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icardiinterInter-Lazio 3-0, Banega e doppio Icardi show: terza vittoria di fila per Pioli

L´Inter non si riposa nemmeno alla settima e contro una Lazio bifronte centra un´altra vittoria in quello che ormai è diventato un fortino. A San Siro, Coppa compresa, sono appunto sette le vittorie consecutive. E anche questa arriva dopo grandi sofferenze nel primo tempo. Perché Pioli non ha ancora trovato la vera quadra, ma di sicuro ha insegnato ai suoi a lottare. In un secondo tempo con i botti, segnano Banega e Icardi, alla quarta doppietta nelle ultime cinque interne di campionato. Lazio scintillante nel rimo tempo, ma rimasta di fatto negli spogliatoi dopo l´intervallo. E ora i nerazzurri sono a soli 4 punti dal terzo posto, aspettando che giochino Napoli e Milan.

MOLTA PIÙ LAZIO — Pioli fa le scelte più logiche per sostituire gli squalificati Joao Mario e Melo (l´Inter non farà ricorso per i due turni comminati al brasiliano) e inserisce Kondogbia al fianco di Brozovic e Banega sulla trequarti. Inzaghi risponde con Patric al posto dell´acciaccato Radu e Keita in panchina. Esterno sinistro del tridente offensivo c´è Lulic. Come accade spesso vedendo i match dell´Inter, la sensazione è che gli avversari abbiano le idee più chiare. Stavolta l´effetto è immediato, visto che dopo 40 secondi la Lazio ha una doppia clamorosa palla gol. Anderson sfonda a destra e innesca Immobile il cui destro è parato da Handanovic, sulla ribattuta Lulic viene murato da Murillo. Attorno al metronomo Biglia, gli ospiti si muovono a memoria, alternando gli esterni alti e sfruttando la classe di Milinkovic, cui è impossibile portare via la palla. L´Inter soffre, Icardi prova invano a liberarsi dalla morsa De Vrij-Wallace ma sul suo cross Perisic non trova il pallone. Il croato e Candreva (fischiato dagli ex tifosi) girano a vuoto. Al 19´ sempre Anderson trova Immobile, ma Handa c´è. Il brasiliano qualche minuto dopo fa tutto da solo, ne salta tre ma il suo sinistro a colpo sicuro è intercettato da D´Ambrosio. Brozovic al 31´ dà finalmente un senso alla serata di Marchetti, ma il tiro è centrale. Mentre il croato e Kondogbia in mezzo tengono, sulle fasce il confronto è impari. E solo due errori laziali in ripartenza e altrettante chiusure di Miranda evitano lo svantaggio. Ai nerazzurri non resta che provarci con i cross dalla trequarti, ma i due centrali difensivi di testa non ne mancano una. Ecco perché lo 0-0 all´intervallo è un affarone per la squadra di Pioli.

SOLO INTER — Nessun cambio a inizio ripresa, ma diverso è l´atteggiamento dell´Inter, che va a prendere l´avversario più alta. Al 9´ un recupero sulla trequarti di Brozovic innesca Banega, che da fuori area scarica un destro potente su cui Marchetti non è impeccabile. Come già successo in casa contro Southampton e Genoa, i nerazzurri si ritrovano così in vantaggio pur avendo subito a lungo. E stavolta non mollano la presa, anzi piazzano l´uno-due all´11´. D´Ambrosio crossa da destra, Icardi è bravo a prendere il tempo a De Vrij e girare di testa sul secondo palo. Inzaghi a questo punto ci prova con Keita per Patric, con Lulic che scala in difesa. Il neo entrato ci prova subito, ma Handanovic è attento sul primo palo. La Lazio però resta in bambola, con De Vrij e Wallace che nel secondo tempo mandano in campo i loro fratelli sfigati. Icardi al 20´ li beffa ancora, su schema da calcio piazzato, con Banega che lo pesca a centro area per la girata che Marchetti non trattiene. Un 3-0 surreale, considerato quanto visto nel primo tempo. Ma meritato per la sfuriata che non si placa, vedi liscio di Lulic – anche lui di colpo in affanno – che innesca Banega, sulla cui imbucata Icardi impegna Marchetti. L´ex Siviglia esce tra gli applausi, sostituito da Palacio. Nella Lazio entra Lombardi per Patric, con virata sul 3-5-2. Il resto è accademia, compresa una traversa del solito Icardi e l´ovazione per l´ingresso di Gabigol.

Fonte: gazzetta.it

Juve, Dybala e Pjanic carichi: «Prendiamoci la Supercoppa»

DOHA (QATAR) – Paulo Dybala e Miralem Pjanic sono pronti per la Supercoppa Italiana, in programma venerdì in programma venerdì alle ore 17.30 (orario italiano) all´Al Sadd-Jassim Bin Hamad Stadium di Doha. L´attaccante argentino non sembra timoroso, anzi: «Veniamo da vittorie importanti, stiamo giocando bene e siamo carichi – commenta -. Abbiamo fatto grandi cose finora, ma non dobbiamo accontentarci. Abbiamo una partita molto importante davanti, vogliamo vincere ancora la Supercoppa e ci arriviamo in un´ottima forma». Poi ritorna sulla gara contro il Genoa: «Abbiamo capito che non avremmo più dovuto ripetere quei primi trenta minuti e i risultati si sono visti. Ci diciamo le cose in faccia e quando scendiamo in campo, siamo una famiglia». Dybala scalpita per un posto da titolare ma «toccherà al mister decidere chi giocherà, ma io sono pronto».

CARICA PJANIC – È della stessa idea Miralem Pjanic che non pensa alla sfida, ormai passata, contro il Milan in campionato: «Quello che conta è vincere. A Milano era stata una gara complicata, contro una squadra forte e preparata». Ora è un´altra sfida: «Abbiamo superato quella sconfitta però e siamo andati avanti, sia in Champions che in campionato. Il Milan sta facendo bene e venerdì sarà una gara dura, ma voglio vincere e portare questa coppa a casa».

Fonte: tuttosport.com

Risultati Ligue 1: Nizza, pari ma campione d´inverno. Il Psg torna alla vittoria

BORDEAUX (FRANCIA) – Nonostante non arrivino i 3 punti prima della pausa natalizia, il Nizza potrà godersi le vacanze di Natale guardando tutti dall´alto. Nel 19° turno della Ligue 1, infatti, i ragazzi di Favre non vanno oltre lo 0-0 in trasferta contro il Bordeaux, ma per il Nizza tanto basta per rimanere al primo posto in classifica con 44 punti e ampliare la striscia positiva a 7 partite (4 vittorie e 3 pareggi). Balotelli gioca bene ma, nel finale di gara, rimedia un cartellino rosso per aver dato un calcio a Lewczuk. Non un gesto violento ma l´arbitro non ha dubbi e lo espelle. Poi al 94´ arriva anche un altro rosso per il Nizza: fuori anche Belhanda. Il Nizza, in ogni caso, si conferma squadra lanciata verso qualcosa di impensabile come la possibile vittoria finale (con il titolo nazionale che manca addirittura dal 1959), con il Monaco secondo a due lunghezze. Situazione totalmente diversa, invece, per il Bordeaux, che non trova il successo in campionato ormai da 5 turni (2 pareggi e 3 sconfitte). Per la compagine allenata da Jocelyn Gourvennec la classifica è impietosa: 10° posto con appena 25 punti.

CINQUE GOL PER IL PSG! – L´ultimo turno di campionato regala un po´ di tranquillità al Psg, che batte per 5-0 in casa il fanalino di coda Lorient. I parigini si congedano dal pubblico del Parco dei Principi con una vittoria, siglata da Meunier, Thiago Silva, Cavani (dal dischetto), Lucas e l´autogol di Tuore, che lascia aperta ancora una piccola speranza in ottica campionato. La cosa più importante per gli uomini di Emery, però, è l´aver ritrovato il successo dopo 3 partite (2 sconfitte ed un pareggio). Il Psg rimane comunque fermo al 3° posto con 39 punti, 5 in meno dalla capolista Nizza. Situazione sempre più drammatica, invece, per il Lorient che rimane bloccato in ultima posizione con appena 15 punti. I ragazzi di Casoni, inoltre, confermano il proprio mal di trasferta, non avendo mai vinto lontano da casa: 2 pareggi e 8 sconfitte.

LE ALTRE – Il Monaco vince in casa contro il Caen (in dieci uomini) per 2-1 e mantiene la seconda posizione in classifica. A decidere il match ci pensano Radamel Falcao su calcio di rigore e Bakayoko. Vittorie interne anche per Digione, Lione e Nantes rispettivamente contro Tolosa (2-0), Angers (2-0) e Montpellier (1-0). Solo un punto per Metz, St.Etienne e Lilla che pareggiano in casa contro Guingamp, Nancy (in inferiorità numerica) e Rennes. Sconfitta interna per il Bastia che cade contro il Marsiglia.

Fonte: corrieredellosport.it

Bundesliga, Bayern travolge Lipsia 3-0, Hertha ok

Il Bayern Monaco domina lo scontro diretto al vertice contro il Lipsia (3-0) e si riporta in testa in solitaria al campionato. La squadra di Ancelotti ipoteca il successo in mezz´ora grazie ai gol di Thiago Alcantara al 17´ e Xabi Alonso al 25´. Gli ospiti rimangono in dieci per l´espulsione di Forsberg al 30´ e capitolano ancora al 45´ sul calcio di rigore trasformato da Lewandowski. I bavaresi salgono così a 39 punti, mentre il Lipsia resta fermo a 36.

Nelle altre partite valide per la 16/a giornata di Bundesliga spicca il successo dell´Hertha Berlino, che batte 2-0 il Darmstadt e si conferma terza forza del campionato. A segno nella ripresa Plattenhardt all´8´ e Kalou al 21´. Colpo esterno del Friburgo in casa dell´Ingolstadt (2-1) mentre terminano in parità, entrambe sul punteggio di 1-1, Colonia-Bayer Leverkusen e Hoffenheim-Werder Brema.

Fonte: lapresse.it

Espulso, riabilitato e decisivo con 55 punti: la notte più pazza di Cousins

“Cousins sei fuori… No, aspetta, ci siamo sbagliati: sei ancora in gioco”. La notte NBA – in cui LeBron James ha superato Moses Malone all´8° posto della graduatoria dei realizzatori di sempre – è stata caratterizzata da una vicenda tra le più grottesche. E il protagonista non poteva che essere il giocatore più controverso, in una delle migliori prove della propria carriera. DeMarcus Cousins ha realizzato 55 punti con 13 rimbalzi nel successo di Sacramento su Portland per 126-121, match in cui il lungo dei Kings è stato espulso e poi riabilitato. In un altro episodio in cui un trio arbitrale NBA ha mostrato idee confuse, rafforzando involontariamente l´intenzione della Lega di collaudare i quattro e i cinque arbitri, esperimento condotto nell´ambito della Lega di Sviluppo.

Come Balotelli
Il fattaccio è avvenuto nell´ultimo minuto del match, quando Cousins ha segnato (subendo anche fallo da Plumlee) il canestro del 121-119 a 35 secondi dalla fine. Nell´esultanza, condita da qualche parola non troppo carina nei confronti degli avversari, il paradenti di DeMarcus è finito ai piedi della panchina dei Blazers. Gli arbitri l´hanno interpretato come un gesto volontario, assegnando alla stella di Sacramento il secondo fallo tecnico e facendo scattare l´automatica espulsione. Il trio dei direttori di gara, però, si è riunito a metà campo, e dopo una breve consultazione ha cambiato decisione. Da “volontario” il gesto è stato classificato come “involontario” e Cousins – che aveva già imboccato il tunnel degli spogliatoi – è stato richiamato in campo. Una retromarcia decisiva, dato che una volta rientrato l´oro a Rio 2016 ha firmato il libero del +3 e poi ha stoppato il tiro di Damian Lillard. DeMarcus ha commentato l´episodio come chi si sente un bersaglio, in stile “Why always me?” di Mario Balotelli. “Avete visto tutti – ha detto il 26enne – succede ogni sera e sta diventando ridicolo. Vengo giudicato colpevole ancora prima che i fatti siano chiari. Se c´è un dubbio la colpa è mia”.

Degna chiusura
Già, ma se DeMarcus è spesso dalla parte sbagliata della storia, qualche motivo ci deve pur essere. Cousins è lo stesso giocatore che alla vigilia del match era stato multato dai Kings per 50.000 dollari per aver aggredito verbalmente un blogger che segue i Kings. Cousins è lo stesso giocatore che, assieme a Matt Barnes, è all´interno di una vicenda poco edificante: una recente rissa in un locale di New York, in cui un uomo e una donna hanno denunciato per aggressione i due giocatori. E Cousins è lo stesso uomo che viene identificato come il motivo per cui Sacramento non decolla, trattandosi di grande talento ma con cattive abitudini. Negli ultimi giorni anche Mike Krzyzewski, ex ct di Team Usa, è arrivato in suo soccorso, dicendo che in Nazionale Cousins non ha mai creato problemi. Ma per riabilitare l´immagine del giocatore più controverso della Lega rischia di servire altro.

Risultati della notte:
Philadelphia-New Orleans 93-108, Charlotte-L.A. Lakers 117-113, Toronto-Brooklyn 116-104, New York-Indiana 118-111, Miami-Orlando 130-136 d2ts, Milwaukee-Cleveland 108-114, Memphis-Boston 109-112 dts, Houston-San Antonio 100-102, L.A. Clippers-Denver 119-102, Golden State-Utah 104-74, Sacramento-Portland 126-121

Fonte: lastampa.it

Milik rassicura i tifosi del Napoli «Sto bene, tornerò presto»
L´attaccante del Napoli Arek Milik è stato protagonista di una intervista per il portale polacco laczynaspilka.pl, insieme allo speaker del San Paolo Daniele Decibel Bellini. Un bel mix di risate e gag davvero irresistibili.
L´attaccante del Napoli ha resserenato i tifosi sul suo rietro. «Non voglio correre troppo, ma tra due mesi sarò in campo. Mi sento molto bene, è un sacco di tempo che sto facendo la riabilitazione per ricostruire i muscoli. So che i tifosi vorrebbero sapere quando tornerò in campo, ma non mi sento di sbilanciarmi. Il 10 gennaio avrò un ulteriore consulto con il dottor Mariani, ma di sicuro avrò bisogno di un po´ di tempo per essere totalmente a disposizione. Certo che mi piacerebbe tornare in campo, ma a volte è meglio andare lentamente che fare le cose di fretta. Forse giocherò fino a quarant´anni, come Francesco Totti. Sono contento che presto potrò tornare in campo e fare quello che amo».

Fonte: ilmattino.it

Supercoppa, il Milan a Doha. Montella, per la Juve dubbio Bertolacci-Niang

La sveglia ovviamente è suonata tardi. Chi voleva, poteva dormire fino alle dieci e mezza. Comprensibile, con sei ore di volo alle spalle e dal momento che ieri la squadra è arrivata in hotel intorno a mezzanotte. Il Milan, logisticamente parlando, ha finalmente preso possesso di Doha, e da oggi sarà meglio cercare di archiviare ritardi, guasti aerei e polemiche per non rischiare – come racconta Bonaventura – di non avere poi alibi in vista della partita. I rossoneri alle 12.30 sosterranno una leggera sgambata sui campi del centro sportivo Aspire (l´hotel in cui alloggiano è adiacente all´impianto) e pranzeranno alle 14.30. Questa è in realtà l´unica vera differenza pratica causata dal ritardo di ventiquattr´ore nell´arrivo: se il Milan fosse giunto a Doha regolarmente, oggi sarebbe sceso in campo soltanto una volta. La vera seduta di lavoro comunque sarà quella delle 19. Ovvero la rifinitura. Un quarto d´ora aperto agli organi di informazione (alle 18.30 è in programma la conferenza stampa ufficiale con Montella e Abate), poi verrà provata un´ultima volta la formazione da opporre alla Juve. In base alle indicazioni uscite lungo la settimana, ci sono un paio di ballottaggi: il più importante è quello fra Bertolacci e Niang, con il primo favorito. In base alle scelte del tecnico, Bonaventura agirà da esterno alto nel tridente, o da mezzala. L´altro dubbio è De Sciglio-Antonelli: Mattia ha la quotazione più alta.

TUTTO ESAURITO — Per oggi è stato organizzato un pranzo ufficiale dall´ambasciatore italiano a Doha, Guido De Sanctis (in collaborazione con l´ente qatariota Icss, Centro internazionale per la sicurezza dello sport). Fra gli invitati anche gli a.d. Galliani e Marotta, il d.g. della Lega, Brunelli, le istituzioni locali e la dirigenza della federcalcio del Qatar. Oltre a Galliani, in rappresentanza rossonera ci saranno anche il d.s. Maiorino, il direttore vendite Tavola, l´ex Serginho, e Montolivo. Il capitano si unirà poi all´altro infortunato Calabria, e i due poi si sposteranno a un evento adidas dove incontreranno i tifosi. Domani (fischio d´inizio alle 17.30 ora italiana, diretta su Rai 1) il piccolo Al Sadd Stadium – 13 mila posti – sarà esaurito.

Fonte: gazzetta.it

Ranking Fifa, l´Italia resta sedicesima. Argentina ancora prima

ROMA – L´Italia non recupera posizioni e chiude l´anno al 16esimo posto del ranking. Dopo aver perso 3 posizioni a novembre, la nazionale azzurra resta al sedicesimo posto, senza poter segnare il contro sorpasso su Croazia, Polonia e Svizzera che erano passate avanti un mese fa. In vetta al ranking Fifa resta l´Argentina, che guida la classifica mondiale anche dopo l´ultimo aggiornamento dell´anno davanti al Brasile e ai campioni del mondo della Germania.

Queste le prime dieci posizioni del ranking, tra parentesi la posizione precedente: 1 (1) Argentina 1634 punti; 2 (2) Brasile 1544; 3 (3) Germania 1433; 4 (4) Cile 1404; 5 (5) Belgio 1368; 6 (6) Colombia 1345; 7 (7) Francia 1305; 8 (8) Portogallo 1229; 9 (9) Uruguay 1187; 10 (10) Spagna 1166. Variazioni minime in tutte le prime 50 posizioni: l´Iran supera l´Ucraina, l´Australia supera il Congo.

Fonte: repubblica.it/sport

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.