Calcio-News

Finite le tre gare delle 15: il Torino supera di misura 1-0 il Bologna, Fiorentina (prossimo avversario del Napoli) batte 1-0 la Spal e infine goleada della Sampdoria: 5-1 al Brescia con i padroni di casa che hanno rimontato dopo l’iniziale vantaggio dei lombardi. DI SEGUITO RISULTATI E MARCATORI:
Torino-Bologna 1-0 (11′ Berenguer)
Fiorentina-Spal 1-0 (82′ Pezzella)
Sampdoria-Brescia 5-1 (12′ Chancellor, 34′ Linetty, 48′ Jankto, 69′, 92′ Quagliarella, 77′ Caprari)
Finita la gara tra Udinese e Sassuolo. I friulani battono 3-0 gli emiliani grazie alla reti al 14′ di Okaka, al 68′ di Sema e al 91′ di De Paul. Ottima prova della squadra di Gotti che ha meritato la vittoria nel lunch match del 19° turno di Serie A. La squadra di De Zerbi si è svegliata troppo tardi sfiorando più volte la rete nel finale
I GOL – L’Udinese sblocca la partita con la rete di Okaka: corner corto di De Paul, che la mette sulla testa dell’attaccante che devia forte e batte Consigli. Il raddoppio arriva con un’azione di contropiede meravigliosa dell’Udinese, conclusa dalla rasoiata di Sema ben servito da Fofana. Il punto esclamativo alla gara lo mette De Paul: contropiede orchestrato da Fofana. Controllo in corsa dell’argentino, pallone in diagonale e Consigli che non può nulla.-tuttonapoli.net-

Dopo la gara contro la Lazio, il Napoli ha ripreso questa mattina gli allenamenti al Centro Tecnico. Gli azzurri preparano il match di ottavi di finale di Coppa Italia contro il Perugia in programma martedì al San Paolo (ore 15).
La squadra si è divisa in due gruppi. Coloro che hanno giocato dall’inizio all’Olimpico hanno svolto lavoro di scarico in palestra. Gli altri uomini della rosa, sul campo 1, sono stati impegnati in riscaldamento col pallone e attivazione in avvio sessione. Successivamente lavoro tecnico individuale e seduta tecnico tattica. Chiusura con partitina a campo ridotto 6 contro 6.
Younes e Meret sono rientrati in gruppo. Prima apparizione di Diego Demme al Centro Tecnico. Il centrocampista ha visitato la struttura.-tuttonapoli.net-

Nella conferenza stampa post-partita, Gennaro Gattuso in diversi passaggi è tornato a criticare duramente la gestione di Carlo Ancelotti, facendo riferimento alla necessità di tornare agli anni di Sarri.
Il Napoli s’è fatto il sesto gol da solo. Nel primo tempo squadra troppo bassa? “C’era poco spazio, non si può avere agonismo perché corri massimo 10 metri senza spazi, riuscivamo ad uscire ma poi dopo non ci venivano a prendere ma ci aspettavano e dovevamo essere più bravi a muoverci, non solo a cercare la profondità. In questo momento non siamo una squadra pensante, per tanti anni il Napoli è stato pensante (con Sarri, ndr). Gli errori arrivano anche perché pensiamo a tante cose, a lavorare di reparto, ad accorciare, a lavorare sulle catene, i giocatori venivano da un calcio diverso, per tanti mesi hanno giocato un calcio diverso. Due anni fa si pensava, si saliva, si stava nei 25 metri, ora dobbiamo tornare a pensare, è questo il problema grave”.
Sugli obiettivi di classifica. “Io sono il primo responsabile quando i risultati non arrivano, non mi sto tirando fuori. Non riusciamo a vincere ma non possiamo pensare alla classifica, alla Champions, all’Europa League, ora dobbiamo pensare a migliorare, allenarla giorno dopo giorno per vedere miglioramenti. Nessuno pensava che non ci fossero problemi, altrimenti non starei qui oggi. Ci sono stati momenti negativi, la squadra ha toccato il fondo, a tratti da 3 settimane si sono visti miglioramenti”. -tuttonapoli.net-

Amici di Tuttonapoli, buonasera e benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Gennaro Gattuso dopo la gara contro la Lazio.

20.33 – Inizia la conferenza stampa

Come mai i cambi così tardi? “Perché vedo che la squadra sta bene, tiene bene il campo e non cambio. La squadra fa le cose che chiedo, non è obbligatorio fare il cambio”.

Miglior gara della sua gestione? “Primi 45′ di possesso sterile, gli abbiamo fatto il solletico, potevamo fare meglio. Nella ripresa abbiamo lavorato bene sulle catene esterne, sviluppavamo meglio il gioco, poi c’è stato un errore e la responsabilità dell’errore è mia perché sono io che chiedo al portiere di uscire sempre dal basso e rischiare, ci alleniamo così e ci sta che il portiere possa sbagliare. Il portiere è fondamentale nel farti uscire dalla pressione della Lazio, Ospina oggi l’ha fatto 7-8 volte con le imbucate”.

Uscire sconfitti ma da padroni del campo, è una mazzata psicologica? “Abbiamo bisogno maledettamente di una serie di risultati, la squadra è viva, in 16 allenamenti abbiamo sviluppato questo gioco, di solito ne servono 45. Siamo sulla strada giusta, ma vallo a raccontare ai giocatori, io ho fatto il calciatore… la bravura mia e dello staffo è non far mollare di una virgola e dare continuità. Oggi è difficile dopo prestazioni così con Inter e Lazio fare 0 punti, ma dobbiamo crederci fortemente”.

Il Napoli s’è fatto il sesto gol da solo. Nel primo tempo squadra troppo bassa? “C’era poco spazio, non si può avere agonismo perché corri massimo 10 metri senza spazi, riuscivamo ad uscire ma poi dopo non ci venivano a prendere ma ci aspettavano e dovevamo essere più bravi a muoverci, non solo a cercare la profondità. In questo momento non siamo una squadra pensante, per tanti anni il Napoli è stato pensante. Gli errori arrivano anche perché pensiamo a tante cose, a lavorare di reparto, ad accorciare, a lavorare sulle catene, i giocatori venivano da un calcio diverso, per tanti mesi hanno giocato un calcio diverso. Due anni fa si pensava, si saliva, si stava nei 25 metri, ora dobbiamo tornare a pensare, è questo il problema grave”.

Quanto vale la Coppa Italia? “E’ fondamentale vincere le partite, dobbiamo iniziare a vincere”.

Sugli obiettivi di classifica. “Io sono il primo responsabile quando i risultati non arrivano, non mi sto tirando fuori. Non riusciamo a vincere ma non possiamo pensare alla classifica, alla Champions, all’Europa League, ora dobbiamo pensare a migliorare, allenarla giorno dopo giorno per vedere miglioramenti. Nessuno pensava che non ci fossero problemi, altrimenti non starei qui oggi. Ci sono stati momenti negativ, la squadra ha toccato il fondo, a tratti da 3 settimane si sono visti miglioramenti”.

Occasioni create e non concretizzate, problemi al tiro o servono più uomini in attacco? “Eh, bella domanda… ora abbiamo bisogno di equilibrio, anche sull’1-0 ci siamo messi a due a centrocampo per avere una punta in più ed abbiamo preso delle imbucate. Quando siamo equilibrati riusciamo a soffrire, poi ci sta portare qualche uomo in più in attacco ma per ora la coperta è corta, per fare male di più ci fanno più male”.

Errori individuali, la squadra non annusa i pericoli? “La squadra ora è pensante, chiedo tanto ai miei giocatori, pensando a tante cose puoi sbagliare, non siamo bravi abbastanza a gestire tutte le informazioni ma dobbiamo continuare”.

Demme già pronto per giocare? “Credo di sì, ha fatto la pausa per lo stop della Bundesliga, fisicamente sta bene e credo che sia lui che chi arriverà dopo (Lobotka, ndr) ci darà una mano, anche in allenamento perché due elementi ci alzano il livello”.

cosa dirà alla squadra dopo un ko con una prova così? “Niente, cosa vuoi dire, fai vedere cosa hanno fatto bene e i pochi errori, poi devi vincere perché le chiacchiere se le porta via il vento ed a noi servono fatti concreti”.

Sembra che il Napoli si stia ricostruendo da zero, era importante fare un ritiro estivo per lei? “Non è un’impressione, ma un dato di fatto. Ora sarebbe facile per me dirlo, lo penso davvero, quando lavoro dall’inizio… so cosa voglio, con chi lavora con me, è molto più facile quando fai 30-40 giorni in ritiro. Non serve solo per correre, ma anche per far capire le metodologie, il calcio che vuoi giocare. Vedendo la qualità della squadra sarebbe stato molto più facile”.

Lazio più matura? “Sì, oggi si può permettere due attaccanti e Milinkovic e Luis Alberto da mezzali, è cambiata poco e quindi ti crea problemi con 5-6 uomini in area”.

20.50 – Termina la conferenza stampa-tuttonapoli.net-

(ANSA) -Torino, Fiorentina e Sampdoria vincono i match del pomeriggio della 19ma giornata di Serie A, ultima del girone di andata. Per i granata è il secondo successo di fila, firmato da Berenguer: il Bologna perde 1-0 più per demeriti propri (Palacio si mangia due gol fatti) che per meriti dei padroni di casa che salgono al 7/o posto in classifica, a ridosso della zona europea, a 27 punti. Vince soffrendo (1-) anche la Fiorentina di Iachini che torna alla vittoria dopo due mesi e mezzo. Coi riesce nel finale grazie a capitan Pezzella.
La Spal esce sconfitta ma avrebbe meritato sicuramente di più per le tre palle gol avute durante la partita, di cui una (di Valoti) assai nitida. Tra i viola ha esordito nel finale il neoacquisto Cutrone. Chi vince largo è invece la Sampdoria che si sbarazza 5-1 del Brescia che pure era andato in vantaggio con Canchellor: a ribaltare il punteggio sono poi Linetty, Jankto, Caprari e il rinato Quagliarella autore di una doppietta. Grazie a questo successo i blucerchiati salgono a 19 punti in classifica, mentre il Brescia resta penultimo a 14.ANSA.

(ANSA) – Asmir Begovic è pronto ad iniziare la sua avventura con il Milan. Il portiere bosniaco, 32 anni, è arrivato alla clinica ‘La Madonnina’ per svolgere le visite mediche propedeutiche all’idoneità sportiva e alla firma sul contratto in sede: per Begovic si prospetta un accordo di sei mesi.
Il portiere arriva al Milan in prestito dal Bournemouth e sostituisce Reina – diretto all’Aston Villa – come secondo di Donnarumma. Per il Milan si tratta del terzo acquisto di questa sessione di mercato dopo Ibrahimovic, già decisivo ieri nella vittoria sul Cagliari, e Kjaer, il cui arrivo sarà ufficializzato nelle prossime ore. (ANSA).

(ANSA) -“Il momento per parare è sempre quello giusto, era importante nell’economia della partita perché sapevamo che l’Atalanta è difficile da affrontare. Credo che il risultato sia quello giusto”. Samir Handanovic analizza così il rigore parato a Muriel al 43′ del secondo tempo, grazie al quale il portiere sloveno ha salvato l’1-1 dell’Inter contro l’Atalanta ed ha eguagliato il record di Pagliuca in Serie A (24 rigori parati).
“Calo nella ripresa? Sicuramente dobbiamo migliorare questo, quando vai in vantaggio devi gestire diversamente le partite, è una cosa su cui dobbiamo lavorare – aggiunge il capitano nerazzurro a Sky -. Questa partita dimostra che dobbiamo migliorare ancora, non aggiungo altro, faccio solo complimenti all’Atalanta perché è difficile giocare contro di loro”. (ANSA).

(ANSA) – “Abbiamo una rosa troppo corta e risicata. Ci mancavano quattro elementi e per noi in questo momento, giocare senza quattro giocatori pesa tanto. L’Atalanta fa dell’intensità il suo marchio di fabbrica, abbiamo fatto il possibile”: lo dice il tecnico dell’Inter, Antonio Conte, al termine della sfida pareggiata con l’Atalanta. “Stiamo facendo bene – analizza l’allenatore nerazzurro a Dazn – stiamo costruendo qualcosa ma il percorso è ancora lungo. Con l’Atalanta abbiamo retto botta, rispetto all’anno scorso abbiamo 11 punti in più, ma la classifica non inganni. Loro sono molto forti”. (ANSA).

(ANSA) – Inter e Atalanta hanno pareggiato 1-1 in un anticipo dell’ultima giornata di andata del campionato di serie A. Una sfida intensa, segnata dalla rete in apertura di Lautaro Martinez e dalla risposta di Gosens al 30′ st. Nel finale, l’Atalanta ha avuto l’occasione di vincere ma Muriel si è fatto parare da Handanovic un rigore per fallo di Baastoni su Malinovskyim che in precedenza aveva colpito un palo. Inter bene nella prima mezz’ora di gara, poi la squadra di Gasperini ha preso il sopravvento, comandando sostanzialmente il gioco nella ripresa. I nerazzurri milanesi salgono a 46 punti, a +1 sulla Juventus che domani sarà ospite della Roma all’Olimpico, i bergamaschi vanno a quota 35, agganciando momentaneamente i giallorossi. (ANSA).

ROMA – “Se qualche bimbo ha fame allattatelo qui, nella Cappella Sistina”, ha detto Papa Francesco alle mamme, spiegando loro di non farsi “intimidire” dalla solennità della Cappella Sistina e ad allattare i piccoli se hanno fame. Sono parole pronunciate domenica mattina da papa Francesco durante la celebrazione in Cappella Sistina nel corso della quale ha battezzato 32 neonati.
“I bambini – ha detto Papa Francesco rivolto ai genitori dei piccoli – non sono abituati a venire alla Sistina, è la prima volta. Non sono abituati ad essere chiusi, anche in un ambiente un po’ caldo e non sono abituati a essere vestiti così, per una festa tanto bella come oggi. E si sentiranno un po’ a disagio in qualche momento. Incomincerà uno, ancora il concerto non è cominciato. Ma comincerà uno, quell’altro, non spaventarsi, lasciate piangere e gridare i bambini. Se il tuo bambino piange o si lamenta forse è perché ha troppo caldo, togliete qualcosa, o perché ha fame: allattalo, qui. Sì, qui. Sempre in pace”.
“Loro hanno una dimensione corale: è sufficiente che uno dia il ‘la’ – ha detto ancora il Papa – e tutti si farà il concerto. Non spaventarsi, E’ una bella predica quando piange un bambino in chiesa”. (Fonte Ansa).

 

COSENZA – Una reazione violenta all’interno dell’ufficio del comandante della Compagnia carabinieri di Cosenza, dove un maresciallo ha chiuso a chiave la porta ed ha aggredito il suo superiore che voleva trasferirlo, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 30 giorni.

Sulla vicenda c’è il massimo riserbo da parte dell’Arma, ma alcuni particolari sono trapelati. Il maresciallo infatti, come riporta l’Ansa, era stato convocato a Cosenza perché doveva essergli notificato l’ordine di trasferimento in un’altra caserma del cosentino. Una decisione che ha scatenato in lui una furia selvaggia. Il sottufficiale prima ha chiuso a chiave la porta dell’ufficio, poi l’ha gettata dalla finestra per impedire che il suo superiore potesse scappare. Quindi è iniziata l’aggressione con calci e pugni.
Il capitano, di fronte a una tale violenza, è stato colto di sorpresa e non ha potuto reagire. Le grida dell’ufficiale sono state sentite dai militari in servizio in caserma che sono subito accorsi, trovando però la porta chiusa. Per riuscire ad entrare l’hanno dovuta sfondare. Una volta dentro hanno bloccato il maresciallo ed hanno prestato le prime cure al capitano.

Per il maresciallo, invece, è scattato l’arresto in flagranza per lesioni e sequestro di persona per avere privato della libertà il suo superiore impedendogli di uscire dall’ufficio. E’ stato condotto agli arresti nella sua abitazione. Ed è qui che ha ingerito alcune pillole, non è chiaro a che scopo, che ne hanno provocato l’immediato trasferimento in ospedale. Le sue condizioni, comunque, non destano preoccupazioni. (Fonte Ansa).

FANO (PESARO URBINO) – Un 25enne di Pesaro è morto sul colpo nella notte tra sabato e domenica dopo essere finito con la propria auto, una Fiat Punto, contro l’angolo del muro di un’abitazione sulla Strada Provinciale Flaminia al civico 336 in località Cuccurano di Fano, verso le 2. A bordo della vettura viaggiava anche un 20enne, sul lato passeggero, rimasto ferito ma che è uscito da solo dal mezzo: è stato trasportato dal 118 all’ospedale di Fano per le cure e gli accertamenti del caso.
La Sp Flaminia era stata chiusa temporaneamente in attesa dell’autorizzazione del pm alla rimozione del corpo. Sul posto oltre al 118, i vigili del fuoco per estrarre la vittima dall’abitacolo e mettere in sicurezza la sede stradale, e gli agenti della Polizia stradale di Fano, per i rilievi. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento. (Fonte Ansa).

 

ROMA- Bibbiano, verrebbe da dire: la fredda cronaca, la sequenza e basta dei fatti giudiziari dove tutto è ovviamente secondo legge. Anche secondo giustizia? E, se sì, quale idea di giustizia coltiva e pratica, esige e pretende chi ritiene giusta la seguente catena di fatti? A dicembre due degli indagati vengono liberati dalla detenzione preventiva. Non è un gesto di clemenza e neanche un atto che sotto intende o prefigura sviluppi decisivi delle indagini in un senso o nell’altro. Lo spiegano il giudice delle indagini preliminari e il pubblico ministero concordi: è una constatazione.
Entrambi i magistrati constatano, prendono atto della “distruzione della immagine pubblica” dei due indagati, della circostanza per cui i due possano e debbano “temere per la loro incolumità” e quindi sia per loro “impossibile l’inquinamento delle prove” dato il “cordone sanitario” che si è creato intorno a loro. Nessuno vuole avere a che fare con loro, il “cordone sanitario” da “distruzione di immagine pubblica” è più efficace di qualsiasi misura detentiva. Non serve tenere i due agli arresti, almeno non alle indagini. Anche liberi da misure detentive, i due indagati sono di fatto in un braccio di una prigione sociale che pratica e infligge severo isolamento.
Traduce con efficacia Mattia Feltri su La Stampa: “Due innocenti, innocenti secondo Costituzione, sono talmente sputtanati che la galera non serve. Perché allora non piume catrame e calci in culo al posto delle lungaggini di indagini e processi?”.
Già, innocenti secondo Costituzione che dice si è e si resta innocenti fino a sentenza di condanna. Ma sentenza di chi? Nella costituzione materiale, costituzione con la minuscola ma pur vigente nella nostra vita quotidiana, la sentenza la emettono gli umori della gente. Nella costituzione del luogo comune e del senso comune la sentenza la si emette sulla base di titoli ad effetto di articoli che non si leggono, di effetti più o meno speciali nei talk-show tv, di like o non like sui social, di grida senza responsabilità da parte di una politica irresponsabile.
Alla gente è stato raccontato con questi strumenti e da queste voci che a Bibbiano rubavano i bambini per farci i soldi e che ai bambini facevano l’elettrochoc e che il tutto era, se non organizzato, di certo protetto da quell’entità nefanda che si chiama politica. Alla gente il racconto è piaciuto un sacco, al racconto la gente si è eccitata. Ed ha emesso sentenza.
Sentenza già in esecuzione: gli indagati hanno cominciato a scontare la “distruzione di immagine” cioè l’impossibilità di una vita normale. Sentenza a vita. Quel che decideranno processi e sentenze di Tribunali è optional e comunque, se confermerà sentenza di condanna della gente aggiungerà poco o nulla. Qualora sentenza di Tribunale dovesse smentire sentenza di popolo, quanto alla distruzione di immagine e di vita nulla cambierà, la sentenza di popolo e di gente non è reversibile.
Bibbiano, sentenza di gente già operante, sentenza che opera nella carne viva della vita degli indagati non condannati in nessun processo. Sentenza emanata e stabilita dall’umore diffuso della tribù dei raccolti nella piazza mediatica, elettronica, politica. Sentenza che si sta già mangiando le vite dei condannati da tribunali di gente che applica le sue leggi cannibali. Cannibali non per fame di giustizia ma per insaziabile piacere di azzannare e lacerare vite altrui. Sentenze di gente cannibale come cannibali sono gli zombie dei film che non possono fare a meno di mordere, possibilmente a morte, umani.
Cannibale la gente dice Feltri e aggiunge: “gli chef stellati di questo pasto siamo noi, i giornalisti”. Niente da aggiungere, purtroppo. Se non che i giornalisti chef stellati di questo osceno menù hanno non solo milioni di follower, ora hanno anche una legge di Stato che autorizza e benedice e proclama finalmente vera giustizia l’idea del catrame, piume e calci in culo. Si chiama legge sulla prescrizione, con orgoglio quelli che l’hanno votata la presentano al popolo: c’è finalmente scritto che se vai a processo il marchio ti deve restare addosso il più a lungo possibile, non c’è tempo che tenga o che lavi. -blitzquotidiano.it-

FANO (PESARO URBINO) – Un 25enne di Pesaro è morto sul colpo nella notte tra sabato e domenica dopo essere finito con la propria auto, una Fiat Punto, contro l’angolo del muro di un’abitazione sulla Strada Provinciale Flaminia al civico 336 in località Cuccurano di Fano, verso le 2. A bordo della vettura viaggiava anche un 20enne, sul lato passeggero, rimasto ferito ma che è uscito da solo dal mezzo: è stato trasportato dal 118 all’ospedale di Fano per le cure e gli accertamenti del caso.
La Sp Flaminia era stata chiusa temporaneamente in attesa dell’autorizzazione del pm alla rimozione del corpo. Sul posto oltre al 118, i vigili del fuoco per estrarre la vittima dall’abitacolo e mettere in sicurezza la sede stradale, e gli agenti della Polizia stradale di Fano, per i rilievi. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento. (Fonte Ansa).

ROMA – Sampdoria e Udinese in vetrina. Le squadre di Ranieri e Gotti hanno stravinto contro Brescia e Sassuolo ottenendo due successi molto importanti in chiave salvezza. Completano il turno, le vittorie di misura di Torino e Fiorentina contro Bologna e Spal. La diciannovesima giornata di Serie A verrà chiusa dai due posticipi della domenica Verona-Genoa e Roma-Juventus e da quello del lunedì Parma-Lecce.
Sampdoria a valanga contro il Brescia. La rete di Chancellor aveva illuso Eugenio Corini ma poi i blucerchiati hanno dilagato con la doppietta di Fabio Quagliarella e le marcature di Jankto, Linetty e Gianluca Caprari. Con Di Francesco, la Sampdoria fatica a segnare ed incassava gol in quantità industriale, con Ranieri è cambiato tutto. La difesa è tornata un bunker e in avanti Caprari e Fabio Quagliarella sono tornati sui loro standard abituali.
Tutto facile per l’Udinese contro il Sassuolo. Adesso De Zerbi è a forte rischio esonero. I friulani hanno vinto agevolmente con le marcature di Okaka, Sema e De Paul. Gotti si sta meritando la conferma sulla panchina dell’Udinese a suon di vittorie anche se ha dichiarato più volte di non essere interessato all’incarico di capo allenatore considerandosi soprattutto un vice (ha lavorato per anni al fianco di Maurizio Sarri…).
Vittorie di misura, ma estremamente preziose, per Torino e Fiorentina. I granata hanno vinto la loro seconda partita consecutiva, dopo quella contro la Roma, e hanno ingranato la quinta per tornare in corsa per un posto in Europa League. La partita contro il Bologna è stata decisa dalla marcatura di Berenguer all’11’. La Fiorentina sembra rigenerata grazie alla cura Iachini. I viola hanno vinto un importante scontro salvezza contro la Spal con rete di Pezzella. -blitzquotidiano.it-

 

ROMA – Una grande Atalanta blocca l’Inter sul pareggio a San Siro e aggancia la Roma al quarto posto in classifica in zona Champions. La Lazio batte di misura il Napoli e si porta a meno tre dalla Juventus e a meno quattro dall’Inter in piena corsa per lo scudetto. Tra qualche ora, la Juve sarà di scena a Roma. In caso di pareggio, i bianconeri aggancerebbero i nerazzurri in vetta alla classifica. In caso di successo, il team di Sarri si porterebbe al comando solitario della classifica e conquisterebbe il titolo di campione d’inverno.
L’Inter è passato subito in vantaggio contro l’Atalanta, con rete di Lautaro su assist di Lukaku, poi ha sfiorato il raddoppio con lo stesso argentino con un pallonetto che è stato respinto sulla linea di porta da Palomino. Sullo scadere del primo tempo, l’arbitro Rocchi ha negato un rigore all’Atalanta per un fallo netto di Lautaro ai danni di Toloi. Nella ripresa, l’Atalanta ha colpito con un palo Ruslan Malinovs’kyj e ha trovato la rete del pareggio con una bella spaccata di Gosens, in anticipo su Candreva, su cross di Ilicic. Nel finale, l’arbitro ha assegnato un rigore alla “Dea” per un fallo di Bastoni su Muriel ma il colombiano si è fatto parare la conclusione da Handanovic.

Poco prima, la Lazio aveva battuto il Napoli conquistando la sua decima vittoria consecutiva (record biancoceleste). La squadra di Gattuso aveva giocato una buona partita sfiorando il gol in più circostanze con Insigne (parate miracolose di Strakosha), Zielinski (palo) e Llorente (colpo di testa salvato sulla linea da Lulic) ma poi la Lazio l’ha vinta grazie ad una papera di Ospina. Il portiere colombiano ha provato a dribblare Immobile, ha perso palla e ha permesso al centravanti campano di segnare a porta vuota.

Serie A, Inter-Atalanta 1-1, gol: Lautaro Martinez al 3′, Gosens al 75′. Handanovic ha parato un rigore a Muriel all’86’.
L’Inter ha sfidato l’Atalanta con Handanovic; Godin, De Vrij, Bastoni; Candreva, Gagliardini, Brozovic, Sensi, Biraghi; L. Martinez e R. Lukaku. Gasperini ha risposto a Conte con Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens; Gomez; Ilicic e Zapata.
Inter subito vicino al gol con Lukaku. Il centravanti belga riceva palla al limite dell’area di rigore dell’Atalanta, supera Palomino e fa partire un sinistro che colpisce il palo a Gollini battuto. Inter in vantaggio al 3′, Lukaku mette in porta Lautaro Martinez con un tocco geniale, l’argentino calcia con potenza in maniera vincente.
All’8′, Pasalic è andato al tiro dopo un tacco smarcante di Ilicic ma la sua conclusione non ha trovato lo specchio della porta, avrebbe dovuto servire Gomez che si trovava da solo davanti ad Handanovic. Al 22′, Lautaro Martinez, su assist di Romelu Lukaku, ha superato Gollini con un pallonetto delizioso ma il suo tiro è stato respinto sulla linea di porta da Palomino.
Al 35′, il Papu Gomez è andato al tiro su sponda di Duvan Zapata ma non è riuscito a trovare lo specchio della porta. Al 39′, Handanovic ha compiuto una parata miracolosa su Toloi, sulla ribattuta, lo stesso Toloi ha cercato il gol ma è stato ostacolato da un avversario ed il gioco è ripreso con un calcio d’angolo nonostante i ragazzi di Gasperini chiedessero a gran voce il calcio di rigore. Il primo tempo è terminato sul risultato di uno a zero per l’Inter.
Al 54′, Ruslan Malinovs’kyj ha fatto partire un sinistro di prima intenzione che si è stampato sul palo ad Handanovic battuto. Pareggio dell’Atalanta al 75′, Gosens anticipa Candreva e segna al volo, in spaccata, su cross di Ilicic. All’85’, Gomez ha colpito la traversa con un gran destro da due passi ma si trovava in posizione di fuorigioco.
All’86’, l’arbitro ha assegnato un rigore all’Atalanta per una spinta di Bastoni ai danni di Ruslan Malinovs’kyj. Samir Handanovic ha respinto la conclusione a mezza altezza del colombiano. E’ finita, 1-1 a San Siro tra Inter e Atalanta.

Serie A, Lazio-Napoli 1-0, gol: Ciro Immobile all’82’.

La Lazio ha sfidato il Napoli con Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto, Lulic; Caicedo e Immobile. Gattuso ha risposto a Simone Inzaghi con Ospina; Hysaj, Di Lorenzo, Manolas, Mario Rui; Allan, Fabian Ruiz, Zielinski; Callejon, Milik e Insigne.

La prima occasione da gol è stata creata dal Napoli al 7′. Cross dalla destra di Hysaj e conclusione a botta sicura di Milik che si è infranta sul corpo di Acerbi. Al 10′, Allan ha calciato con il destro da fuori area di rigore ma non ha trovato lo specchio della porta difesa da Strakosha.

Al 27′, Insigne è andato vicino al gol direttamente su calcio di punizione, Strakosha ha respinto la sua conclusione a rete in calcio d’angolo. Al 40′, Milinkovic ha calciato al volo dall’interno dell’area di rigore del Napoli, la sfera ha superato Ospina ma è stata respinta sulla linea di porta da Di Lorenzo. Il primo tempo tra Lazio e Napoli è terminato sul risultato di zero a zero.

Al 65′, il tiro cross di Luis Alberto dalla sinistra è uscito di poco. Al 67′, il Napoli ha colpito il palo con Zielinski. Il suo tiro a giro ha superato Strakosha ma ha terminato la sua corsa sul legno.

Lazio in vantaggio all’82’ grazie ad una papera clamorosa di Ospina. Il portiere colombiano cerca un dribbling improbabile su Immobile, l’attaccante della Lazio gli ruba la palla e calcia verso la porta. Di Lorenzo prova a salvare sulla linea ma non ci riesce. All’89’, Insigne ha calciato al volo con il destro ma ha dovuto fare i conti con una grande parata di Strakosha.

Al 90′, Llorente ha colpito di testa a botta sicura ma Lulic ha salvato il gol con la testa. E’ finita, la Lazio ha vinto contro il Napoli e ha consolidato il suo terzo posto in classifica a poche lunghezze da Inter e Juventus. -blitzquotidiano.it

 

(ANSA) – VERONA, 12 GEN – Il Verona ha battuto il Genoa 2-1 nel posticipo della 19/a giornata della Serie A. I padroni di casa ribaltano il risultato con Verre (rig. al 55′) e Zaccagni (65′). Per gli ospiti a segno Sanabria (41′). (ANSA).

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.