Calcio Napoli: Bucchioni, Lollobrigida, Iavarone, Paganin, Pardo, Iannone, Pistocchi e Accardi a Radio Crc

hamsiknapolipalA Radio Crc è intervenuto Enzo Bucchioni, giornalista: “La Dinamo Kiev è un parente lontano di quella squadra che tutti conoscevamo. Adesso è una squadra abbastanza lenta, con poche idee, ma in Champions fuori casa le cautele devono essere infinite perché tutte le partite sono complicate. La Dinamo Kiev si esprime ebbene in casa, ma il Napoli con velocità e fraseggio visto a Palermo non dovrebbe aver problemi. Non è vero che i giocatori arrivati a Napoli non sono pronti e Zielinki lo dimostra. Tutti e 25 i giocatori devono essere pronti, poi sta all’allenatore decidere quando e come schierarli perché il limite dello scorso anno del Napoli era la rosa corta mentre quest’anno il materiale umano a disposizione l’allenatore ce l’ha e deve farne buon uso. Mertens ha una velocità nel breve unica e contro una squadra macchinosa come la Dinamo Kiev potrebbe essere l’arma in più del Napoli provando a fregarli nella rapidità”.

Marco Lollobrigida, giornalista: “Hamsik è una bellissima creatura del calcio ed ha un’intelligenza tattica incredibile. Lo slovacco è diventato un intermedio totale e impiegato nella collocazione tattica di Sarri riesce ad esaltarsi anche in fase di non possesso. Il miglior allenatore è che tira fuori il talento da ogni calciatore e Sarri lo sta facendo non solo con Hamsik. Zielinski a Palermo ha giocato benissimo, ma sono convinto che il suo talento sia ancora sconosciuto perché può fare tutto, anche il trequartista o la seconda punta. Sarri lo ha voluto fortemente perché ne conosce le capacità ai più nascoste e sono convinto che farà benissimo. Il Napoli dopo la Juventus credo sia la squadra più forte. La Roma è episodica ed è questo il grande limite della squadra giallorossa che alterna grandi momenti di gioco ad altri di completo blackout. Il Napoli invece ha una struttura di gioco ed una mentalità che sta crescendo e l’assenza di Higuain aiuta la Juventus, ma non penalizza il Napoli. La Roma, invece, ha ancora un giocatore di 40 anni che deve entrare e risolvere le partite e questo fa pensare nonostante si parli di uno dei più grandi del calcio italiano come Totti”.

Toni Iavarone, giornalista: “Hamsik è tecnicamente molto forte, ha grande qualità e sbloccare la partita di Palermo per esempio non era facile. Hamsik non è uno di quei giocatori di lotta e di avventura per cui nelle parte difficili a volte si perde, ma è indubbiamente un punto fermo della squadra. Con Higuain il Napoli ha perso tanto, ma non dobbiamo dircelo ogni 15 minuti, è necessario essere pragmatici e guardare avanti. Sono arrivati però dal mercato estivo tanti giovani, di prospettiva ma anche di valore. Zielinski per esempio ha subito dimostrato di essere un affare, stesso dicasi per Milik su cui però c’è da lavorare perchè non è ancora pronto”.

Massimo Paganin, allenatore: “Hamsik sta migliorando molto. I trascorsi con Benitez da trequartista gli sono serviti molto perché adesso legge meglio il tempo e riesce ad inserirsi tra le linee con maggiore facilità. Hamsik è un simbolo del Napoli e questo migliora l’autostima e la consapevolezza del giocatore. Gli obiettivi del Napoli credo siano quelli di crescita. La profondità della rosa è determinante per cui è vero che il Napoli ha perso Higuain, ma la responsabilità e la consapevolezza va suddivisa sui giocatori rimasti e quelli arrivati. Il gruppo azzurro sta diventando un gruppo importante e sarà determinante provare a migliorare in campionato e andare quanto più avanti possibile in Champions”.

Pierluigi Pardo, giornalista: “La Champions logora chi non la fa e non ci sono grandi dubbi: il Napoli deve affrontarla con fierezza perché è il punto di arrivo di ogni calciatore. Bisogna convivere con questa euforia e trasformarla in qualcosa di positivo. La mentalità del Napoli è quella giusta e quando si gioca in certi stadi in giro per l’Europa bisogna avere la serenità e la volontà di giocare a pallone. In certe trasferte può aumentare l’agonismo, ma dal punto di vista tecnico il Napoli se la gioca con tutte. Certo, è un metro dietro le grandissime d’Europa, ma in seconda fascia c’è a testa alta ed è la prima volta che accade. Credo che il Napoli sia capitato in un buon girone e adesso tocca agli uomini di Sarri provare ad arrivare primi. Le prime giornate hanno confermato la sensazione che il Napoli sia una grande squadra con o senza Higuain. La qualità del gioco offensivo azzurro è stata riconfermata e alla fine il dato politico è che il Napoli ha un grande gioco offensivo mentre deve un pò migliorare nella fase difensiva. La Roma ha buone qualità dal punto di vista offensivo, ma forse pochi ricambi a centrocampo. Vedo una squadra frastornata, ma sarà una settimana per poter voltare pagina. Mi sembra nettamente inferiore al Napoli in questo momento mentre l’Inter ha molto talento, ma il tecnico non ha ancora trovato la quadra”.

Antonio Iannone, ex arbitro: “Se c’è un contatto falloso e una caduta naturale si deve dare il rigore, se invece non c’è un contatto falloso come quello su Dzeko, Giacomelli valuta male e sbaglia a concedere il rigore. Il calcio è un gioco fatto di contatti e l’arbitro bravo deve selezionarli, valutarli e quelli fallosi sanzionarli. Ma a mio avviso, non era rigore per la Roma. Non mi sono reso conto che Totti per esultare si sia tolto la maglia e non abbia ricevuto l’ammonizione. Se è andata davvero così, Giacomelli ancora una voltano è stato bravo”.

Maurizio Pistocchi, giornalista: “Il Napoli nonostante ha cambiato parecchie cose rispetto all’anno scorso e abbia perso il capocannoniere della serie A, continua a produrre gioco e segare tanto avendo assunto una identità di gioco preciso. Il collettivo ha sopperito alle individualità e bisogna fare questo per essere competitivi a livello internazionale. Siamo però ad inizio stagione e la condizione fisica non può essere al 100%, ma nonostante ciò il Napoli corre bene. La Dinamo lavora molto bene, ha una grande storia e dei giovani che pochi conoscono ma che potrebbero essere delle sorprese. Sarri studia tanto, va nel dettaglio e non si farà sorprendere in Champions League. La rosa del Napoli è migliore rispetto all’anno scorso e sufficientemente competitiva per giocare ogni 3 giorni. Il problema è che sono arrivati tanti giovani che hanno bisogno di tempo per assimilare i meccanismi di gioco di Sarri. Il tecnico deve avere un po’ di pazienza e capire che una squadra di livello internazionale come il Napoli è impegnata così tanto proprio perché disputa le coppe”.

Beppe Accardi : “Mi sono divertito a Palermo, è un piacere veder giocare il Napoli e a livello di gioco credo che quella azzurra sia una macchina quasi perfetta. Questo Napoli funziona dappertutto, anche a Kiev perché c’è una grande qualità e i giocatori hanno capito cosa vuole l’allenatore. La cosa più bella a Palermo è stata vedere ad un certo punto Insigne che faceva il terzino destro e Hamsik il terzino sinistro e questo vuol dire che tutti i giocatori si sacrificano. Il Napoli non lascia mai scoperti gli spazi e i giocatori hanno raggiunto una maturità tale da andare a coprire se vedono spazi vuoti e solo quando si lavora di squadra si possono raggiungere certi risultati. Milik può diventare più forte di Higuain perché dal punto di vista dei movimenti e del gioco ha qualità importantissime, ma un allenatore ha il diritto e dovere di abbassare i toni e probabilmente l’intervista di Sarri è stata indirizzata ai giocatori affinché non siano caricati di troppe responsabilità. Prendere l’eredità di Higuain non è semplice, ma il Napoli deve guardare al futuro in modo ottimistico perché il presente fa presagire cose molto positive. Diawara ha qualità importanti, è giovane ed ha davanti a sé un futuro importante. Ogni giorno, il Napoli può aspettarsi una sorpresa perché questa squadra è bella da vedere ed ha la forza e la capacitò di gestire la partita”.

Aleksey Klykov, socio dell’agente di Jarmolenko, centrocampista della Dinamo Kiev: “C’è grande attesa per Dinamo Kiev-Napoli, basti pensare che ci saranno quasi 60mila persone allo stadio Olimpico e questo dimostra l’interesse che c’è attorno al match di Champions League. La Dinamo arriva bene a questa partita, ha disputato una buona performance contro lo Shaktar. Jarmolenko sarà il pericolo principale per il Napoli, soprattutto se sarà al 100% della condizione fisica. Il Napoli è una squadra ben organizzata e in questo momento sono tre gli uomini azzurri maggiormente pericolosi: Mertens, Insigne e Hamsik e poi c’è Milik che ha uno score interessante. Per la Dinamo oltre a Jarmolenko, il Napoli dovrà fare attenzione a Júnior Moraes che ha già segnato 4 gol in campionato. Secondo me, la Dinamo è favorita in questo match perché ha una buona esperienza in Champions League, a differenza del Napoli che ha una piccola storia in questa competizione. Domani, la Dinamo giocherà col 4-2-3-1. Jarmolenko, un futuro in Italia? Roma e Milan sono state interessate al ragazzo, credo possa fare bene in Italia”.

 

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.