente dopo la sosta”. Zvone Boban ha il volto scuro commentando il 5-0 subito dal Milan in casa dell’Atalanta.
“Pioli non si tocca – rassicura ai microfoni di Sky il Chief Football Officier rossonero sulla posizione del tecnico -. Siamo super contenti di quello che sta facendo. Lui non c’entra.
Andiamo avanti con lui senza dubbio. E’ imbarazzante perdere 5-0, ma non possiamo e non vogliamo buttare tutto via. Togliendo la batosta di oggi, siamo molto contenti del suo lavoro. Stiamo pensando di rinforzare attacco e difesa, ma il mercato di gennaio è complicato”. (ANSA).

Maurizio Sarri non ne fa mistero: per la Juventus la Supercoppa è una partita “importante”, alla quale tiene “in modo particolare”. La prima volta, del resto, non si scorda mai e, anche se il tecnico giura di sentire la sfida “come le altre finali”, la possibilità di alzare il primo trofeo in bianconero rende ancora più speciale la gara contro la Lazio, l’unica squadra ad essere riuscita in questa stagione a battere Ronaldo e compagni. “E’ un avversario forte tecnicamente e fisicamente e in una gara secca è ancora più pericoloso”, avvisa il tecnico bianconero, che con la vittoria punta “all’utopia della perfezione” perché così “saremo sempre scontenti e avremo sempre ragioni per migliorare”.
E la sua Juve può “migliorare tanto”, una sensazione che non nasconde divertirlo. “Ultimamente in allenamento e partita mi sto divertendo, perché la squadra sta cercando di giocare il calcio che ho proposto e perché possiamo crescere ancora nonostante i difetti”, compreso quello dei troppi gol subiti. “Messa così sembra si prenda un gol ogni cinque minuti – smorza le critiche Sarri – nelle ultime tre partite abbiamo preso due gol, di cui uno al 95′ sul 3-0…”. I bianconeri comunque, di errori, ne stanno facendo, e Sarri non lo nasconde: “Abbiamo cambiato molto in termini di altezza difensiva e stranamente prendiamo gol quando siamo bassi. E’ una cosa che mi viene difficile da capire e dobbiamo lavorarci”, dice l’ex manager del Chelsea, che scherza quando i giornalisti gli chiedono se anche per lui tattiche e schemi siano cavolate, come affermato da Massimiliano Allegri.
“Spero non se ne accorgano i presidenti, altrimenti i nostri salari diminuirebbero parecchio”, è la battuta con cui liquida l’argomento, senza sbilanciarsi sulla formazione che manderà in campo e sull’impiego o meno del tridente contro i biancocelesti. “Non lo so, non ne ho ancora idea – taglia corto sull’argomento formazione -. C’erano giocatori stanchi dalla partita di Genova, vediamo se dobbiamo cambiarne tanti”. Tra i convocati per la partita di domanoi c’è anche capitan Chiellini, ancora fermo ai box dal lungo infortunio, mentre Khedira appena operato è rimasto a Torino. Tutti gli altri sono invece rientrati in gruppo, così da consentire la più ampia scelta all’allenatore. “Szczesny è a disposizione, De Sciglio è sempre stato bene, Ramsey e Costa devono crescere fisicamente”. Non resta, insomma, che giocare.-ansa-

Non c’è partita allo stadio Via del Mare: il Bologna domina e s’impone 3-2 contro il Lecce, per un risultato che poteva però assumere proporzioni maggiori. Gli uomini di Sinisa Mihajlovic disputano infatti una straordinaria partita, creando diverse occasioni da gol per tutto il primo tempo, alla fine del quale Orsolini sblocca il match su assist di Sansone. Soriano raddoppia al 56’ e ancora Orsolini firma il 3-0 con una grande azione personale. Babacar e Farias limitano i danni nel finale.-mediaset-

Nella 17.ma giornata di Serie A tra Parma e Brescia finisce 1-1. Un pari che muove la classifica, ma che serve a poco a entrambe le squadre. Al Tardini primo tempo con tante occasioni ma zero gol. Nella ripresa poi le Rondinelle sbloccano la gara con Balotelli al 72′ e i padroni agguantano il pareggio con una zuccata di Grassi nel recupero su assist di Kulusevski. -mediaset-

Il Manchester United manca l’aggancio allo Sheffield United al quinto posto in classifica perdendo 2-0 sul campo del Watford che trova appena la seconda vittoria del proprio campionato. Succede tutto nella ripresa in pochi minuti: al 50’ Hornets in vantaggio con il tiro di Sarr che approfitta di una papera incredibile di De Gea per festeggiare, al 54’ poi Deeney realizza un calcio di rigore assegnato per fallo sempre su Sarr.
Il Manchester United ritrova dopo diversi mesi Paul Pogba almeno per la panchina e contro il Watford cerca di mantenere la propria tradizione che lo vede vincente in 16 degli ultimi 17 incroci. Gli Hornets però sono sul fondo della classifica e hanno un disperato bisogno di punti. Gara che inizia su buoni ritmi, ma che si affievolisce con lo scorrere del cronometro, tanto che l’unica vera emozione dei primi 45 minuti è una grande occasione che capita sui piedi di Lingard. La mira però non è adeguata e l’opportunità sfuma. La sfida si decide nello spazio di pochi minuti all’inizio della ripresa: al 50’ punizione battuta in mezzo dal Watford e pallone che finisce nella zona di Sarr che cerca un tiro al volo che non sembra avere particolari pretese. De Gea però manca la presa, il pallone gli sbatte sul viso, prende il palo interno e rotola in porta per la disperazione del portiere spagnolo e l’espressione di Solskjaer che racconta tutto. United colpito da questo episodio e che dopo un paio di minuti si ritrova ancora in difficoltà, perché Wan-Bissaka stende Sarr in area e il rigore è inevitabile. Deeney calcia centrale, De Gea si muove e al 54’ è raddoppio per il Watford. Solskjaer butta in campo Pogba sperando di riaprire la gara, lo United costruisce diverse buone opportunità, ma Greenwood non è abbastanza sensibile con il pallonetto, mentre proprio Pogba, Greenwood e Rashford trovano gli ottimi interventi di Foster. Finisce quindi con la seconda vittoria in campionato e prima casalinga per il Watford che aggancia a 12 punti il Norwich, per i Red Devils arriva invece uno stop probabilmente inatteso alla vigilia.-mediaset-

Le partite delle 15 di questa giornata di Serie A si sono concluse; il Parma acciuffa il pari in rimonta, il Bologna vince rischiando.
Il Lecce quasi rimonta il risultato negli ultimi minuti, dopo che il Bologna si è portato sul 3 a 0. Alla fine la squadra di Mihajlovic riesce a vincere per 3 a 2 in casa pugliese e portare a casa i 3 punti. Tra Parma e Brescia invece solo un 1 a 1, con i ducali che non si confermano dopo la vittoria in casa azzurra.
Così si concludono le due partite delle 15 di questa giornata di Serie A; di seguito risultati finali e marcatori:

Lecce – Bologna 2 – 3
43′, 66′ Orsolini, 56′ Soriano, 85′ Babacar, 90’+1 Farias

Parma – Brescia 1 – 1
72′ Balotelli, 90’+2 Grassi 100per100 Napoli

Il calciatore del Verona, Sofyan Amrabat, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Fox Sports Olanda ed ha parlato del suo accostamento al Napoli.
“Cerco di restare lontano da tutto, ma ho letto anche io che è quasi fatta con il Napoli. Adesso voglio solo passare un po’ di tempo con la mia famiglia in Olanda, presto però dovrò prendere una decisione.”100per100 Napoli

L’Atalanta travolge per 5-0 un Milan mai sceso in campo nel lunch match della diciassettesima giornata del campionato di Serie A.
Il punteggio finale è stato deciso dai gol di Gomez, Pasalic, Ilicic (doppietta) e Muriel. Con questa vittoria l’Atalanta tiene il passo della Roma mentre il Milan rischia di finire nella parte destra della classifica.100per100 Napoli

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.