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Scherzi del calcio di luglio. Stevan Jovetic segna il gol-partita per l´Inter a Nanchino, nell´amichevole col Lione. Ivan Perisic entra e dà la scossa, Andrea Ranocchia per poco non raddoppia. Gli interisti in possibile uscita, insomma, strappano applausi nell´1-0 all´Olympique, che regala a Spalletti più note liete nella ripresa rispetto al primo tempo. Mancherebbe solo la rete di Gabigol, che invece la fallisce più volte.

GUIDA BORJA — Spalletti ha in mente un´Inter ordinata, razionale, che capisca quando è il momento di palleggiare e quando invece bisogna accelerare. Scelte affidate prevalentemente a Borja Valero, playmaker davanti alla difesa. L´ex viola prova a servire i compagni di barba (molta) e capelli (zero), ma solo in alcuni casi riesce a trovare tra le linee Candreva, Joao Mario ed Eder, che iniziano la gara. Ci sarà tempo per oliare i meccanismi, anche nell´intesa tra Borja e Gagliardini in mezzo al campo. Davanti a tutti si muove baby Pinamonti, già capace di dare un punto di riferimento credibile in attacco.

BOTTA PER HANDANOVIC — Il Lione è giovane, fresco, inizierà il campionato prima dell´Inter (un altro modo di scrivere l´immancabile “è più avanti nella preparazione”) e in questo luglio ha già rifilato sberloni a formazioni da Champions League come Ajax e Celtic. Davanti, poi, corre indemoniato l´ex madridista Mariano Diaz, che ha colpi e velocità tali da costringere Miranda a sudare più del solito. Altrettanto tecnico, ma più confusionario, l´olandese Depay. Note di cronaca di un primo tempo condizionato dal caldo e dal campo di patate di Nanchino: un tiro centrale a testa per Eder e Gagliardini, un colpo di testa vagamente pericoloso di Miranda, un paio di conclusioni di Traoré dall´altra parte. E una botta per Handanovic, uscito alla disperata su Diaz.

ECCO JO-JO — Perisic guarda dalla panchina, entrerà a inizio ripresa insieme a Padelli, Valietti, Skriniar, Kondogbia, Jovetic e Gabigol. E subito arriva una scossa: il tempo di assestarsi (pericolosa sortita di Mendy) ed ecco che i nerazzurri hanno finalmente due vere chance con Kondogbia, in acrobazia, e Jo-Jo in slalom. Ne arriva subito una terza, clamorosa: genialata di Jovetic e fuga verso la vittoria di Gabigol, che si presenta solo davanti a Gorgelin. La vittoria, però, è del portiere dell´Olympique, che lo ferma. Il collega Padelli non vuole essere da meno: bel volo sul destro a giro di Depay. C´è il tempo di veder entrare Ranocchia e Brozovic e di ammirare la personalità del terzino Valietti, classe ´99, poi ecco materializzarsi il gol che deciderà la gara: Gabigol riesce ad azionare Joao Mario, il portoghese va sul fondo e appoggia dietro, Jovetic stavolta fa centro. Il Lione si scioglie, l´Inter chiude bene come aveva fatto con lo Schalke, i tifosi cinesi festeggiano. Il mercato non sarà ancora decollato, ma Spalletti sta già iniziando a costruire una squadra.

Fonte: gazzetta.it

 

 

Addio Valdir Peres. È morto a Mogi Mirim, nello Stato di San Paolo, il 66enne Valdir Peres, portiere della Nazionale brasiliana che fu battuta 3-2 dall´Italia ai Mondiali di Spagna ´82, in una delle partite più famose della storia del calcio azzurro, giocata al Sarrià di Barcellona. Lo ha fatto sapere il San Paolo, la squadra dove Peres ha giocato a lungo fra gli anni 70 e 80. Causa della morte è stato un attacco cardiaco.

Scelto dal ct Telè Santana per quei Mondiali per l´abilità nel parare i rigori, in Spagna Valdir Peres non ebbe mai la chance di mostrare quella sua dote e invece gli rimase impressa per sempre l´immagine di Paolo Rossi, che quel giorno gli segnò tre reti. «Uno dei miei incubi peggiori – ripeteva spesso a proposito di Pablito – Ma rimango convinto che se rigiocassimo quella partita, la Seleçao vincerebbe dieci volte su dieci».

Fonte: lastampa.it

 

Novità nell´assetto societario dell´Inter del nuovo corso sotto la proprietà di Suning Sports: oltre all´annuncio del nuovo amministratore delegato Alessandro Antonello (Chief Executive Officer da settembre), è stata creata la nuova carica di Chief Marketing Officer, affidata ad interim a Robert Faulkner che rimarrà comunque responsabile della comunicazione. Il suo ruolo avrà l´obiettivo di sviluppare strategicamente il brand e promuovere l´immagine del club con eventi organizzati per i tifosi in tutto il mondo.
Inoltre, si legge sempre in una nota dell´Inter, l´attuale dg Giovanni Gardini viene nominato Chief Football Operations Officer, carica che riflette al meglio le sue responsabilità su tutte le attività operative riguardanti la prima squadra e il settore giovanile.
Michael Williamson, infine, viene nominato Chief Strategy Officer.

Fonte: ansa.it

 

“Non ho intenzione di lasciare il calcio. Semplicemente non me la sento di continuare con l´Hellas Verona”. Con quest tweet, Carolina Marcialis, moglie di Antonio Cassano, ha reso note le parole del marito e la sua decisione di dire addio ai colori gialloblu. Stavolta la decisione è definitiva. Sei giorni dopo la scelta di mollare il Verona – poi ritrattata -, il barese ha deciso così. Nessun problema, dunque, con la squadra né con la società veneta. Semplicemente non è scoccata la scintilla necessaria per rimettersi in gioco dopo un anno di inattività.
L´addio al Verona non significa però addio al calcio, visto che l´attaccante barese ha deciso di continuare l´attività agonistica. Resta però da capire quale nuova opportunità possa adesso presentarsi per Fantantonio, che ha ancora voglia di giocare ma allo stesso tempo non ha intenzione di allontanarsi dalla moglie e dai figli. Fino al 31 agosto può trovarsi una squadra. Non ci dovrebbero essere problemi burocratici col Verona: il contratto sarà risolto.

SETTI: “NON CE LA FA DI TESTA”
La conferma della decisione di Cassano era arrivata direttamente dal presidente del Verona, Maurizio Setti: “Questo ragazzo non ce la fa di testa, anche se fisicamente e atleticamente sta molto bene. Professionalmente non gli si può rimproverare nulla, evidentemente non riesce a rimanere sereno e lucido in un gruppo e vuole restare a casa. C´è un up e un down, parla e poi sta muto: peccato, perché dal punto di vista professionale stava facendo tutto per bene”.

Fonte: sportmediaset.mediaset.it

 

 

Gian Piero Gasperini, tecnico dell´Atalanta, ha parlato al termine della gara contro la Giana: “Petagna? Il tecnico si sofferma su quest´ultimo: È stato fra gli ultimi ad aggregarsi al gruppo in ritiro, ma si è fatto trovare pronto, sta lavorando bene sulle conclusioni a rete e anche oggi ha segnato una bella doppietta. De Roon? Numericamente siamo a posto, ci sarà qualche movimento in uscita”.

Fonte: tuttomercatoweb.com

 

Non solo cessioni, in casa Fiorentina: i viola contano di ripartire con un poker di talenti, che Pioli dovrà sgrezzare e far crescere in tempi brevi. Si tratta, come racconta Luca Calamai sulla Gazzetta in edicola oggi di Milenkovic, Zekhnini, Eysseric e Veretout. Milenkovic, 19 anni, che col Partizan Belgrado ha vinto un campionato e una Coppa di Serbia, in patria è considerato l´erede di Vidic: fisico, gioco aereo e cattiveria. Rafik Zekhnin, norvegese con passaporto marocchino, ha come modelli “Salah, Cuadrado e Dybala”. Ala che ricorda quelle di un tempo, ha 19 anni e viene dall´Odd. Valentin Eysseric ha fatto la sua parte nel Nizza rivelazione, come testimoniano le statistiche: 33 presenze, 4 reti e 8 assist. La sua posizione ideale è alle spalle della prima punta ma il gioiellino francese può giostrare anche da esterno d´attacco o da finto nove: sarà l´alternativa a Saponara. Jordan Veretout, del St Etienne, è arrivato per 7 milioni: chi lo conosce bene lo descrive come una via di mezzo tra Borja Valero (per l´equilibrio tattico) e Matias Vecino (per la corsa e la ricerca della porta avversaria). Ha tutte le qualità tecniche necessarie per diventare il nuovo leader del centrocampo viola

Fonte: gazzetta.it

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.