Erasmo Iacovone

“Iacovone era il simbolo di una città innamorata del calcio che però dal calcio non ha avuto mai niente.
Un po’ come quando ti innamori di una bella donna che non ti guarda nemmeno, amore non corrisposto si chiama.
Ecco quello tra il Taranto e il calcio è sempre stato un amore non corrisposto.
Poi, però, arrivò Iacovone che divenne subito la speranza di un popolo intero.
Erasmo con i suoi gol rappresentò il riscatto sociale, l’industria, l’acciaio, il boom economico.
Abbiamo sfiorato la Serie A, il paradiso, poi però siamo tornati sulla terra.
La terra maledetta.
Erasmo Iacovone era il Re di Taranto”.
45 anni fa, con Erasmo Iacovone, probabilmente, morì il calcio a Taranto. O comunque, morì quel calcio che aveva fatto innamorare una città e che, grazie ai gol del bomber di Capracotta, sognava finalmente di centrare il traguardo della serie A.
Iacovone a Taranto si sentiva come un Re, niente e nessuno al mondo avrebbe permesso di separarlo dal popolo tarantino. Nemmeno le continue lusinghe di Fiorentina e Roma.
Erasmo voleva portare a tutti i costi il Taranto in Serie A, sogno purtroppo infranto, nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 1978, quando ci lasciò a seguito di un incidente stradale dai contorni incredibili.
Erasmo tornava dal solito ristorante dove andava a cenare, quando il Taranto giocava in casa.
Guidava una Citroen Dyane.
La vettura fu violentemente speronata da un’ Alfa 2000 GT il cui guidatore, Marcello Friuli, procedeva a fari spenti perché inseguito dalla polizia, essendosi reso responsabile, pochi minuti prima, del furto dello stesso veicolo.
Nell’impatto Iacovone, non ancora ventiseienne, fu sbalzato fuori dal parabrezza e ucciso, lasciando sua moglie Paola che portava in grembo la figlia, che non vedrà nascere mai.
Al funerale, due giorni dopo, lo stadio Salinella che gli fu subito intitolato, traboccava di gente.
Trentamila persone che piangevano e gridavano «Iaco, Iaco», l’urlo che quello stesso stadio scandiva ogni qualvolta Iacovone segnava un gol.
Nonostante siano passati 45 lunghi anni, il cuore della città di Taranto batte ancora forte per il suo Re, l’indimenticabile Erasmo Iacovone. ❤
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Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.