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Finisce 2-1 l’ultima partita di questo campionato per i bianconeri.

Si chiude il campionato di Juventus e Verona, i bianconeri vincono 2-1 nel Buffon day grazie alle reti di Rugani e Pjanic. Cerci ha accorciato le distanze per il Verona.

 

Continuano le voci sul futuro di Maurizio Sarri, pare che nelle ultime ore sia molto concreto l’interesse dello Zenit, pronto a ricoprire d’oro il tecnico azzurro

Lo Zenit ha infatti pronto un maxi ingaggio da 8-9 milioni l’anno per 3 anni.

Se il prestigio e la storia della squadra non convincono a pieno Sarri, 27 milioni in 3 anni possono sicuramente essere un incentivo importante.

Lo riferisce la Gazzetta dello Sport

 

Gianni Vrenna, presidente del Crotone, è intervenuto nel corso di Si Gonfia la Rete su Radio CRC.

“Domani sarò presente al San Paolo. Cercheremo di dare tutto, ma il Napoli è una squadra fortissima. Noi del Crotone ci giocheremo la vita, scenderemo in campo con il coltello tra i denti. La nostra classifica è bugiarda e figlia di ingiustizie. Mai avrei immaginato che una squadra con i punti del Napoli non riuscisse a vincere il campionato. È da troppo che non arriva uno Scudetto al Sud. Noi una piccola mano l’abbiamo data al Napoli, fermando in casa la Juve. Non ho sentito De Laurentiis, spero domani di incontrarlo e salutarlo”.

 

L’allenatore del Genoa Davide Ballardini, alla vigilia della gara interna contro il Torino, si è soffermato sul futuro di Mattia Perin.

“Perin? “Mattia intanto gioca. Poi se ha l’opportunità di andare in una grande squadra benissimo, perchè lo merita. Il Genoa è una grande squadra ma lui ha il desiderio di giocare le coppe europee in particolare la Champions League. Vedremo cosa verrà fuori. Speriamo che venga fuori qualcosa di bello per lui. Per noi sarebbe piacevolissimo che lui restasse. Vogliamo bene a lui e se il suo desiderio è giocare in una squadra che fa le Coppe ben venga questo momento. ”

 

Gattuso ha parlato in conferenza stampa.

“Io ho parlato con Suso, non vuole andare via. Il suo problema è che ha la clausola. I giocatori passano in ufficio, qualcuno a dire stro…, altri per cose serie, ma nessuno è venuto a bussare per dire che vuole andare via. Con Suso ho parlato, lui si trova benissimo al Milan, e il suo procuratore dice le stesse cose che sto dicendo io”. “Mettiamoci in testa che in estate più di 3-4 giocatori non arriveranno, l’80-85% dei giocatori resterà – ha aggiunto – Deve arrivare gente con esperienza, professionisti in campo e a 360 gradi. Nelle partite importanti della mia gestione si è notata la mancanza di malizia ed esperienza. Vediamo cosa dirà la Uefa, se ci sarà il blocco del mercato, usciranno 3-4-5 o 6 giocatori e ne arriveranno 3 o 4”.

 

Così Spalletti in conferenza stampa.

BILANCIO — Il tecnico toscano prosegue la sua analisi: “Questi ragazzi sono stati capaci di reagire davanti a un momento importante, hanno rimesso in carreggiata il campionato. Ho sentito dire che abbiamo avuto “culo” perché la Lazio non ha vinto a Crotone. Invece della nostra sconfitta con il Sassuolo si è detto che abbiamo buttato un’occasione. Non va bene così. Io dico che i miei giocatori si sono meritati questa occasione, ho visto il loro amore e il loro attaccamento dopo la sconfitta di sabato scorso contro il Sassuolo. Si va a giocarsela senza avere un minimo di difficoltà”. Il rientro in Champions sarebbe un evento dopo gli ultimi anni grigi. “Questa prossima partita racconterà solo se giocheremo in Champions oppure no. Il lavoro rimane lì, poi è chiaro che ci sarà una differenza notevole tra giocare la coppa più bella del mondo e l’Europa League. Quest’anno abbiamo lavorato nella maniera corretta, domani sera dopo la partita ci sarà grande entusiasmo o grande delusione e verrà condizionato il giudizio, ma il lavoro è stato fatto. I miei giocatori si sono comportati sempre molto bene, ho parlato con loro subito domenica mattina dopo il Sassuolo”.
FUTURO — E il suo futuro dipenderà da domani? “Io mi trovo benissimo qui, è talmente bello che il contratto è una barzelletta, glielo metto a disposizione”. Ma nella classifica personale di Spalletti quella di domani dove si mette? “Al pari di tutte le altre importanti. I nostri tifosi si meritano la riconferma in toto, sono loro quelli importanti, loro hanno la possibilità di emettere un giudizio sul nostro campionato. Se sono venuti sempre in tanti vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto”. Domani sera bisognerà essere aggressivi senza perdere equilibrio. “Dovremo essere bravi in entrambe le fasi, sono bravissimi a giocare in verticale, Anderson e Immobile sono fortissimi in velocità, sulla conduzione della palla negli spazi. Dovremo fare molta attenzione. Conta un po’ tutto, il carattere, la tranquillità, il restare dentro la partita, l’avere quella forza mentale di non lasciarsi condizionare da quello che viene detto dai numeri, ciò che sei e ciò che hai fatto vedere. Ce la possiamo giocare alla pari con la Lazio. Loro sono forti, anche il Napoli lo è, sembra che si butti via il lavoro di Sarri. Hanno vinto quelle cose che hanno fatto divertire tutti, anche me. La Lazio ha giocato bene, meritava di andare avanti in coppa. Noi siamo stati fortunati senza Europa League? Vuol dire che non si conoscono le cose, avremmo fatto giocare Dalbert e Karamoh di più per esempio. Nessuno ci ha regalato alcunché”.
ZHANG — La società è presente: “Mister Zhang ci ha fatto un video e lo guarderemo tutti insieme, Steven è sempre con noi, mi ha chiesto di viverla senza pressione, senza trasferire pressione alla squadra perché abbiamo fatto un buon lavoro. Dal punto di vista psicologico siamo al massimo”. Chiusura su Rafinha: “Rispondo lunedì sul suo futuro, ma c’è la consapevolezza che possiamo fare tutti tante cose insieme e che abbiamo una squadra che lavora e che può dare soddisfazioni. Non vedo nessuno che vuole andare via da qui, l’Inter è una società forte”.

 

Durante il primo tempo di Juventus-Verona, i tifosi bianconeri intono costantemente cori del tipo “Napoli usa il sapone, odio Napoli”.

Quella di oggi dovrebbe essere la partita della festa scudetto e dell’addio di Buffon, ma ai tifosi juventini sembra importare di più dare voce a cori razzisti e vergognosi contro una squadra e una città che evidentemente, quest’anno, li ha spaventati più di quanto si aspettassero

 

Il Napoli Primavera è salvo! La squadra di Beoni centra la salvezza all’ultima giornata con la vittoria contro la Sampdoria raggiungendo a quota 33 punti proprio i blucerchiati. Nel primo tempo doppietta di Gaetano che segna due gol nel primo quarto d’ora della gara. Nel secondo tempo accorcia la Sampdoria con il gol di Cappelletti al 71′. La partita si scalda nel finale, all’80’ Leandrinho e Tomic lasciano in 10 entrambe le squadre prendendosi un espulsione a testa a causa di un litigio in campo, soli tre minuti dopo, per doppio giallo, Pastori, difensore della Samp, lascia i blucerchiati in nove. Con la superiorità numerica, è Ounas a chiudere i conti all’87’ che segna il gol del 3-1. Sia Napoli che Sampdoria alla fine della gara possono festeggiare una salvezza ottenuta senza passare per i play-out.

 

Clamoroso epilogo in Serie B: quando era tutto pronto per la festa, il Frosinone si suicida e fallisce clamorosamente l’appuntamento con il ritorno in A. I ciociari pareggiano 2-2 in casa contro il Foggia e così a esultare è il Parma che, grazie al 2-0 a La Spezia, aggancia i gialloblù e torna nella massima serie per lo scontro diretto a proprio favore. Finale thrilling anche in zona salvezza: l’Entella vince 1-0 a Novara condannando i piemontesi alla retrocessione in C. I liguri si giocheranno invece lo spareggio play-out contro l’Ascoli.

FLORIANO GELA LO STIRPE – Una serata drammatica a Frosinone. Ai ciociari bastava una vittoria contro un Foggia privo di motivazioni per tornare dopo due anni in Serie A, ma quella che doveva essere una festa si è trasformato in incubo. I pugliesi non regalano nulla e, anzi, passano in vantaggio al 35′ con l’ex Mazzeo. La squadra di Longo recrimina per due rigori non concessi (fallo di mano di Camporese e trattenuta su Dionisi, entrambi abbastanza netti) ma non perde la calma e nella ripresa ribalta tutto: ci pensano prima Paganini e poi un goffo autogol di Rubin a portare avanti i padroni di casa. Sembra fatta e invece a 2′ dalla fine Roberto Floriano scatta sul filo del fuorigioco e con un delizioso pallonetto supera Vigorito. Nel recupero Noppert nega il gol-promozione a Ciano e così il Frosinone rivive lo stesso incubo di 12 mesi fa: la promozione diretta sfuma per lo scontro sfavorevole rispetto al Parma. Ora ci sono i play-off, che i laziali giocheranno da terzi in classifica, ma con il morale sotto terra.

 

FA FESTA IL PARMA – E così, quasi inaspettatamente, in Serie A ci va il Parma. La squadra di D’Aversa passa 2-0 a La Spezia grazie alle reti di Ceravolo e Ciciretti. Sullo 0-1 l’ex Gilardino sbaglia anche un rigore ricevendo i fischi dei propri tifosi. Per i ducali, dopo il fallimento del 2015 e la ripartenza dai dilettanti, è la terza promozione consecutiva. Dopo il crac dell’era Ghirardi, grazie all’impegno ed alla passione di sette imprenditori del territorio, uniti alla piccola fetta di azionariato diffuso, si riuscì a ripartire nell’estate 2015, sotto la denominazione di Parma Calcio 1913, dagli inferi della serie D con rinnovato entusiasmo, record di diecimila abbonati, affidandosi alle “vecchie” glorie di metà anni Novanta: il presidente Scala, il responsabile dell’area tecnica Minotti e l’allenatore Apolloni. Campionato dominato fin dalle primissime giornate ma i cattivi risultati della stagione successiva in Lega Pro portarono al clamoroso ribaltone tecnico e dirigenziale: in panchina arriva l’emergente D’Aversa che, coadiuvato dal neo ds Faggiano, prima prova invano la rincorsa al Venezia, promosso direttamente, poi intraprende una fantastica cavalcata ai play-off fino alla finale di Firenze vinta sull’Alessandria.

 

Il resto è storia nota: l’ingresso da azionista di maggioranza dell’imprenditore cinese Jiang Lizhang, già leader del gruppo Desports, al timone del club ducale che recentemente ha acquisito in via provvisoria il Centro Sportivo di Collecchio e non era di certo costretto a centrare a tutti i costi il terzo salto al primo tentativo, che invece stasera è realtà. Un’emozione speciale per il capitano Alessandro Lucarelli che, alla soglia dei 41 anni da compiere a luglio ed unico dei reduci della rosa di serie A, entra nella leggenda, tornando titolare a distanza di appena 24 giorni dall’operazione al menisco, con la terza promozione di fila in tasca, come lui solo Baraye, ed ora potrebbe essere tentato di continuare l’avventura decennale al Parma. Per chiudere definitivamente il cerchio. “Tre anni fa ci davano per morti: si sono sbagliati. Noi siAmo AncorA quA!” scrive su Twitter il Parma Calcio 1913, con le “A” maiuscole per festeggiare il ritorno nella massima serie a soli tre anni dalla radiazione della vecchia società ducale.

LA GRIGLIA PLAY-OFF – Con Parma ed Empoli direttamente in Serie A, saranno Frosinone, Palermo, Venezia, Bari, Cittadella e Perugia a disputare i play-off per l’ultimo posto disponibile. Ciociari e siciliani direttamente in semifinale, mentre ai quarti ci saranno le sfide Venezia-Perugia e Bari-Cittadella (partita secca). Una curiosità: tre dei quattro allenatori (Inzaghi, Nesta e Grosso) sono campioni del mondo 2006. Il Palermo ha vinto 2-0 a Salerno (gol di Chochev e La Gumina), stesso risultato per il Bari in caso contro lo Spezia (Galano e Brienza), pari a reti bianche tra Venezia e Pescara, mentre il Perugia ha perso 2-1 a Empoli (Pasqual e Donnarumma dopo il vantaggio umbro di Di Carmine). Già dal prossimo weekend si parte.

IMPRESA ENTELLA, NOVARA IN C – A piangere, oltre al Frosinone, c’è anche il Novara. I piemontesi perdono 1-0 al Piola contro l’Entella e dopo tre anni retrocedono in Serie C. Eroe della serata per i liguri è Marco Crimi, autore del gol vittoria al 68′. La vittoria della Virtus vale l’aggancio ai piemontesi, condannati dallo scontro diretto. La squadra di Volpe ora disputerà il play-out contro l’Ascoli, che ha pareggiato 0-0 in casa contro il Brescia. Salve Avellino (2-1 a Terni), Cesena (1-0 alla Cremonese) e Pescara (0-0 a Venezia).
 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.