Casa Inter: o meglio, la nuova casa Inter, quella che sul citofono non ha più, come solo l’anno scorso accadeva, il nome di Moratti, ma quello di Thohir, che a passi da gigante si sta prendendo la squadra nerazzurra, trasformandola in un giocattolo, o in un “prodotto”, propriamente suo.
La presente sessione di calciomercato ne è l’esempio perfetto: innanzitutto, con una concessione importante al passato nerazzurro, Thohir ha esonerato dall’incarico di allenatore della prima squadra Walter Mazzarri, che ancora una volta ha dimostrato di mancare di un pizzico di qualità, per arrivare ad essere un vincente. Al suo posto è arrivato l’allenatore più dispendioso della recente storia italiana, e non solo in termini di ingaggio: Roberto Mancini. L’ex di Manchester City e Galatasaray è infatti bravissimo nel convincere i propri dirigenti ad investire sulla rosa fette importanti del budget, con la promessa – e la speranza – di tornare a vincere quanto prima.
Bocciato, dunque, gran parte del mercato estivo, con Vidic e M’Vila (entrambi arrivati al termine di una lunga e logorante corte nerazzurra) che presto lasceranno l’Inter. Insieme a loro, anche Osvaldo, che con il tecnico non ha proprio instaurato un bel rapporto; dentro, invece, le ali per il 4-2-3-1 di Mancini, ovvero Shaqiri e Podolski. Due acquisti molto pesanti (soprattutto in busta paga), per i quali sarà necessario riuscire ad immettere nuovi fondi in bilancio. L’unico modo (vero) per riuscirci è ottenere l’accesso alla Champions League, tramite il raggiungimento del terzo posto o la vittoria dell’Europa League, due obiettivi comunque a portata dell’Inter.
Ma, oltre a questo, in casa nerazzurra si stanno pensando soluzione alternative, ovvero monetizzare con una cessione importante. L’unica “papabile” è quella di Mauro Icardi, l’unico giocatore della rosa attuale che sia in linea di massimo “cedibile” ed allo stesso tempo in grado di portare liquidità importanti alle casse nerazzurre (35 milioni la sua valutazione). Va in scadenza nel 2018, cosa che consente all’Inter una certa libertà di manovra per il mercato; ma sta trovando problemi per un eventuale rinnovo, visto che la proposta dell’Inter di un prolungamento fino al 2019 con ritocco all’ingaggio (fino a 1,5 milioni a stagione), ma con la cessione del 50% dei diritti d’immagine non sta trovando l’avallo da parte del rappresentante dell’immagine di Icardi, e sua persona di fiducia, Abian Morano.
Ecco perché, a giugno, l’Inter potrebbe cedere Icardi, incassare 35-40 milioni, risanare le casse e virare su un tipo di attaccante diverso, che – come richiesto da Mancini – sappia giocare ‘per la squadra’ e favorire l’inserimento dei centrocampisti. A parte quel Palacio già in rosa, dunque, si starebbe puntando su André-Pierre Gignac, in scadenza di contratto a Marsiglia: nonostante le smentite di rito, nella giornata di venerdì (e anche ieri) la dirigenza nerazzurra ha avuto contatti con l’entourage del giocatore.
Champions e una cessione, e le chiavi della squadra in mano a Mancini: è questo il piano dell’Inter di Thohir per tornare grande, senza sforare il tetto del Financial Fair Play.
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