Fra cronaca e calcio

Gli ospedali “sono ormai vicini al collasso, per carenza di personale e mancanza di posti letto a fronte dell’abnorme afflusso di malati per la rapida e vertiginosa diffusione dell’infezione da Covid. Non vanno dati messaggi che sminuiscono la situazione”. E’ l’allarme lanciato, in una lettera aperta, dai medici internisti, geriatri e infermieri di Medicina interna. La situazione ospedaliera, affermano, “è drammatica”.ANSA

 

L’unità di crisi della Regione Campania rende noto che “nella settimana del 2-8 novembre la percentuale di occupazione dei posti di terapia intensiva su scala regionale è del 27%”.
“L’indicatore di occupazione dei posti letto di terapia intensiva – si spiega- è dato dal rapporto tra il tasso giornaliero di pazienti Covid ricoverati nel giorno indice sul numero di posti letto totali di terapia intensiva attivi nel giorno indice moltiplicato per 100”. .ANSA

 

La Guardia di finanza ha eseguito una serie di misure cautelari nei confronti di ex vertici e di alcuni degli attuali manager di Autostrade per l’Italia. Sarebbero 6 le misure cautelari.
Le accuse ipotizzate sono attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture.

Ai domiciliari l’ex Ad di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci, e Michele Donferri Mitelli e Paolo Berti, rispettivamente ex responsabile manutenzioni e direttore centrale operativo dell’azienda. I tre attuali dirigenti interdetti per 12 mesi sono Stefano Marigliani, già direttore del primo tronco di Autostrade ora trasferito a Milano, Paolo Strazzullo, che era responsabile delle ristrutturazioni pianificate sul ponte Morandi, per l’accusa mai eseguite, distaccato a Roma, e Massimo Meliani di Spea.

L’inchiesta è coordinata dalla procura di Genova ed è scattata un anno fa dopo l’analisi da parte dei finanzieri di alcuni dei documenti acquisiti nel corso dell’indagine sul crollo del ponte Morandi. In particolare, sempre secondo quanto si apprende, quelli relativi ai problemi riscontrati, in termini di sicurezza, sulle barriere fonoassorbenti montate sull’intera rete autostradale. Delle sei misure disposte dal Gip del tribunale di Genova, tre sono arresti domiciliari e tre sono misure interdittive.

Le barriere fonoassorbenti non vennero cambiate “per evitare le ingenti spese che avrebbe comportato”, si legge nell’ordinanza del gip che ha disposto gli arresti domiciliari per Castellucci, Donferri e Berti e tre interdizioni di attuali dirigenti di Autostrade. Le strutture presentavano errori di progetto che mettevano in pericolo la sicurezza degli automobilisti. La resina usata per le barriere fonoassorbenti non aveva il marchio CE ma, come ammette un indagato nelle intercettazioni, “sono incollate con il Vinavil” mentre altre si sono “sbragate”. Emerge inoltre dall’ordinanza. E’ in particolare Donferri che imposta la strategia per mettere una pezza alla errata progettazione delle strutture garantendo il massimo risparmio all’azienda che altrimenti avrebbe dovuto spendere 140 milioni di euro. “Quante sono le ribaltine scese – chiede Donferri – e quanti i Comuni che hanno rotto il c…? Solo Rapallo ha rotto il c…”. E poi, ridendo: “Gliele abbiamo ritirate su e ci siamo inventati il criterio della manutenzione…”

L’indagine sui pannelli fonoassorbenti è una costola nata dall’inchiesta sul crollo del ponte Morandi. Gli investigatori del primo gruppo delle fiamme gialle, guidati dal colonnello Ivan Bixio, hanno scoperto che gli ex vertici erano consapevoli che le barriere fossero difettose e del potenziale pericolo per la sicurezza stradale, con rischio cedimento nelle giornate di forte vento (fatti peraltro realmente avvenuti nel corso del 2016 e 2017 sulla rete autostradale genovese). In particolare, è emersa la consapevolezza di difetti progettuali e di sottostima dell’azione del vento, nonché dell’utilizzo di alcuni materiali per l’ancoraggio a terra non conformi alle certificazioni europee e scarsamente performanti.

Dalle indagini è emerso che gli indagati non hanno proceduto volontariamente ai lavori di sostituzione e messa in sicurezza adeguati, eludendo tale obbligo con alcuni accorgimenti temporanei non idonei e non risolutivi. Gli inquirenti hanno contestato una frode nei confronti dello Stato, per non aver adeguato la rete da un punto di vista acustico e di gestione in sicurezza della stessa, occultando l’inidoneità e pericolosità delle barriere, senza alcuna comunicazione – obbligatoria – all’organo di vigilanza (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Tra gli indagati, secondo quanto già emerso, figura anche l’attuale ad Roberto Tomasi ma la sua posizione potrebbe poi essere archiviata a breve.

Autostrade per l’Italia “ha attivato le procedure previste dal contratto per una immediata sospensione dal servizio” dei due tecnici dipendenti coinvolti nell’indagine della Procura di Genova, che ha portato a misure cautelari. Lo si legge in una nota della società, in cui si precisa che gli altri 4 coinvolti sono già ex manager della società. Aspi, si legge nella nota, “valuterà inoltre tutti gli ulteriori interventi del caso a propria tutela sulla base delle risultanze degli atti di indagine”. L’indagine della Procura di Genova riguarda una specifica tipologia di barriere integrate anti-rumore, denominate “Integautos, presenti su circa 60 dei 3000 km di rete di Autostrade per l’Italia”, precisa la società in una nota, sottolineando che “la totalità di queste barriere è già stata verificata e messa in sicurezza con opportuni interventi tecnici tra la fine del 2019 e gennaio 2020, nell’ambito del generale assessment delle infrastrutture messo in atto dalla società su tutta la rete autostradale”.

“Stupore e preoccupazione per un provvedimento che non si giustifica in sé e che non si vorrebbe veder finire a condizionare una vicenda, quella del crollo del Ponte Morandi, che con quella odierna non ha nulla a che vedere”, così i legali di Castellucci. “E’ opportuno precisare, che si tratta di due vicende completamente distinte. La vicenda riguarda presunti errori progettuali ed esecutivi di alcune barriere fonoassorbenti nella provincia di Genova”, sottolineano i legali.ANSA

 

Si complica il ‘giallo’ sul parere del Comitato tecnico scientifico (Cts) della Sardegna su cui la Regione si è basata per adottare l’ordinanza dell’11 agosto con cui ha deciso di aprire le discoteche a cavallo di Ferragosto. Secondo quanto riporta il sito di Repubblica, il Cts espresse un giudizio di non approvazione già il 6 agosto, attraverso una mail inviata all’assessore della Sanità Mario Nieddu e al direttore generale della Sanità Marcello Tidore.In quei giorni i consulenti furono chiamati ad analizzare una prima bozza dell’ordinanza che conteneva la proroga ai locali da ballo. E il giudizio, dice Repubblica online, fu inequivocabile: “Il Comitato non approva il documento”.

Non solo. Perchè il Cts esprimeva anche le sue preoccupazioni per gli assembramenti documentati dalle foto sui social: “Stiamo assistendo all’apertura di attività dove addirittura l’assembramento viene ostentato come elemento di richiamo pubblicitario”. Cinque giorni dopo, l’11 agosto, Solinas firmò l’ordinanza n.38, finita ora sul tavolo della Procura di Cagliari con l’apertura di un fascicolo per epidemia colposa.

C’è un altro parere oltre a quello ricevuto via mail il 6 agosto, ed è quello cui fa riferimento espressamente l’ordinanza di riapertura delle discoteche dell’11 agosto. Nel documento si cita l’acquisizione “in data odierna del parere espresso sulla presente ordinanza dal Comitato tecnico scientifico istituito per fronteggiare la diffusione epidemiologica del Covid-19 nell’Isola”. Lo stesso per il quale, sin dal giorno dopo, l’opposizione di centrosinistra fece richiesta di accesso agli atti senza, ad oggi, ottenere alcuna risposta. E proprio sull’esistenza di questo parere si basa anche l’inchiesta per epidemia colposa. I magistrati vogliono capire se la Regione abbia consentito l’apertura dei locali della Costa Smeralda nonostante fosse a conoscenza dei rischi.ANSA

 

Il collegio dei commissari dell’Ue ha dato il via libera a sottoscrivere il contratto per il vaccino anti-Covid 19 con Pfizer-Biontech, fino a 300 milioni di dosi. Lo ha annunciato il portavoce dell’Esecutivo comunitario, Eric Mamer.

Rafforzare il mandato del Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ecdc) affinché possa avanzare “raccomandazioni in tempo reale”, compresa la “dichiarazione di una situazione di emergenza a livello Ue”, con l’attivazione di meccanismi di risposta comune. E’ una delle proposte per gettare le fondamenta dell’Unione della salute, illustrate dalla commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, che prevede, tra l’altro, la creazione di “una task force da mobilitare rapidamente” in seno all’Ecdc, a sostegno degli Stati membri.

Le proposte per gettare le fondamenta dell’Unione della salute saranno discusse nella seduta odierna del collegio dei commissari, aveva scritto in precedenza la presidente della Commissione europea, Ursula von Der Leyen, su Twitter. Nello scenario migliore le prime dosi di vaccino “potrebbero arrivare già a fine 2020, inizio 2021”, dice la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, ad una domanda.ANSA

 

“Continuerò a battermi per tenere aperte le scuole. Credo che, compatibilmente con la situazione epidemiologica, dobbiamo provare a tenerle aperte e anche laddove ci fossero ulteriori limitazioni, più si limitano le attività fuori la scuola più si abbassa il rischio dentro la scuola. Guai a pensare che la scuola non sia attività produttiva e a sacrificarla: è la principessa delle attività produttive, senza formazione non abbiamo futuro”.

Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a Radio Anch’Io.

“Sono convinta” che con la chiusura delle scuole “rischiamo un disastro educativo, sociologico, formativo, psicologico. Un bambino che deve imparare a leggere e a scrivere, non può farlo da dietro uno schermo. Dobbiamo essere molto prudenti, i ragazzi hanno diritto ad un pezzo di normalità nella loro vita”, ha ggiunto la ministra. Sto facendo “tutto il possibile per tenere le scuole aperte e permettere anche ai più grandi di rientrare, tenendo conto della situazione epidemiologica”, ha inoltre assicurato Azzolina che ha parlato telefonicamente con Anita, la ragazza che da giorni protesta con una compagna contro la didattica a distanza studiando davanti alla propria scuola.

“Lavoro per evitare il lockdown totale. La curva sta salendo ma mi aspetto che nei prossimi giorni, anche per effetto delle nostre misure, cominci a flettere”, afferma il premier, Giuseppe Conte, in un’intervista alla Stampa in cui assicura che il governo “ha una strategia” e fa appello ai cittadini perché collaborino. Conte annuncia inoltre che l’esecutivo è pronto ad aumentare i ristori, anche nel 2021. Sul vaccino, il piano sarà “presto in Aula”. Per Natale, l’invito è a festeggiare in famiglia ma con prudenza.ANSA

 

La Russia sostiene che, stando ai dati preliminari, il suo vaccino Sputnik V abbia un’efficacia del 92% nel proteggere dal Covid-19. Lo riportano i media russi citando l’account Twitter del vaccino. Stando a una dichiarazione del ministero della Salute russo, del centro di ricerca statale Gamaleya e del Fondo Russo di investimenti diretti ripresa dal Moscow Times, i risultati mostrano che 20 dei 16.000 volontari che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino o del placebo hanno contratto il Covid-19.

L’arcipelago di Vanuatu, finora uno dei pochi paesi al mondo preservati dalla pandemia di coronavirus, ha registrato il suo primo caso. Lo ha annunciato il ministero della Salute locale spiegando che si tratta di un uomo di 23 anni tornato di recente dagli Stati Uniti.L’uomo si trovava già in quarantena perché proveniente da un paese a rischio e per precauzione era stato isolato dagli altri passeggeri aul volo verso l’arcipelago nel Pacifico meridionale. Vanuatu aveva chiuso i suoi confini a marzo per proteggersi dalla pandemia e solo di recente ha consentito rimpatri rigorosamente controllati. Molti paesi nazioni del Pacifico hanno subito adottate queste misure vista la fragilità dei loro sistemi sanitari. Alla fine di ottobre, le Isole Marshall e le Isole Salomone avevano registrato i primi casi di Covid-19 ma finora sono riuscite a evitare ogni caso di trasmissione all’interno della popolazione.Intanto, gli Stati Uniti hanno fatto registrare la cifra record di 200mila nuovi casi di coronavirus in 24 ore. E’ quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University. Il numero totale dei contagi dall’inizio della pandemia nel Paese è di oltre 10.238.243. Le vittime sono 239.588. Record anche nei ricoveri ospedalieri: 61.964 nella giornata di martedì.

In Giappone è in arrivo una terza ondata di coronavirus. E’ l’avvertimento delle autorità sanitarie secondo quanto riportato dal Guardian. Il premier Yoshihide Suga ha auspicato di ottenere dosi di vaccini sufficienti a coprire tutta la popolazione giapponese, ma intanto aumentano i casi giornalieri di Covid-19 in parte per le temperature in calo e in parte per i tanti spostamenti all’interno del Paese favoriti da una campagna del governo per promuovere il turismo locale. Nelle utlime 24 ore sono stati registrati 1.284 nuovi contagi per un totale di 111.222. Il bilancio delle vittime è di 1.864.

In Russia nelle ultime 24 ore sono stati accertati 432 decessi provocati dal Covid-19: si tratta del numero massimo finora registrato in un solo giorno dall’inizio dell’epidemia. Lo riporta il centro operativo nazionale anti-coronavirus, ripreso dalla Tass. Ufficialmente, le vittime del virus Sars-Cov-2 in Russia sono in tutto 31.593. Sono invece in calo i nuovi contagi che, dopo cinque giorni consecutivi sopra quota 20.000, sono scesi a 19.851. Di questi, 4.477 si registrano a Mosca. I casi di Covid-19 accertati in Russia dall’inizio dell’epidemia sono 1.836.960.

Sono 18.487 i nuovi casi di contagio da Covid in Germania registrati dal Robert Koch Institut nelle 24 ore, e per il ministro della Salute Jens Spahn i dati sono in parte rassicuranti. Le infezioni “continuano ad aumentare, ma con meno forza. Questo è incoraggiante, anche se ancora non basta”, ha spiegato, rispondendo ad un’intervista in tv. È però ancora troppo presto per parlare di un cambiamento di trend, afferma. Il Koch Institut riferisce anche di 261 vittime in più rispetto a ieri. Dall’inizio della pandemia, i casi di contagio in Germania sono stati 705.687 e i morti 11.767. Al momento ci sono oltre 3000 pazienti in terapia intensiva a causa del Cooronavirus, e proprio l’aumento considerevole dei posti occupati nelle stazioni ospedaliere ha indotto il governo a decidere un semi-lockdown con valenza federale dal 2 novembre.

In Ucraina nelle ultime 24 ore si sono registrati 10.611 nuovi casi di Covid-19 e 191 persone sono morte a causa della malattia: lo riferisce il ministro della Salute ucraino Maksim Stepanov, ripreso dall’agenzia Interfax. Stando ai dati ufficiali, in totale dall’inizio dell’epidemia in Ucraina sono stati accertati 489.808 contagi e 8.947 decessi provocati dal virus Sars-Cov-2.

In Bulgaria resta alta la curva di contagi e vittime per le conseguenze del coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati infatti 80 decessi e il numero complessivo delle vittime sale a 1.851. Da ieri nel Paese balcanico, che conta circa 7 milioni di abitanti, si sono registrati 4.390 contagi su 11.068 test diagnostici effettuati. Il maggior numero di persone contagiate si registra sempre nella capitale Sofia (circa due milioni di abitanti): 1318. Il totale dei contagi da inizio epidemia è a oggi di 83.366. Il bilancio dei casi di infezione fra il personale medico sanitario è salito a 3.278. Attualmente vi sono 55.716 casi attivi in Bulgaria, mentre negli ospedali sono ricoverati 4.176 pazienti, 280 dei quali in terapia intensiva.ANSA

 

La Corte sportiva di appello della federcalcio ha respinto il ricorso della Roma sul caso Diawara. Confermata dunque la sentenza del giudice sportivo che ha assegnato il 3-0 a tavolino a favore del Verona.

Il giudice sportivo aveva sanzionato la società giallorossa con la perdita della gara del 19 settembre scorso e valida per la prima giornata della serie A per aver schierato un calciatore non iscritto nella lista dei 25 della rosa.

La Corte sportiva d’appello della Federcalcio ha anche respinto il ricorso del Napoli contro lo 0-3 e il punto di penalizzazione per non aver giocato il match contro la Juventus del 4 ottobre.

Il giudice sportivo aveva punito il club di De Laurentiis con la sconfitta a tavolino (3-0) e un punto di penalizzazione in classifica per non essersi presentato allo Juventus Stadium per la gara in programma lo scorso 4 ottobre.

Nelle motivazioni la Corte ribandendo che “il fine ultimo dell’ordinamento sportivo è quello di valorizzare il merito sportivo, la lealtà, la probità e il sano agonismo” sottolinea che “tale principio non risulta essere stato rispettato, nel caso di specie, dalla Società ricorrente, il cui comportamento nei giorni antecedenti quello in cui era prevista la disputa dell’incontro di calcio Juventus-Napoli, risulta, teso a precostituirsi, per così dire, un ‘alibi’ per non giocare quella partita”.ANSA

 

 

La sentenza del giudice Piero Sandulli, riguardo il ricorso del Napoli per la sfida persa a tavolino contro la Juve, ha ovviamente scatenato diverse polemiche. Non solo per l’esito in se, che ha visto penalizzato ovviamente il club di De Laurentiis, ma anche per le modalità con le quali è stata stilata la sentenza: un ceffone vero e proprio al presidente del Napoli – che aveva partecipato all’udienza da remoto – ed anche un modo per mortificare in maniera netta e senza fronzoli l’operato del Napoli sia all’epoca dei fatti ma anche in sede di ricorso.

Come sottolineato anche oggi de Il Corriere dello Sport, al Napoli la Corte d’Appello ha inflitto non solo una punizione, ma ha di fatto mortificato il club, “Come voler imporre la ‘legge del più forte'”. Un aspetto che ovviamente ha provocato anche la reazione della società, che ieri in serata si è esposta attraverso un comunicato di risposta alla decisione di Sandulli.

Resta il fatto, però, che quella del Napoli appare come una sentenza senza prove. Una ricostruzione, quella fatta dal giudice, manchevole – scrive ancora Il Corriere dello Sport – “dell’onere della prova, magari qualche telefonata, un amichevole accordo”, un qualcosa che sembra ci sia ma anche in fin dei conti non si legge, lasciando il tutto in una mera insinuazione dipinta con una “lezione di etica”. -tuttonapoli.net-

 

Con una nota sul proprio sito ufficiale la SSCNapoli ha replicato alla durissima sentenza delle scorse ore: “La SSCN prende atto della decisione della Corte Sportiva d’Appello ed è già al lavoro per preparare il ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni. La SSCN non condivide in toto la sentenza che getta ombre inaccettabili sulla condotta della Società trascurando documenti chiarissimi a suo favore e delegittima l’operato delle autorità sanitarie regionali. La SSCN ha sempre perseguito valori quali la lealtà e il merito sportivo e anche in questo caso intraprenderà tutte le iniziative per rendere giustizia alla propria condotta orientata al rispetto della salute pubblica e per fare in modo che il campo sia l’unico giudice a decidere il risultato di una partita di calcio”.-tuttonapoli.net-

 

Una sentenza dura, quella del giudice Sandulli nei confronti del Napoli, ma che sembra non abbia sorpreso i legali dello stesso club partenopeo. A specificarlo è l’edizione di oggi de La Gazzetta dello Sport: “Un risultato che non sorprende in casa Napoli, dove legali e dirigenti – convinti delle proprie tesi – erano abbastanza sicuri che gli organi di giustizia federali avrebbero tenuto il punto confermando la punizione per il Napoli”.-tuttonapoli.net-

 

Nel corso di ‘Punto Nuovo Sport Show’ è intervenuto intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo Carlo Alemi, ex Presidente del Tribunale di Napoli: “Una sentenza dai toni duri nel confronti del Napoli, per fortuna ci sono ulteriori appelli per il Napoli. Siccome si stanno moltiplicando i casi di interventi delle Asl, è come se si fosse voluto dare un avviso: un messaggio non solo al Napoli, ma a tutti gli altri club. E’ una sentenza politica, non solo giuridica. E’ anche comprensibile vista la situazione. Ho fatto parte della giustizia sportiva, forse erano altri tempi i miei.

Sandulli? Penso di aver già spiegato il mio pensiero in precedenza. Oppure, hanno interpretato le carte con un marchingegno del Napoli per non andare a Torino, ma credo che sia stata solo una sentenza per far sì che non si ripetano più casi simili”.-tuttonapoli.net-

 

L’Unità di Crisi della Regione Campania ha diramato un comunicato stampa: “Nella settimana del 2-8 novembre la percentuale di occupazione dei posti di terapia intensiva su scala regionale è del 27%. L’indicatore di occupazione dei posti letto di terapia intensiva è dato dal rapporto tra il tasso giornaliero di pazienti Covid ricoverati nel giorno indice sul numero di posti letto totali di terapia intensiva attivi nel giorno indice moltiplicato per 100”.-tuttonapoli.net-

 

Nel corso di Kiss Kiss Napoli, è intervenuto il giornalista de Il Messaggero Massimo Caputi: “A me convince molto Gattuso, credo che la sua bravura e la sua linea non possono essere messe in discussione. Sono contento che De Laurentiis ha apprezzato nel corso dei mesi sempre di più questo tecnico. Credo che il Napoli sia oggettivamente una squadra da seguire con grande interesse perché ha grandi potenzialità. In alcune decisioni come quella di domenica di mandare in tribuna due giocatori, c’è tutto Gattuso e quello che è riuscito a dare alla squadra, cioè un senso di serietà, di professionalità e di attaccamento. L’esempio lampante è Lozano, il messicano era stato accantonato dopo un allenamento per il poco impegno, mentre è esploso e gioca, questa è la garanzia. Infatti se Mario Rui e Ghoulam, che sono finiti in tribuna, si alleneranno come devono sicuramente Gattuso non avrà ne rancori ne antipatie e per sicuro andranno in campo. Questa è la garanzia per i calciatori e per il Napoli”.-tuttonapoli.net-

 

A quasi 11 mesi dall’inizio dell’emergenza, l’Italia supera il milione di casi Covid 19. I contagiati totali, compresi guariti e vittime, sono 1.028.424.

Sono 32.961 i nuovi contagi da coronavirus individuati nelle ultime 24 ore in Italia. Le vittime sono 623 e portano il totale a 42.953.

E’ stata superata la soglia dei 3 mila pazienti in terapia intensiva. Con i 110 delle ultime 24 ore il totale è di 3.081 persone in rianimazione. Il limite massimo resta quello del 3 aprile scorso con 4.068 ricoverati in terapia intensiva.

Sono 225.640 i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, circa 8 mila più di ieri. Il rapporto tra positivi e test è del 14,6%, in calo di 1,5% rispetto a ieri. (ANSA).

L’ALLARME DI MEDICI E INFERMIERI – Gli ospedali “sono ormai vicini al collasso, per carenza di personale e mancanza di posti letto a fronte dell’abnorme afflusso di malati per la rapida e vertiginosa diffusione dell’infezione da Covid. Non vanno dati messaggi che sminuiscono la situazione”. E’ l’allarme lanciato, in una lettera aperta, dai medici internisti, geriatri e infermieri di Medicina interna. La situazione ospedaliera, affermano, “è drammatica”.ANSA

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.