Calcio e cronaca

Barça-Napoli potrebbe giocarsi a porte chiuse! Arrivano nuove notizie dai media spagnoli relativi alle misure di sicurezza possibili per la sfida in programma al Camp Nou il prossimo 18 marzo. A scriverlo è Mundo Deportivo, che riporta informazioni rivelate dal quotidiano ‘L’Esportiu”, secondo cui verrà presa la decisione di giocare la gara a porte chiuse.

“Nei prossimi giorni verrà comunicata la decisione del Governo spagnolo di giocare Barcellona-Napoli a porte chiuse”. Scrive il portale online ‘L’esportiudecatalunya’ che spiega come in un primo momento non si era valutata la possibilità di giocare a porte chiuse perché Napoli era fuori dalla zona rossa del contagio del CoronaVirus in Italia.

La crescita dei contagi in Italia, si legge, ha portato ad un cambio di orientamento secondo i criteri che hanno indotto ad annullare la maratona di Barcellona, fissata per il 15 marzo. Secondo le informazioni raccolte, la decisione è stata presa lo scorso sabato dal Segretario generale dello sport, dal Ministero dell’Interno e della Salute. Si attendono ora conferme in tal senso.-tuttonapoli.net-

 

Il Napoli in ansia per le condizioni di Nikola Maksimovic. Lo scrive l’edizione odierna di Repubblica, che parla delle condizioni fisiche del difensore che in queste settimane è diventato un punto fermo di Gattuso dopo l’infortunio di Kalidou Koulibaly.

Il quotidiano scrive che sulle condizioni del centrale filtra meno ottimismo nelle ultime ore, in quanto il difensore serbo “sperava che si trattasse di un banale crampo, sul momento, ma gli esami strumentali previsti per stamattina potrebbero rivelare l’esistenza di un problema più serio e c’è il timore per lui di uno stop non breve” si legge. Novità dunque attese nelle prossime ore.-tuttonapoli.net-

 

Manca solo l’ufficialità, ma Rino Gattuso sarà l’allenatore del Napoli anche nella prossima stagione. Ne è sicura la Gazzetta dello Sport, che nella sua edizione odierna scrive di un tecnico che ha saputo meritarsi la conferma da parte di Aurelio De Laurentiis, che dovrà ufficializzare l’intesa quando verrà definito in tutti i particolari il nuovo accordo. Spiega il quotidiano che nell’incontro di giovedì Gattuso e De Laurentiis hanno discusso del nuovo organico, accennando ad eventuali cessioni e discutendo su come riorganizzare il progetto Napoli.-tuttonapoli.net-

 

(ANSA) – ROMA, 09 MAR – Barcellona-Napoli, ritorno degli ottavi di Champions League in programma mercoledì 18 marzo, potrebbe giocarsi a porte chiuse. Lo scrive Marca, spiegando che le autorità catalane sono contrarie all’accesso del pubblico al Nou Camp, come misura di prevenzione per il coronavirus. “Al momento è un’ipotesi, non è stato ancora deciso nulla, prima dobbiamo parlare con il Barcellona. Per questo ci incontreremo tra oggi e domani – ha dichiarato Gerard Figueras, segretario generale dello sport della Generalitat, a Catalunya Radio – La prudenza raccomanda di giocare a porte chiuse. Dal mondo dello sport dobbiamo cercare di essere più rigorosi possibile con l’applicazione di protocolli e raccomandazioni sulla salute, nonostante ciò abbia conseguenze sportive ed economiche”. La maratona di Barcellona, ;;che doveva svolgersi domenica 15 marzo, è stata già rinviata al 25 ottobre per “continuare a lavorare sul contenimento del coronavirus”. (ANSA).

 

Il Napoli riprenderà oggi gli allenamenti al Centro Tecnico. Lo annuncia la SSC Napoli sul proprio sito ufficiale: “Gli azzurri preparano il match contro il Verona al Bentegodi in programma venerdì per la 27esima giornata di Serie A (ore 18.30)” si legge nella nota diffusa dal club. Resta da capire che tipo di decisioni verranno prese sul campionato, che potrebbe essere sospeso nell’incontro in programma martedì.tuttonapoli.net

 

ROMA – Coronavirus rischia 60% della popolazione, il contagio può toccare, può arrivare al 60% della popolazione. Lo dice in una intervista a La Stampa Walter Ricciardi che osserva e valuta stando al fianco di Speranza ministro della Sanità. Se non si ferma, se i comportamenti della gente non lo fermano, il contagio può arrivare al 60 per cento della popolazione. Se non lo ferma la gente, non il governo. Fate i conti: farebbe 36 milioni di contagiati, tre milioni e mezzo di persone da mettere in ospedale, circa un milione di morti. Non è, non sta scritto da nessuna parte che debba andare e finire in catastrofe ed ecatombe. Coronavirus può essere fermato molto prima che contagi anche solo il 5 o il 10, il 20 per cento della popolazione, figurarsi il 60 per cento. Se la gente lo ferma. Se la gente capisce. Se la gente sta a casa.

Ma molti, moltissimi non capiscono, non vogliono capire. Sorge il dubbio molti non sappiano capire. Il litorale di Ostia ieri era pieno di persone l’una vicina all’altra in collettiva vacanza al sole, tutti o quasi auto illusi dall’ennesima idiozia di successo, quella che il mare fa bene e ammazza il virus. Moltissimi al mare a Rimini, Rimini provincia e luogo dove il Decreto impone, più corretto dire implora, di muoversi il meno possibile da casa.E la sera a Roma, a Napoli e in moltissime città italiane grandi e piccole come sempre i giovani si danno appuntamento in piazza o al bar o al pub per fare gruppo, stare insieme. Esattamente quello che non dovrebbero fare: stare insieme. Le scuole chiuse sono tanti, troppi quelli che le trasformano in vacanza, così portano i bambini a giocare tutti insieme al parco. E invece i bambini andrebbero tenuti a casa.

A casa andrebbero tenuti ovunque i nonni. A casa dovrebbero restare anche i giovani. Ma milioni di italiani di tutte le età recalcitrano, fanno spallucce, non sentono, non vedono, non vogliono fare né l’uno né l’altro. E coronavirus, se non lo ferma la gente, nessuno lo ferma. Lo stop al contagio non può essere delegato al governo, ai medici, alla fortuna, al caso. Coronavirus lo deve fermare la gente. Gente ammalata di grave indolenza a capire. Un articolo del Sole 24 Ore chiedeva a noi tutti di smentire…Einstein. Einstein che sosteneva solo due cose fossero infinite: l’universo e la stupidità umana. Spiagge di giorno e movida alla sera di troppa gente italiana sta tutt’altro che smentendo Einstein.

Il contagio di suo avanza, medici, epidemiologi e tecnici si aspettano almeno altri otto giorni di crescita dei casi. Altri lotto giorni almeno da mille a duemila casi al giorno. Poi, forse, la speranza del picco. Tra otto giorni, cioè, visto che contagio raddoppia ogni 2,5 giorni, e dati i circa settemila casi ad ieri, 14 mila tra tre giorni, 28 mila tra sei giorni e 50 mila tra otto giorni. Al mare tutti insieme, al pub tutti insieme…davvero qualcuno li perdoni perché davvero non sanno quello che fanno.blitzquotidiano.it

 

MODENA – Le rivolte nelle carceri italiane di domenica 8 marzo in seguito alle restrizioni ai colloqui imposte per far fronte all’emergenza coronavirus sono costate la vita a tre persone. Tre detenuti del carcere di Modena sono morti, mentre a Pavia due agenti di polizia penitenziaria sono stati presi in ostaggio.

Oltre ai tre morti, a Modena altri detenuti sono stati portati in ospedale. Sei sono considerati più gravi, quattro di questi sono ricoverati in terapia intensiva con prognosi riservata. In tutto sono 18 i pazienti trattati, in gran parte per intossicazione. Ferite lievi anche per tre guardie e sette sanitari.Altri due detenuti degli istituti penitenziari di Verone Alessandria sono morti per un’overdose da psicofarmaci. I due avevano approfittato delle proteste nelle carceri, esplose in seguito alle nuove disposizioni per il coronavirus, per sottrarre psicofarmaci dall’infermeria.

Anche i decessi a Modena sarebbero legati all’abuso di farmaci, in particolare di oppioidi in un caso, di benzodiazepine in un altro, mentre terzo detenuto è stato rinvenuto in stato cianotico, e al momento non si conoscono le cause.

Le tre morti sono avvenute durante la rivolta nel carcere emiliano scoppiata in segno di protesta per le restrizioni ai colloqui. Trasferiti dal penitenziario in altre carceri 70/80 detenuti, quelli che avrebbero raggiunto il cortile tentando di evadere. Altri due detenuti sono in rianimazione. Non si escludono scontri tra gli stessi detenuti del penitenziario, in parte non d’accordo con la protesta in atto forse temendone le conseguenze.

“Devastato anche il carcere di Modena dopo quello di Salerno e di Poggioreale, trasferiti 70/80 detenuti in altre carceri”, hanno dichiarato Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobasso, segretario nazionale. “Si tratta solo di quei detenuti – spiega Durante – che erano riusciti a raggiungere il cortile, per tentare di evadere. Al momento, ci riferiscono i colleghi, gli altri detenuti si trovano all’interno del carcere, dove sono barricati e probabilmente in possesso di armi improprie. Si sta valutando come e quando intervenire per ripristinare la legalità, all’interno di un carcere che, da quanto ci viene riferito, è ormai completamente distrutto”.

Un’altra rivolta c’è stata anche nel penitenziario di Pavia, dove i detenuti hanno preso in ostaggio due agenti di polizia penitenziaria nella casa circondariale Torre del Gallo. I detenuti hanno rubato le chiavi delle celle agli agenti e hanno liberato decine carcerati.

I sindacati Uilpa e Sappe parlano di “devastazione” con i detenuti che si stanno picchiando tra di loro. Sarebbero in arrivo da San Vittore e Opera, secondo le stesse fonti, agenti di rinforzo. La rivolta è iniziata verso le 19.30 di domenica 8 marzo ed è nata, come a Modena, per il divieto delle visite dei parenti a causa delle norme di contenimento del coronavirus. (Fonti: Agi, Ansa)

 

ROMA – Grate per far rispettare il metro di distanza.

Hanno preso dei mattoni forati e delle grate da cantiere, le hanno posizionate alla distanza di un metro dal bancone del bar e così, questa mattina (lunedì 9 marzo), hanno servito caffè e cornetti ai loro clienti in piena regola, speriamo, per l’emergenza coronavirus.L’iniziativa è di Piergiorgio Vallotto titolare del Totobar di Torreselle, frazione di Piombino Dese nel Padovano. “E’ iniziata come una goliardata – dice Vallotto – ma un ‘gioco’ che rimane suscitando commenti divertiti o meno ma che serve a sdrammatizzare l’allarme Coronavirus”. “Non è una cosa solo per oggi – aggiunge – la terremo fino alla fine delle restrizioni da ‘zona rossa’ e siamo già d’accordo con il sindaco per fare il taglio del nastro al momento in cui la toglieremo: una inaugurazione al contrario”.

Coronavirus, Gallera: “Forse le misure andranno inasprite”
“Se tutto questo ancora non serve, forse vanno inasprite” le misure per limitare il contagio del Coronavirus: questo ha detto a Mattino 5 l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, e queste saranno “sui trasporti e sulla libertà di movimento”. I posti in terapia intensiva occupati da pazienti di Coronavirus il 28 febbraio “erano 57, adesso sono 399, il 700% in più e cosa succederà fra dieci giorni?”. “L’alternativa è che la gente capisca e si autolimiti – ha aggiunto – o serviranno forse misure più drastiche, o dovremo prendere atto che non riusciamo più a curare le persone. Cose che entrambe non vorrei mai”.

Fonte: Ansa.

 

ROMA – Maurizio Sarri batte l’Inter e poi a fine partita dice la sua sulla possibilità di fermare il campionato per via dell’emergenza coronavirus:

“Io posso parlare di calcio, ma se c’è una categoria di persone che mi fa paura sono i tuttologi. Io faccio l’allenatore e la mia conoscenza è troppo limitata per avere un’idea precisa su cosa sia giusto fare. L’unica cosa che mi sono domandato oggi è se sia giusto togliere due ore di divertimento e svago alle persone chiuse in casa. La sensazione della paura quando giochi non ce l’hai, ma quanto sia grande questo rischio per noi non lo so”.Capitolo Dybala.

“È una considerazione che ho fatto ieri col mio staff, perché partendo con Douglas Costa titolare avevamo più soluzioni a partita in corso. Dybala, ma anche Cuadrado spostato alto. Sapevamo che Paulo poteva essere la carta giusta per vincerla”.

Capitolo Ramsey,

“Ramsey sostiene che quella di mezzala è la sua posizione, perché ha più campo davanti e vede meglio i tempi di inserimento. Sicuramente anche a livello fisico è migliorato rispetto a quando faceva il trequartista, però ora in quel ruolo sta facendo bene”.

Fonte: Ansa, La Gazzetta dello Sport.

 

TORINO – Porte aperte o chiuse il risultato non cambia. La Juve ha battuto per la seconda volta in stagione l’Inter ed è tornata al comando del campionato italiano di calcio di Serie A a più uno sulla Lazio di Simone Inzaghi.

Juventus-Inter 2-0 è il trionfo di Sarri, le sue scelte risultano decisive.
Dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio, terminato sul risultato di zero a zero, la Juve è uscita nella ripresa dove è andata a vincere la sfida scudetto con le marcature di Ramsey e Dybala.Sarri ha azzeccato tutte le scelte, dalla formazione iniziale a sorpresa, senza Dybala, ai cambi decisivi nella ripresa, l’ingresso in campo della Joya, con i calciatori dell’Inter stanchi, è stata una mossa geniale.

Sono bastati venti minuti di “Dygualdo” per chiudere definitivamente i giochi. Il tridente composto da Dybala, Higuain e Cristiano Ronaldo è rimasto in campo dal 60′ all’80’, venti minuti che hanno perso ai bianconeri di portarsi sul due a zero chiudendo definitivamente i giochi.

La Juve è passata in vantaggio al 55′ con un gol segnato da Ramsey su assist di Cristiano Ronaldo. Il trequartista gallese ha risolto una mischia nell’area di rigore nerazzurra battendo Handanovic con un rasoterra imparabile.

Poi è entrato in campo Dybala e la Juve ha chiuso la partita. Al 67′, l’argentino ha raccolto un lancio lungo dalla difesa, ha dribblato Young con uno stop da favola, ha duettato con Ramsey e ha battuto Handanovic con una puntata imprendibile.

Nel finale di partita, il secondo portiere dell’Inter, Padelli, è stato espulso dalla panchina per proteste veementi nei confronti dell’arbitro. Proteste che sono state facilmente ascoltate visto che non c’erano nemmeno i tifosi sugli spalti.

La vittoria della Juve elimina l’Inter dalla corsa per lo scudetto (sempre che il campionato non venga sospeso martedì prossimo in seguito alle ormai note vicende del coronavirus…). Adesso gli uomini allenati da Antonio Conte sono scivolati a otto punti dalla Lazio ed a nove punti dalla Juventus (anche se hanno ancora da recuperare la gara contro la Sampdoria).blitzquotidiano.it

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.