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Al Gewiss Stadium l’Inter batte in rimonta 3-1 l’Atalanta. I bergamaschi si portano in vantaggio dopo 23′ con Lookman su calcio di rigore. Nessun dubbio sul penalty concesso da Chiffi: Zapata riceva in area e viene steso da De Vrij in evidente ritardo. Al 36′ l’Inter pareggia con il solito Dzeko: cross dalla trequarti sinistra di Calhanoglu, brillante spizzata di Lautaro che mette l’ex Roma, bravo a rubare il tempo a Palomino, a tu per tu con Musso.A cavallo dell’ora di gioco l’Inter ribalta l’Atalanta e si porta sul 3-1 con uno-due nel giro di 5′. Al 56′ intelligente Mkhitaryan alla fine nell’aspettare l’arrivo di Dimarco da sinistra: cross teso, a centro area Dzeko s’impone su Maehle e la butta dentro. Inutile il salvataggio di Musso, arrivato oltre la linea. Al 61′ corner battuto teso da Calhanoglu sul primo palo, stoccata di Lautaro con l’ultimo tocco decisivo di Palomino, sfortunato autogol per il difensore al ritorno dalla squalifica. Lo stesso argentino al 77′ riapre il match: dal corner battuto da Koopmeiners in tuffo di testa batte Onana per il gol del 3-2. L’Atalanta spinge nel finale, ma l’Inter si salva e porta a casa una vittoria importante.

Finisce 1-1 all’Olimpico tra Roma e Torino. Molto meglio i granata, aggressivi e più manovrieri dei giallorossi, che invece vanno a folate, cercando le ripartenze e le giocate in profondità. L’unico squillo dei padroni di casa è frutto di un break di Camara; palla ad Abraham ed apertura per Zaniolo, che calcia forte ma alto. Poco prima della mezzora, l’arbitro Rapuano concede un rigore ai capitolini per un fallo di mano di Ricci sugli sviluppi di un angolo battuto dalla destra; il VAR, però, interviene correttamente per segnalare un precedente tocco con la testa dell’ex Empoli. Al 55′ granata in vantaggio Singo da destra disegna un pallone in area per Linetty che, lasciato solo dai difensori avversari, di testa infila Rui Patricio. Mourinho butta dentro tutte le punte per tentare la rimonta. Il tecnico portoghese viene anche espulso per proteste nei minuti finali. Al 92′ rigore per i giallorossi dopo un fallo di Djidji su Dybala: s’incarica della battuta l’ex di giornata Belotti, che centra il legno alla destra di Milinkovc-Savic. Altro legno della Roma con Dybala al 94′, sulla ribattuta della traversa arriva Matic e con una botta al volo firma l’1-1. Proteste del Torino per la posizione di Ibanez, il difensore era in fuorigioco e si trovava in traiettoria con il tiro del serbo.

Terminano i match delle 15, validi per la 15ª giornata di Serie A.

MONZA-SALERNITANA – All’U-Power Stadium il Monza batte 3-0 la Salernitana. I padroni di casa la sbloccano al 25’ con Mota Carvalho che trova con un colpo di tacco l’inserimento per Carlos Augusto, abile da posizione ravvicinata a superare Sepe. Al 35’ arriva il raddoppio con Mota Carvalho: il portoghese approfitta di un errore di Daniliuc, che si fa scavalcare da un lancio di Carlos Augusto, per involarsi verso Sepe e segna il 2-0 con un tocco ravvicinato. Al 76′ arriva il tris dei brianzoli grazie al rigore trasformato da Pessina, penalty concesso per fallo di Candreva per Mota, che viene anche espulso dopo il secondo giallo.

VERONA-SPEZIA – Al Bentegodi lo Spezia batte l’Hellas in rimonta 2-1. Verona in vantaggio al 30′ grazie ad un delizioso tocco di Simone Verdi, che rompe l’equilibrio e porta avanti la squadra di casa. Una gara equilibrata, poco spettacolare e macchiata nel finale da un bruttissimo per il portiere dello Spezia Dragowski, uscito in lacrime per un terribile infortunio alla caviglia, che probabilmente gli costerà il Mondiale in Qatar. Nella ripresa lo Spezia ribalta il match grazie ad una doppietta di Nzola. Al 53′ Ampadu avvia l’azione servendo Bastoni che con un movimento intelligente apre lo spazio per la conclusione piazzata col sinistro del centravanti. Al 69′ prende l’ascensore Nzola e sul cross morbido Bourabia la gira di testa alle spalle di Montipò.

Il Milan batte 2-1 la Fiorentina a San Siro tra tante polemiche. Milan subito in vantaggio dopo 1′: Giroud apre un’autostrada, Leao la percorre a duecento all’ora e batte Terracciano in diagonale per l’1-0 dopo appena 92 secondi. La Fiorentina non si disunisce, nonostante perda un altro giocatore per infortunio (Dodo, sostituito da Venuti) e organizza la risposta: prima va vicinissima al pareggio con Biraghi, fermato dal palo e dai guantoni di Tatarusanu, poi lo trova con Barak che sfrutta anche una deviazione di Thiaw per gonfiare la rete e fare 1-1. Nella ripresa tante occasioni, soprattutto per la Fiorentina e grandi proteste viola per l’arbitraggio di Sozza. Prima viene negato un rigore a Ikone, Tomori tocca prima il viola e poi la palla. Fiorentina che sfiora il gol con lo stesso Ikone all’89’ con Tomori che salva sulla linea a Tatarusanu batttuto. Al 92′ il gol vittoria del Milan: traversone dalla destra di Vranckx con l’uscita a vuoto di Terracciano disturbato da Rebic che tocca il portiere, pallone che rimpalla su Milenkovic che manda alle spalle del proprio estremo difensore. Dopo un lungo check del Var non viene ravvisato alcun fallo nei confronti di Terracciano.

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.