NEWS-SPORT NOW

Segnali positivi dopo il vertice di ieri in casa Juventus tra la dirigenza ed Allegri: si va avanti sulla base del contratto già in essere e in scadenza nel 2020. Buffon intanto è sempre più vicino al PSG, pronto un accordo per due anni. Intanto il Commissario FIGC Fabbricini prova a convincere il portiere a tornare in Nazionale per Italia-Olanda: “Io e Mancini vorremmo averlo per quello che ha rappresentato per la maglia azzurra”.

 

Conquistata la Champions League, in casa Inter la priorità diventa confermare il capitano Icardi, che intanto non andrà al Mondiale: “Mauro ha un contratto di tre anni – ha detto il DS Piero Ausilio – La volontà e la voglia è di migliorare qualcosa nel contratto dando la giusta gratificazione al ragazzo”. “La garanzia per l´Inter si chiama Spalletti”, confessa l´ex Presidente Ernesto Pellegrini.

 

Il DS del Milan Mirabelli detta le prime linee guida del prossimo mercato rossonero: “Cerchiamo un centrocampista, un attaccante esterno e un grande centravanti”, entrando nel dettaglio proprio sul reparto offensivo: “Cutrone resta sicuramente. Rientrerà Bacca, pensiamo di cambiare due attaccanti per prendere un grande centravanti”.

 

Potrebbe davvero chiudersi l´avventura di Sarri al Napoli: il tecnico toscano valuta una destinazione estera. La tentazione maggiore si chiama Chelsea, ma ci prova anche lo Zenit San Pietroburgo. De Laurentiis punta Ancelotti, ma resta in piedi l´ipotesi Inzaghi. Tegola per l´ormai ex portiere azzurro Pepe Reina: deferito dalla giustizia sportiva per aver frequentato alcuni pregiudicati.

 

Dopo la qualificazione in Champions il DS della Roma Monchi traccia il programma del futuro mercato del club. “Dzeko resta – ha detto – ed Alisson va via solo se.. torno io in porta”, scherza il dirigente sul portiere brasiliano. Gli fa eco il tecnico Di Francesco: “Manteniamo intatta questa positività”, ha detto. Delusione per Nainggolan, che non andrà al Mondiale con il Belgio, non convocato dal CT Martinez.

 

Dopo la giornata di riposo di ieri, al Giro d´Italia si riparte oggi con una lunga cronometro di 34 chilometri da Trento a Rovereto. Simon Yates, dopo l´assolo vincente di Sappada, proverà a difendere i suoi oltre due minuti di vantaggio dall´assalto di Tom Dumoulin. In Nba, Cleveland impatta la serie di finale di Conference sul 2-2 con Boston, grazie soprattutto ai 44 punti di Lebron James nel 111-102 di stanotte.

 

Sono stati deferiti dalla giustizia sportiva Pepe Reina, Paolo Cannavaro e Salvatore Aronica per i rapporti con pregiudicati legati ad ambienti camorristici. I tre andranno a processo sportivo a seguito dell’inchiesta della Dda, i cui atti erano stati acquisiti dalla procura Figc. Il procuratore capo Giuseppe Pecarora ed il suo vice hanno deciso di deferire i tre giocatori e per responsabilità i club di appartenenza Napoli, Sassuolo e Palermo. La Procura Federale ha deferito anche il team manager del Napoli, Paolo De Matteis, l’head of operation Alessandro Formisano e l’ex responsabile della biglietteria, Gigi Cassano.

 

Richard Hamsik, papà di Marek, ha rilasciato delle dichiarazioni alla testata slovacca Pravda contenenti indicazioni sul futuro del capitano del Napoli: “Ci sono tre club cinesi su di lui, l’offerta è di 10 milioni l’anno e il loro interesse è serio. Le trattative non sono facili, in Cina ci sono delle finestre per le contrattazioni e la prossima è in inverno. Marek – ha chiarito il padre – ha un contratto di tre anni col Napoli, ora è tutto nelle mani degli agenti. Al 60% può andar via, al 40% restare. Ha già parlato con De Laurentiis”. Domenica scorsa, in occasione della partita col Crotone, in curva B era stato esposto uno striscione contenente un invito ad Hamsik a restare a Napoli.

 

Il Napoli è la prima squadra della storia ad arrivare seconda con più di novanta punti. Benevento record: 29 sconfitte. Insigne re degli assist, Pulgar il ‘maratoneta’ della Serie A. Inter e Roma hanno preso 23 pali. Skriniar e Acerbi sempre in campo.

Il settimo scudetto consecutivo della Juventus, il Napoli secondo con oltre 90 punti, il quarto posto per la Champions League assegnato all’Inter negli ultimi 10 minuti di torneo, assieme alla volata salvezza decisa all’ultima gara, con la retrocessione del Crotone. Lo sceneggiatore della Serie A si è divertito a tenere in sospeso tifosi e appassionati sino alle ultime battute. E dopo gol, emozioni, ritiri e addii eccellenti, ci sono i numeri, le cifre, che fotografano l’andamento del campionato.

Tra i primi da segnalare, oltre al primato bianconero dei campionati vinti in fila (nei top cinque tornei d’Europa solo il Lione mostra in vetrina sette campionati senza interruzioni), c’è anche il record negativo del Benevento con 29 sconfitte e i 91 punti del Napoli, prima squadra nella storia del campionato a superare 90 punti senza vincere lo scudetto, vincendo il 74% delle partite (79% per i campioni d’Italia, che hanno segnato 18 reti, subendone tre, negli ultimi 15 minuti delle gare, altro primato per la squadra di Allegri).

Ma c’è di più. Secondo i dati del sito della Lega calcio, tra le voci che hanno portato il titolo nazionale a Torino c’è la precisione, il cinismo in zona reti dei bianconeri. Secondo attacco del torneo a quota 86 reti – Lazio prima con 89 -, la Juve ha concluso in porta 260 volte (437 il numero complessivo, appena all’ottavo posto della classifica generale): ovvero per Dybala e compagni, c’è stato più di un gol ogni tre tiri nello specchio. In casa Napoli invece oltre al tridente meno brillante rispetto alla passata stagione (-30 reti totali del tridente Insigne-Mertens-Callejon), ci sono state 548 conclusioni, con 317 nello specchio (primo nella speciale classifica), con “appena” 77 reti. Tra le altre indicazioni c’è Insigne che ha avuto bisogno di 81 tiri in porta – primo per distacco, davanti a Dzeko e Mertens – per finire otto volte sul tabellino degli arbitri. Per Dybala invece 22 reti in 56 tiri nello specchio e 86 totali. Quindi il Napoli è stato meno preciso della Vecchia Signora ma è andata peggio alla Roma, seconda per tiri in porta (509, con 274 nello specchio) e 61 reti all’attivo. Quindi, dai numeri una specie di consigli di mercato per il prossimo titolo: investire in fase offensiva per migliorare la percentuale di realizzazioni.

E c’è tanto Napoli, a conferma della qualità del gioco offensivo della squadra di Sarri, anche nelle assistenze gratuite. Primato con 159, con Insigne si conferma l’uomo assist del campionato, nove complessivi (davanti al milanista Suso a sette) e fanno 30 totali nelle ultime tre stagioni. In A, nessuno come lui. Mentre nella classifica dei maratoneti svetta l’Inter, con 111,763 chilometri di media a gara, tanta birra in corpo come Fiorentina, Bologna e Napoli, sopra i 111 km ogni 90 minuti. Per la Juventus invece, il 14esimo posto con 108,5 km in media. Quindi, tanti punti con meno sforzo ma forse anche un’indicazione per la prossima campagna acquisti. Mentre Pulgar (Bologna) ha scaricato il contachilometri, in questi mesi: oltre 12,1 km percorsi a partita, con mezzo km di distacco sul laziale Parolo.

C’è poi quella classifica dei pali centrati durante il campionato, spesso citata dagli allenatori. In testa Inter e Roma a 23. Poi, Napoli a 18 e Juventus a 16. Tra gli “specialisti”, Dzeko chiude al primo posto con sei, alla pari dell’onnipresente Insigne. Il primo juventino è Dybala, con quattro.

Tra gli altri dati che arrivano dagli studi della Lega calcio c’è il numero di falli, 91, che ha reso Belotti (Torino) il più tartassato del torneo. Mentre Pavoletti (Cagliari) è andato a segno nove volte (su 11 totali) di testa, mentre tra i club vince l’Inter con 15.

Altri dati da sottolineare ci sono Skriniar, difensore dell’Inter e Acerbi del Sassuolo, che hanno giocato ogni singolo minuto del campionato, 3420 minuti. E il centrale slovacco è finito al primo posto anche per le palle recuperate, 185, davanti a Torreira e De Vrij.

Dopo anni di crisi gli stadi italiani sono tornati a riempirsi. Al termine della stagione 2017/18 la media degli spettatori nella massima serie (24.507) registra un incremento del 10.3% rispetto il dato finale dello scorso campionato (22.217). Si tratta del miglior dato registrato nell’ultimo quinquennio: +10.2% rispetto al 2015/16, +11.1% rispetto al campionato 2014/15, +4.4% rispetto al 2013/14. Si tratta anche di un crescendo durante la stagione in corsa (+0.3%), rispetto alla media spettatori pari a 24.445 registrata alla 18esima giornata. Lo rileva il Report n. 2/2018 elaborato da Osservatorio Calcio Italiano (www.osservatoriocalcioitaliano.it) sulla base del database online di Stadiapostcards http://www.stadiapostcards.com/).

Per il terzo anno consecutivo l’Inter conferma il primato degli spettatori durante le gare casalinghe (57.529) con un aumento del 23.4% rispetto il dato finale dello scorso campionato. Per i nerazzurri si tratta del miglior risultato assoluto dell’ultimo quinquennio (totale pari a 1.093.053 presenze). In seconda posizione i cugini del Milan che collezionano una media presenze pari a 52.453 incrementando del 30.1% il dato finale della passata stagione. Sul terzo gradino del podio si attesta il Napoli con una media spettatori pari a 42.587 in aumento del 16.4% rispetto al corrispettivo della stagione 2016/17. Per i partenopei si tratta del miglior dato collezionato durante gli ultimi cinque campionati. Nella top five anche Juventus (39.257) e Roma (37.450). I giallorossi all’Olimpico registrano un incremento del 14.7% rispetto il dato finale della stagione precedente. Tra le prime dieci posizioni anche Lazio (28.921, +40.1%), Fiorentina (26.092, -1.4%), Genoa (20.936, -1.9%), Bologna (20.903, -1.3%), Sampdoria (20.156, +1.5%).

E’ la Juventus la compagine che richiama il maggior numero di spettatori avversari: con i bianconeri in campo si è registrato il miglior dato stagionale a Benevento, Bologna, Cagliari, Verona (Chievo, Hellas), Crotone, Milano (Inter, Milan), Napoli, Mapei Stadium di Reggio Emilia (Sassuolo), stadio Paolo Mazza di Ferrara, Olimpico di Torino. Il sold out dello stadio Meazza di Milano in occasione dei match Inter-Juventus e Milan-Juventus risulta essere il miglior dato stagionale di spettatori presenti (78.328). Terzo gradino del podio per l’incontro allo stadio “San Paolo” tra Napoli e Juventus che ha collezionato 55.567 presenze.

 

A Radio Crc è intervenuto Marco Bucciantini, giornalista: “Se fosse un film, saremmo ai titoli di coda tra Sarri e De Laurentiis perché non c’è mai stata festa nelle comunicazioni tra i due. Il Napoli ha fatto più del massimo avendo un rendimento straordinario, fuori dall’ordinario ed è vero che chi resta potrebbe non replicare la stessa annata, ma anche con Sarri in panchina si cambierebbe qualcosa nell’organico. Ancelotti non va a ridimensionare una squadra per cui se arriverà a Napoli di certo farà bene e con uno così in panchina, di certo anche l’organico sarà di tutto rispetto”.

Claudio Vagheggi, intermediario: “Il finale di stagione è stato amaro non solo per Allan, ma per tutti i tifosi del Napoli. Va rivisto qualcosa nel campionato italiano, va rivista la Var che è stata inserita per un altro scopo e non capisco come ancora si commettano questi errori clamorosi. La Var serviva per eliminare il sospetto e invece la situazione è anche peggiorata. Non sono contro la Var, anzi, ma le 20 squadre del campionato hanno tutte qualcosa da ridire e questo non va bene. Forse servirebbe mettere dei tecnici e non degli arbitri e a livello mediatico bisogna fare qualcosa affinché si cambi. Allan? Bisogna capire cosa accadrà con l’allenatore, ma lui ha un contratto col Napoli. Certo, conquistare 91 punti e non vincere nulla lascia l’amaro in bocca, ma il prossimo anno il Napoli ha già un rosa fatta di calciatori giovani che avranno un anno di esperienza in più come Zielinski, Rog e Diawara. A centrocampo il Napoli credo sia competitivo, bisognerà aggiungere qualcosa negli altri reparti, ma manca poco per diventare ancora più forti. Spero che Allan vada in Nazionale, se lo merita. Pereyra? Ha segnato 5 gol di fila e il mercato inglese sapete come funziona. Il valore del calciatore è aumentato dopo queste ultime prestazioni. Sarebbe l’ideale per il Napoli, vediamo cosa accadrà”.

Giancarlo Padovan, giornalista: “Conquistare 91 punti non è bastato al Napoli, ma va sottolineato che parliamo di una quota fuori dall’ordinario. Qualcosa in più il Napoli avrebbe potuto fare dopo la vittoria sulla Juve e mi riferisco alla partita di Firenze, ma è l’unico appunto che si può muovere a Sarri. Sono amareggiato dalla querelle tra De Laurentiis e Sarri e non capisco dove vogliano arrivare. Sarri deve comprendere che non esiste un altro Napoli e se dovessero separarsi, si perderebbero entrambi”.

 

“Ancelotti al Napoli, è fatta!”, titola l’edizione on line del Corriere dello Sport proponendo un’esclusiva a firma di Ivan Zazzaroni: “Una voce forte, chiara, decisa mi raggiunge per la seconda volta in poche ore dalla sede del Napoli, e allora non posso fare altro che riportarla: soltanto la permanenza di Sarri che – ricordo – ha ancora due anni di contratto, potrebbe bloccare l’operazione, ma a questo punto è un’eventualità remotissima. Stento ancora a crederci, lo confesso: ma in tanti anni l’informatore non mi ha mai dato una storta.

Ho nutrito un sacco di dubbi – manifestandoli a più riprese – sul ritorno di Carlo in Italia e soprattutto sul fatto che potesse accettare il progetto di De Laurentiis: pur ottenendo risultati tecnici e finanziari straordinari, ADL per il calcio non ha mai scialato abbinando la competitività all’equilibrio virtuoso. Tuttavia numerosi elementi mi portano a seguire con convinzione il percorso indicato”.

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.