Qatar 2022: Vince il Marocco sul Belgio, ko Giappone, bene Croazia, pari fra Germania-Spagna

Basta un solo tiro nello specchio della porta alla Costa Rica per superare 1-0 il Giappone e agganciare proprio i nipponici nel gruppo E dei Mondiali in Qatar. In una partita dominata dalla noia e priva di emozioni, è un colpo a sorpresa di Fuller a dieci minuti dal 90’ a regalare la prima gioia ai centroamericani, che si rialzano dopo il tracollo dell’esordio con la Spagna. Per il Giappone occasione persa dopo la bella vittoria con la Germania.

Fonte: sportmediaset

La nazionale di Martinez delude ancora e viene battuta 2-0 dal Marocco che la scavalca in classifica. Batshuayi ha subito una grande occasione, poi nel recupero del primo tempo Ziyech beffa su punizione Courtois e sblocca il risultato, ma l’arbitro annulla (dopo l’on field review) per fuorigioco attivo di Saiss. La stessa situazione si ripete al 73’, quando Sabiri trova da fermo il vantaggio sul primo palo (ancora colpevole il portiere belga). Nel finale la chiude Aboukhlal.

La Croazia ha cercato un centravanti per tutto novembre e lo ha trovato quando ha spostato Kramaric dal centro alla fascia destra. Seconda punta atipica, diciamo. Kramaric ha segnato due gol e la Croazia ha vinto in rimonta 4-1 col Canada, passato in vantaggio dopo due minuti con Davies. La classifica parla da sola: Croazia e Marocco 4, Belgio 3, Canada 0. I nordamericani sono eliminati, ai croati basterà il pareggio all’ultima partita col Belgio.

I croati restano calmi, controllano il ritmo e alzano la qualità del palleggio, con l’8 da Madrid fondamentale per capacità di accelerare e trovare l’uomo libero. Brozovic, terzo uomo in mezzo, completa il quadro. Livaja al 35’ non trova la porta – proprio da palla di Kovacic – ma quei minuti sono decisivi per spegnere l’entusiasmo del Canada e mettere le cose in chiaro. I gol sono quasi una conseguenza. Eccoli, i gol. Al 36’ combinazione Kovacic-Perisic-Kramaric, con sinistro liberatorio del 9. Al 44’ azione di Juranovic – puntuale riscatto dopo la figuraccia su Davies – che scambia a destra, vince un rimpallo e, sulla trequarti, libera Livaja per il destro all’angolo. Il terzo gol, a 20 minuti dalla fine, è un altro tiro di Kramaric, ormai con la fiducia ad altezza Aspire Tower, uno dei grattacieli più alti di Doha. L’assist, cortesia di Ivan Perisic. Il quarto, un contropiede chiuso da Lovro Majer su assist di Orsic, con figuraccia in mondovisione di Miller. Il ricorrere di certi nomi fa capire che la Croazia del 2018, anche se con un grande ricambio generazionale, è viva e lotta per gli ottavi. Dalic sa che contro il Belgio partirà favorito. Se questo sia sufficiente, chiedetelo a De Bruyne.

Fonte: Gazzetta.it

Fonte: Gazzetta.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.