news sports di Alessandro Lugli

Soccer: Serie A; Roma-SampdoriaROMA – Non poteva immaginare un finale migliore per la propria storia. Dopo due anni da spettatore, un rientro a faticoso, la sorte restituisce a Kevin Strootman tutte le emozioni che gli aveva tolto. Nella corsa sotto lo spicchio di curva pieno c´è il riscatto di due interventi al crociato e della paura di non farcela. Il derby alla Roma lo regala lui. Anche se la miccia dei fuochi d´artificio gialli e rossi l´accende Nainggolan. Alla Lazio non resta che l´amarezza di un tabù che dura ormai da 7 derby e 1288 giorni: dalla vittoria nella coppa Italia, 26 maggio 2013, mai più una gioia.

LA LAZIO PARTE FORTE – Eppure le premesse parevano altre. Lazio aggressivissima fin dal primo pallone toccato (basta aspettare 4 secondi per il primo fallo), Roma paziente, anche se la pazienza finisce per somigliare a timore. Sarà l´assenza di Salah, sarà il modulo con Rudiger a destra, Emerson a sinistra e Peres a “imitare” l´egiziano, ma Spalletti fatica a dare forma a uno straccio di azione offensiva. Quello che invece riesce benissimo a Inzaghi. L´occasione buona capita dopo 13´ a Immobile, che sfrutta una sponda di Parolo a centro area, ma spara altissimo. Felipe Anderson fa venire il mal di mare a Emerson, Rudiger soffre Keita. Mentre Dzeko, abbandonato in terra straniera alle cure di Wallace e Radu, è a lungo l´unico romanista nella metà campo laziale.

IL “GIALLO” RIGORE – Ma il passare dei minuti rianima la Roma e toglie energie nervose ai padroni di casa. Per riassumere il primo tempo basta un minuto: il 29´. Quello del “giallo”: Bruno Peres scappa a destra, entra in area, incrocio pericoloso con Biglia e il brasiliano finisce a terra. Fallo o no? In area o fuori? Banti e l´addizionale Calvarese combinano un mezzo macello, prima rigore, poi no. Alla fine optano per la salomonica via di mezzo: punizione dal limite dell´area.

GOL E RISSA – La normalizzazione del match fa felice la Roma. Che però deve maledire, per una volta, la cattiveria che manca a Dzeko. Due volte gli finisce sulla testa la palla del vantaggio: prima traduce una sponda di Manolas in un passaggio per Marchetti, poi su cross di Nainggolan non riesce da due passi a giustiziare il portiere laziale, che si salva in corner. Segnali che la Lazio ignora. E allora al 19´ la Roma si prende le chiavi del match. Grazie a Strootman, che sradica il pallone a Wallace – incomprensibilmente addormentato al limite dell´area, per poi beffare con un pallonetto Marchetti. Un gol che vale una nuova pagina della sua storia personale e la corsa liberatoria verso quel che resta della curva sud. Ma che scatena pure una rissa a bordo campo: Strootman schizza con l´acqua Cataldi che protestava col quarto uomo. Questo per reazione lo prende per il colletto, alle spalle: ne nasce un capannello, Banti interviene, caccia il laziale (era in panchina) e ammonisce l´olandese. La Lazio s´innervosisce e non ne indovina più una esponendosi al colpo di grazia. E puntuale Nainggolan, poco dopo la mezz´ora, la giustizia: vede Marchetti fuori posizione e dai 25 metri scaraventa nell´angolo più vicino un bolide che vale il 2-0.

L´inesperienza condanna Inzaghi, sfrontato, illuso, forse troppo arrogante. Vince la pazienza di Spalletti e De Rossi. ma anche la rabbia. Quella di Strootman e Nainggolan. Che tengono la Roma aggrappata al Milan. E vicina tanto così dalla Juve. Le affronterà nei prossimi due turni: il destino passa da lì.

LAZIO-ROMA 0-2 (0-0)
Lazio (4-3-3) Marchetti – Basta (35´ st Patric), Wallace, Radu, Lulic – Parolo, Biglia (35´ st Lombardi), Milinkovic – Felipe Anderson, Immobile, Keita (40´ st Kishna).. All. Pioli
Roma (4-2-3-1) Szczesny – Rudiger, Manolas, Fazio, Emerson – Strootman, De Rossi – Bruno Peres (47´ st Juan Jesus), Nainggolan, Perotti – Dzeko. All. Spalletti
Arbitro: Banti.
Reti: 19´ st Strootman, 32´ st Nainggolan.
Note: espulso Cataldi; ammoniti Biglia, Rudiger, Strootman, Lulic, Parolo, Bruno Peres, Lombardi; spettatori 35mila circa.

Fonte: repubblica.it/sport

TORINO – La sconfitta di Marassi da archiviare subito. E un annuncio che arriva direttamente dalle parole del presidente Urbano Cairo, alla festa dei quindici anni di Cronaca Qui. Lo dice sul palco del PalaAlpitour di Torino, dopo aver ricevuto da Beppe Fossat il riconoscimento di “Torinese dell´Anno 2016”. «Arrivo da Genova, dove ho visto perdere il mio Torino. Sono lieto di dirvi che abbiamo rinnovato il contratto con il nostro Belotti fino al 2021 e gli abbiamo messo una clausola rescissoria, solo per l´estero, di 100 milioni». E subito dopo boato e applausi degli oltre tremila presenti. Il Gallo blindato, per quanto si possa blindare un campione nel calcio moderno. Il club granata ci tiene al suo attaccante e ha fatto un grande passo per farne l´uomo simbolo per un ciclo vincente. Poi starà al ragazzo… Che alla maglia è legato anche perché il Toro ha messo 8 milioni per comprarlo dal Palermo. E adesso la quotazione va alle stelle. Gonzalo Higuain con i suoi 94 (poi scesi a 90) è sorpassato… Derby nel derby…

I NUMERI DEL GALLO – Andrea Belotti, 22 anni, è stato acquistato dal Torino nell´estate del 2015 per 8 milioni dal Palermo. Ha giocato nell´AlbinoLeffe, poi in Sicilia e quindi sotto la Mole. In totale, ha giocato 156 partite, mettendo a segno 53 gol. Con la maglia del Torino, 51 match e 23 gol con una media di 0,45.

Fonte: tuttosport.com

ROMA – Nella decima giornata il successo più pesante è di Pesaro, che passa a Cremona 71-73 e ottiene due punti molto importanti in ottica salvezza. La squadra di Bucchi è scappata nel primo quarto (29-22) e poi è andata sotto a metà terzo quarto (56-46 al 25´). Pesaro non ha smaltito la lucidità e con pazienza è tornata a contatto. La tripla di Jones è valsa il +4 (66-70), poi Thornton ha messo il canestro del +5 e Holloway ha accorciato sul -2. Nel finale la discussa palla persa di Turner per il successo pesarese. Per Cremona 17 punti di Holloway, 11 di Gaspardo. Per gli ospiti 16 di Jones, 19 di Harrow, 15 di Fields.

TORINO KO – Uno splendido Crosariol (24 punti) ha trascinato Pistoia al successo su Torino. La Fiat è partita bene con DJ White in evidenza (9-13´ al 6´), sul finire del primo tempo Cournooh ha dato il primo vantaggio a Pistoia (20-17). Immediato lo 0-10 degli ospiti (20-27), poi il Crosariol-show (7/7 all´intervallo) è valso il 45-35 del 20´ (break di 19-5). Nel terzo quarto un eccellente Alibegovic ha riportato Torino in parità a quota 57 (28´), poi Crosariol, Okereafor e Roberts hanno prodotto l´allungo decisivo (73-64). Per Pistoia Petteway 18, Moore 10. Per Torino White 18, Washington 14, Alibegovic 13.

BRINDISI A VALANGA – L´Enel di Meo Sacchetti non fa sconti alla Dinamo Sassari, travolgendola. Sardi alla quarta sconfitta consecutiva in campionato. In avvio M´Baye e Carter hanno steso la squadra di Pasquini (14-2), poi Phil Goss dall´arco ha fissato il massimo vantaggio sul +17 (11´, 30-13). Sassari ha provato a reagire ma senza successo, nel terzo quarto un altro pesantissimo parziale di 15-0 ha ampliato lo svantaggio di Sassari a livelli imbarazzanti (24´, 56-28). Per Brindisi Carter 17 punti, M´Baye 14, Scott 13. Per Sassari Johnson-Odom 16, Lawal 14, Lacey 9.

CASERTA A FATICA – La Pasta Reggia piega Brescia al termine di una partita sofferta e si conferma nei quartieri alti della classifica. Moss e Landry hanno spinto la Germani sul 12-20 al 5´, Sosa ha riportato avanti Caserta (29-27). Nel secondo quarto prima Landry e poi Berggren hanno propiziato un altro allungo ospite (36-44 al 16´). All´intervallo lungo si è andati sul 46-49. Nel terzo quarto il grande protagonista è stato Watt, 12 punti in 10 minuti. Suo il canestro del pareggio (62-62 al 27´), poi Gaddefors e Putney hanno accelerato fino al 69-62. Vitali e Moss sono stati gli ultimi ad arrendersi, Caserta si è affidata alle sapienti mani di Watt e Sosa e l´ha portata a casa. Per la Pasta Reggia Sosa 28, Watt 20, Putney 13. Per la Germani Brescia Landry 29, Moss 19, L.Vitali, Moore 8.

Fonte: corrieredellosport.it

La Fiorentina batte 2-1 il Palermo nel posticipo domenicale di serie A e si porta all´ottavo posto scavalcando Inter e Sampdoria. I viola hanno cominciato con il piede giusto aggredendo i rosanero e trovando varie soluzioni offensive. Dopo 10´ viene annullato un gol a Kalinic per fuorigioco, piuttosto dubbio, e la Fiorentina deve aspettare fin dopo la mezz´ora per andare in vantaggio grazie ad un rigore per fallo di mano di Aleesami, trasformato da Bernardeschi. Pochi minuti dopo Babacar raddoppia ma anche questo gol è annullato per un presunto fallo sul portiere. Nella ripresa, al 4´, arriva a sorpresa il pareggio dell´Empoli grazie ad una bella punizione di Jajalo e i viola faticano più che nel primo tempo. Quando l´1-1 sembra scritto arriva però la rete di Babacar in mischia che condanna i rosanero alla prima uscita con Corini in panchina.

Fonte: ansa.it

Potrebbe già essere finita l´avventura di Geoffrey Kondogbia all´Inter: il francese è in caduta libera, l´Inter avrebbe studiato un piano per venderlo senza pesare troppo sul bilancio, visto che nel 2015 costò 31 milioni più bonus. L´idea sarebbe di cederlo già a gennaio in prestito, con obbligo di riscatto fissato a 21-22 milioni (con l´ammortamento, sarebbe un´uscita quasi indolore). Sulla Gazzetta in edicola oggi Matteo Brega spiega le strategie nerazzurre, che prevedono altre uscite: Biabiany, Melo, Jovetic, Palacio e forse Santon. In entrata il primo obiettivo sarebbe Rincon del Genoa, occhio anche a Darmian e Criscito.

Fonte: gazzetta.it

Solo quattro gare nella notte Nba. Un grande protagonista, Russell Westbrook, che con i suoi 28 punti e una lunga serie di triple doppie ha portato gli Oklahoma City Thunder alla vittoria contro i New Orleans Pelicans con il risultato di 101-92. Battuta d´arresto per i Los Angeles Clippers, fermati in casa dagli Indiana Pacers per 111-102.
Nelle altre due gare si segnala il successo, l´ottavo stagionale, dei New York Knicks con un grande Carmelo Anthony in campo, sui Sacramento Kings 106-98 e vittoria in trasferta degli Orlando Magic sui Detroit Pistons per 98-92.

Fonte: ansa.it

Paul Pogba è tornato su alcune dichiarazioni dei giorni scorsi che hanno destato scalpore fra i tifosi della Juventus, parlando di una “vacanza” a Torino prima di tornare a Manchester. Con un lungo post sulla sua pagina Facebook il centrocampista francese ha voluto chiarire il suo pensiero. “Tutto può essere distorto. Qualche giorno fa mi è stato chiesto come mi sento nella città di Manchester e non parlo del club. Uno dei motivi per cui ho scelto di tornare al Manchester United è perché è dove ho trascorso la mia infanzia ed è stato come tornare a casa”, ha esordito. Quindi il riconoscimento per la Juventus indicato come “il club più importante della mia carriera professionale fino ad ora. Sono molto grato e felice per l´amore, la fiducia e l´opportunità che ho avuto. Ha giocato un ruolo cruciale nel fare di me il giocatore che sono oggi”.

Pogba ha ricordato che “alla Juventus sono cresciuto, ho imparato tanto e sarò sempre grato per questo”. Il centrocampista transalpino ha quindi messo in chiaro che “non accetto che le mie parole vengano interpretate male”. “La Juventus ha un posto speciale nel mio cuore, i tifosi, il club e la città. Mi hanno fatto sentire a casa, mi hanno sempre sostenuto e sono fantastici. Allo stesso tempo, il Manchester United è il club dove sono cresciuto e ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore. Farò del mio meglio per vincere qui, rendere club e tifosi fieri di me e trasformare in realtà i miei sogni”.

Fonte: lapresse.it

Fernando Alonso è la prima scelta della Mercedes per il dopo-Nico Rosberg. Secondo il quotidiano spagnolo As, ci sarebbero stati i primi contatti fra le parti già in occasione del gala Fia a Vienna in cui Rosberg ha annunciato il ritiro. Niki Lauda sarebbe il primo sponsor dell´ex ferrarista ma anche ai vertici della Casa tedesca si guarda all´asturiano come scelta migliore per affiancare Hamilton. Anche se alla Gazzetta lo stesso Wolff ha dichiarato che l´opzione top driver è forse quella meno probabile.

INGAGGIO RIDOTTO — Alonso, dal canto suo, vorrebbe rimanere alla McLaren Honda (lo ha ribadito anche ieri alla festa Honda dove ha partecipato a Motegi) e provare a vincere lì portando avanti il progetto intrapreso dopo l´addio alla Ferrari ma la tentazione di mettersi al volante di una monoposto vincente e sfidare Lewis Hamilton alla pari è altrettanto allettante, al punto che si accontenterebbe di cifre inferiori rispetto ai 40 milioni a stagione che gli sono garantiti dall´attuale contratto. Anche Bernie Ecclestone “tifa” per l´arrivo di Alonso a Stoccarda. E l´amico ed ex F1 Pedro de la Rosa si sbilancia e dice a ´Cadena Ser´ che c´è il 50% di possibilità che l´operazione vada in porto.

GLI SCENARI — Anche in Spagna, comunque, non si escludono altri scenari. Il primo è che la Mercedes decida di puntare su uno dei giovani allevati nelle proprie accademie come Pascal Wehrlein oppure Esteban Ocon. Il secondo vedrebbe Toto Wolff optare per un secondo pilota che non dia troppo fastidio ad Hamilton e a quel punto il favorito diventerebbe Valtteri Bottas. La Mercedes avrebbe anche provato a fare un sondaggio per Nico Hulkenberg, ma la Renault avrebbe subito messo in chiaro di non voler rinunciare in alcun modo al tedesco.

Fonte: gazzetta.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.