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Sfuma la cessione di Marek Hamsik. Il capitano azzurro, almeno per il momento, non si muove. Lo ha reso noto il Napoli che, su Twitter fa sapere di aver deciso “di soprassedere alla cessione di Marek Hamsik ai cinesi poiche’ le modalita’ di pagamento della cifra pattuita non collimano con gli accordi precedentemente raggiunti”.

Il Dalian Yifang, dunque, non avra’ Marek Hamsik secondo quanto ufficializzato dal Napoli che parla di “modalita’ di pagamento della cifra pattuita” che “non collimano con gli accordi precedentemente raggiunti”. La partenza dello slovacco sembrava scontata e non e’ ancora da escludere. Ieri il centrocampista aveva spiegato che al massimo domani sarebbe partito e sempre ieri sera era stato salutato dai compagni con una festa a sorpresa. Per la cessione del capitano al Napoli sarebbero andati 18 milioni di euro piu’ due di bonus, un ingaggio da circa 9 milioni a stagione, invece, al giocatore.

Il Napoli ha deciso di “soprassedere” alla cessione di Marek Hamsik ai cinesi del Dalian in quanto le “modalità di pagamento della cifra pattuita non collimano con gli accordi precedentemente raggiunti”. E’ quanto si legge in una nota del club partenopeo.

 

Seduta mattutina oggi per il Napoli al Centro Tecnico. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina al Franchi in programma sabato alle ore 18 per l’anticipo della 23esima giornata di Serie A. La squadra ha svolto riscaldamento a secco e torello. Successivamente lavoro tattico e svolgimento di gioco. Chiusura con esercitazioni al tiro.

 

Daniele Chiffi della sezione di Padova dirigerà Lazio-Empoli, anticipo della 23/a giornata del campionato di calcio di Serie A, in programma domani sera alle 20,30 nello stadio Olimpico di Roma. A coadiuvare il fischietto veneto nella gestione della partita saranno Preti e Di Iorio, in qualità di assistenti; Nasca sarà invece il IV Uomo; Orsato, uomo Var e Di Vuolo in qualità di Avar.

 

Giampiero Ventura parla a Marte Sport Live: “Insigne? E’ già un leader dal punto di vista tecnico e adesso potrà diventarlo anche del gruppo, ha dimostrato tutto il suo valore. Lo scudetto? Ancelotti è stato chiaro, è difficile da pensare ad una rimonta considerando il ruolino di marcia della Juventus, poi ovviamente tutto può capitare. Hamsik? Da un punto di vista meramente tecnico può essere una difficoltà, ma poi ci sono tante componenti da valutare”.

 

Così Sandro Sabatini nel ‘Microfono Aperto’: “Cammino Juve? I tifosi sono incontentabili. Con l’arrivo di Ronaldo, il mercato non è stato messo in secondo piano per il resto della squadra, i cui giocatori sono tutti all’altezza. Palermo? Rischia il fallimento e la penalizzazione in classifica. La storia dice che in situazioni simili, le società son fallite, ripartite dalla D e poi tornate in serie A. Fairplay finanziario? Significa evitare di spendere senza avere le coperture in prospettiva. Faccio fatica a fare dei conti che non mi sono molto chiari. Per Paquetà e Piatek il Milan ha speso più di 70 milioni. Calendario Serie A? Se per una squadra è agevole nel girone di andata, il girone di ritorno è impegnativo o viceversa. Ai tifosi dico di non esagerare sui calcoli. Stadio di San Siro? Per Milan e Inter i benefici di avere uno stadio di proprietà sono superiori ad averlo in affitto. Gasperini? Allenatore ideale per tutte le squadre del mondo. Il dubbio è se il Gasperini dell’Atalanta può fare le stesse cose su una piazza importante. Per me difficilmente può ripetere in altri club. Un po’ come Di Francesco passato dal Sassuolo alla Roma. Eliminare la regola del gol fuoricasa in Europa che vale doppio? Stanno cercando di trovare una soluzione perché è troppo avvantaggiato chi gioca gli eventuali supplementari in casa. Mondiale? Non importa quante squadre partecipano. Le partite che contano sono dai quarti di finale in poi. Gasperini meglio di Allegri e Ancelotti? Ci vuole calma in certe affermazioni. Il Var? Chi sta rovinando il calcio italiano sono i tifosi che dicono che non si fidano, parlano senza fare un discorso saggio ed educato”.

 

Giacomo Tedesco, ex calciatore rosanero, è intervenuto nel ‘Processo’ per parlare del caos in casa Palermo: “Condivido lo sfogo di Bellusci perché la situazione è molto difficile e soltanto vincendo il campionato si può uscire da questa situazione. Per superare i problemi occorre vincere, perché senza vittorie è un fallimento. La Sicilia merita una squadra in Serie A e mi auguro che i tifosi siano vicini alla squadra. Un ritorno di Zamparini? A questo punto mi auguro che possa tornare perché non si è visto nessun altro e lui almeno ci ha regalato tanti anni di Serie A. Spero però lo faccia con la stessa passione che aveva all’inizio”.

 

 

Nessun vincitore al Camp Nou tra Barcellona e Real Madrid nel primo dei tre ‘Clasicos’ che andranno in scena da qui a un mese. Nella gara di andata valida per la semifinale di Coppa del Re, tra le due regine di Spagna finisce 1-1: al vantaggio iniziale (dopo appena 6′) di Lucas Vazquez, replica nella ripresa Malcom (12′).

 

In uno stadio gremito, oltre 90mila spettatori, gara maschiae vibrante, come sempre capita quando si trovano di fronte blaugrana e merengue, con tanti capovolgimenti di fronte, il giusto nervosismo e tante occasioni da rete: Real meglio nel primo tempo, quando è riuscito ad imbrigliare la manovra di Busquets e compagni (una delle rare partite in cui a tratti ha sofferto anche il possesso palla), grazie anche al vantaggio iniziale, frutto di una grande giocata sull’asse Benzema-Lucas Vazquez.

 

Dopo la rete subita, i blaugrana, con Messi inizialmente in panchina, si riversano nell’area del Real e prima Malcom al 20′ avrebbe la palla del pareggio, ma si fa ipnotizzare da Keylor Navas, poi al 32′ è la traversa a impedire il colpo di testa vincente di Rakitic. Il pari arriva al 12′ della ripresa, a firmarlo è l’oggetto misterioso Malcom dopo un’azione arrembante sulla sinistra, con Suarez che colpisce un altro palo, ma la palla torna in campo, sui piedi dell’ex Bordeaux che infila per il meritato pareggio.

 

Subito dopo c’è un’altra ovazione, con il Camp Nou che festeggia l’entrata in campo di Leo Messi che subito mette in subbuglio la retroguardia del Real, fermato con le buone o le cattive. Il Barca avrebbe più di un’occasione per il sorpasso ma, anzi, è il Real ad andare più vicino alla segnatura con Bale che pero’ cincischia in area e si fa stoppare sul più bello. Finisce 1-1 e tutto è rimandato al ritorno al Bernabeu il 27 febbraio.

 

Domani intanto andrà in scena la seconda semifinale che vedrà di fronte Betis Siviglia e Valencia al ‘Benito Villamarin’.

 

“I tifosi e le persone del club mi aiutano molto. Sono in una grande società, con tanti grandi giocatori e ho davanti a un grande attaccante, Mauro (Icardi, ndr). Ma lotto ogni giorno per avere un posto in squadra. Mi allenerò sempre allo stesso modo, anche se non gioco”. Così l’attaccante dell’Inter Lautaro Martinez nel corso di una lunga intervista al quotidiano argentino La Nacion.

 

Proprio con Icardi si è creato un rapporto di grande amicizia. “Mi ha aiutato molto fin dal primo giorno – aggiunge l’attaccante argentino -. Mi ha aiutato a capire alcune abitudini, mi ha spiegato cosa dovevo curare. Abbiamo stretto un ottimo rapporto, andiamo molto d’accordo fuori dal campo. Per ogni giocatore che arriva, lui come capitano della squadra è disponibile a dargli una mano. Noi due in campo insieme? Ci vuole tempo e pazienza”.

 

Il Manchester City sbanca ‘Goodison Park’ (0-2) e si porta momentaneamente in testa alla Premier, sia pure in condominio con il Liverpool, che deve pero’ ancora giocare. In casa dell’Everton, nell’anticipo della 27ª giornata, la squadra di Pep Guardiola vince con un gol per tempo nel recupero: un’incornata di Laporte, un difensore, su punizione di David Silva al 47′ pt, e una rete di Gabriel Jesus, entrato al 35′ st al posto di Aguero, al 97′ bastano per superare i Toffees e agganciare il Liverpool a 62 punti.

 

Cinquanta giorni di squalifica al giocatore e 200 euro di multa alla società. E’ questa la decisione del tribunale federale della Figc nei confronti dell’ attaccante Matteo Fusetti., 29 anni del Rovigo calcio, squadra di Prima categoria.

 

Il giocatore è stato ritenuto colpevole di aver minacciato l’arbitro Tudor Pralea della sezione Aia di Rovigo.

 

“Se mi danno tre giornate ti do fuoco alla casa” avrebbe detto Fusetti a Pralea il 13 marzo scorso quando i due si sono incontrati per caso in una pizzeria a Rovigo.

 

Al termine di un alterco é stata pronunciata la frase che ha indotto Pralea a sporgere denuncia alla Figc. Fusetti era stato espulso poco tempo prima dallo stesso Pralea nel corso della partita Boara Pisani-Colli Euganei finita 2-3 valevole per il campionato di Prima categoria. Da quest’anno il Rovigo ha rilevato il titolo del Boara Pisani e Fusetti gioca nel Rovigo.

Fonte: Telecaprisport.it-Raisport.it-RadioSportiva.it-Radio Marte

 

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.