Calcissimo 01-12-2019

Sarà Italia-Turchia la partita inaugurale degli Europei 2020. Si giocherà all’Olimpico di Roma il 12 giugno alle 21. L’Italia è stata inserita nel Gruppo A con Turchia, Galles e Svizzera. “Le squadre sono tutte competitive. siamo comunque alla fase finale. Certo poteva capitare anche la Francia, ma il nostro è un gruppo equilibrato. Noi stiamo facendo le cose per bene ma c’è da lavorare tanto e migliorare molto da qui all’inizio del torneo. Così il ct azzurro, Roberto Mancini, commenta il sorteggio di Euro 2020. Siamo favoriti? Le partite sono da giocare, e le squadre che affrontiamo sono tutte competitive. Ci aiuta il fatto di giocare in Italia”
Ecco il quadro dei Gruppi sorteggiati a Bucarest: 20 le squadre già qualificate, quattro ancora da definire con gli spareggi di marzo prossimo
Gruppo A: Turchia, Italia, Galles, Svizzera
Gruppo B: Danimarca, Finlandia, Belgio, Russia
Gruppo C: Olanda, Ucraina, Austria,(Georgia, Macedonia, Kosovo, Bielorussia)
Gruppo D: Inghilterra, Croazia, , Repubblica Ceca, (Scozia, Norvegia, Serbia, Israele)
Gruppo E: Spagna, Svezia, Polonia, (Bosnia Herzegovina, Slovacchia, Irlanda del Nord, Eire)
Gruppo F: (Islanda-Bulgaria-Ungheria-Romania), Portogallo Francia, Germania

La Svizzera di Petkovic, la Turchia di Under e il Galles di Bale da affrontare allo stadio Olimpico. Va di lusso per gli imbattuti azzurri di Mancini il sorteggio di Bucarest, che disegna una fase iniziale dell’ europeo equilibrata con l’eccezione di un girone di ferro da far tremare i polsi: la testa di serie Germania pesca nel gruppo F infatti il peggio possibile, i campioni del mondo della Francia e i campioni uscenti del Portogallo. Visto che la terza difficilmente fara’ molti punti, e’ probabile che una delle tre non verra’ neanche ripescata.Nel 60/o anniversario l’ Europeo si regala una formula innovativa, voluta da Platini, con 12 sedi (per sette e’ la prima volta) in 12 paesi, con un sorteggio per buona parte pilotato per ragioni organizzative e per evitare incroci politicamente pericolosi, con quattro x perche’ le caselle fra le 16 squadre dei playoff si risolveranno il 31 marzo. Insomma, tante novita’ che precederanno le altre (mondiale per club, mondiale 2022 in Qatar d’inverno). A parte l’Italia, il Belgio e l’Inghilterra dovrebbero imporsi facilmente nei gironi con Russia e Croazia. Qualche pericolo in piu’ per una Spagna indecifrabile che ritrovera’ la Svezia delle qualificazioni e soprattutto la Polonia. Il girone B sembra in cerca di padroni: l’Ucraina di Sheva e’ in buona forma ma dovra’ guardarsi dall’Olanda a trazione Ajax. Rimane il girone di ferro: la Francia sembra favorita, ma Germania e Portogallo venderanno cara la propria pelle. Sara’ uno spettacolo ghiotto fin dalle fase eliminatoria. -ansa-

 

(ANSA) -Il Guangzhou Evergrande allenato da Fabio Cannavaro ha vinto il campionato di prima divisione cinese. Il successo nella Super League è giunto grazie al 3-0 contro lo Shanghai Shenhua. Dopo 30 giornate la formazione di Canton ha preceduto di due punti (72 a 70) il Beijing Guoan.
Una bella rivincita per il capitano dell’Italia campione del mondo nel 2006, che a fine ottobre era stato temporaneamente rimosso dalla panchina, a seguito di un 2-2 contro lo Henan Jianye in un match di campionato. Su Cannavaro era parso pendere un imminente esonero, ma il club aveva annunciato che il tecnico avrebbe frequentato un corso di “formazione culturale aziendale”.
Il 3 novembre Cannavaro era tornato ad allenare il Guangzhou Evergrande. La proprietà aveva annunciato in un comunicato che l’ex difensore azzurro aveva consegnato una relazione scritta al proprietario del club Xu Jiayin, nella quale era rappresentata “una seria sintesi e profonda riflessione”. Secondo altre fonti a Cannavaro era stato chiesto soprattutto di avere più polso con i giocatori. (ANSA).

(ANSA) -“La gara è stata buona dal punto di vista del temperamento, la squadra era viva e in partita, vincendo tanti duelli. Ha creato. L’handicap è stato non riuscire a sbloccarla, poi dopo il gol abbiamo perso tranquillità, ma usciamo a testa alta perché i ragazzi hanno dato tutto”. Così l’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella, ai microfoni di Dazn dopo la gara persa col Lecce.
“Penso che sia palese che si potesse vincere. Complimenti al Lecce perché è una neo-promossa che vince in trasferta”, ha aggiunto.
“Fiducia? Per avere la fiducia bisogna vincere, con questo atteggiamento sono convinto che la vittoria non tarderà ad arrivare – ha proseguito Montella -. Certo questa sconfitta pesa, ma non c’è da recriminare e fa ancora più male. Se altre volte potevamo prendercela con noi stessa, stavolta è stato il calcio. I fischi vanno accettati”.

(ANSA) – Il Lecce ha battuto la Fiorentina 1-0 nell’ultimo anticipo della 14/a giornata di serie A. E’ la terza sconfitta consecutiva per la squadra di Montella, uscita dal campo in una bufera di fischi. L’assenza di Chiesa e l’uscita prematura di Ribery per infortunio hanno ridotto le possibilità offensiva dei viola, che hanno creato molto ma concretizzato zero. A inizio ripresa la rete decisiva, un colpo di testa di La Mantia che ha riportato così alla vittoria i giallorossi, la terza stagionale che comporta anche un bel salto in classifica, a +4 dalla zona retrocessione. (ANSA).

(ANSA) – Giornata piena di sorprese, la 13/a della Bundesliga, che è andata in scena per lo più oggi. Il Lipsia è per il momento capolista con 27 punti in 13 partite, nell’attesa che domani alle 15,30 scenda in campo – sul proprio terreno – il Borussia Moenchengladbach (25 lunghezze, come lo Schalke 04, che ieri sera ha vinto nell’anticipo) per affrontare il Friburgo. La neo e momentanea capolista ha vinto 3-2 nella Benteler Arena di Paderborn contro la locale squadra allenata da Steffen Baumgart. L’ex romanista Schick ha aperto le marcature dopo 3′, al 4′ ha raddoppiato Sabitzer, al 26′ Werner ha calato il tris. Nella ripresa i padroni di casa con Mamba al 17′ e Gjasula al 28′ hanno tenuto in ansia gli uomini guidati da Julian Nagelsmann. Crollo inatteso del Bayern Monaco in casa (2-1) contro il Bayer Leverkusen e frenata in classifica: adesso la formazione di Hans-Dieter Flick è quarta con 24 punti. Gli ospiti sono andati in vantaggio con Bailey dopo 10′, sono stati raggiunti da Mueller al 34′, ma sono tornati a condurre al 35′ sempre con Bailey e sempre servito da Volland. (ANSA).

Colpaccio del Torino che, grazie a un gol di Bremer nel secondo tempo, espugna il Ferraris, inguaiando un Genoa brutto nel primo tempo, fischiato e contestato dai propri tifosi, ma meritevole della vittoria nella seconda parte, quando ha messo sotto l’avversario, colpendo anche un palo e una traversa. Decide la partita l’unico tiro in porta del Torino nella ripresa. L’avvio è di marca granata, con la squadra di Mazzarri, pesantemente contestato dai propri tifosi, molto più vivace del Genoa che fatica a costruire gioco e anche solo a uscire dalla propria trequarti con la palla al piede come invece vorrebbe l’allenatore Motta. Torino che non riesce però a trasformare il predominio in qualcosa di più concreto tanto che il Genoa con il passare dei minuti alza il baricentro senza però a sua volta riuscire a rendersi pericoloso. In tutta la prima frazione così sono appena due le azioni degne di nota. La prima porta degli ospiti con Ansaldi pericoloso sul secondo palo la seconda dei padroni di casa con Sturaro deviato ancora in corner. Al rientro dagli spogliatoi la gara è più vivace grazie al cambio di ritmo del Genoa, pericoloso con Pandev e con Agudelo che dopo un dribbling in area colpisce la traversa. Passa un minuto e la squadra di Motta fa ancora sospirare i suoi tifosi con Favilli il cui rasoterra colpisce la base del palo con Sirigu battuto. Mazzarri prova a scuotere i suoi inserendo Meité per Baselli mentre Thiago Motta si gioca la carta Pinamonti al posto di Favilli. Il Genoa continua a spingere rendendosi ancora pericoloso al 24′ con Cassata, imbeccato da Pandev, che si fa però respingere il tiro da Sirigu. Ma è il Torino, a passare in vantaggio nella prima azione d’attacco: Bremer svetta di testa su angolo di Verdi indirizzando il pallone nell’angolo più lontano. Il Genoa prova a reagire ma senza esito e i tifosi, preoccupati per la pessima posizione in classifica, contestano gridando ‘meritiamo di più’.-ansa-

Un derby come una passeggiata per l’Atalanta che al Rigamonti nel segno di un Pasalic in versione doppietta e di Ilicic, passa meritatamente contro un Brescia sempre piu’ derelitto e al quale Grosso aveva provato senza successo a cambiare il volto tattico reinserendo anche Balotelli dal 1′ (una traversa colpita in una prestazione in chiaroscuro). Luce invece appunto sulla squadra di Gasperini: lo 0-3 finale quasi non racconta nemmeno tutto quello che e’ stato, almeno in un primo tempo sontuoso, il dominio dei bergamaschi (con soli 40 tifosi al seguito, come annunciato la trasferta e’ stata boicottata per protesta) che hanno ritrovato una vittoria che in campionato mancava da 4 turni. A coronamento della settimana che ha visto riaprirsi anche i giochi di Champions League.
E l’Atalanta le cose in chiaro le mette da subito: nel giro di 7′ in ordine sparso ci provano Ilicic in un paio di circostanze, Muriel, Gosens e Gomez. Joronen e l’imprecisione non accendono la miccia degli ospiti che comunque dominano: il Brescia, che e’ in balìa degli eventi, non riesce a superare la meta’ campo. E al 14′ c’e’ un’altra ghiotta occasione per l’Atalanta: girata di Muriel in mezzo all’area e gran parata di Joronen. Gioca a meraviglia la squadra di Gasperini che anche al 18′ sfiora il vantaggio: dopo una serie di passaggi dentro l’area, una conclusione di Pasalic viene messa in corner. Alla luce di tutto questo, ecco che non e’ una notizia l’1-0 dei bergamaschi che passano al 26′ con Pasalic a raccogliere un cross di Castagne al termine di un’azione iniziata dallo stesso marcatore. Poco dopo la risposta del Brescia e’ una debole conclusione di Torregrossa che finisce dritta tra le braccia di Gollini. E’ al 38′ che la squadra di casa crea il primo problema all’Atalanta: solo nel cuore dell’area pero’ Romulo di testa non inquadra nemmeno lo specchio della porta. Un brivido che i bergamaschi cancellano subito colpendo un palo con l’onnipresente Pasalic.
Finisce cosi’ un primo tempo con risultato stretto all’Atalanta. La ripresa si apre con una conclusione di Cistana dal limite e una punizione di Balotelli: in entrambe le circostanze non fa fatica Gollini a gestire la situazione. Appare un po’ piu’ vivo il Brescia che al 10′ a conclusione di un’azione di contropiede colpisce la traversa da dentro l’area. Ma al 15′ riecco l’Atalanta con Pasalic ancora letale a correggere in rete da due passi un tiro di Ilicic sugli sviluppi di un angolo. Da segnalare anche il palo di Malinovski al 23′. Nel recupero invece, il tris e’ servito con Ilicic in contropiede. Finisce con una pioggia di fischi per il Brescia e per Grosso.-ansa-

(ANSA) -È attesa per la prossima settimana l’ufficialita del rinnovo del contratto dell’attaccante della Sampdoria Fabio Quagliarella. L’accordo in scadenza la prossima estate sarà prolungato fino al 30 giugno del 2021 con lo stipendio attuale intorno al milione di euro più un ricco bonus al raggiungimento di certi obiettivi. E non è escluso, dopo aver appeso le scarpe al chiodo, che Quagliarella possa restare alla Sampdoria con un altro ruolo (ANSA).

Nella giornata di ieri c’è stato l’importante incontro tra il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis e i membri della squadra partenopea. Una riunione che sembra aver disteso molto gli animi. Il patron azzurro ha avuto degli incontri individuali con i calciatori tra cui anche con lo spagnolo Callejon per delineare il futuro dell’ex calciatore del Real Madrid. Il suo procuratore Manuel Garcia Quilón, ha fornito nella giornata di oggi degli aggiornamenti in merito al futuro ai microfoni di Calciomercato.it: “Non c’è alcuna trattativa in corso con club cinesi, Callejon non ha intenzione di partire a gennaio. José pensa solo al Napoli, vuole far bene con la maglia azzurra che veste dal 2013 e a cui tiene tantissimo. C’è tempo per pensare al suo futuro e al suo contratto, ora conta il campo”.-tuttonapoli.net-

Interessante retroscena legato alla fascia di capitano del Napoli raccontato dall’edizione odierna di Tuttosport. Dopo la partenza di Marek Hamsik è diventato Lorenzo Insigne il capitano del Napoli, ma le tante critiche (e gli insulti) delle ultime settimane, dall’ammutinamento di Salisburgo in avanti, avevano fatto vacillare le convinzioni del talento di Frattamaggiore, disposto a riconsegnare la fascia nelle mani di Carlo Ancelotti, al quale aveva intimato di darla a chi riteneva più idoneo.
FIDUCIA CONFERMATA – A pesare il fatto che il numero 24 azzurro sia finito più volte nell’occhio del ciclone a causa del suo atteggiamento in campo, riconducibile per molti alla poca serenità che gli trasmetteva quella fascia di capitano. Una fascia che però non cambierà il suo proprietario, come si legge sul quotidiano piemontese. L’allenatore azzurro, però, ha voluto confermare la fiducia a Lorenzo, dicendogli che riteneva che fosse lui a dover continuare ad indossare quella fascia.-tuttonapoli.net-

Dopo il pari di Anfield, il Napoli è chiamato ad una risposta forte anche in campionato. La squadra di Ancelotti non può permettersi di allungare la disastrosa striscia di cinque partite di campionato senza successi (4 pareggi e 1 ko): il quarto posto Champions è uno dei tre obiettivi – col passaggio agli ottavi ed andare in fondo in Coppa Italia – fissati nell’incontro ADL-squadra e contro il Bologna non c’è quasi margine di errore per le tante occasioni già buttate via in questi mes ed un distacco di cinque punti da Cagliari e Roma che non può essere più sottovalutato. La sfida ai rossoblù apre un ciclo di gare (Udinese, Genk, Parma e Sassuolo) che devono dare una svolta alla stagione prima di Natale, ma ci sarà bisogno di un Napoli totalmente diverso da quello visto con Genoa e Milan nelle ultime uscite di campionato. Servirà un Napoli versione Champions per superare la squadra di Mihajlovic, che deve uscire da una lunga crisi e che giocherà anche per il suo allenatore che gli ha rimproverato di non lottare come lui sta facendo in questi mesi, andando a toccare nel profondo la sensibilità dei giocatori che andranno anche oltre il loro 100%.

STATISTICHE – I precedenti lasciano ben sperare: il Napoli ha segnato almeno due gol in tutte le ultime 12 partite di Serie A contro il Bologna con un parziale di otto successi partenopei, tre rossoblù e un pareggio. Nelle ultime 5 col Bologna a Fuorigrotta, il Napoli ha segnato almeno 3 gol (18 totali) ed Ancelotti non resta senza vittorie da sei turni addirittura dal 2010. Di contro, il Bologna ha vinto solo una delle ultime 10 di serie A ed è uscito sconfitto in tutte le ultime quattro trasferte di campionato (dal 2012 non ne perde 5). Attenzione anche alla fisicità dei rossoblù perchè con 42 ammonizioni sono dietro solo a Leganes e Getafe nei cinque maggiori campionati europei, ma il Napoli può contare su Dries Mertens che ha nel Bologna la sua vittima preferita (11 reti, più di ogni altra squadra)

LE ULTIME SUL NAPOLI – Ancelotti deve fare a meno di Allan, oltre a Milik ed i soliti Ghoulam e Tonelli, ma recupera Insigne che potrebbe far riposare uno tra Lozano e Mertens (più difficile che Lorenzo possa agire da cetrocampista). A centrocampo torna Callejon a destra mentre al centro possibile spazio per Elmas in coppia con Fabian e Zielinski a sinistra. In difesa Koulibaly con Manolas (se non ha i 90′ per un impegno ravvicinato, è pronto Maksimovic) con Di Lorenzo e Mario Rui, in ballottaggio con Hysaj perché già autore di 90′ al rientro dall’infortunio.

LE ULTIME SUL BOLOGNA – Mihajlovic senza Dijks, Santander e Soriano, ma formazione ormai consolidata con Orsolini, Dzemaili (in ballottaggio con Svanberg) e Sansone alle spalle dell’unica punta Palacio. A centrocampo la coppia composta da Medel e Poli (ma non è da escludere l’arretramento di Dzemaili per un atteggiamento più offensivo) mentre in difesa Danilo e Bani al centro, Tomiyasu a destra e Krejci a sinistra.

NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Elmas, Fabian, Zielinski; Insigne, Mertens. All. Ancelotti
Ballottaggi: Manolas-Maksimovic 55%-45%, Mario Rui-Hysaj 55%-45%, Insigne-Lozano/Zielinski 60%-40%

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Bani, Krejci; Medel, Poli; Orsolini, Dzemaili, Sansone; Palacio. All. Mihajlovic
Ballottaggi: Dzemaili-Svanberg 55%-45%

ARBITRO: Pasqua (Lo Cicero-Santoro, IV: Manganiello, VAR: Mariani, AVAR: Di Iorio)

Diretta Tv su Sky Sport e diretta radiofonica su Kiss Kiss Italia. Diretta testuale con ampio pre e post-partita su Tuttonapoli.net-tuttonapoli.net-

Torna Cristiano Ronaldo dal primo minuto anche in campionato nella Juventus di Maurizio Sarri che alle 12.30 sfiderà il Sassuolo all’Allianz Stadium. Chance anche per Emre Can che complice l’assenza di Khedira completerà il centrocampo al fianco di Pjanic e Bentancur. Al fianco di CR7 Higuain e non Dybala. Queste le formazioni ufficiali della sfida:
Juventus (4-3-1-2): Buffon; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Bentancur; Bernardeschi; Higuain, Ronaldo.
Sassuolo (4-2-3-1) Turati; Toljan, Marlon, Romagna, Kyriakopoulos; Magnanelli, Locatelli; Djuricic, Traorè, Boga; Caputo-tuttonapoli.net-

Pubblicato da Alessandro Lugli

Alessandro Lugli è nato a Napoli e ivi residente. Poeta, giornalista pubblicista e cantante. Direttore di vari blog da lui creati.