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logocalcio2La Lazio batte l’Inter 2-0 (1-0) nel posticipo della 36/a giornata della serie A. I bianconcelesti passano in vantaggio all’8′ del primo tempo con Klose, quinta rete stagionale per il tedesco, il raddoppio al 39′ della ripresa con Candreva su rigore fischiato dall’arbitro Banti per un fallo di su Keita di Murillo, che rimedia il secondo giallo e lascia l’Inter in dieci nei minuti finali. La Lazio sale a quota 51, a quattro punti dal Sassuolo. L’Inter resta ferma a 64 e dice addio definitivamente al terzo posto e quindi alla Champions, ma non si assicura nemmeno il quarto con la Fiorentina che insegue a sole quattro lunghezze.

“Prendere 3 gol in casa dal Frosinone non è da Milan, ma nonostante tutto anche oggi ho visto qualcosa di positivo”. Cristian Brocchi prova a nascondere la rabbia per il pari in rimonta a san Siro col Frosinone: un punto conquistato nel recupero e che comunque in questo momento non basta ai rossoneri per andare in Europa. “Abbiamo preso gol alla prima occasione e questo ha creato sconforto e qualche minuto di naturale difficoltà – ha detto il tecnico -: poi c’è stata una reazione, con tante occasioni create. Non è giusto dire che siamo stati disuniti e che abbiamo concesso tanto: prendere 3 gol in casa con il Frosinone non è da Milan, ma dire che siamo stati disuniti è sbagliato”. “Io ho visto qualcosa di positivo anche oggi, nonostante i tre gol presi e al di là del modulo utilizzato” ha concluso Brocchi.

“Non guarderò la gara del Tottenham, sarò l’ultimo uomo del Regno a sapere come sarà andata”. Claudio Ranieri sorride: il suo Leicester, dopo il pari con lo United, ha fatto un altro passo verso lo storico titolo della Premier League. Un punto preziosissimo perché se il Tottenham distaccato di 8 punti domani sera non batte il Chelsea per il Leicester sarà scudetto. “Ho fatto i complimenti ai ragazzi – dice Ranieri – del resto noi non siamo bravi come le grandi, ma facciamo cose eccezionali perché sappiamo lottare con tutti”. Anche con lo United: “Ci aspettavamo che sarebbe stata dura.
Il Manchester United ha grandi campioni – ha detto Ranieri -.
Noi non abbiamo iniziato benissimo, forse eravamo un po’ tesi e senza Vardy mancava la profondità. Siamo stati bravi a restare calmi e compatti e dopo il pareggio abbiamo preso più coraggio. Domani sarò l’ultimo uomo nel Regno Unito che guarderà la partita del Tottenham. Ringrazio i tifosi perché se stiamo facendo questo è merito soprattutto dei tifosi”.

“C’è poco da sorridere, Milan non sorride per niente, perché venivamo dal pareggio col Carpi e dalla sconfitta di Verona, oggi poi il pareggio in casa col Frosinone. E quindi c’è poco da sorridere e tanto da lavorare”.
Luca Antonelli non cerca alibi per i rossoneri dopo il 3-3 in rimonta col Frosinone: “Siamo stati anche un po’ sfortunati, è stato bravissimo anche il loro portiere. Abbiamo creato veramente tantissime palle gol – prosegue -, noi dobbiamo pensare solo a lavorare e a fare quello che ci chiede il mister, anche se in poco tempo non è facile, però penso che oggi qualcosa si sia visto. Abbiamo due partite, più la finale di Coppa Italia, che diventa fondamentale. Che aria tirava nello spogliatoio? Ovviamente non bella, perché pareggiare in casa contro la penultima in classifica, dopo che venivamo dalla sconfitta contro l’ultima, non è una bella cosa. Mancano tre partite, inclusa la finale di Coppa Italia. Speriamo in un passo falso del Sassuolo in campionato e noi dobbiamo vincerle tutte e due”.

“Con Inzaghi abbiamo parlato all’inizio, siamo stati chiari: non vogliamo mettergli pressione, ma vogliamo dargli la possibilità di fare questo miniciclo e quindi prendere una decisione sulla sua permanenza.
Di sicuro i risultati potrebbero spingerci a prendere una decisione, ma sicuramente a fine stagione ci saranno dei cambiamenti: la Lazio dell’anno prossimo sarà una Lazio differente”. Igli Tare, dopo una stagione decisamente poco brillante della Lazio, guarda al prossimo anno. “Non vedo difficoltà – sottolinea il ds biancoceleste -: abbiamo parlato chiaro con tutta la squadra, per quanto riguarda il futuro.
Chiunque non si senta valorizzato da questa squadra avrà la possibilità di cambiare. Candreva e Biglia? Non sono bravo a fare valutazioni: sono giocatori di pregio, che hanno un valore importante. Prenderemo in considerazione qualsiasi situazione, per il bene della Lazio. Anche in entrata, il nome della Lazio attira ancora”.

“Siamo andanti in serie A con un fatturato di quattro milioni lordi di stipendi, più uno di spese”. Ecco quanto è costata l’inattesa promozione del Crotone, raccontata dal presidente Raffaele Vrenna. “Ad agosto dello scorso anno avevamo costruito un’ottima squadra, con il primo obiettivo di raggiungere la salvezza. E poi per puntare ai playoff – ha spiegato il presidente del club calabrese -. A Milano in coppa Italia (quando il Milan fu costretto ai supplementari per approdare agli ottavi, ndr) mi sono reso contro che potevamo vincere questo campionato”.
Il principale artefice del ‘miracolo’ Crotone è stato il tecnico Ivan Juric, che ha diversi pretendenti. Resterà? “Domani ci incontreremo, è sotto contratto. Decideremo insieme cosa fare in futuro”.

ANSA

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.