Napoli 2 Atalanta 0

La marcia del Napoli riprende a pieno regime. Due a zero all’Atalanta e scudetto che s’avvicina sempre più. Festa grande al Maradona per l’ennesima vittoria degli azzurri, che chiudono il primo tempo sullo 0-0 (due ghiotte chance per Politano, che non riesce a superare Musso) per poi dilagare nella ripresa. Il risultato si sblocca al 15′: Osimhen imbecca Kvaratskhelia che con le sue finte disorienta Toloi e l’intera difesa dell’Atalanta, per poi sparare il pallone alle spalle del portiere. Il raddoppio al 32′: corner dalla destra di Elmas, testa di Rrahmani e palla ancora in rete. Buona la prova di Gollini, in campo al posto di Meret bloccato da un problema al polso dell’ultimo minuto. Ansia per Kim, uscito per infortunio alla mezz’ora della ripresa.

NAPOLI-ATALANTA 2-0 TABELLINO

NAPOLI (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (31′ st Juan Jesus), Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski (20′ st Ndombele); Politano (20′ st Elmas), Osimhen (40′ st Simeone), Kvaratskhelia (40′ st Zerbin). In panchina: Marfella, Demme, Bereszynski, Zedadka, Ostigard, Gaetano. All. Spalletti.

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi (44′ st Lookman), Djimsiti (44′ pt Demiral), Scalvini; Maehle (23′ st Zappacosta), De Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic (23′ st Boga); Hojlund (1′ st Muriel), Zapata. In panchina: Rossi, Sportiello, Okoli, Palomino, Soppy. All. Gasperini.

ARBITRO: Colombo
RETI: 15′ st Kvaratskhelia, 32′ st Rrahmani
NOTE: ammoniti Ruggeri, Osimhen, Scalvini. Angoli 10-4. Recupero: 3′ pt, 4′ st. Spettatori 50mila circa.

Luciano Spalletti commenta la prestazione del Napoli contro l’Atalanta: “Tutto parte da quella pressione di Anguissa che va addosso, recupera quella palla, Osimhen si fa trovare pronto, pulisce bene palla e la passa a Kvaratskhelia che dal punto di vista delle qualità nell’uno contro uno, della tecnica nello stretto, dell’imprevedibilità del tiro, se gli porgi le spalle sei morto. Queste sono grandissime sfide, di altissimo livello del nostro campionato, contro un’Atalanta che ha fatto una grande partita, è stata dentro la gara e ci ha creato difficoltà dal punto di vista dei duelli. Aver fatto gol, aver vinto la partita per la squadra è importantissimo. Venivamo da una sconfitta, tutti si erano divertiti a dire sempre le stesse cose, ma la squadra si è divertita, ha fatto una grande prestazione e ha vinto per questo popolo eccezionale che è quello napoletano. Kim? Secondo me è il centrale più forte del mondo. Quello che gli dici codifica, poi parte e va in guerra. Ha delle vampate di velocità, appena avrà preso possesso della confidenza col nuovo modo di giocare a calcio, con la convinzione di essere il più forte di tutti, farà ancora meglio. Come sta? Benissimo. Gli ho detto: non t’inventare niente, domani mattina ti alleni. Se mi aspettavo questa stagione? Quando decidi di allenare il Napoli ti immergi nella storia, nel sentimento che avvolge questa squadra, anche della pressione e della responsabilità che comporta allenare una squadra con un pubblico così. Qui non s’accontentano di arrivare terzi, l’anno scorso ce ne hanno dette di ogni. Qui bisogna vincere. Quando sono arrivato l’anno scorso tutti erano convinti di voler fare un calcio moderno, propositivo, tenendo palla, misurandosi contro avversari sempre più forti. Con questi giocatori diventa tutto più facile. Anguissa sta ritornando ai suoi livelli, Lobotka che ogni partita imprime il suo marchio di fabbrica, Di Lorenzo che è Robocop. La prossima missione? Riuscire ad arrivare a quelle stelle che vediamo e faremo di tutto per raggiungerle, prima però ci sono partite da giocare sulla Terra, con la stessa determinazione, la stessa faccia tosta che abbiamo messo stasera”.

radiomarte

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.