“È un periodo negativo, sentiamo troppo le pressioni”. Maurizio Sarri è affranto dopo la sconfitta con il Besiktas e riconosce che è l’indice di un momento psicologicamente difficile in seno al gruppo. “È un momento in cui ci complichiamo le partite da soli e poi le partite vengono più difficili. Dobbiamo pensare a giocare per divertirsi, ad attuare un calcio più spensierato. Il Il risultato è inficiato da un po’ di episodi, niente ci va per il verso giusto. Ma bisogna sapere reagire”.
Il tecnico azzurro prova a vedere gli aspetti positivi: “Abbiamo fatto bene, escluso dei momenti in cui abbiamo accusato dei contraccolpi: dopo il rigore sbagliato abbiamo avuto 10′ di passività e il gol preso nel finale ci ha fatto finire la partita con 5′ d’anticipo. Giochiamo bene a tratti ma con un filo di preoccupazione di troppo che ci complica le partite. Ci dispiace ma la sensazione era che avessimo una rabbia nettamente superiore a quella vista con la Roma. Ho avuto delle sensazioni nettamente più positive, anche se gli eventi non ci hanno aiutato, come dimostra il loro gol del 3-2 in fuorigioco”. Non è piaciuta la difesa e Sarri ammette: “La fase difensiva è stata a momenti disordinata, anche se nei gol presi la difesa c’entra poco. Bisogna ritrovare spensieratezza e riaccorciare la squadra tatticamente. Faremmo meno errori. In fase offensiva, a sprazzi, invece, ho visto del nostro gioco. È un piccolo passo positivo”. Sarri conclude tornando a parlare di pressioni eccessive: “Venendo da un campionato di alto livello ci hanno messo delle etichette che non sono le nostre. Abbiamo ringiovanito la squadra e quindi avviato un percorso nuovo. Non dobbiamo dimenticarlo”.
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