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Wayne Rooney sta per tornare a casa. Dopo tredici stagioni al Manchester United, il trentunenne di Liverpool si appresta a rientrare alla base, sponda Everton, dove, iniziò la sua fantastica carriera da calciatore nel 1996.

OPERAZIONE NOSTALGIA — Ormai è fatta. Salvo clamorosi ripensamenti in settimana Wayne Rooney saluterà l´Old Trafford per tornare a giocare dove tutto iniziò. Un´operazione nostalgia in piena regola, anche se con un risvolto economico importante per l´attaccante. Rooney dovrebbe tornare a vestire la maglia dell´Everton a titolo gratuito, ma mantenendo l´attuale stipendio di 250.000 sterline a settimana che percepisce dai Red Devils. Da fonti vicine ad entrambi i club coinvolti nell´operazione è emerso che le società hanno trovato ieri sera l´accordo e che il giocatore ha espresso la sua soddisfazione per il trasferimento.

NUMERI DA SOGNO — Wayne si ritroverà così a calcare gli stessi campi di quando, da ragazzino, sognava di diventare un campione. Obiettivo raggiunto. Con lo United, infatti, ha vinto tutto quello che c´era da vincere conquistando anche una lunga serie di premi personali e record. La sua militanza con i Red Devils gli ha regalato tantissime soddisfazioni. Ecco il palmares: 4 coppe di Lega, 5 Premier League, 6 Community Shield, 1 coppa d´Inghilterra, 1 Champions League, ! coppa del Mondo per club e 1 Europa League. Oltre questo, il primato di gol con la maglia del Manchester United (253 reti) e quello con la Nazionale dei Tre Leoni (53).

CHE SQUADRA! — Dopo gli acquisti di Keane, Sandro, Pickford, Klaassen e Onyeruku, l´Everton continua a lavorare sul mercato per fornire a Ronald Koeman una rosa altamente competitiva. Oltre all´ormai quasi certo acquisto delle prestazioni sportive di Rooney, infatti, i Toffees sono a un passo dal portare a giocare a Goodison Park anche l´attaccante dell´Arsenal Olivier Giroud. Per averlo sono pronti 20 milioni di sterline.

Fonte: gazzetta.it

 

Un´altra giornata non banale, stavolta necessaria a tramutare le voci in fatti. O almeno, in dichiarazioni. Parla Pantaleo Corvino, al termine dell´incontro con il procuratore di Bernardeschi, ed affronta tutti i temi più caldi del mercato della Fiorentina: “Bernardeschi non rinnoverà. Borja? C´è l´Inter. Vogliamo tenere Kalinic”, questo in poche parole il senso del discorso. E dopo l´addio ormai certo del talento cresciuto nel vivaio, il WhatsApp incriminato del centrocampista spagnolo arriva anche la secca smentita dell´attaccante croato che, nel giro di un´ora, fa recapitare la sua versione dei fatti: “Grazie Fiorentina ma io voglio andare al Milan”. Altro giro, altra corsa.

BERNARDESCHI SI VESTE DI BIANCONERO – Lo aveva dichiarato a più riprese di avere il viola cucito sulla pelle. Federico Bernardeschi, nel giro di pochi mesi, sembra però aver cambiato idea: merito di un mercato in continua evoluzione e un´ambizione che, a suo modo di vedere, non combacia con quella della società viola. Non rinnoverà con la Fiorentina, una decisione annunciata che non sorprende ma allo stesso tempo ferisce Firenze che, per un lungo periodo, aveva visto in lui una possibile bandiera. La Juventus insiste, probabilmente sarà lei ad aggiudicarselo: 40 milioni più bonus e casomai l´inserimento di una contropartita (Rincon e Sturaro piacciono a Pioli, Orsolini a Corvino) dovrebbero bastare.

LA VOLONTÀ DI KALINIC – L´ennesima figuraccia dal punto di vista comunicativo per la Fiorentina è arrivata a causa della questione legata alla cessione di Kalinic: Corvino ammette di non volerlo vendere, il giocatore fa recapitare al popolo calcistico la sua versione, in cui ringrazia i viola ma dichiara di voler andare al Milan. Nella serata di ieri, il direttore generale gigliato ribadisce la propria decisione. Ai posteri l´ardua sentenza. L´attaccante ha già l´accordo con i rossoneri sulla base di 2,5 milioni più bonus (a salire fino a 3 milioni) a stagione: manca l´accordo tra le società.

BORJA VALERO HA INVIATO UN MESSAGGIO – È bastato un messaggio vocale su WhatsApp, pratica talvolta abusata dai giovani ed odiata da una grande fetta della società odierna. Il centrocampista ha affidato al social network le proprie confessioni, successivamente divulgate. La Fiorentina ha fatto sapere di aver girato tutto ai suoi legati, ma è l´ennesima vicenda paradossale che colpisce una squadra in cerca della ripartenza. L´Inter intanto aspetta Borja Valero, lo vorrebbe già in ritiro e la sensazione è che si chiuderà a breve. Poi sarà il tempo delle frecciate verbali.

SI LAVORA ANCHE IN ENTRATA – La pioggia di milioni destinata a cadere sulle casse della Fiorentina alimenta anche le voci in entrata: Corvino lavora su più fronti, dalla definizione della difesa – sono già stati ufficializzati Vitor Hugo, Milenkovic e Bruno Gaspar – alla ricostruzione dell´attacco. Politano e Simeone viaggiano un gradino sopra gli altri: per il primo la situazione è in stand-by anche a causa della vicenda legata a Berardi, per il secondo la richiesta del Genoa è esosa ma si continua a trattare. Attenzione poi ai talenti sudamericani, come Ardaiz e Rigoni. Il mercato a Firenze scotta e le fiamme non accennano a placarsi. Almeno per adesso.

Fonte: calciomercato.com

 

 

L´ultima idea di Monchi per sostituire Antonio Rüdiger in difesa risponde al nome di Jemerson, difensore brasiliano del Monaco, campione di Francia. Il giocatore, contratto fino al 2020, è un centrale classe 1992. Secondo “France Football” la Roma avrebbe presentato una prima offerta di 13 milioni di euro, che i monegaschi avrebbero rispedito al mittente. Difficile che il Monaco lo lasci partire dopo l´ultima stagione in cui si è conquistato anche la fiducia del ct del Brasile Tito.

Fonte: corrieredellosport.it

 

 

Esattamente 34 anni dopo il suo arrivo a Napoli, Diego Maradona non solo riceverà stasera la cittadinanza onoraria ma ieri, a cena da D´Angelo in via Aniello Falcone, ha ricevuto la gradita sorpresa della visita di Cristiana Sinagra, la madre di Diego Junior, il figlio nato dalla relazione della coppia nel 1986. Dopo decenni di liti e discussioni il Pibe de Oro si è riconciliato ormai con il ragazzo che porta il suo nome è che potrebbe anche seguirlo nella sua prossima avventura in panchina con l´Al Fujairah.

PACE RITROVATA — Proprio Diego junior aveva fatto da tramite per un primo incontro riservato tra Maradona e la Sinagra avvenuto in occasione dell´ultima visita partenopea dell´ex campione argentino ma ieri sera lo stupore nel vedere arrivare Cristiana al tavolo d´onore – al quale era seduto a che Hugo Maradona, fratello del Pibe – è stato comunque grande anche perché i due non hanno fatto nulla per nascondere una ritrovata intesa sedendo vicini e chiacchierando a lungo prima che Maradona tenesse un discorso ai presenti per ringraziare dell´ospitalità. Stasera Diego è atteso da 32.000 persone – capienza massima – in piazza del Plebiscito dove, nel corso dello spettacolo allestito da Alessandro Siani, riceverà dal sindaco De Magistris la cittadinanza onoraria di Napoli.

Fonte: gazzetta.it

 

 

Un anno fa dichiarò: «La Lazio è un punto di partenza». Questa mattina, invece, Keita Balde Diao è entrato in silenzio nella clinica Paideia. In attesa di definire il proprio futuro, l´attaccante senegalese ha sostenuto le visite mediche per l´idoneità sportiva. Via via sono arrivati gli altri compagni di squadra, Patric, Luis Felipe, Lombardi, Crecco, Alessandro Rossi, Felipe Anderson, Lukaku, Wallace e Kishna. Non si è visto Ravel Morrison, previsto da programma, ma rimasto ad allenarsi in Inghilterra con il Birmingham. Nessun´assenza, invece, all´Isokonetic, dove i calciatori sottoposti ieri ai controlli medici di rito hanno effettuato dei test per prevenire gli infortuni. Tra questi spiccano i nomi dei big come Milinkovic, Basta, Radu e Djordjevic. In serata la squadra si ritroverà a Formello per il secondo allenamento stagione, a due giorni dalla partenza per il ritiro veneto di Auronzo di Cadore.

Fonte: sport.ilmessaggero.it

 

 

È un calciomercato diviso tra presente e futuro quello della Juventus, che se da una parte va a caccia di rinforzi già pronti per Massimiliano Allegri dall´altra monitora i giovani talenti del calcio mondiale per bruciare la concorrenza degli altri grandi club europei. Un po´ quello che – secondo quanto sostiene in Turchia l´edizione online di ´Fotomac´ – sta succedendo con Cengiz Ünder, soprannominato in patria il ´Dybala turco´. Vent´anni da compiere il prossimo 14 luglio, il fantasista del Medipol Basaksehir ha già impressionato nell´ultima stagione totalizzando 32 presenze e 7 gol (più 5 assist) nella Süper Lig turca a cui si aggiungono i 4 gettoni e le 2 reti nella Nazionale maggiore con cui ha debuttato lo scorso novembre. Numeri che hanno ovviamente acceso i riflettori su di lui e che hanno portato ad interessarsi alle sue doti, oltre ai campioni d´Italia, anche il Chelsea e il Manchester United.

Fonte: tuttosport.com

 

“Due no in un giorno. Berna rifiuta il rinnovo, Kalinic vuole il Milan”. Questo il titolo dell´edizione odierna del Corriere Fiorentino. Corvino conferma che il numero 10 viola non rinnoverà. E oggi il dg della squadra incontrerà Borja Valero.

Fonte: tuttomercatoweb.com

 

Record e infortuni, il secondo giorno di Wimbledon va così. I record sono di Roger Federer, che batte – per ritiro – Alexander Dolgopolov e diventa il tennista più vincente dell´Era Open a Wimbledon con 85 successi (scavalcato Connors a 84), e il terzo a servire più di 10.000 ace in carriera – 10.004 per la precisione – dopo Ivo Karlovic e Goran Ivanisevic. L´altro ritiro che lascia quasi a bocca asciutta gli spettatori del Centre Court è quello di Martin Klizan contro Novak Djokovic: sia Nole sia Roger sono stati in campo solo 40 minuti. Da qui nasce la polemica sui ritiri ´facili´.

Il prize money del primo turno vale 40 mila euro, rinunciarvi è dura, così molti vanno in campo anche sapendo che non potranno terminare il match; Klizan, ad esempio, era già infortunato e sull´erba non vince un match dal 2014: difficile che potesse rompere il digiuno oggi, specie contro il n.4 del mondo. Per Djokovic arriva così il primo successo con a fianco i due nuovi consiglieri tecnici, Andre Agassi e Mario Ancic. Diventano un caso anche le parole dell´australiano indolente Bernard Tomic, sconfitto facilmente da Misha Zverev: «In campo mi annoiavo, e del resto ormai perdere al primo o al quarto turno non mi cambia nulla. So che giocherò altri 10 anni (ne ha 24, ndr) e che poi non dovrò lavorare per il resto della vita».

Chi la pagnotta se l´è sudata è invece Stefano Travaglia, che al suo esordio nel tabellone di uno Slam si è arreso solo 7-5 al quinto contro il talentyo Next Generation Andrei Rublev. Da lunedì sarà n.139 del mondo, il suo best ranking raggiunto a 25 anni dopo due gravi infortuni che avrebbero potuto stroncargli la carriera. «Avrei anche potuto smettere e fare il maestro o mettermi in un ufficio», dice l´ascolano. «Ma quando ero fermo per gli infortuni mi sono accorto che il tennis mi mancava. Gioco per passione, anche se ovviamente anche i soldi contano, mi pongo piccoli obiettivi da raggiungere anche se il sogno è vincere uno Slam».

Fuori dal torneo invece Sara Errani, battuta in due set dalla bulgara Tsvetana Pironkova, domani in campo Fognini, Seppi, Bolelli, Schiavone e Giorgi.

Fonte: lastampa.it

 

 

ROMA – Diego Armando Maradona è a Napoli per ricevere la cittadinanza onoraria dal sindaco Luigi de Magistris, in una cerimonia che vedrà mercoledì sera tanti napoletani in piazza del Plebiscito davanti a colui che ha incarnato, con la propria grandezza e la propria immagine, il sogno di una città che si riscopriva capace di vincere nel calcio come non aveva mai fatto: due scudetti, nel 1987 e nel 1990. Prima del “Maradona day” di domani, oggi la conferenza stampa del Pibe de oro, a Villa d´Angelo, insieme al comico Alessandro Siani e all´assessore allo sport e al patrimonio, Ciro Borriello.

LE PAROLE DI DIEGO – Intervenuto a Villa d´Angelo, Maradona ha detto: «Io la cittadinanza di Napoli ce l´avevo il primo giorno che ho messo la maglia numero 10 del Napoli. Io non potevo mancare a questa festa, credo di aver corso molto dietro la palla perché il Napoli fosse grande com´è oggi. Dico grazie ai miei compagni, perché senza di loro non avrei vinto quello che abbiamo vinto. Voglio ringraziare tutti quanti quelli che hanno reso possibile questo».
Ancora El Pibe de oro in conferenza: «Questa cittadinanza è per mia mamma, per mio padre e per tutti i napoletani. Io mi ricordo il San Paolo pieno, purtroppo non l´ho visto più… Dopo quello che è successo a Torino (riferimento ai feriti del 3 giugno scorso a piazza San Carlo), e per quello che sta succedendo nel mondo, ringrazio chi ha reso possibile questo evento. Domani sarà per me un giorno di quelli che non si dimenticano mai più. Se qualcuno ha detto che io sono tornato qua per tanti soldi, non è così: io la cittadinanza l´ho guadagnata in campo».

INSIGNE – «Numero 10 a Insigne? Se fa più gol di me, se la metta! Scudetto l´anno prossimo? Magari, hanno l´esperienza giusta per non perdere punti che non vanno persi. Perché ci sono punti che il Napoli ha perso quando non doveva, altrimenti eravamo campioni noi quest´anno. Credo sia il momento giusto per Sarri, Reina, Insigne, Mertens e gli altri. Possono dimostrare che il Napoli senza quegli squadroni che avevamo nei miei anni può vincere lo scudetto».

SOLDI – El Pibe attacca: «230mila euro per venire a Napoli? Giuro su mia madre che a me nessuno è venuto a parlare di soldi. Quando mi hanno parlato della cittadinanza, ho subito detto “Va benissimo, la facciamo!”. Perché si deve andare in un posto a chiedere soldi sempre?». Ha continuato Diego: «Viviamo in una società che è malata. Io ho preso i soldi quando ho giocato a calcio, adesso non gioco più e prendo quello che mi paga Dubai». Poi ha concluso: «Vorrei stare a tu per tu con chi ha detto questa cosa, lo sputo in faccia».

Fonte: corrieredellosport.it

 

 

Bernardeschi che rifiuta il rinnovo, Borja Valero sempre più vicino all´Inter e ora anche le dichiarazioni di Nikola Kalinic che di fatto saluta la Fiorentina per sposare il progetto del Milan. Le parole del croato a Sky Sport arrivano subito dopo quelle che aveva rilasciato il direttore generale Pantaleo Corvino al termine dell´incontro a Milano con l´agente di Bernardeschi. Alla domanda su Kalinic, Corvino aveva risposto così: “Devo essere sincero: il Milan mi ha contattato per propormi un´offerta che, però, non ho voluto ascoltare – ha spiegato il d.g. viola – Non mi sono nemmeno seduto al tavolo per trattare. Ho risposto che devono pensare ad altri attaccanti, non vogliamo privarci di Kalinic”.

LA REPLICA — Imminente, però, la replica di Kalinic: “Voglio andare al Milan, il mio ciclo alla Fiorentina si è chiuso. Ringrazio la Fiorentina per questi due anni e per l´opportunità che mi ha concesso, ma adesso voglio il Milan per fare uno step ulteriore”. Parole chiare e decise di chi ha già scelto il proprio futuro. Per il Milan sarebbe il settimo sigillo, dopo gli acquisti in serie di Rodriguez, Musacchio, Kessie, Andrè Silva, Borini e Calhanoglu.

Fonte: gazzetta.it

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.