Champions League: Atalanta pari storico! Juventus agli ottavi di finale.

Una splendida rete di Douglas Costa in pieno recupero fa volare la Juventus agli ottavi di finale di Champions con due turni di anticipo. I bianconeri alla Rzd Arena mettono ko la Lokomotiv Mosca (1-2) e conservano la vetta del girone di Champions League: si giocheranno contro l’Atletico Madrid la leadership del raggruppamento il 26 novembre all’Allianz Stadium. Una vittoria arrivata dopo una prestazione non brillante, in cui i bianconeri hanno sofferto la ‘fisarmonica’ di Semin, la Lokomotiv compatta e densa in difesa per poi aprirsi velocemente in contropiede. Un rebus che la squadra di Sarri non ha saputo risolvere per lunghi tratti, fino all’ingresso di Dybala al posto di un corrucciato Ronaldo e soprattutto di Douglas Costa.
Il brasiliano ha regalato la terza vittoria nel girone con uno slalom stretto tra i difensori russi, fiaccati dalla fatica e dalla velocità dell’attaccante bianconero, che dopo aver duettato con un ottimo Higuain ha trafitto Guillherme in uscita. Il portiere dei russi aveva iniziato la partita nel peggiore dei modi, regalando al 4′ il gol del vantaggio a Ramsey, lesto a ribadire in rete una punizione inoffensiva calciata da Ronaldo e passata tra le gambe del portiere della Lokomotiv. Dopo il pareggio di Aleksey Miranchuk al 12′, ancora una volta a segno contro i bianconeri, è iniziata la sofferenza per i bianconeri, complice l’incerta partita di Rugani, scelto per sostituire de Ligt, oltre che del centrocampo e di Ronaldo.
Una Juve che ha rischiato di capitolare al 33′ della ripresa, quando l’ennesima leggerezza difensiva è stata risolta da Bonucci, provvidenziale nel salvare sulla linea il tiro a colpo sicuro di Joao Mario. Fino alla rete della vittoria e del passaggio del turno di Douglas Costa, arrivata in pieno recupero. Sarri ha scelto Rugani per sostituire l’infortunato de Ligt, piazzando Rabiot come interno al posto di Matuidi. Scelte tattiche che sono passate in secondo piano di fronte all’inizio disastroso dei russi e al vantaggio firmato Ramsey che ha di fatto ‘soffiato’ sulla linea di porta il gol a Cristiano Ronaldo, per poi indicare il compagno quale autore del gol. Il portoghese non ha vissuto la sua miglior partita, venendo sostituito da Sarri, fatto eccezionale che non si verificava in Champions dal 2016 quando vestiva ancora la maglia del Real, e che ha provocato la reazione stizzita del portoghese. Tornando in panchina Sarri ha provato a parlare con CR7, ricevendo principalmente indifferenza dal campione portoghese: che però poi, a fine partita, ha festeggiato sorridendo insieme ai compagni la vittoria e la leadership del girone, barattando una gioia personale con la felicità della squadra. Sarri ha poi spiegato di avere visto Ronaldo in difficoltà anche a causa dell’affaticamento all’adduttore che l’ha messo in difficoltà in questo periodo. (ansa)

(ANSA) -“Primo obiettivo stagionale raggiunto”. Leonardo Bonucci è stato tra i grandi protagonisti della vittoria contro la Lokomotiv Mosca, che ha permesso alla Juventus di staccare il pass per gli ottavi di finale con due turni d’anticipo. “Godiamoci questa vittoria perché da partite vinte in questa maniera c’è solo da imparare – prosegue il capitano bianconero nel suo post su Instagram -. Ora si pensa al campionato”.
Decisivo l’intervento del difensore al 33′ del secondo tempo, quando ha respinto sulla linea di porta il tiro di Joao Mario.
Il vero eroe della RZD Arena è stato però Douglas Costa, autore del gol decisivo in pieno recupero. “In una fredda notte russa ho pensato che il modo migliore per scaldarsi fosse abbracciarsi tutti quanti dopo un gol”, commenta il brasiliano su Instagram.

Gigi Riva compie 75 anni e da giorni il telefono della sua casa di Cagliari squilla, per ammiratori e amici che lo riscaldano di affetto. “Sì, davvero tanta gente mi vuole bene: io non do tanta soddisfazione, ma questo affetto lo sento e mi fa davvero piacere”, dice Rombo di Tuono in un’intervista a Donatella Scarnati, per Rai Sport. “Settantacinque anni sono tanti, si va in discesa…Ho superato bene qualche acciacco degli ultimi tempi, diciamo che mi accontento”, prosegue Riva al telefono.

“Il calcio mi diverte ancora – sottolinea – registro e rivedo la sera, con calma, al culmine delle mie giornate in casa con figli e le nipoti, ne ho cinque e tutte femmine, e loro sanno che il nonno ha sempre un regalo tra le mani. Certo, il calcio è cambiato, ma c’è spazio e divertimento per tutti, da chi gioca per salvarsi a chi fa le Coppe. E poi che soddisfazione questo Cagliari”.

A divertir meno anche Riva e’ il razzismo. “C’e’ nella vita di tutti i giorni, durante la settimana e per le vie delle nostre città – dice con l’unica nota di amarezza – Poi e’ inevitabile che la domenica l’imbecille non si trattiene. Alla gente dico: continuate ad andare allo stadio, ma comportatevi bene. Il calcio ne ha bisogno, per andare avanti”.

Gli auguri del Cagliari – Gigi Riva ne aveva 25 il 12 aprile 1970, il giorno in cui il Cagliari conquistò la vittoria sul Bari e lo scudetto. E ci stiamo avvicinando: il 2020 sarà insieme la festa per i 100 anni del club e per i 50 del tricolore. Cagliari e il Cagliari due scelte di vita per Riva. Il bomber rossoblù e azzurro (detiene ancora il record di 35 gol segnati con la maglia della Nazionale) festeggia il compleanno in quella che da quando è arrivato in Sardegna, appena diciottenne, è la sua città. Per il Cagliari ha fatto di tutto: ha segnato (164 gol in 315 partite di campionato), vinto uno scudetto, ha fatto il presidente del club, è andato in America a prendere giocatori. E per i sardi è “il mito”. Da questa mattina sui social è un’invasione di auguri e di post con foto, video e disegni dedicati a Rombo di tuono.

Il Cagliari molto affettuoso su Facebook: lo ha definito “il più grande di tutti i tempi”. Poi sul sito ufficiale ancora buon compleanno. E una cronistoria del feeling sbocciato a metà degli anni Sessanta. “Non è stato amore a prima vista, il sentimento è nato piano, con la quotidianità, di pari passo con la scoperta e con la conoscenza. L’hanno conquistato la semplicità e la fierezza della gente, l’affetto spontaneo e genuino che gli è stato donato. E che lui ha ricambiato con il cuore, con la passione. Tutto, goccia dopo goccia. Un amore che dura tuttora, 56 anni dopo. Capita quando le radici sono tanto profonde, quando si ha ancora voglia di dare, di essere sempre lì l’uno per l’altro”. (ansa)

(ANSA) – Atalanta e Manchester City 1-1 in una partita del Gruppo C di Champions League, disputato ma San Siro.
Queste le reti: nel pt 7′ Sterling; nel st 4′ Pasalic. Espulso Claudio Bravo al 36′ st per fallo da ultimo uomo su Ilicic, e in porta è andato il difensore Walker. Nel primo tempo Gabriel Jesus ha calciato fuori un rigore.

ANSA -“Oggi c’erano le condizioni nel finale per vincere, poi è venuta fuori la nostra non prontezza ma non deve togliere nulla alla partita che abbiamo fatto.
Abbiamo ancora qualche chance, guardiamo avanti”. Lo ha detto il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini dopo il pareggio contro il Manchester City in Champions League. “Sarei contento anche dell’Europa League per continuare a fare esperienza – ha aggiunto -. Ora non possiamo più sbagliare, dobbiamo vincere contro la Dinamo e se vinceremo le chance aumenteranno. Ci siamo ancora, non siamo morti e ce la giochiamo ancora”.

(ANSA) -“Abbiamo giocato un incredibile primo tempo, ma tutti sanno quanto è talentuosa l’Atalanta. Questa competizione va a momenti, bisogna prenderli come vengono. Non abbiamo chiuso la partita, ma al di là del rigore dovevamo chiudere la partita. Bisogna sapere soffrire, difendere”. Così Pep Guardiola, intervistato da Sky, al termine di Atalanta-Manchester City. Ma nel secondo tempo cosa è successo? E’ stata brava l’Atalanta o è calato il City? “Dell’Atalanta, lo vedete ogni settimana – risponde -. Voi sapete cosa significa giocare contro l’Atalanta, fare quattro punti è un grande successo di noi. Abbiamo tante difficoltà, tanti infortuni.
Grande prestazione in tutti i sensi”. Non mi era mai capitato di schierare tre portieri diversi in una sola gara. Ho avuto un po’ di paura quando è stato espulso Bravo ma abbiamo reagito bene e lasciato solo un tiro in porta nel finale quando abbiamo schierato Walker come portiere”.

Il Napoli ha diramato un comunicato in merito alla decisione dei calciatori di non andare in ritiro a Castel Volturno al termine della sfida di Champions League contro il Salisburgo: “La Società comunica che, con riferimento ai comportamenti posti in essere dai calciatori della propria prima squadra nella serata di ieri, martedì 5 novembre 2019, procederà a tutelare i propri diritti economici, patrimoniali, di immagine e disciplinari in ogni competente sede. Si precisa inoltre di aver affidato la responsabilità decisionale in ordine alla effettuazione di giornate di ritiro da parte della prima squadra all’allenatore della stessa Carlo Ancelotti. Infine comunica di aver determinato il silenzio stampa fino a data da definire”. (radiomarte)

TELRCAPRISPORT-Cosa è accaduto realmente al termine della partita col Salisburgo nello spogliatoio del Napoli? Dettagliata e precisa la ricostruzione del quotidiano Il Mattino oggi in edicola: già nel pomeriggio cinque senatori, Mertens, Callejon, Allan, Insigne, Koulibaly, avevano deciso di interrompere il ritiro a fine gara. Il primo ad alzare la voce quando Giuntoli li informava di dover salire sul bus è stato Mertens, seguito da tutti gli altri. «Stiamo sempre dalla vostra parte, dovete accettare la decisione della società» le parole alla squadra di Edo De Laurentiis, il vice presidente. Salgono i nervi, Mertens non si fa neppure la doccia, Ancelotti ascolta tutto e per questo diserta la sala stampa: in arrivo multa dalla Uefa di quasi 50mila euro. Riassume la mezz’ora post novantesimo minuto anche il Corriere della Sera, che scrive: “Prima litigano il vicepresidente Edo De Laurentiis e due giocatori, la tensione sale e volano pugni contro il muro. Squadra decisa a tutto pur di non assecondare il patron, lo comunica al figlio ed è quasi una rissa. Battaglia di principio, diranno poi i calciatori. Hanno saputo del ritiro dai media, ascoltato i rimbrotti del presidente attraverso la radio ufficiale del club. C’è dell’altro evidentemente”. Il quotidiano fa riferimento alle attese infinite dei rinnovi del contratto ma anche a chi voleva andar via e invece è rimasto per scelta del club. Lunga mattinata di lavoro, quella di ieri, per Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli s’è confrontato col legale Grassani dopo l’ammutinamento della squadra e ora, si legge su La Gazzetta dello Sport, ha intenzione di denunciare i suoi giocatori alla Procura federale e di rivolgersi al collegio arbitrale. Vuole chiedere la riduzione dei compensi e citare in giudizio i suoi giocatori per rifarsi, a suo dire, dei danni di immagine che gli stanno arrecando.

TELECAPRISPORT-Clamorosa ricostruzione di quello che è accaduto martedì nello spogliatoio del Napoli: l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa sapere che tra i senatori, nel momento della comunicazione a Edo De Laurentiis di voler interrompere il ritiro, il più duro di tutti è stato Allan che ha avuto momenti di nervosismo urlando in faccia al vicepresidente frasi anche volgari e irriguardose («i tuoi soldi mettiteli…»). Si è temuto – si legge – un contatto fisico e c’è voluta tutta la pazienza di Ancelotti (che per questo motivo ha disertato la conferenza stampa) e del d.s. Cristiano Giuntoli per riportare la calma.

TELECAPRISPORT- L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport racconta del confronto tra Ancelotti e De Laurentiis a seguito dell’ammutinamento della squadra. Un confronto, si legge, che ha sancito la fine di un idillio. Il presidente del Napoli è insoddisfatto dei risultati fin qui ottenuti dal proprio allenatore e non ne ha apprezzato la debolezza dimostrata nella gestione dello spogliatoio in questa vicenda. Lo conferma anche l’ulteriore carico che gli ha affidato sulla «responsabilità decisionale in ordine alla effettuazione di giornate di ritiro da parte della prima squadra», come è evidenziato nella nota. Il rapporto tra i due si può chiudere a fine stagione. È preoccupato, De Laurentiis, in proiezione futura, teme che possa restare fuori dalla prossima Champions, con danno di 60-70 milioni di euro tra introiti Uefa, diritti televisivi e indotto.
TELECAPRISPORT-Roma e Lazio cercano conferme anche in Europa. Le due squadre della Capitale, impegnate domani con Borussia M’gladbach e Celtic per la quarta giornata di Europa League, vanno a caccia dei tre punti sull’onda dei risultati in campionato: i biancocelesti, reduci dal successo sul Milan, puntano su Ciro Immobile per ribaltare il 2-1 subito a Glasgow. La Roma, dopo le polemiche sul rigore concesso ai tedeschi nella gara d’andata all’Olimpico, confida in Dzeko e Zaniolo per riscattare il pari contestato. Per gli analisti di Planetwin365 la Lazio – favorita per il 60% dei tifosi italiani – dovrebbe avere vita facile (1,58 la quota per la vittoria contro il 5,75 del Celtic). Tra i marcatori il più atteso è Immobile (1,75), seguito da Caicedo (2,50). Quanto alla Roma convince poco i tifosi (28% la vede favorita contro il 46% per i tedeschi). La vittoria del Gladbach è data 2,06, mentre la squadra di Fonseca è ferma a 3,36. Il pareggio a 3,60. L’1-1 è il risultato esatto più probabile (8,23).

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.